Neve, De Filippo convocato d’urgenza a Roma08/02/2012 16:48La Conferenza dei Presidenti affronta l’emergenza maltempo

AGR    Il presidente della Regione Basilicata, Vito De Filippo, è in viaggio per Roma, a seguito di una convocazione urgente della Conferenza dei Presidenti, chiamata ad affrontare l’emergenza neve.
La riunione si terrà domani mattina, con inizio alle ore 9,30, nella sede del Cinsedo di via Parigi.
Alle ore 12, invece, il presidente De Filippo, insieme con i suoi colleghi governatori e con i rappresentanti di Anci e Upi, raggiungerà Palazzo Chigi per un incontro con il Governo.

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bene, speriamo che ci resti…a roma, si intende!!!…perchè qui abbiamo capito che lui e la sua giunta a nulla servono!!!

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Neve, Benedetto:almeno la dichiarazione dello stato di crisi

08/02/2012 12:33

Per il capogruppo di Italia dei valori occorre seguire l’esempio del governatore della Regione Emilia Romagna, Vasco Errani

ACR  “Prendo atto dell’atteggiamento della Giunta regionale di non chiedere lo stato di emergenza per non aumentare le tasse ai lucani, ma almeno si segua l’esempio del presidente della Regione Emilia Romagna, Vasco Errani, che ha emesso un decreto (n.11 del 6 febbraio) di Dichiarazione dello stato di crisi regionale fino al 31 maggio 2012 per le eccezionali nevicate e gelate nei territori delle province di Rimini, Forlì-Cesena, Ravenna, Ferrara, Bologna, Modena, Reggio Emilia, Parma e Piacenza”. E’ quanto sostiene il presidente del Gruppo IdV alla Regione, Nicola Benedetto, aggiungendo che “Errani ha chiesto un intervento del Governo perchè venga accordato lo slittamento di un mese per le comunicazioni ed i relativi pagamenti presso l’Agenzia delle Entrate, l’Inps e l’Inail da parte delle imprese della sua regione. Ciò a seguito del permanere delle condizioni di grave difficoltà causate dalle eccezionali nevicate e conseguenti gelate e delle previsioni per i prossimi giorni, come è previsto anche da noi. Una situazione che ha spinto lo stesso Errani a dichiarare con un decreto presidenziale lo Stato di crisi regionale in tutti i territori provinciali”.

“Se poi non si vuole fare ricorso allo stato di crisi – aggiunge Benedetto – si può seguire l’esempio del presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi, che ha scritto a Enti locali, Prefetture, Enel, società aeroportuali, ferroviarie, autostradali per seguire i bollettini meteo del centro funzionale e a garantire la massima attenzione alla tempestiva attivazione di ogni utile misura di prevenzione nonché delle opportune forme di allertamento del sistema di protezione civile. Almeno, in questo modo, si dovrebbe garantire, attivando un tavolo di crisi, come sta avvenendo in tutte le Regioni interessate dalle nevicate, perché non basta aprire un ‘canale’ con il Dipartimento Protezione Civile, un coordinamento tra i Piani neve di Comuni e Province che da noi non c’è stato”.

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condivisibile, ancorchè molte procedure siano scorrettamente indicate, ma la sostanza è quella…come può mai bastare un canale di collegamento (che tra le altre dovrebbe essere presente in nuce)?…la situazione mi ricorda l’alluvione del 1 marzo nel metapontino e le incongruità di una regione le cui mani non solo non sapevano cosa facesse l’altra, ma non lo sapeva neppure la testa!!!

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Neve:Regione non chiede stato di emergenza per non aumentare tasse

08/02/2012 11:35    La scelta è di operare, fino a quando sarà possibile, con mezzi propri e di altre amministrazioni. Diversamente crescerebbero costo benzina e carico fiscale

AGR  La Regione Basilicata sta mettendo in campo tutte le iniziative necessarie a fronteggiare l’emergenza maltempo cercando di evitare di avanzare la richiesta dello stato di emergenza, in analogia a quanto fatto da tutte le Regioni italiane, poiché tale richiesta comporterebbe in automatico, l’applicazione della così detta “tassa sulle disgrazie”, ossia l’elevazione al massimo di tutte le addizionali fiscali sul territorio regionale.
Con la richiesta, infatti, si dovrebbe procedere ad aumentare le accise sui carburanti di 5 centesimi di euro al litro, l’addizionale Irap dal 4,75% al 5,75% (+1%) l’addizionale Irpef dallo 0,90% all’1,40% (+50%) la tassa automobilistica del 10%. La legge 10/2011 (che ha convertito il decreto mille proroghe del 2010) ha infatti modificato il meccanismo della richiesta dello stato di emergenza, eliminando l’intervento finanziario dello Stato nella gestione delle operazioni
e ponendo il carico sulle risorse regionali o sulla leva finanziaria a carico di cittadini e imprese del territorio in cui l’evento si verifica. Solo qualora questi mezzi non dovessero bastare la Regione potrebbe avanzare richiesta di un contributo allo Stato che, tuttavia, non sarebbe né obbligatorio né certo, in virtù dell’assenza di fondi sul relativo capitolo di bilancio.
Lo stesso problema era stato evidenziato appena ieri dal capo della Protezione Civile Nazionale, Prefetto Gabrielli secondo cui “In questi giorni i governatori delle Regioni colpite dal maltempo non hanno chiesto lo stato di emergenza perché sanno che la richiesta si concluderebbe con un innalzamento delle accise sulla benzina”.
Conseguentemente, la Regione Basilicata ha deciso di fronteggiare l’emergenza, fino a quando sarà possibile, utilizzando i mezzi propri e delle pubbliche amministrazioni regionali senza andare a gravare su cittadini e aziende in un momento particolarmente delicato della storia del nostro Paese.
Del resto, anche l’Abruzzo, da qualcuno chiamato in causa per aver dichiarato lo stato di calamità, ha scelto solamente di procedere a un coordinamento degli interventi su base regionale e non ha invece proceduto ad inoltrare richiesta di aiuto allo Stato poiché, hanno spiegato il presidente della Regione Gianni Chiodi e l’assessore alla Protezione Civile, Gianfranco Giuliante, “la scelta dello stato di emergenza regionale di tipo B – hanno aggiunto – si è resa indispensabile per dare una risposta immediata all’emergenza in corso e consente di non aumentare le tasse ai cittadini abruzzesi così come previsto dalla legge in caso di emergenza autorizzata dal Governo (tipo C)”. Analoga scelta ha fatto anche il Lazio con la solo dichiarazione dello “Stato di calamità naturale”.

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conosciamo il decreto milleproroghe (governo berluskoni) e le sue follie che abbiamo gà sperimentato in occasione dell’alluvione nel metapontino (trappole che contengono un formale disimpegno dello stato nella gestione delle crisi regionali, come se le regioni fossero altro dallo stato!!!)…conosciamo bene le trappole fiscali che contiene e per le quali però nessuno ha ancora avanzato una richiesta formale di illegittimità costituzionale, anzi il nostro presidente della repubblica ha avallato il decreto come sempre tutto o quasi avallato (ha altri pensieri lui!!!…lui indica monti a premier e lo nomina senatore a vita)…conosciamo anche le parametrazioni assurde dei livelli di emergenza…

ma sappiamo che se una regione non riesce a fronteggiare la situazione, è meglio aumentare le accise sulla benzina che attendere che la neve seppellisca tutto…ma a via verrastro esiste solo il bilancio della regione, mica i cittadini!!!…

di mezzi la regione non ne ha abbastanza per via delle sue dimensioni e della sua popolazione (possiamo aggiungere anche per via di molte “distrazioni” nonostante la gran spesa che viene sostenuta proprio per la protezione civile, 180 milioni l’anno, e per un concetto assurdo di competenza della stessa protezione civile che continua più a far mostra di divise e mezzi in occasioni delle sagre che pensare all’organizzazione reale di una pratica condisiva con la popolazione) e che facciamo, si crepa di neve e di incompetenza?…

dimettetevi, prima che questa regione crepi del tutto, tra neve e petrolio!!!

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Neve; Mancusi: disagi inevitabili, noi evitiamo il peggio08/02/2012 12:58    L’assessore interviene dopo le dichiarazioni del sen. Digilio: “Dedichiamo energie alla soluzione dei problemi, non a polemiche di cui non si avverte la necessità”

AGR   “L’eccezionale situazione meteorologica che si sta verificando è inevitabilmente fonte di disagio, ma l’impegno di istituzioni e volontari, al momento, sta scongiurando il verificarsi di situazioni drammatiche quali quelle che, purtroppo, si stanno verificando in altre realtà”. Lo afferma l’assessore regionale alla Protezione Civile, Agatino Mancusi, a seguito delle dichiarazioni fatte dal sen. Egidio Digilio.
Da ieri – prosegue Mancusi – il direttore della Protezione civile regionale sta operando con il Centro coordinamento soccorsi attivato dalla Prefettura di Potenza mentre contemporaneamente resta attivo il centro di coordinamento della Protezione civile regionale. L’esercito è già stato allertato, come pure le associazioni di volontariato a cui si possono rivolgere i sindaci che sono la massima autorità in campo in questi momenti. Per il resto anche la popolazione sta facendo la sua parte con comportamenti responsabili (ad esempio evitando l’inutile utilizzo di mezzi privati e non dotati di catene o pneumatici da neve) e senso del dovere, rendendosi disponibili per ciò che può servire. L’unica cosa di cui al momento non si ravvisa la necessità – ha concluso l’assessore Mancusi – è la polemica politica. Le nostre energie restano concentrate sulla risoluzione dei problemi”.

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ecco come il neo-assessore liquida la faccenda emergenza neve…ed esattamente come da assessore all’ambiente ha liquidato ogni emergenza ambientale, persino le più palesi, trincerandosi dietro il muro di gomma della sua falsa bonomia, dove invece albergano incompetenza e sottovalutazione cronica del reale, che pretende di rassicurare su un assai presunto impegno a risolvere le cose…avete comunque letto bene…solo da ieri (quindi a due giorni dall’inizio delle abbondantissime nevicate) il direttore della protezione civile lavora con la prefettura, quindi con il coordinamento rappresentativo dello stato…solo da ieri!!!…ammesso sia vero, la cosa è sconfortante alemno quanto quello scaricare ogni responsabilità sui sindaci, che sono si i responsabili delle protezione civile, ma solo nei loro paesi, mentre la situazione coinvolgendo tutta o quasi la regione, abbisogna quanto meno di una visione globale e di fornitura di mezzi che i sindaci dei nostri piccoli paesi non possono proprio possedere…stiamo messi bene dunque ed alla gravità della situazione che non si può negare con un “finora tutt’apposto” (i problemi sono già cominciati e si aggraveranno nella giornata di oggi, e, confidando in una tregia per domani, nel nuovo peggioramento previsto da venerdì), si aggiunge la incapacità di costui che invitiamo a dimettersi subito prima di creare danni maggiori di quanti non ne abbia fatti altrettanto nella sua permanenza all’assessorato all’ambiente

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è ormai del tutto evidente che la situazione neve sta sfuggendo di mano alle autorità regionali…sia chiaro, nessuna voglia di fare polemiche in un momento in cui occorre prima risolvere le elergenze, poi chiedersi se ci sono state colpe nell’amministrazione delle risoluzioni e di chi, ma è oggettivo che il coordinamento regionale della protezione civile, in capo alla regione basilicata, sta fallendo la sua opera o quantomeno non riesce a gestire una situazione che non è molto più grave di quanto i modelli di simulazione regionale prevedono per eventi nevosi in un territorio…si è nettamente impreparati, sia logisticamente, che politicamente…ma avremo modo di parlarne…per il momento…

Neve: Digilio (Fli), in Basilicata intervenga esercito08/02/2012 10:36

BAS    Il sen. Egidio Digilio (Fli) ha chiesto stamani al ministro della Difesa Gianpaolo Di Paola di predisporre l’invio urgente di militari in Basilicata e al Capo del Dipartimento Protezione Civile Franco Gabrielli di inviare un commissario per l’attività di coordinamento della sala operativa della Protezione Civile della Regione Basilicata.
Quello che sta accadendo nelle ultime ore in Basilicata, regione che a differenza della capitale dovrebbe essere preparata a fronteggiare l’emergenza neve, un evento che si è già verificato spesso e con proporzioni per la caduta della neve simili all’attuale situazione – sostiene Digilio – viene raccontata oggi dai quotidiani regionali e dai continui servizi televisivi regionali e nazionali che stanno svolgendo una funzione importantissima di informazione: la macchina regionale della Protezione Civile è inadeguata mentre i sindaci e le Province sono lasciate da sole a fare quello che possono al punto che più di qualche sindaco minaccia di dimettersi. Persino i volontari del Gruppo Lucano lamentano un atteggiamento ostile e il Presidente della Provincia di Matera, come alcuni sindaci delle due Province, hanno chiesto lo stato di calamità, e scavalcando la Regione si sono rivolti direttamente alla Protezione Civile Nazionale. E’ evidente – dice il senatore di Fli – che il monitoraggio della situazione garantito dalla Centrale Operativa di Potenza non basta. Non vorremmo che fosse lo stesso monitoraggio effettuato a più riprese nel lago del Pertusillo per accertare le cause della moria dei pesci o per la situazione ambientale del Vulture-Alto Bradano nella vicenda Fenice. L’attenuante del rodaggio della guida del Dipartimento a cui è delegata anche la Protezione Civile regionale regge fino ad un certo punto perché non si può dichiarare che “è tutto sotto controllo”, almeno si abbia il coraggio di ammettere le situazioni di emergenza e di provare a risolverle. E allora – conclude Digilio – poiché la Regione (meno che mai Province, fa bene in proposito il Presidente Stella ad all armarsi per la situazione gravissima dei Comuni della Collina Materana, e Comuni) non è in grado di garantire interventi per liberare strade, contrade rurali, ferrovie, sistemi di comunicazione, garantire assistenza ad anziani e cittadini, non resta che fare affidamento sull’esercito”.

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la polemica è chiaramente abbastanza strumentale, ma ha i suoi fondamenti nell’atteggiamento tutt’appostista della protezione civile regionale che certo non deve aspettare la nomina dell’assessore competente per delega per ottemperare ai suoi doveri…a proposito, l’assessore competente è mancusi, appena nominato…quindi fate tutti gli scongiuri di rito, vista la sua reiterata incompetenza ed assoluta non lucidità (leggetevi il lancio che segue!!!)…ma ciò che descrive digilio, l’ateggiamento di assoluto distacco della regione dalle problematiche lasciate ai comuni ed alle province, è reale, palese e palpabile nella mancanza di un coordinamento efficace e di una sia pur minima previsione di scorte utili, per esempio il sale, terminato già ieri e di cui si attende l’arrivo dal foggiano (non si attraverso quali strade, visto che l’emergenza insiste anche pesantemente nelle zone di cerniera tra puglia e basilicata)…intanto si chiede l’intervento a pagamento dell’esercito (perchè nonostante questo appaia non possibile, invece l’intervento è da liquidarsi abbastanza onerosamente, come se l’esercito fosse altro dalle tasse che paghiamo per mantenerlo), ma non si ammette pubblicamente di non riuscire a gestire la situazione!!! 

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