19/02/2012

il problema del modello economico mondiale è certo nel modello in se stesso, ma molto di più nel fatto che sia appunto mondiale, quindi non modificabile dall’interno da parte di un solo paese, che ne abbia compreso la dannosità e cerchi quindi di liberarsi di essa, senza rischiare il collasso degli scambi e l’isolamento internazionale…occorrono quindi soluzioni g-locali ed economie di ciclo loca…le, ma andare verso modelli spontanei frutto delle culture vocazionali e delle possibilità ldei territori è una soluzione che può praticarsi al momento ad una sola condizione, riappropriarsi del debito nazionale, spalmandolo direttamente sui cittadini come debito privato (e nei fatti è già così, ma in una prospettiva terza che non lascia spazi di intervento), ma condividendo con essi le soluzioni del pagamento in una scala del tutto democratica dove sia chiaro in nome di cosa e chi si debbano fare sacrificimiko sommap.s. e sull’argomento avrò modo di riparlare con maggior dovizia perchè credo sia ostico l’argomentazione dello spalmare il debito sui cittadini e così necessiti di maggiori e chiare spiegazioni…per ora stiamo a questo processo che mi piace chiamare “democratizzazione del debito pubblico”

19/02/2012

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c’è in tutta evidenza una differenza di visione su cosa sia lo sviluppo del territorio tra noi di comunità lucana, che cerchiamo di avere un pensiero lungo e che crediamo che siano le reti delle piccole cose a fare i grandi progetti ed il loro dispiegarsi nell’economia reale, e chi, gli altri, invece ancora si illudono che sia il contenitore e non il contenuto, che inevitabilmente a questo si conforma, ad essere il progetto…per cui non lamentatevi del petrolio o di fenice o della trisaia o della disoccupazione o dei mille mali lucani che sono cresciuti intorno al consenso “breve” a personaggi e sistemi di potere, ma agite perchè questi sistemi non esistano più…ed è per questo che stiamo creando un partito politico, perchè le idee si tramutino in scelte e diventino sostanza di governo della realtà e non più soltanto slogan in cui cullare il nostro disagio…è tempo di scegliere e scegliere bene!!!

miko somma