COMUNICATO STAMPA: Conferenza di servizi del 28 nov 2011. Piano di Bonifica presentato da Fenice-EDF

Finalmente un clima diverso. Durante l’ultima Conferenza di servizi tenutasi a Melfi per approvare il piano di bonifica presentato da Fenice-EDF, i rappresentanti di Regione, Provincia, Arpab e del Comune di Melfi hanno saputo tener testa alle pretese del colosso.

Un atteggiamento critico, attento e soprattutto compatto nei confronti di un interlocutore ostinato che ad un certo punto ha arrogantemente minacciato perfino di abbandonare la seduta. Rispetto! Questa deve essere d’ora in avanti la parola d’ordine. Rispetto per le popolazioni e per le Istituzioni che le rappresentano.

Il nostro Comitato è sempre stato critico, e continueremo ad esserlo, nei confronti di chi si mostra “indulgente”, “distratto” o addirittura “subalterno” nei confronti di un soggetto che, pur avendo torto marcio, fa la voce grossa e continua con atteggiamenti minacciosi.

In questa regione ci sono competenze e professionalità in grado di far valere le ragioni dell’interesse pubblico, ma queste devono potersi esprimere sempre, in ogni sede e senza timori. Una battaglia che si combatte sul piano tecnico-amministrativo e con sinergia.

A distanza di due anni e mezzo dalla ormai famosa “autodenuncia” di Fenice-EDF emergono ancora perplessità e dubbi. Per questo continuiamo ad insistere che non vi sono i presupposti per il rilascio dell’AIA che va definitivamente bocciata.

Così come va respinta senza indugi la richiesta di bruciare 39.000 tonn di rifiuti urbani all’anno.

Va chiarito una volta per tutte il concetto di “sito contaminato” al di la dell’interpretazione delle norme e dei cavilli. Fenice-EDF deve mettersi in testa che la sua attività si svolge in un ambiente che, oltre ad essere intossicato dall’inquinamento delle falde per causa sua, ormai la considera ostile.

Un’ostilità provocata dalla continua mancanza di rispetto e di riconoscimento della dignità dei lucani.

Comitato Diritto alla Salute.

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