oggi i costituenti

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oggi, sabato 17 dalle ore 16,30 presso la sede di comunità lucana in via portasalza, 16 a potenza si terrà la prima riunione della costituente per il partito della comunità lucana 

all’ordine del giorno:

1) breve relazione del coordinatore regionale sul lavoro sin qui svolto dal movimento e sulla necessità della sua trasformazione mediante costituente

2) nomina a voto palese di un segretario dei lavori

3) proposte di criteri, modalità, obiettivi nella redazione dello statuto

4) scelta del gruppo tecnico per la redazione di una proposta condivisa di statuto ed indicazione dei tempi per la sua presentazione ad approvazione 

5) scelta di luogo e data della prossima riunione della costituente

6) varie ed eventuali

n.b. la stampa è pregata di accreditarsi attraverso mail diretta (raggiungibile attraverso il banner in alto) o contatti telefonici agli usuali numeri

n. b. gli aderenti al movimento si riservano il non ingresso o l’allontanamento di ogni persona il cui fare possa risultare provocazione al sereno proseguimento dei lavori

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comunicato da lavello

Fenice-EDF: continua lo stillicidio degli sforamenti con molti pozzi vuoti.

  

4 pozzi su 5 sono vuoti: ci si chiede se questi monitoraggi possono essere validi!

 

 

In una delle ultime conferenze di servizio si era esplicitamente chiesto a Fenice-.EDF di ridurre il tiraggio forzato dalla barriera idrica proprio per evitare che i pozzi di monitoraggio si svuotassero rendendo non valide le misurazioni.

 

Invece le ultime tabelle di novembre dicono che su 9 pozzi circa la metà sono vuoti.

 

Ma in queste condizioni può essere ritenuto valido il monitoraggio effettuato?

 

In ogni caso, nei pozzi dove è stato possibile il prelievo, risulta che il Manganese è presente in quantità maggiore rispetto al mese di settembre.

 

Ci si chiede a questo punto a cosa servono quelle indicazioni in rosso? A che serve una legge che stabilisce dei limiti puntualmente ed abbondantemente superati? A che servono conferenze di servizi, tavoli tecnici, commissioni di inchiesta, se ogni due mesi c’è la conferma di un inquinamento che continua ininterrottamente da oltre 10 anni?

 

In questo scenario sono inaccettabili le continue rassicurazioni dell’ARPAB, che anziché prudenzialmente chiedere la sospensione dell’attività dell’inceneritore, analizza questi dati e ne determina il “buon andamento”, come si fa con gli indici di borsa!

 

Ing. Raffaele VITA, le ricordiamo che si tratta di sostanze altamente cancerogene che ancora persistono in falda!

 

I pareri e le dichiarazioni espresse dal suo Ente hanno un peso, “sono ritenute” fondamentali dalle istituzioni e sono state recentemente prese a riferimento anche dalla Commissione Ambiente dell’UE per affermare che è “tuttapposto”. Per questo motivo essi necessitano di grande rigore.

 

In merito al monitoraggio dell’aria, abbiamo preso atto che in questi anni le centraline ARPAB non hanno rilevato superamenti di PM10 e/o di altri inquinanti imputabili all’uso delle nostre automobili, delle nostre caldaie e del fumo delle nostre sigarette.

 

Ma sappiamo poco o nulla delle emissioni di diossine e di tutte le altre sostanze che vengono immesse nell’ambiente solo ed esclusivamente da un inceneritore. Dove sono i dati sugli accumuli  di queste sostanze nell’ambiente?

 

Fenice-EDF afferma di inviare puntualmente i suoi dati a tutti gli Enti, compreso ARPAB. I cittadini, nel loro pieno diritto all’informazione e partecipazione in materia ambientale, desiderano sapere se c’è qualcuno che si è preoccupato di controllarli e chiedono di avere una certificazione di questi dati da parte dell’ARPAB, con la loro pubblicazione sul sito ufficiale dell’ARPAB.

 

I cittadini sono ben consapevoli che l’ARPAB e l’ASP hanno una responsabilità molto importante: quella di stabilire che l’attività dell’inceneritore non sta procurando danni all’ambiente ed alle persone che ci vivono intorno.

 

Comitato “Diritto alla Salute” / C.S.P. Basilicata / Comunità Lucana NO-OIL / EHPA – Comitato per la tutela dell’Ambiente e della Salute Basilicata / GD – Giovani Democratici Vulture-Melfese-Altobradano / Matera Città Plurale / Verdi Ecologisti e Civici della Basilicata 

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Com. stampa comunità lucana-mov. no oil

ed a riguardo del precedente articolo…

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La stagione del fato

 

 

Stupisce apprendere da lancio del sito istituzionale dell’inconsueta procedura di nomina di uno dei tre commissari incaricati del governo degli appalti dello schema idrico Bradano e ciò a motivo della scelta del presidente De Filippo di non farsi carico della nomina di sua competenza, ma di sorteggiarla tra il personale dirigente della Regione che abbia maturato significative esperienze nelle opere idrauliche di grande dimensione.

 

 

Se a prima vista infatti tale procedura inconsueta per il governo delle acque o meglio degli appalti che ne determineranno la gestione pratica potrebbe pure apparire una recessione dal mandato tipico della politica di indicare ed assumersi responsabilità in merito dopo l’affaire Sigillito, nominato proprio da De Filippo alla passata guida dell’ARPAB, apparendo magari pruderie ritardata senza pubblica riflessione sul “chi nomina chi e dove lo nomina” che pure avrebbe dovuto essere stimolata, come accontentarsi dei commenti dell’apparato dei media governativi che sottintenderebbero la benignità quasi affettuosa nel gesto del presidente?

  

Ed infatti non ci accontentiamo affatto, avendo avuto ripetutamente prove di una politica che con i suoi annessi sodali lottizza o colonizza ogni spazio civile, logico allora appare chiedersi perché proprio ora e solo in questo caso tale bizzarra procedura.

  

Facciamo dunque una ipotesi a partire da una domanda. Quanti sono i dirigenti regionali che in base alle indicazioni sulle competenze presentano le caratteristiche professionali richieste nello specifico di un settore ad elevato tasso di competenza specifica e soprattutto chi sono, se pure se ne trovasse più d’uno a presentare tali caratteristiche?

  

Ed ancora, trattandosi di grandi investimenti, valutati in circa 450 milioni di euro, effettuati dallo EIPLI (Ente per l’Irrigazione di Puglia, Lucania ed Irpinia) in predicato di liquidazione come ricavato dal testo in manovra in approvazione alle Camere e le cui attività e patrimonio passerebbero a quei non meglio indicati enti o società regionali che nello specifico troverebbero in Acqua s.p.a. il naturale approdo, è il caso di seguire questa procedura di sorteggio, trovandosi già all’indomani della pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale una commissione di aggiudicazione degli appalti relativi composta da un membro di Governo, un membro sorteggiato dalla regione Basilicata, ed un terzo che essendo a competenza EIPLI diverrebbe di fatto un delegato Acqua s.p.a. quale probabile successore del vecchio ente?

  

Una situazione questa che oltre a creare squilibrio tra mandanti e mandatari nella postazione delicata di chi gestisce fondi per lo schema idrico Bradano prima assegnati ad EIPLI che passerebbero quasi d’obbligo ad Acqua s.p.a., società questa a proprietà della Regione Basilicata al 60% e per il restante 40% della regione Puglia, nata per la gestione del patrimonio degli invasi e relative reti, creerebbe la identificazione tra controllore e controllato nella gestione dei fondi stessi.

  

Appare chiara sulla base di questa congettura la terza domanda. Chi ha interesse a far convergere su Acqua s.p.a. tanto potere in una commissione a soli tre membri, di cui due facenti in qualche modo capo all’apparato della Regione Basilicata, per la gestione non solo degli appalti, ma di fatto di buona parte dell’acqua irrigua che sulla base dello schema rifornirebbe la regione Puglia e la zona nord-est della Basilicata? Un affare colossale che nelle pieghe della manovra in materia di liberalizzazione dei servizi locali ed in beffa allo stesso referendum di giugno potrebbe essere assegnato a privati agendo proprio su quel 40% di proprietà della Regione Puglia e di fatto gli appalti assegnati dalla commissione essere la caramella pubblica per la golosità privata.

  

Ma ovviamente si tratta solo di congetture, mentre  la realtà ci dice che il presidente magnanimamente affida alla sorte la selezione di una carica, inaugurando forse la stagione del fato e della casualità al governo della politica.

  

Miko Somma, coordinatore regionale di Comunità Lucana-Movimento No Oil verso il partito della Comunità Lucana 

attenti al lupo!!!

Commissione schema idrico: De Filippo non fa nomina ma sorteggio

16/12/2011 12:03

Il presidente per designare il presidente del collegio di aggiudicazione rinuncia al potere di scelta e opta per un’estrazione di nominativi tra i dirigenti regionali con requisiti che ne facciano richiesta

 

AGR   Sorteggio tra gli aventi titolo al posto della designazione diretta, per nominare il presidente della Commissione aggiudicatrice delle opere inerenti la realizzazione dell’intervento “Schema idrico Basento-Bradano. Tronco di Acerenza. Distribuzione III Lotto. E’ la scelta fatta dal Presidente della Regione Basilicata che, chiamato dall’intesa che coinvolge Ministero dell’Infrastruttura ed Eipli a nominare il presidente della commissione di tre membri (gli altri saranno indicati da Ministero ed Eipli) invece di procedere ad una nomina discrezionale, come pure previsto, ha scelto di effettuare un interpello ai dirigenti regionali al fine di ottenere manifestazioni di interesse tra le quali sorteggiare il nominativo da indicare.
Per pacifica giurisprudenza, la nomina dei componenti di commissione è insindacabile (tranne qualora ricada su soggetti palesemente privi dei requisiti minimi per svolgere l’incarico) ma il presidente ha inteso superare qualsivoglia profilo di discrezionalità ricorrendo al meccanismo della manifestazione di interesse e successivo sorteggio, ferma restando la garanzia della previa verifica della necessaria professionalità.
Così, a tutti i dirigenti regionali è stata indirizzata una mail con la quale vengono invitati a presentare le manifestazioni di interesse entro il prossimo 20 dicembre. Successivamente, una commissione tecnica valuterà le domande ma al solo fine di verificare il possesso dei requisiti previsti dall’interpello e cioè essere esperti nel settore delle opere idrauliche, non aver svolto alcuna altra funzione relativamente al contratto oggetto dell’affidamento, non aver rivestito, negli ultimi due anni, cariche di amministratore pubblico, non avere cause di incompatibilità e non avere condanne, per dolo o colpa grave, per aver concorso all’approvazione di atti illegittimi quali membri di commissioni aggiudicatrici. Tra tutti i candidati che risulteranno in possesso dei requisiti sarà poi sorteggiato il nominativo da indicare quale presidente della Commissione.

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eecoci alla resa della politica, dunque, o magari allo spot promozionale…de filippo quindi preferisce affidarsi ad un equivoco sorteggio sulla base di un’offerta e di manifestazioni d’interesse (quasi fosse un appalto e non invece una nomina d’alto valore politico) di dirigenti regionali che a lume di naso se hanno competenze nel settore delle grandi opere idriche vuol dire che in quel settore ci hanno lavorato o ci lavorano attualmente…e la scelta allora si riduce fino al punto di poter forse evitare un sorteggio poichè il candidato potrebbe essere uno solo…ma stiamo scherzando, presidente??????

…o magari siamo noi che malignamo?

in ogni caso, lei ha il dovere (altro che giurisprudenza pacifica) di nominare quel presidente e lo deve nominare punto, assumendosi la stessa responsabilità che si è assunto con la nomina di altri personaggi in enti di strategica importanza (non andiamo a far giri di giostra, stiamo parlando di sigillito ed arpab per ciò che attiene al passato)…

cosa fa, fa finta di essere più democratico perchè si affida al caso (forse stiamo ritornando alla magna grecia) e non alle sue decisioni che una dopo l’altra si stanno dimostrando quantomeno fallaci o semplicemente prepara un coup d’etat attraverso un finto sorteggio ad un solo candidato che di fatto preparerebbe all’ineludibiltà delle cose lucane (giovanni lindo ferretti cantava “così vano le cose, così devono andare….”)…

quel presidente deve aggiudicare appalti per cifre enormi visto l’importanza dell’investimento nello schema idrico (450 milioni), l’eipli è in via di chiusura (la manovra ne ordina la liquidazione ed il passaggio di competenza alle regioni attraverso organi propri) ed alla fine sarà la sola regione basilicata a gestire due dei tre posti da consigliere nella commissione di aggiudicazione di opere infrastrutturali molto costose…

stiamo parlando di acqua spa, presidente, una sua creatura e del suo amico vendola che ne detiene il 40%e che così entrerebbe di diritto nella gestione…che il sorteggio sia già fatto quindi? 

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l’ipocrisia di fli

Fli e Generazione Futuro contro Razzismo e Xenofobia

16/12/2011 11:31

BASFuturo e Libertà e Generazione Futuro Matera (Giovani FLI) intendono esprimere Ferma condanna al sanguinoso episodio di Razzismo avvenuto a Firenze lo scorso 13 Dicembre. E’ un gesto di inaudita violenza che ha portato all’uccisione di Samb Modou e Diop Mor e al ferimento di altri tre Senegalesi in una pubblica piazza nel Capoluogo Toscano. E’ quanto dichiara Massimiliano Amenta, Dirigente Nazionale Generazione Futuro.
“Il Messaggio culturale che vogliamo lanciare – dichiara Amenta – è quello di una Società che non giudichi le Persone in base al colore della pelle , della Lingua o della Religione. Riteniamo che questo sia il momento di credere in una società sì forte della sua identità , ma che allo stesso tempo sia aperta e rispettosa delle diversità , nel rispetto della persona umana. Il razzismo e la Xenofobia sono malattie che deturpano l’immagine dell’Italia. Ciò di cui il nostro Paese ha bisogno è la cultura del dialogo , non della rabbia , del cieco disprezzo. In un momento di grave crisi del Paese, la presenza dei Cittadini stranieri è determinate. Essi contribuiscono allo sviluppo economico del Paese , dando non solo un notevole contributo in ambito lavorativo nonché umano e culturale. Riteniamo sia giunto il momento di smorzare la rabbia,la violenza cieca ed annullare il disprezzo. La Solidarietà ed il Rispetto debbano prevalere su qualsiasi altra cosa. C’è bisogno di una cultura del dialogo che punti ad isolare ogni forma di disprezzo che negli ultimi anni ha attecchito pesantemente nel nostro tessuto sociale,generando odio e crudeltà. E’ arrivato il momento- conclude Amenta – di ritornare a parlare di integrazione e di cittadinanza. Valori imprescindibili dai quali è necessario ripartire per ridare credibilità alla Nazione”.
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che ipocriti gli ex-fascisti-tardo-democristiani che fuoriusciti da più governi di destra a guida berluskoni che hanno varato leggi odiose ed inutili quali la bossi-fini (e fini a quanto pare è il loro leader) che sono andate anche oltre l’immigrazione stessa, dando causa ad un serpeggiare xenofobo già esistente nel paese e rafforzato dalla convinzione che “gli immigrati son gente da mandare a casa…”, ora si scoprono aperti e solidali perchè non uno qualunque, ma uno che nasce dal loro stesso genoma e poi magari ha avuto darwinianamente le sue mutazioni, ha fatto fuoco su dei lavoratori di colore…

non aggiungo altro, ma costoro, i figliocci di fini ed i nipotini di almirante che dopo le grandi leccate al deretano di silvio, si sono scoperti moderati di terzo polo, hanno idea di cosa sia la coerenza od in qualche caso che convenga anche starsene in silenzio per non fare figuracce?…

spero che la storia politica del paese li cancelli o li riduca ad appendici miserrime di quel progetto di casini che nel ruolo di leccaderetani li ridurrebbe ancora, perchè se proprio hanno una coerenza legata ad un messaggio, bene, perchè alla camera non hanno presentato leggi di superamento di quella legge tanto stupida, ancorchè inumana e fortemente xenofoba?

perchè i giovani di fli nell’ampolloso ancorchè ridondante nome che si sono fatti imporre dal fini, non marcano le differenze da queste pratiche scellerate (ricordo che fini era anche a genova durante il g8 nel 2001 e certo non era lì ad evitare che si pestasse con troppa ferocia la gente che manifestava) e non chiedono a questi soggetti di far mea culpa per aver contribuito a creare un clima d’odio per l’immigrato nel paese, avallando politiche sciamannate?

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Ticket, consiglieri: incontro con De Filippo e Martorano

16/12/2011 10:19

Con lettere inviate al presidente della Giunta e all’assessore alla Salute, i consiglieri regionali Romaniello (Sel), Scaglione (Pu), Mazzeo Cicchetti (Idv) e Vita (Psi) sollecitano un incontro di maggioranza sulla questione dei ticket sanitari

ACR  “Il tema della compartecipazione dei cittadini alla spesa per la sanità (ticket) – è scritto nella lettera – è oggetto di valutazioni e verifiche a livello nazionale. In Basilicata, restando l’attuale modalità e normativa, si rischia di ridurre nei fatti il diritto alla cura e di aumentare il già consistente distacco tra amministratori e amministrati. Considerata la comune volontà dell’alleanza di Centro Sinistra di introdurre le necessarie ed opportune modifiche, proponiamo – si legge nella missiva – un incontro specifico della maggioranza, con la presenza dell’Assessore alla Salute, da realizzare prima di qualsiasi altro confronto con parti sociali e del settore, al fine di costruire una proposta di modifica condivisa da approvare con la Legge Finanziaria 2012”.

“La maggioranza – è il commento di Romaniello – insieme alla ‘tassa sulla salute’ per la cui abolizione abbiamo raccolto come Sel circa diecimila firme, proponendo una radicale rimodulazione in base all’Isee di famiglia, deve affrontare anche le questioni della riorganizzazione della rete ospedaliera e dei servizi sanitari sul territorio per non trovarci di fronte a fatti compiuti, autonomamente, dall’Assessore”.

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riporto senza troppi commenti, poichè se tutto torna nell’ambito del centrosinistra cerchiobottista che si confronta con un assessore esterno a cui poco o nulla importa di quel centrosinistra, essendo questi piuttosto legato al mandato conferitogli dal presidente de filippo, di cosa stiamo parlando?…certo si incontreranno, certo diranno, ma tutto finirà a tarallucci e vino nella constatazione che potendo poco fare visti i vincoli di bilancio, meno di tanto non si poteva fare…e romaniello e compagnia ritorneranno nei ranghi asserviti di coalizione, nonostante la petizione (che tra le altre il sottoscritto ha firmato anche se detesta sel e le sue iniziative populistico-vendoliane in cui pare che non costoro siano mai al governo o in maggioranza come invece sono…saranno mica anche loro un partito di lotta e di governo?)…se proprio il problema ticket sanitari fosse sentito come grave (e tale è per la maggior parte dei lucani) per sel, idv, psi e popolari (che hanno gestito per anni la sanità lucana con un assessore del tutto incompetente come frutto di scambio politicante), non si agirebbe con armi spuntate come una petizione, ma se ne porrebbe una questione di merito in sede di maggioranza…questione di merito che non si solleva però, limitandosi a quel delicato sollevar di un semitono della propria voce a richiedere non già cancellazioni di uno odioso e per molti versi complesso strumento di allontanamento dal diritto alla cura, ma di un posticino in coabitazione nel rimaneggiamento (rimpasto mi pareva troppo nobile viste le pratiche correnti) di giunta che zitti zitti a via verrastro si sta preparando…e non è un regalo di natale, questo è chiaro!!!

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Commercio: appello Confesercenti a presidente Regione16/12/2011 10:18

BAS “Non è certo un orario di apertura 24 ore su 24 degli esercizi commerciali la soluzione alla recessione ed all’aggravio fiscale sulle famiglie sempre più insopportabile”.
Comincia così l’appello del Presidente provinciale della Confesercenti Prospero Cassino al Presidente della Regione De Filippo perché “sollevi l’illegittimità del provvedimento del Governo in tema di apertura negozi e liberalizzazione delle licenze commerciali, tenuto conto delle competenze regionali da esercitare senza alcuna deroga al Governo”.
Come si fa a non capire che le famiglie lucane non consumano perché l’economia non cresce? Chi può pensare che leghino le loro spese agli orari di apertura dei negozi o dei centri commerciali in una fase economica e sociale nella quale domina l’incertezza sul futuro?” : sono gli interrogativi principali che Cassino pone alla base dell’ appello a De Filippo.
“Ma – aggiunge – come si fa soprattutto a non comprendere che il lavoro passa dalle piccole e medie imprese e che la qualità della vita urbana passa dai negozi di vicinato che danno servizi e garantiscono vivibilità e vivacità. La nostra preoccupazione è che invece si imbocchi ancora una volta una strada che ridurrà il numero delle imprese e i posti di lavoro.
Abbiamo deciso dunque – spiega il Presidente di Confesercenti – di alzare il tiro sulla modalità di gestione della crisi da parte del governo Monti. Non disconosciamo la gravità della situazione, anzi sono mesi che insistiamo sulle conseguenze di una crisi lunga che ha colpito le famiglie italiane e le piccole e medie imprese in particolare. Ora siamo arrivati ad un punto che richiede una svolta immediata,che aiuti le PMI a resistere ed a rilanciarsi.
Il Governo, il Presidente Monti, ha deciso di rispondere a questa situazione con una serie di interventi, tra cui un aggravio dei contributi previdenziali, una liberalizzazione totale delle aperture festive e dell’allargamento degli orari delle grandi strutture commerciali. Per noi questa risposta è totalmente sbagliata – continua – perché parte dal presupposto che le famiglie italiane non consumano sufficientemente a causa dei limitati orari di apertura dei grandi centri commerciali e non perché l’economia non cresce, molte imprese ed i posti di lavoro si assottigliano”.

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in genere non commento i lanci delle associazioni di categoria, qualunque esse siano, visto il carattere troppo spesso meramente corporativo delle loro rivendicazioni, ma nel merito quanto sottolineato da confesercenti è corretto…si parte, come abbiamo spesso avuto modo di dire anche in critica alla manovra, da un presupposto errato…la crisi parrebbe per chi certo al supermercato a far spesa non ci va e certo grossi problemi di conto non li ha, originata da una minor propensione al consumo vista l’incertezza e non perchè realmente i margini operativi di consumo delle famiglie non si siano già ridotti…ed è giusto individuare l’assurdità di presupporre che orari più liberi di apertura aiutino quei consumi (peccato non si faccia però mai riferimento in queste note ad un aspetto volutamente tralasciato forse per mancanza di sensibilità specifica o forse perchè la malattia è sempre la stessa, pensare al mercato come ad un mero indicatore di domanda ed offerta senza altre considerazioni…come cambia la giornata lavorativa, e così sociale e familiare, di un dipendente se a parità di ore lavorate gli tocca soddisfare magari il mercato di chi ipoteticamente comprerebbe la verdura di notte?)…e certamente in quel calo dei consumi andrebbe considerato non solo l’aspetto di crisi in quanto tale, ma anche quanto meccanismi perversi quali il credito al consumo, spesso inneggiato proprio dagli esercenti, abbiano influito con la sottrazione di quote reddito via via più importanti dal bilancio mensile familiare per il sostenimento di consumi forse non proprio primari, ma di cui tuttavia nessuno ha tenuto o voluto tener conto…

non so quanto questo appello possa influire sull’animo tardo-democristiano in abito liberista di un presidente che non brilla per comprensione della società lucana, ma ne prendiamo atto…ma la regione cosa può fare?…ben poco o forse nulla (tranne l’impugnativa in sede amministrativa), eppure qualcosa si potrebbe fare…uscire dalla logica che obbliga alla crescita attraverso l’aumento dei consumi, un’altra economia quindi, ma ciò, al netto di considerazioni di ordine almeno europeo sull’economia stessa, crediamo davvero che in una regione dalla vista economica tanto corta che preferisce declamare in puro stile di auto-marketing politicante di “successi inesistenti” o di “sistema basilicata” o di “innovazione ed incubatori di impresa” (e via discorrendo tutte le amenità che ogni giorno leggiamo) si possa o voglia fare?

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costituente-l’ordine del giorno di sabato

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sabato 17 dalle ore 16,30 presso la sede di comunità lucana in via portasalza, 16 a potenza si terrà la prima riunione della costituente per il partito della comunità lucana 

all’ordine del giorno:

1) breve relazione del coordinatore regionale sul lavoro sin qui svolto dal movimento e sulla necessità della sua trasformazione mediante costituente

2) nomina a voto palese di un segretario dei lavori

3) proposte di criteri, modalità, obiettivi nella redazione dello statuto

4) scelta del gruppo tecnico per la redazione di una proposta condivisa di statuto ed indicazione dei tempi per la sua presentazione ad approvazione 

5) scelta di luogo e data della prossima riunione della costituente

6) varie ed eventuali

n.b. la stampa è pregata di accreditarsi attraverso mail diretta (raggiungibile attraverso il banner in alto) o contatti telefonici agli usuali numeri

n. b. gli aderenti al movimento si riservano il non ingresso o l’allontanamento di ogni persona il cui fare possa risultare provocazione al sereno proseguimento dei lavori

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continuiamo l’attività da un lancio importante di ieri…

De Filippo firma Piano d’azione Sud: infrastrutture e occupazione15/12/2011 13:10

L’intesa sottoscritta oggi a Palazzo Chigi. Credito d’imposta occupazione , banda larga, banda ultralarga e data center (62 milioni), che si affiancano all’ammodernamento della Potenza-Foggia (200 milioni) senza tagli alla quota di cofinanziamento nazionale per la Basilicata. De Filippo “Premiate capacità di programmazione e credibilità sul piano nazionale”

 

AGR  Interventi per la diffusione della Banda Larga e della banda ultralarga, realizzazione di un data center regionale che coniughi alle esigenze di velocità dell’infrastruttura quelle di contenimento ei consumi energetici e una posta economica strategica per avviare il credito di imposta sulle assunzioni. Sono i tre risultati più immediati che la Basilicata porta a casa con la sottoscrizione del Piano di azione Coesione e Miglioramento dei servizi pubblici collettivi al Sud che il presidente della Regione, Vito De Filippo, ha sottoscritto oggi a Palazzo Chigi. Accanto a questi risultati, che implicano investimenti per circa 62 milioni di euro, c’è l’intervento di ammodernamento della tratta ferroviaria Potenza Foggia per agganciare la Basilicata all’alta velocità, obiettivo, quello del collegamento alla Tav, che nelle altre regioni della così detta “convergenza” è stato perseguito utilizzando fondi europei non utilizzati e a rischio disimpegno, mentre per la Basilicata, che era in linea con i livelli di impegno e spesa, è intervenuto lo Stato con finanziamenti propri. La Basilicata, inoltre, a differenza delle indicate 4 regioni della convergenza, sempre grazie ai livelli di impegni e di spesa realizzati, non avrà tagli sulle quote nazionali di cofinanziamento degli interventi Fesr finalizzati al recupero di somme atte a finanziare gli interventi infrastrutturali strategici interregionali quali la Salerno-Reggio e le linee ferroviarie Tav.
Il Piano rappresenta lo strumento attuativo delle intese raggiunte nei mesi scorsi dai presidenti delle Regioni del Sud, l’allora ministro alla Coesione, Raffaele Fitto e il Commissario Europeo alle politiche regionali, Johannes Hahn, per accelerare la spesa dei fondi europei concentrandoli sugli anni strategici di intervento individuati contro la crisi, ossia istruzione, banda larga, occupazione e trasporti. “L’intervento – spiega efficacemente il testo del Piano d’Azione sottoscritto oggi – si concentra in quattro delle cinque Regioni dell’Obiettivo Convergenza dove si registrano i maggiori ritardi di attuazione. Partecipano all’attuazione del Piano – viene precisato – anche la Regione Sardegna e la Regione Basilicata, con interventi relativi all’Agenda digitale, all’Occupazione e alle Reti”.
Per quel che riguarda la Basilicata l’intervento, grazie ad una rimodulazione tra gli assi di intervento del Por Fesr, prevede interventi di quasi 60 milioni per infrastrutture digitali, con l’azzeramento del digital divide detto “di base” (ossia quello relativo all’accesso a reti di trasporto dati in grado di offrire connessioni non inferiori a 2 Megabit per secondo) e interventi sostanziosi nell’abbattimento del digital divide “di seconda generazione”, ossia quello relativo all’accesso a connessioni non inferiori ai 30 Megabit per secondo con la previsioni di disponibilità di 100 Mega al secondo per almeno la metà delle famiglie interessate. “La banda ultralarga – si legge nel piano – permette l’erogazione di servizi ad alta qualità in tutti i settori prioritari di intervento (come nella sanità e nella didattica) e abilita le pubbliche amministrazione ad attuare, attraverso il cloud computing, (ossia lla memorizzazione, archiviazione ed elaborazione di dati tramite risorse distribuite e virtualizzate in rete, ndr) degli obiettivi di semplificazione e dematerializzazione e realizzare pienamente l’interoperabilità tra le pubbliche amministrazioni. Anche le imprese possono trarre giovamento dalla disponibilità della banda ultralarga e di data center pubblici, anche in ottica di riduzione dei costi e risparmio energetico”.
Strettamente connesso a questo intervento c’è il progetto di data center finalizzato, spiega ancora il Piano a “creare le condizioni adeguate affinché cittadini e imprese possano cogliere appieno i vantaggi della diffusione delle tecnologie di comunicazione e dalla banda larga e ultralarga”.
Ancora, gli interventi sul versante occupazione. Con 2 milioni di euro sarà aperto il fondo per finanziare il credito di imposta occupazione previsto dall’art.2 della Legge 106/2011, così come concordato in via definitiva su proposta del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali con la Commissione europea. Si tratta di una prima dotazione finanziaria perché l’intervento sarà poi ampliato attraverso l’individuazione di ulteriori poste nell’ambito del Por.
Il risultato a cui giungiamo oggi ha commentato il presidente De Filippo – è l’esito di un lungo percorso portato avanti in situazioni differenti della finanza e della politica e che rappresenta un modello di buon funzionamento del Paese. I presidenti delle Regioni hanno lavorato insieme, a prescindere dalle posizioni politiche, e convergente è stato anche l’impegno dell’ex ministro Raffaele Fitto, in una stagione in cui l’attenzione del Governo per il Mezzogiorno generalmente non ha brillato. E oggi il lavoro fatto riceve anche il suggello del governo del rigore di Mario Monti, a testimonianza di come l’impianto messo in piedi coniughi efficienza e sviluppo. Per la Basilicata – ha proseguito De Filippo – portiamo a casa risultati importanti che sono frutto tanto della capacità di programmazione degli interventi, che ha consentito di non essere a rischio disimpegno, che della credibilità sul piano nazionale con cui siamo stati in grado di portare avanti il dialogo. E ora, come già prevede il Piano, bisogna cercare di estendere questo modello di funzionamento ad altri interventi”.

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allora questa la parte ufficiale della comunicazione, ma arrivano subito i dolori che ad i più sani di mente (cioè quelli che non credono alla propaganda di regime) appariranno chiari…

di quali soldi stiamo parlando?…che impegni “sottobanco” (uso il termine virgolettato per un senso che chiarirò subito) sono stati presi per quei soldi?…sono soldi reali?…e non erano questi soldi già presenti?…

veniamo alle cose concrete…si parla della concretizzazione del piano a suo tempo discusso e firmato con il commissario europeo hahn, un asse di intervento europeo volto a compensare alcuni ritardi nella diffusione della banda larga in vaste zone…tutto bene, quindi…con l’accordo di ieri si crea sostanza dunque, e si avvia quella digitalizzazione della regione che, al netto di considerazioni di natura più strettamente economica (abbiamo una regione dissanguata dalla marginalità economica e dalla mancanza di un progetto economico concreto e coeso intorno ad obiettivi che non siano solo il petrolio e postiamo denari sulle reti ed ovviamente sulle ricche commesse di chi gestirà questi lavori)…ok, sono asset europei di finanziamento e come tali dobbiamo prenderli, finalizzati quindi ad un obiettivo mirato che è  veicolato anche dal lobbysmo tipico di bruxelles che tende a trasformare in affari sostanziosi per una categoria produttiva piuttosto che un’altra, a prescindere dunque da risultati e benefici collettivi concreti, importanti poste di finanziamento comunitario…ma rimane il problema, tutta questa gioia di avere finalmente la banda larga ed ultralarga che ci consentirà mirabilie, di poter abbattere il digital divide che è un problema reale, a che serve se manca la sostanza economica che veicola su queste reti?…

serve appunto alle istituzioni ed ai loro progetti di banche dati con cui costoro credono di poter governare le complessità (cosa sacrosanta d’altronde), ma si tratta di scarpe bellissime che vorremmo far indossare ad uno con i calli…per quanto le scarpe siano belle, i piedi faranno sempre male a costui, perchè in genere chi ha i calli ha bisogno di scaroe comode e soprattutto tarate sui propri piedi…e così, parafrasando l’esempio, quanto sarà comoda per cittadini lucani ed economia reale (quella vera, cioè) che esistano reti veloci ed ultraveloci in grado di rendere le amministrazioni più efficienti e moderne se poi manca del tutto o quasi la capacità di produzione di quel reddito che se certo non definisce la cittadinanza (e guai a pensarlo anche per un istante!!!), comunque è una tendenza in atto da anni e che in tempi di crisi si va acutizzando che nei fatti determina la partecipazione del cittadino al godimento dei propri diritti?…se le chiede queste cose de filippo, il presidente che vive in un mondo dei sogni dove la basilicata di cui parla neppure esiste?…oh, ma è chiaro, qui si parla sempre e comunque di eccellenze per definire la realtà economica e se per un’azienda sana, moderna, innovativa ed efficiente ce ne sono venti ammalate di debiti e mancanza di occasioni, antiquate poichè ogni accesso alle contribuzioni per le innovazioni è mediato da loschi personaggi che vi lucrano, per nulla efficiente perchè a non far nulla o poco persino un campione perde tono muscolare, al presidente dell’iconografia del tutt’apposto poco importa…c’è una basilicata innovativa, esattamente come c’era quella basilicata un po’ donna dai facili costumi che non si sapeva vendere…e siamo al punto!!!

tralasciando allora investimenti sbloccati sulle reti e tralasciando ancora quel fondo di miseri due milioni per finanziare uno dei punti della manovra, art. 2 titolo I, Agevolazioni fiscali riferite al costo del lavoro, due milioni che in realtà non esistono come somme reali trattandosi di meccanismi di deduzione fiscale sulla nuova occupazione su tasse ancora da pagare da parte delle imprese (apriremmo qui un capitolo troppo lungo e che in buona parte abbiamo già trattato negli articoli che abbiamo dedicato all’analisi della manovra stessa, ma in realtà con due milioni si aprirebbero al massimo 150 postazioni di lavoro tutte da verificare poi nella pratica), ciò che fa pensare sono quei 200 milioni per l’ammodernamento (e finalmente!!!) della potenza-foggia e l’allacciamento all’alta velocità della rete lucana…

punto dolente però…si, investiamo 200 milioni, ma i soldi non sono nuovi, erano già stati impegnati illo tempore e “distratti” dalle manovre di distrazione di tremonti di fondi già stanziati per le reti ferroviarie al sud, particolarmente nel comparto puglia, semmai sono stati recuperati…poco male, l’importante è che ci siano, no?…anche perchè a fronte di un sostanzioso ed assai disatteso contratto di servizio tra regione basilicata e trenitalia per il trasporto locale (6 milioni annui) che pur dovrebbe far pensare a quel discorso sulle eccellenze-specchietto per le allodole a cui si accennava prima) già avere un collegamento all’alta velocità non è male, no?…ed effettivamente non è male anche se il trasporto locale è una schifezza ed anche se l’asse potenza-battipaglia, quindi il versante tirrenico, rimane al palo nella sua mancanza di treni, appena compensati da bus sostitutivi (roba da terzo mondo!!!), anche se manca qualsiasi idea da parte della regione di cosa rappresenti il trasporto locale, anche se il magna-magna dei consorzi è cosa risaputa ed assai costosa (qualcuno di voi lettori sa quanto si aggiunge ad ogni euro che voi spendete su un autobus di contributo regionale ai consorzi ed alle ditte che vi trasportano?…dai, non voglio rovinarvi troppo la giornata!!!)…

il punto dolente però non duole soltanto, ma fa pensare male…ed a pensare male non si fa peccato quando conosci perfettamente i meccanismi di comunicazione istituzionale…lo scambio tra i 200 milioni per la potenza-foggia ed altri soldini per non meglio precisate infrastrutture è il memorandum sulle estrazioni petrolifere – ma si quella bufala firmata dal presidente de filippo ed incoronata dal quasi totale ed acritico assenso di tutte le forze politiche in consiglio regionale, che impegna noi a sopportare maggiori estrazioni e non impegna altri – in pratica, quello che voi chiedete nel memorandum non possiamo farlo, ma accontentatevi di queste briciole!!!

tutto qui secondo il sottoscritto, ad estrarre si fa veloce, ma a viaggiar veloci tra potenza e foggia si fa molto più lentamente, molto più lentamente 

    

Pubblicato in Blog

16/12/2011

l’inutilità della manovra non è nei saldi o in chi paga per errori altrui…è nell’impostazione gattopardesca che non tocca la giustizia fiscale ed i meccanismi viziati di spesa pubblica, cosa questa che riproporrà il tema di una manovra aggiuntiva tra meno di un anno nella necessità di “tappi” che stimo intorno ai 20-25 miliardi a cifre correnti su stime su crescita…a questo sarebbero servite elezioni, a capire dai programmi e dai nomi chi voleva cambiare il paese
miko somma