coda di paglia?

Spesa per Sud, De Filippo: pensiamo a efficienza, non a sanzioni

03/02/2012 18:36    Il Presidente della Basilicata sul tema al centro del confronto tra le Regioni e Monti: “Un sistema che rappresenti un monitor in continuo dell’utilizzo dei fondi aiuterebbe a migliorare la qualità della spesa”

AGR  “Forse dovremmo concentrarci più sulla necessità di avere un monitor in continuo della spesa dei fondi europei, che garantisca un corretto impiego delle risorse senza gli affanni della spesa in extremis, che non sull’aspetto sanzionatorio del sistema”. Così il presidente della Regione Basilicata, Vito De Filippo, intervenendo nella discussione sui parametri di spesa dei fondi europei per il Mezzogiorno, al centro oggi di un incontro tra le Regioni e il Presidente del Consiglio Mario Monti.
E’ chiaro – ha aggiunto De Filippo – che se l’efficienza la si vuole per decreto, è difficile ottenerla dall’oggi al domani, e quindi se ipotizziamo scadenze a breve termine è giusto che abbiano più un valore ordinatorio che prescrittivo. Ma credo che avere un sistema che consenta di valutare l’andamento della spesa in continuo, durante tutto l’anno e non solo alla fine sia nell’interesse di tutti e principalmente della qualità della spesa. Diversamente, infatti, si corre il rischio che quando ci si trova a dover programmare interventi per somme ingenti tutti sotto la scadenza, la necessità del rispetto dei parametri contro il disimpegni finisca con l’essere prevalente sulla qualità progettuale degli interventi. Un rischio – ha concluso De Filippo – che è interesse di tutti scongiurare”.

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non aggiungo altro…tutto si commenta da sè!!!

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Apof-il: on line le graduatorie Avviso Albo esperti formazione03/02/2012 14:13

BAS  Oggi, 3 febbraio 2012, sono state pubblicate le graduatorie relative all’”Avviso Pubblico per la costituzione dell’Albo degli esperti per la Formazione Professionale”.
Tutti gli interessati potranno consultare le stesse, accedendo al sito istituzionale di Apof-il, sezione “Albo pretorio”, voce “Albo esperti”.

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solo ieri (o era due giorni fa?…ok, controllo) abbiamo speso qualche riga sull’albo dei formatori accreditato presso ageforma (120, bella cifretta)…ora ai lettori, magari controllare quanti ce ne saranno in quello apof-il (non è il caso del lancio, ma se cercate, trovate) e scremati gli accreditati in entrambe le strutture, leggere il dato del numero impressionante di soggetti “attuatori” della formazione in basilicata…un affaruccio da circa 180 milioni di euro per circa 200 enti formatori!!!

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La Ola su nuove ricerche petrolifere 03/02/2012 12:15

BAS  “La Ola (Organizzazione lucana ambientalista) – analogamente a quanto già richiesto ai sindaci per i permessi di ricerca Eni “San Fele”, “Monte Li Foi”, “Muro Lucano”, “Frusci” – chiede ai Comuni rientranti nei nuovi permessi di ricerca petroliferi denominati “La Cerasa”, “Monte Cavallo” e “Pignola” di opporsi alle tre richieste della Shell”.
“In questi giorni – aggiunge la Ola –  la Shell ha depositato presso numerosi Comuni lucani (ed anche campani) i relativi progetti per il rilascio dei pareri di amministrazioni, cittadini e associazioni previsti nell’ambito della procedura VIA in base alla L.R. 47/98”.

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particolare attenzione al permesso di ricerca monte cavallo…in quella zona viene prodotto il 15% dell’acqua lucana!!!

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Speranza (Pd): “La politica assuma le proprie responsabilità”03/02/2012 11:46

BAS”Il senso della stagione politica che stiamo vivendo è piuttosto chiaro. La congiuntura economica e sociale più delicata e complessa degli ultimi anni esige dalla politica una nuova sensibilità, un nuovo slancio nella assunzione delle sue responsabilità. I cittadini, le imprese, le organizzazioni sociali, reclamano un governo autorevole e credibile che sia in grado di produrre risposte efficaci alle emergenze ed inquietudini di una realtà in rapido e incessante mutamento ed alle mille incognite e sfide che essa propone”. Lo affema il segretario regionale del Pd Roberto Speranza, che così prosegue:
È su tale coordinata, su tale senso di marcia che, a mio avviso, il Presidente Giorgio Napolitano ha voluto collocare la missione di rinascita nazionale del governo Monti. E, al netto del giudizio di merito sui singoli provvedimenti,  mi pare che il governo stia riuscendo nel tentativo essenziale di restituire al Paese il senso di una connessione vera tra la funzione della politica ed i bisogni della società.
E’ uno scenario dal quale non va esclusa la situazione della nostra regione. Ed è in questa ottica, e non nelle deformanti ricostruzioni di corridoio, che va letta la chiusura della verifica politica regionale, che ha dato luogo ad un aggiornamento e ad una riclassificazione delle priorità della piattaforma programmatica del centrosinistra, e la successiva formazione di una giunta caratterizzata da alcune importanti novità nella composizione e nella distribuzione delle deleghe.
L’effimero clamore di qualche dichiarazione colorita copre troppo spesso il lungo ed approfondito confronto di merito sulle questioni cruciali del futuro della nostra terra. In realtà ho riconosciuto nel serrato dibattito tra le forze politiche della coalizione una qualità di gran lunga superiore alla percezione esterna. Dalle nuove sfide energetiche ed ambientali alla riorganizzazione del sistema sociosanitario, dal nuovo piano per il lavoro alla ridefinizione del sistema istituzionale emergono le tracce di un rinnovato e lucido impegno progettuale che, sono sicuro sarà compiutamente esplicitato nell’intervento che il Presidente De Filippo terrà in Consiglio regionale: il quadro aggiornato delle idee e delle iniziative con le quali la Basilicata si predispone ad affrontare i difficili passaggi di una stagione di contrazione delle risorse pubbliche senza rinunciare al suo percorso di riforma e di modernizzazione, anzi accentuando le scelte di coerenza in direzione di un modello di sviluppo ridefinito nel segno dell’efficienza, dell’equità e della sostenibilità.
E’ un patrimonio di scelte e di valori che appartiene per intero all’alleanza di centrosinistra, il suo compito è quello di farlo vivere in una visione espansiva del confronto politico, proseguendo lungo la linea inclusiva sulla quale camminiamo dal 2010. Il Presidente della Giunta regionale ha giustamente sottolineato il carattere essenziale e non surrogabile dell’apporto di tutte le componenti della maggioranza ai fini della stessa qualità della base politica e programmatica dell’alleanza. Io mi auguro sinceramente che anche dalle forze di sinistra, il cui contributo ritengo indispensabile, venga compreso correttamente, senza riserve o sospetti, il significato della relazione politica non contingente e non strumentale che il Pd sta positivamente costruendo, a Roma come in Basilicata, con le forze dell’area di centro e si riconosca che, nel momento in cui è fondamentale perseguire il massimo della coesione regionale, non ha senso opporre anacronistiche convenzioni ad excludendum al trasparente sviluppo del confronto politico.
Il Partito Democratico deve saper stare pienamente, prima e più degli altri, dentro il senso alto di questa sfida. Dobbiamo farlo con grande responsabilità, consapevoli del ruolo di guida che i lucani hanno voluto assegnarci e della necessità di allineare con maggiore efficacia la qualità della nostra azione politica alle domande che la società lucana oggi ci pone. Un partito largo e plurale vive sicuramente di spinte e istanze diverse e qualche volte divergenti, ciascun contributo di cultura politica o di rappresentanza territoriale é utile e merita di essere valorizzato. Ma un partito siffatto non sarebbe all’altezza del suo ruolo se non riuscisse sempre a far prevalere un punto di vista allineato all’interesse generale, peggio se desse l’immagine di un gruppo dirigente arroccato su dispute attinenti a questioni che nulla hanno a che vedere con le attese della comunità regionale. Non a caso il Pd lucano sta producendo in queste settimane un grande sforzo di apertura con il percorso della Conferenza Programmatica.
Il Pd si predispone ad affrontare le impegnative prove della nuova fase sostenendo ancor più attivamente l’azione del governo regionale che, con l’ingresso di Marcello Pittella e Vincenzo Viti, potrà giovarsi di originali quanto fondamentali apporti di qualità e di competenza. A Vincenzo, in particolare esprimo a nome di tutto il Pd lucano gratitudine per come ha saputo condurre fino ad ora il nostro gruppo consiliare. Nell’esprimere la fiducia che il Presidente De Filippo ed i suoi assessori sapranno interpretare al meglio il senso di questo nuovo mandato, mi preme rallegrarmi con Luca Braia, cui il gruppo consiliare ha affidato un funzione di grande rilevanza e delicatezza politica, e rendere un pubblico e non retorico ringraziamento agli assessori uscenti, Erminio Restaino e Rosa Gentile, che hanno lasciato segni visibili dell’impegno profuso in questo primo scorcio della legislatura.
Siamo ben consapevoli che nella stagione che si apre é in gioco la credibilità della politica e dei partiti, cioè il senso più profondo e la stessa legittimazione della rappresentanza democratica. Ricostruire un rapporto vero tra la funzione della politica e le domande della società è un compito straordinario, arduo ma esaltante. Per questo obiettivo il Partito Democratico si impegnerà con convinzione e senza risparmio. Lavorando alla coesione tra i diversi livelli di governo sulle grandi questioni strategiche della nostra regione, dalle risorse naturali alle infrastrutture, dai rifiuti alla governance istituzionale che proprio in questi giorni vede il decollo dell’interessante esperimento delle Aree programma. È davvero il tempo che ciascuno si assuma con rigore le proprie responsabilità. Ce n’è per tutti. Noi del Pd faremo sicuramente la nostra parte”.

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non so cosa si può rispondere a questo “delirio di non visione della realtà reale”?…con tutto il rispetto umano e di simpatia personale verso speranza, ho l’impressione che la sua “realtà”, quella di cui parla in questo lungo comunicato ed in altri interventi da quando è segretario regionale pd, non corrisponda affatto alla realtà che non solo percepiscono i lucani (ancorchè quelli che hanno dato mandato al pd), ma a quella che oggettivamente anche il più ingenuo degli osservatori può leggere e con una certa facilità…

ora, non ho intenzione di ripercorrere argomenti che tra i nostri comunicati stampa spesso ritornano come “critica di sistema” a questo sistema di potere, ma giova ricordare a speranza che negare che esistano problemi correntizi, filiere di interessi e e vere e proprie bande, liquidandoli come posizioni diverse che coesistono in un partito di massa (almeno tale dovrebbe essere – e non è – un partito con quei numeri in questa regione), non fa onore alla sua intelligenza che pure riconosco…allo stesso tempo la coazione a ripetere bersani e le sue stantie prediche non fa che rafforzare l’impressione proprio di una mancanza di autonomia che affligge i pd lucani più onesti, mentre altri neppure predicano, ma semplicemente fanno per sè e per gli altri (gli amici)…negare cioè che vi siano persone diciamo “poco limpide” in quel partito, persone che fanno riferimento ad una zona grigia dove gli affari intersecano la politica e le sue scelte, dove il consenso ha un peso ed un costo locale, non giova affatto alla presa d’atto che in questa regione se poche son le cose che vanno bene, tutte o quasi le cose prosperano in un “relazionismo corto” che è ben lungi dal potersi giudicare come dialettica politica, quando spesso è puro malaffare, magari non giudicamente rilevante, ma politicamente dirimente se vogliamo dare un futuro a questa regione e non limitarci a sguazzare in un presente che non esiste in quella ottimistica visione dove “se ci son problemi, li stiamo risolvendo”!!!

così, declinate alla lucana, le parole efficienza, sostenibilità ed equità, che pur speranza pronuncia, se non sono mera osservanza bulgara ai dettami di sostegno governista di bersani, cosa sono in una regione dove le parole “sfide ambientali ed energetiche” fanno tremare il polso alla maggioranza dei senzienti, considerando come finora queste sfide sono state affrontate?

in un simile modello persino la scelta di “praticare” il centro e non la sinistra consiliare (che non esiste in questa regione, essendo essa fatta da portatori d’acqua e qualche ufficiale di trippe cammellate) non solo non stupisce per la sua bassissima qualità formale e sostanziale di allearsi con chi non ha programmi oltre un cattolicesimo sbandierato come identità di comodo a coprire la spregiudicatezza delle persone fisiche (e così chiarisco il senso di formale e sostanziale), ma appare confermativa di una pervicace volontà di “lasciare le cose come stanno”, consentendo semmai solo a qualche “compariello” di quel centro di sedersi alla tavola lucana (vogliamo far nomi e scomodare qualcuno a cui la riforma della sinità di martorano gioverà – e come se gioverà!!!)?…

così dalle risorse alle infrastrutture, dai rifiuti alle aree programma (che speranza gfiudica interessante esperimento, io pericoloso precedente per via della completa deregulation proprio sui rifiuti e sull’acqua), l’aria che si respira è esattamente quella che si è respirata finora…pessima!!!  

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Martedì 7 febbraio si riunisce il Consiglio regionale

03/02/2012 08:58

Tra gli argomenti all’ordine del giorno una comunicazione del presidente De Filippo sull’attività della nuova Giunta regionale, l’approvazione degli Statuti dei Consorzi industriali di Potenza e Matera e del Piano di pubblica lettura

ACR  Il Consiglio regionale della Basilicata si riunirà martedì 7 febbraio 2012, alle ore 10,30, nel Palazzo della Giunta regionale (Viale Vincenzo Verrastro, 4 – Potenza).
In apertura di seduta è prevista una comunicazione del presidente De Filippo sull’attività della nuova Giunta regionale
, a cui seguirà il dibattito in Aula. Poi si svolgerà l’attività di controllo.

La massima Assemblea territoriale prenderà quindi in esame la proposta di legge del consigliere Singetta (Api) sulla “Modifica alla legge regionale n. 31 del 2010 – Disposizioni di adeguamento della normativa al D.Lgs 27.10.2009, n. 150 – Modifica art. 73 della Lr 42\09 – della Lr. 7\01 e dell’art. 10 della Lr 8\98”, circa il conferimento di incarichi dirigenziali a soggetti esterni all’amministrazione regionale.

Il Consiglio discuterà, poi, della relazione e del programma triennale di attuazione della legge regionale n. 21/2010 sugli “Interventi in favore dei soggetti affetti da dislessia e da altre difficoltà specifiche di apprendimento”, nonché dell’integrazione della composizione dell’Osservatorio previsto per l’attuazione della stessa legge.

Prevista inoltre l’approvazione degli Statuti dei Consorzi per lo sviluppo industriale di Potenza e Matera, del Piano di pubblica lettura 2011 e di un provvedimento che riguarda la ripartizione dei fondi 2011 per l’eliminazione delle barriere architettoniche e per l’acquisto di strumenti informatici.

Al termine della seduta la discussione delle mozioni presentate.

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tanto per la cronaca…chiaro che la discussione sarà monopolizzata dalla nuova giunta…cercheremo di esserci!!!…al dibattito, eh?

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riporto il lancio del comunicato di benedetto (idv) che pare l’unico a parlare di un tema assai stringente nel silenzio della politica sull’argomento…

Inchiesta crac Cit, Benedetto: “Regione vigili su sviluppi”

02/02/2012 17:52

Il capogruppo Idv intervenendo in merito alla bancarotta della Compagnia italiana del turismo sostiene che “l’inchiesta oltre a far luce sulla gestione Cit contribuirà a riscrivere la storia dell’intervento statale nel turismo del Metapontino”

ACR   “Dall’inchiesta giudiziaria in corso per iniziativa della magistratura milanese sulla bancarotta della Cit, la compagnia italiana del turismo protagonista di un clamoroso crac da oltre 500 milioni di euro nel 2005, secondo quanto riferiscono i giornali, stanno emergendo particolari anche sull’impiego di 19 milioni di euro che la Cit ha ricevuto dallo Stato per la realizzazione di villaggi turistici nel Metapontino”. A rivelarlo è il presidente del gruppo Idv in Regione Nicola Benedetto, annunciando che chiederà al neo assessore alle Attività Produttive e Turismo, Pittella di “mostrare grande attenzione sugli sviluppi dell’inchiesta perché la Regione è fortemente interessata a come sono state impiegate ingenti risorse finanziarie statali in investimenti turistici che avrebbero dovuto promuovere il territorio e che sono diventati strumenti oltre che per dilapidare aiuti pubblici anche per favorire grandi gruppi turistici internazionali senza alcun ritorno per l’imprenditoria locale e per l’economia del Metapontino. Non è un caso dunque – aggiunge – che ancora oggi il sistema dei villaggi del Metapontino produca ricchezza solo alle società che li hanno ricevuti in gestione senza alcun rischio economico societario, confermando che il modello del villaggio sullo Ionio lucano, come del resto accade dappertutto, non è certamente il più efficace per garantire crescita dell’impresa e occupazione locale”.

“Dunque, sempre dall’inchiesta che vede ad oggi undici persone rinviate a giudizio, tutte ex dirigenti e manager della Cit – dice Benedetto – milioni di euro erogati dallo Stato per il rilancio turistico della Basilicata e di altre regioni limitrofe, a leggere le cronache dei quotidiani nazionali, sono finiti persino in gioielli, auto di lusso, affitto di appartamenti. Ciliegina sulla torta: mentre i sospirati progetti languivano e centinaia di persone restavano senza stipendio, venivano spesi 19 mila euro per pagare un consulente incaricato di scegliere i regali di Natale. O venivano scialacquati 11 mila euro per una stilografica. Ci sono ancora 362 «coperti» pagati dalla Cit in ristoranti vista mare nel Metapontino e in Puglia per dare ospitalità a parenti e amici dell’ amministratore di Cit spa o i 40 mila euro spesi per voli con jet privati dallo stesso”.
“L’inchiesta – conclude il presidente del gruppo IdV – oltre a far luce sulla gestione della Cit contribuirà a riscrivere la storia dell’intervento statale nel turismo del Metapontino rafforzando la nostra convinzione che si è trattato di un intervento che, a fronte di forti investimenti, non ha dato alcun risultato se non alle statistiche dell’Apt per le presenze e gli arrivi di turisti rinchiusi d’estate in villaggi. Per questo la Regione deve valutare la possibilità di costituirsi parte civile”.

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bene, era ora  che si cominciasse a mettere in dubbio il modello turistico del villaggio del metapontino come attrattore…peccato lo si faccia solo per una inchiesta e non per mirate e congruenti riflessioni su quale fosse e sia il “modello migliore” per questa regione…noi abbiamo delle idee ben chiare in merito che chi tra i lettori ancora non conosce , troverà  illustrate in quello che era il nostro programma delle regionali (…ahinoi!!!…) 2010, ma stiamo alle cose per come le possiamo osservare…era così difficile capire che quel modello, invero assai costoso, non serviva allo scopo di diffondere gli effetti economici dell’arrivo dei turisti sul territorio?…ben facile infatti intuire come il sistema chiuso di un villaggio tenda ad offrire un pacchetto altrettanto chiuso che poco ha a che fare con il territorio in termini di ritorni econonomici diretti ed indiretti, semmai utilizzando lo stesso per “gite e trastulli vacanzieri” che in nulla producono quell’effetto di fascinazione dei luoghi stessi che dovrebbe essere il volano dei ritorni in regione dei turisti e la propagazione dell’esperienza vissuta ad altri…

il villaggio è sistema chiuso dicevamo, quindi un divertimentificio, occorrendo non far annoiare il turista, dove il messaggio di una terra da vivere lentamente, assaporando ritmi che altrove sono scomparsi, non è neppure preso in considerazione…il villaggio turistico del metapontino è esattamente uguale al villaggio turistico altrove nella promozione di un brand di ospitalità che per motivi strettamente di filosofie aziendali prevalenti deve essere simile a se stesso ovunque per garantire quella consolidatezza del marchio e delle sue attività che fanno filiera organizzativa e razionalizzazione di spesa attraverso l’offerta ed, aggiungiamo, soddisfazione conservativa della banalità dello sguardo e dei sensi del turista, piuttosto che stimolo continuo ad immedesimarsi in un territorio…

siamo noi dei sognatori che crediamo all’odore di inconsueto di cui ancora è ricca la nostra terra e che farebbe la differenza in un panorama di offerta turistica appiattito alla similitudine dei luoghi o davvero pensiamo che il modello  turistico di una regione fragile ai confronti con numeri altrui possa continuare nella “riminizzazione” della costa jonica?…noi vorremmo tradurre in realtà questo “sogno” (che tale non è, essendo anzi molto concreto), gli altri, i perri, gli apt, i de filippo, gli imprenditori finanziati dal pubblico pensano evidentemente altro…bene, questi sono alcuni degli effetti di quel pensare altro!!! 

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ed a proposito di fenice e del conferimento di rifiuti, pubblico il botta e risposta tra navazio (oggi consigliere regionale di io amo la lucania ed ex sindaco di melfi in quota pdl) e l’attuale sindaco livio valvano, socialista….

Rifiuti, il sindaco di Melfi replica a Navazio

03/02/2012 10:21

 

BAS   “Il sorprendente livello di strumentalizzazione all’indirizzo dei comuni di Melfi e di Lavello sulla vicenda rifiuti nelle parole del consigliere Ernesto Navazio ha superato i limiti della decenza. La speculazione ipocrita e superficiale sulla materia non meriterebbe una risposta” Lo dichiara il sindaco di Melfi, Livio Valvano.
“Il dovere di fare chiarezza – dichiara Valvano – ci impone la convocazione di una conferenza stampa per lunedì 06febbraio alle ore 10.00“.

 

Emergenza rifiuti, Navazio; il baratto del Sindaco di Melfi

 

02/02/2012 17:51

“Fenice ora può bruciare tutto quello che gli arriva, salvo pagare in più. Alla faccia della termovalorizzazione. Nel frattempo il cittadino non vedrà diminuire la sua bolletta”ACR “Il decreto del Presidente della Giunta regionale e la determina dirigenziale dell’Ufficio ambiente della Provincia di Potenza hanno il pregio di mettere in chiaro la provvisorietà con cui si continua a gestire il pianeta rifiuti. Siamo in emergenza continua. Presumibilmente non lo saremo per i prossimi otto mesi, forse, grazie a questi ultimi provvedimenti”. E’ quanto affermato dal presidente del gruppo consiliare “Io amo la Lucania”, Alfonso Ernesto Navazio.Attirano la nostra attenzione – continua Navazio – le motivazioni per quanto riguarda i comuni di Melfi e Lavello:’per ottimizzare la gestione degli RSU sulla base dei principi di prossimità e di efficienza, si conviene di valutare la possibilità di trasferire le quantità di RSU prodotte nei Comuni di Melfi e Lavello direttamente all’impianto di Fenice anziché a quello di Venosa’. L’ignaro cittadino non comprende come tali principi sia possibile affermarli solo oggi, dopo che per anni ha visto la sua tassa sui rifiuti lievitare perché i Comuni erano obbligati a portarli nell’impianto di trattamento – smaltimento di Venosa per ‘ottimizzare’ il prodotto da conferire poi a Fenice. Qualcuno – chiede Navazio – ha redatto un altro piano dei rifiuti? Il Sindaco di Melfi – aggiunge – ovviamente, si è visto bene dal contrastare la nuova decisione di conferire direttamente a Fenice, nella sola consapevolezza di dover spendere di meno (dagli attuali 160 euro-tonnellata a 110 euro-tonnellata). Fenice ora può bruciare tutto quello che gli arriva, salvo pagare in più. Alla faccia della termovalorizzazione. Nel frattempo il cittadino non vedrà diminuire la sua bolletta. Non si contesta – dice Navazio – l’emergenza nell’area centro della Basilicata, perché è sotto gli occhi di tutti. Non si contesta che i rifiuti prodotti dal bacino di Potenza vengano conferiti in parte presso lo stabilimento di Fenice ed in parte presso l’impianto di Venosa. Vogliamo contestare, e dirlo ad alta voce, il baratto politico-economico: i rifiuti li porti direttamente a Fenice, così risparmi; in cambio non ti opponi (semmai si potesse fare) all’incenerimento aggiuntivo mensile di circa 2500 tonnellate. Un atteggiamento che non ci convince. Perché fa venire meno un principio. Perché indebolisce un fronte. Perché non sono credibili le istituzioni ondivaghe. Perché risponde ad una logica supina. Perché si sono presi in giro i cittadini, carpendo la loro buona fede collaborativa. Perché alimenta sospetti. Perché sfiducia lo sforzo di quanti si sono adoperati in una battaglia giusta e credibile”.
“Un atteggiamento contraddittorio e debole nelle sue motivazioni. Grave ed incoerente per le sue implicazioni. Purtroppo – conclude Navazio – l’effimero vantaggio economico così come il diritto di impresa la fanno da padroni sugli inflazionati slogan ripetuti, a memoria, nelle assemblee. Non c’è altra spiegazione”.

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avevo chiesto delle risposte di valvano in merito all’atteggiamento del comune di melfi, risposte pubbliche…bene, magari neppure avrà letto valvano il post che ho lasciato sulla pagina fb del comitato diritto alla salute di lavello, comitato che ha lavorato intensamente sulla faccenda, e sinceramente questo poco importa…non è al sottoscritto che deve rispondere valvano, ma ai lucani…perchè il problema fenice non è solo di un’area della regione, è un problema dell’intera regione…inutile a questo punto aggiungere che sono davvero curioso di ascoltare quanto verrà detto in quella conferenza stampa che credo però debba essere amplificata attraverso uno streaming e così dato modo a tutti i lucani di rendersi conto di quanto sta accadendo!!!

 

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