Acque minerali, revocate le concessioni alla società Cutolo22/12/2011 18:49Lo ha deliberato la Giunta regionale, a seguito delle inadempienze e della sentenza di fallimento

AGRLa Giunta regionale ha deliberato la decadenza delle concessioni di sfruttamento delle acque minerali assegnate alla “Cutolo Michele e Figli spa” (ora Cutolo Michele e Figli srl), a seguito di inadempienze e della sentenza di fallimento nei confronti della società, che ha fatto venir meno, oggettivamente, “l’idoneità tecnica ed economica a condurre l’impresa”.
La Giunta regionale, contestualmente, ha revocato le autorizzazioni per l’imbottigliamento e la vendita delle acque minerali La Francesca, Santa Maria degli Angeli, Visciolo, Cutolo Rionero e Cutolo Rionero Fonte Blues.

Pubblicato in Blog

Com. stampa comunità lucana-mov. no oil verso il partito della Comunità Lucana

comunita-lucana-jpeg.jpg  

E’ tempo che altre idee guidino questa regione

 

 

Dalla relazione preliminare del presidente De Filippo sulla manovra finanziaria regionale e dalla lunga serie di interventi consiliari che abbiamo potuto seguire in streaming sul sito istituzionale regionale, ciò che emerge con subitanea chiarezza, ben oltre le lessicalità claudicanti di molti interventi, è l’assoluta mancanza di idee sia rispetto all’analisi del momento contingente che opprime l’economia lucana, sia rispetto alle cause storiche di breve e lungo periodo che ne hanno determinate le scansioni attuali, sia purtroppo per il gran vuoto progettuale che appare evidente se a qualche soluzione di questa crisi che sempre più appare di sistema si vuol giungere.

 

 

Duole dire che ben al di là della crisi internazionale del debito che rivela lo stato di grave esposizione delle economie nazionali tanto rispetto alle speculazioni, tanto rispetto alle mancate programmazioni di queste nell’abdicazione a supposte capacità auto-regolanti del mercato, localmente gli effetti della crisi si manifestano nelle parole del presidente molto più nei mancati trasferimenti da parte dello stato, che nella stagnazione dell’economia regionale, argomento questo sul quale poco o nulla si è dibattuto in una ottica di ricerca delle soluzioni, preferendo vuote schermaglie di schieramento nella pressoché identica visione dell’economia schiava degli indici e non mai al servizio della popolazione.

  

In parole povere, piuttosto che provare ad usare le pagine del più politico tra gli atti di governo per una manovra di programmazione all’insegna della realtà possibile, si è preferito un atto continuista che mai mette in dubbio l’inefficacia “possibile” degli interventi messi finora in campo per valutazioni di merito su quelli futuri, prefigurando così una manovra in difesa, piuttosto che una manovra dinamica e volta a quelle potenzialità finora inespresse dalla realtà lucana.

  

Si è così parlato spesso di petrolio, citando il memorandum di intesa (per la verità ancora non firmato), e di fatto si è palesata in più passaggi quella dipendenza finanziaria dall’ammontare delle royalties che è l’indice di un sottosviluppo prima ancora culturale che strettamente economico e che pone in essere una equazione tipica fondata sull’equivalenza tra materie prime locali estratte da terzi ed quel pretium tombale quantificato e qualificato perché non dia origine ad alcuna messa in discussione di legittimità di quelle attività, in un meccanismo purtroppo tipico delle visioni coloniali, siano esse attive, interesse al profitto delle compagnie ed interesse nazionale dello stato alla fornitura continuativa di beni derivati da quelle materie, sia essa passiva, cioè di chi subisce danni nella percezione di ricevere benefici.

  

E che l’ambiente stesso (nella sua accezione più vasta e fatta di relazioni naturali, psichiche e persino economiche in considerazione delle sue vocazioni reali) venga sottoposto ad una servitù prediale de facto stabilitasi in virtù di quello sfruttamento che allontana da qualsiasi altra visione dello stesso, è un fatto forse prima ancora che ambientale, economico poiché aliena ogni altra attività entropica a questo (quindi in equilibrio tra ciò che si prende per l’oggi e ciò che si auto-perpetua per il domani) rivelandosi in una più lunga visione un danno economico piuttosto che un beneficio.

  

Si sta cioè barattando ciò che questa regione potrebbe essere sfruttando tutte le potenzialità legate al suo territorio (e quindi con l’incontaminatezza eretta a valore anche di “marchio” territoriale per una più marcata definizione dei suoi prodotti, siano essi agricoli e forestali, che turistici), ciò necessitando una accorta ri-programmazione delle risorse nella sussistenza di un piano strategico che trovi destinazione nelle lunghe visioni, per accettare miserrime partite economiche che fanno continuità di comodo nella sopravvivenza di un sistema messo alla corda dalle sue stesse contraddizioni il cui elenco pare inutile o ridondante dover ripetere nelle filiere di consenso e nei clientelismi di più varia natura.

  

Questo purtroppo emerge dalla discussione generale in consiglio regionale dai banchi di maggioranza e da quelli di minoranza, l’incapacità concettuale di prefigurare una Basilicata che innesta il suo futuro su ciò che il presente mette di fronte, la straordinarietà di una regione che, mantenuta incontaminata, ha dalla sua la carta dell’unico vero sviluppo, quello che conserva dinamicamente il territorio e il diritto degli esseri umani al giusto benessere economico, sanitario, relazionale in una idea di bene comune e di responsabilità che purtroppo non appartiene a questa politica ed a questi uomini.

 

E’ tempo che altre idee guidino questa regione

  

Miko Somma, coordinatore regionale di Comunità Lucana

Pubblicato in Blog

era ora, pur se era inutile…

Potenza: domani si inaugura galleria Viale Unicef-Gallitello22/12/2011 12:57

BAS  Sarà inaugurata domani 23 dicembre alle ore 18 la Galleria che collega viale dell’Unicef con via del Gallitello. Lunga circa 200 metri la galleria, parte importante del Nodo Complesso del Gallitello, ha richiesto per la sua realizzazione circa 4,8 milioni di euro.
Grande soddisfazione del sindaco di Potenza, Vito Santarsiero, per il quale il Nodo complesso è destinato a modificare la viabilità in un’area importante della città.
“Il Nodo complesso – ha detto Santarsiero – diventa sempre più realtà. La galleria era il penultimo anello da realizzare per portare a compimento, dalla ideazione al completamento, un’opera di grande complessità dal valore di 28 milioni di euro, con una tempistica estremamente contenuta e di molto inferiore alla media nazionale per opere di questa dimensione.
Resta ora da realizzare il sovrappasso della ferrovia, anche questo direttamente collegato alla viabilità che interessa la Galleria, e che sarà completato nel giro di qualche mese”.
Alla inaugurazione saranno presenti, oltre al Sindaco di Potenza, Vito Santarsiero e rappresentanti della Giunta comunale, anche il presidente della Giunta regionale Vito De Filippo, l’assessore regionale alle Infrastrutture Rosa Gentile e il presidente del Consiglio regionale Vincenzo Folino.

—————————————————————————————

se ne potrebbe duscutere a lungo della necessità di un intervento faraonico per la sistemazione di un accesso critico alla città, accesso che certo necessitava di interventi, ma dalla natura meno “impattante” su quanto si sarebbe invece potuto realizzare nell’ottica di liberare la città capoluogo dal traffico (ricordo a tutti i corregionali che detestano potenza che la città supporta un traffico intensissimo da tutta la regione proprio a causa della sua natura di capoluogo)…ben altri avrebbero potuto essere gli interventi, ma a cose fatte la speranza è che almeno funzioni bene tutta l’idea…un appunto però…della vecchia abitazione pre-romana trovata durante i lavori du uno dei ponti di scavalco si perderà ogni traccia nella colata di cemento e nell’impossibilità di accesso a questa…caro sindaco (insomma, caro…) perchè non avviare subito un concorso di idee per far emergere alla visibiltà pubblica una evenienza archeologica importantissima per questa città e per la regione?…è la prima prova provata che l’antico abitato di potenza che risale a molto prima che i romani battezzassero il loro accampamento posto un quello che è oggi il centro storico (e che ne ricalca le strade, a cominciare dal castrum pretorium, oggi via pretoria, e dai decumani tutt’ora ben visibili nella topografia cittadina), era realmente situato nella zona di murate, quindi nelle vicinanze della confluenza tra il torrente gallitello ed il fiume basento dove è stata ritrovata la struttura…zona che i suoi predecessori cementari, avendone permesso l’urbanizzazione, forse non si erano dati pena di controllare potesse essere il sito per eccellenza dell’antica città, quella che fu abitata dai lucani discesi da serra di vaglio…

cmq, appunto a parte, era ora…

Pubblicato in Blog

una garanzia…

Soppressione treni, interviene commissario di Policoro di Fli22/12/2011 12:18

BAS  Giuseppe Callà, consigliere comunale e commissario cittadino di Policoro di Futuro e libertà, comunica che il Senatore Egidio Digilio ha fatto proprie le rivendicazioni del territorio contro la soppressione di alcune fermate di treni di lunga percorrenza. Digilio chiederà all’Amministratore delegato di Trenitalia Spa le motivazioni che hanno spinto l’azienda da lui rappresentata a tale scelta unilaterale, e se il caso anche con una interrogazione parlamentare: “Condivido l’iniziativa del primo cittadino di Policoro Nicola Lopatriello di convocare i sindaci del comprensorio il 28 dicembre, per mettere in campo tutte le iniziative istituzionali volte a far ritornare sui suoi passi Trenitalia. Il Crotone-Milano aveva a Policoro il suo riferimento naturale per molti Municipi dell’entroterra e del comprensorio jonico, e pertanto non si capisce la logica di Trenitalia di sopprimerne la fermata lucana. Pertanto sollevando il problema in ambito nazionale – dichiara Calia – spero che vengano date delle spiegazioni logiche da parte del management. Sullo stesso tema il consigliere comunale di “Città Nuova”, Luigi Spano: “Ho preso quel treno molte volte e avevo difficoltà a trovare posti a sedere tanti erano i passeggeri. Pertanto non riesco nemmeno io a capacitarmi di questa scelta sbagliata dell’azienda. Oltretutto nel tempo sono stati fatti interventi di potenziamento della rete ferroviaria anche nel Sud, e ora vanificati dalla soppressione di molte fermate di treni, di cui il Crotone-Milano è solo una delle più importanti. Ricordo anche un progetto proposto da un consorzio turistico all’azienda delle ferrovie dello Stato di recupero delle stazioni ferroviarie dismesse per trasformarle in ostelli della gioventù, in modo tale da non disperdere il loro patrimonio storico e i tanti soldi pubblici investiti. Su questa e altre vicende che riguardano il territorio lucano, il 13 gennaio preannuncio l’arrivo a Policoro del parlamentare Scillipoti”.

—————————————————————————————

pubblico per intero questo comunicato non per il suo contenuto (seppure la vertenza sia reale) che anzi consiglio di saltare a piè pari vista l’inconcludenza, contenuto che alla fine apre però uno spiraglio di speranza in questa regione…

l’arrivo di scilipoti, dico SCILIPOTI!!!…un uomo che dopo “aver salvato la patria”, ora vuol salvare la basilicata!!!

qualcuno di policoro può mandare a quel paese il deficiente che organizza simili incontri?

Pubblicato in Blog

Semplificazione procedure, imprenditore: bene il Dip. Agricoltura22/12/2011 10:36

BAS«Un riconoscimento va dato al dipartimento Agricoltura della Regione Basilicata per aver avviato processi di sburocratizzazione e semplificazione degli adempimenti a carico degli agricoltori. Il cammino verso lo snellimento delle procedure amministrative è iniziato con l’emanazione degli ultimi bandi. Significativa è stata la semplificazione dei bandi 121 healt check e 124 healt check, scaduti lo scorso 15 settembre e per i quali è già stata approvata la graduatoria in soli 52 giorni di istruttoria. Una voce fuori dal coro, perché, nonostante negli ultimi anni si sia affermata
una corrente di pensiero favorevole alla semplificazione – come dimostrano forum, convegni e seminari sull’argomento promossi anche dalla nostra Regione – continua a perseverare un modus operandi da parte della Pubblica Amministrazione non sempre coerente con tale orientamento». Parla così Antonio Venetucci della Soc. Coop. Agricola F.lli Venetucci di Picerno
«Per le aziende agricole la semplificazione è di fondamentale importanza – commenta Venetucci -, visto il carico finanziario che grava sulle imprese e la moltitudine eccessiva di adempimenti spesso troppo complessi, che diventano un vero fattore limitante della competitività dei nostri territori.
Agli agricoltori deve essere consentito di lavorare. Gli agricoltori devono essere aiutati dall’Amministrazione pubblica e agevolati nell’attività che quotidianamente conducono con passione. Il lavoro portato avanti dal Dipartimento Agricoltura in questo ultimo periodo è stato sicuramente utile al fine di abbattere tutta quella burocrazia, tutti quegli iter amministrativi inutili che altro non fanno che rendere complicato il lavoro dell’azienda agricola. Certo, restano ancora tanti gli ambiti sui è necessario intervenire, ma sono stati fatti importanti passi in avanti».

—————————————————————————————

continua questa bizzarra campagna di marketing del buon amministrare del dipartimento agricoltura della regione…dopo la letterina di un imprenditore agricolo di atella, ecco un’altra letterina di un altro imprenditore di picerno a dar manforte all’attività di un dipartimento carente ed il cui giudizio non dovrebbe essere affidato a chi, nel pieno diritto s’intende, ha usufruito di benefici contributivi, ma a chi finora o ne è stato escluso proprio per carenze burocratiche e “meccanismi di altro genere” o magari neppure ci ha provato ultimamente, forse scottato da precedenti esperienze o forse deluso in partenza non dalla complessità delle pratiche, ma dalla “pesante” presenza di figure che fungono da intermediari abilitati alla redazione delle presentazioni delle richieste…

domanda ovvia, perchè il sito istituzionale non pubblica anche qualche letterina furibonda o quantomeno critica con le attività del dipartimento per meglio tarare il livello di affidabilità dello stesso presso una utenza più vasta?…non è a caso che infatti lo definiamo basilicatasoviet o la tass lucana e queste pratiche più che da basso impero appaiono demagogia mediatica allo stato puro

Pubblicato in Blog

Unioncamere Basilicata: economia a crescita zero nel 201122/12/2011 10:28

BAS  Nell’anno in corso l’economia lucana dovrebbe chiudersi con una crescita prossima allo zero (0,2%). Ad evidenziarlo è la nota congiunturale elaborata dal Centro Studi Unioncamere Basilicata relativa al terzo trimestre 2011.

“Rispetto al resto del Paese, che come è noto vive un momento di grande difficoltà, la nostra regione sconta sia una marcata debolezza della domanda interna, soprattutto nella componente dei consumi delle famiglie (pressoché fermi nel 2011), sia un minore apporto della domanda estera, per effetto di una contenuta propensione all’export del sistema produttivo regionale”, spiega il presidente di Unioncamere Basilicata, Angelo Tortorelli -. Ma il rallentamento generale vede purtroppo in grande difficoltà l’intero Mezzogiorno, su cui si registra una sostanziale stagnazione (+0,1%). Ciò evidenzia la necessità di risposte certe sull’immediato (penso all’allungamento dei termini di pagamento e al peggioramento delle condizioni di accesso al credito) ma anche di una pianificazione strategica a lungo termine, per evitare che localismi, frammentazione degli interventi e sovrapposizioni nelle competenze dei vari enti pubblici indeboliscano ulteriormente il territorio”.

I dati dell’industria manifatturiera Nel periodo luglio-settembre, la produzione industriale in Basilicata ha accusato una flessione tendenziale del 4%, dopo una prima metà del 2011 in cui il trend recessivo aveva mostrato un certo rallentamento. Dal punto di vista settoriale, soltanto l’industria delle macchine elettriche ed elettroniche ha fatto registrare un incremento della produzione nel periodo luglio/settembre (+2,8%). Nel tessile/abbigliamento, dove il prolungato trend recessivo sembrava essersi esaurito nel corso della prima metà dell’anno (-0,1%), si è invece registrata una nuova pesante caduta dell’attività produttiva (-14,2%), che ha interessato quasi il 90% delle imprese del settore. Molto negative, e in forte peggioramento rispetto alla prima parte del 2011, anche le performance delle industrie del legno/mobile (-7,9%) e dei metalli (-4,1%); decisamente al di sotto della media, invece, la flessione dei livelli produttivi nell’industria della chimica e materie plastiche (-1,7%). A livello territoriale, il bilancio dell’attività industriale nei primi 9 mesi dell’anno fa segnare un -3,7% nella provincia di Matera e un -2,6% in quella di Potenza, sebbene nell’ultimo trimestre l’intensità della flessione produttiva sia risultata pressoché analoga nelle due aree.

—————————————————————————————

ecco, mettete in comparazione questi scarni dati del trimestre (i rapporti annuali unioncamere sono molto interessanti, dettagliati ed è consigliabile procurarseli presso le camere di commercio) con quanto pronunziato dal presidente de filippo che parla si di momento difficile, ma non entra nel merito delle cose, nonostante il copioso intervento di 90 minuti, e prefigura il solito bicchiere visto mezzo pieno e non mezzo vuoto…

e invece il bicchiere è proprio vuoto, primo perchè i dati di calo della produzione trimestrali sono da mettere in rapporto agli ordinativi del trimestre precedente, e quindi per una lettura del trimestre attuale andrebbero spulciati gli ordinativi di quel trimestre, secondo perchè i cali registrati devono essere messi in rapporto alla consistenza numerica delle stesse attività che molto spesso sono poche, pochissime, per settore, prefigurando a volte (è il caso fiat) una monoproduzione i cui andamenti incidono profondamente sugli indici registrati…

ed è qui il vero problema, il ciclo economico di alcune monoproduzioni influisce enormemente sull’economia lucana, esponendo le realtà soprattutto occupazionali locali a ripercussioni che derivano da dinamiche del tutto esterne alla regione…ergo, la logica dovrebbe portare a pensare ad un maggior peso del ciclo locale per fermare quella esposizione, ma credete che le logiche siano quelle?…

Pubblicato in Blog