07/03/2012

la necessità di creare un partito non è finalizzata a crearne un’altro per affollare la platea politica esistente, quanto tentare una sintesi reale di quale regione vogliamo costruire a partire da un primo basiliare concetto “tutti hanno diritto di vivere con dignità economica e sociale in un ambiente sano, dove la parola sviluppo non significhi mediarne gli effetti benefici con le catastrofi che ne sono figlie, ma declinarlo nel suo concetto di armonia tra le esigenze umane e la preservazione del mondo dal consumo che ne stiamo facendo”

miko somma

lo statuto – i comitati di base, il direttivo e l’assemblea

Art. 7 I Comitati di base, il direttivo e l’assemblea

a)  I Comitati di base sono le riunioni locali tra gli iscritti al partito organizzati per la partecipazione alla vita del partito, per la discussione dei temi locali e regionali, per l’assunzione delle decisioni aventi un carattere politico ed amministrativo locale ed ai quali ogni iscritto al partito appartiene per competenza territoriale dal momento della loro costituzione.

b).  Un Comitato di base si intende per costituito quando il numero di iscritti locali al partito raggiunge la cifra di dieci (10) ed il Direttivo Regionale ne autorizzi con votazione a maggioranza dei membri e previa domanda motivata del responsabile locale entro i quindici giorni (15) dalla riunione di questo ed audizione dello stesso e dei membri costituendi in Comitato di base, formale costituzione in seno agli organismi di partito, consentendosi in casi particolari la costituzione anche per numeri inferiori.

c)   Ottenuta  autorizzazione Il Comitato di base si intende costituito in Assemblea e comincia la sua attività con l’elezione a maggioranza dei suoi membri di un Direttivo, stabilendone la composizione numerica, che dirige l’attività politica del Partito a livello locale e di un Segretario che ne coordina i lavori ed una Segreteria, ove ciò si rendesse necessario a parere dell’Assemblea, ai cui componenti vengono attribuiti incarichi specifici, in ciò ricalcandosi le attività del Direttivo Regionale.

d).   Nel caso di cessazione dalla carica, per qualsiasi causa, di un componente del Direttivo del gruppo di base, l’assemblea degli iscritti provvede alla sostituzione nella prima seduta utile successiva alla cessazione dalla carica, nel rispetto degli esiti congressuali.

e). I componenti il Comitato Direttivo dopo due (2) assenze consecutive non giustificate, verificate dai verbali di presenza delle riunioni, sono dichiarati decaduti dallo stesso dal Collegio Regionale di Garanzia a cui il Direttivo stesso o i membri dell’assemblea fornisce comunicazione . 

f).  L’assemblea del Comitato di base, verificati i numeri degli iscritti e quando questo abbia superato il numero di trenta (30) indice il Congresso del Comitato di base, costituito dall’assemblea generale degli iscritti, per l’elezione del Direttivo, del Segretario del Comitato di base e, su proposta di questi, della Segreteria, potendo altresì provvedere alla nomina di un Collegio Locale di Garanzia per numeri superiori di iscritti o quando l’esigenza di governo del Comitato di base lo renda necessario, intendendosi il Comitato sussidiario al Comitato Regionale per i soli provvedimenti disciplinari e di legittimità degli atti locali allo Statuto che in tal caso rimane l’organo confirmatorio dei provvedimenti del Collegio locale.

g).  Il Congresso del Comitato di base viene convocato a scadenze regolari, previo preavviso di giorni 30, e comunque annualmente per l’illustrazione delle attività svolte e delle eventuali votazioni di merito o per ogni deliberazione o provvedimento la cui importanza ne renda necessaria l’espressione della volontà degli iscritti, a scadenza biennale per l’elezione degli organismi direttivi e può essere convocato in via straordinaria nel caso in cui la metà più uno degli iscritti lo richieda e deve svolgersi entro quindici (15).

h).  Nei limiti dello statuto e delle linee politiche ed amministrative generali del partito, i Comitati di base sono pienamente indipendenti nella elaborazione ed applicazione di linee politiche ed amministrative a carattere locale

i).  Nei casi in cui non sia possibile formare un Comitato di base per oggettive difficoltà nel numero di iscritti o quando le condizioni territoriali o tematiche lo rendano necessario, previa comunicazione e salvo ratifica del Direttivo Regionale e conferma del Collegio Regionale di Garanzia, si possono formare Comitati di Base Comprensoriali.  

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Margiotta, sì da Commissione Ambiente Camera a risoluzione Fenice

07/03/2012 11:33

BAS    La Commissione Ambiente della Camera dei Deputati ha approvato questa mattina all’unanimità la risoluzione relativa al termovalorizzatore Fenice predisposta dai deputati Zamparutti e Margiotta, che hanno presentato un testo che ha condotto ad unità le precedenti risoluzioni presentate singolarmente dai due parlamentari.
Il Governo ha espresso parere favorevole sulle richieste contenute nell’atto. In particolare la risoluzione impegna il Governo a “verificare la fattibilità di un’indagine epidemiologica e biologica per conoscere lo stato della salute pubblica e dell’ambiente in tutta la zona del Vulture-Alto Bradano; ad operare per quanto di competenza, perché sia effettuato un adeguato monitoraggio di tutte le matrici ambientali, ad iniziare dall’aria ed in particolare dalle diossine; ad adottare tutte le iniziative di competenza dirette a limitare il danno ambientale provocato, nonché ad ordinare al soggetto gestore che ha cagionato danni ambientali di assumere le necessarie misure di ripristino”.
“Sono soddisfatto – afferma Salvatore Margiotta, Vicepresidente della Commissione Ambiente – del lavoro svolto in questi mesi in Commissione sul tema Fenice. Il lungo ciclo di audizioni svolte ha consentito di pervenire all’adeguata consapevolezza di quanto successo; l’unificazione dei due testi iniziali, nonché l’approvazione unanime, sono importanti segnali politici della possibilità di lavorare su questi temi in modo coeso ed omogeneo; il dispositivo della risoluzione contiene impegni per il Governo chiari e precisi, che il Ministero ha voluto assumere. L’aggressione all’ambiente lucano, sull’intero territorio, di questi ultimi anni è purtroppo una realtà con cui bisogna fare i conti, senza ipocrisie e senza infingimenti: le cronache di questi giorni, e la stessa lunga audizione di ieri del Procuratore Colangelo presso la Commissione sul traffico illecito dei rifiuti, per giunta secretata -segno evidente ed inequivocabile che si è in presenza di ulteriori inchieste giudiziarie- evidenziano che la politica e le istituzioni lucane sono chiamate ad un incremento forte di attenzione ed impegno per la tutela dell’ecosistema lucano e della salute dei cittadini, e per impedire patologie criminali attorno al business dello smaltimento dei rifiuti. In tale ottica l’assunzione di responsabilità della Commissione Ambiente e del Governo va salutata in modo assolutamente positivo”.

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interrompo solo momentaneamente i lanci relativi allo statuto per dare notizia…apparentemente sembra che nulla stia cambiando, ma l’attenzione ormai esiste e si è avviato un percorso istituzionale sulle attività di fenice e più in generale sulla programmazione dei rifiuti…ma particolare ancor più pregnante nello specifico è che finalmente si parla di indagine epidemiologica…siamo contenti di avere dato il nostro contributo in tal senso, partecipando all’audizione e portando le nostre osservazioni in merito…la battaglia per spegnere fenice continua!!!

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lo statuto – collegio regionale di garanzia, tesoriere regionale

Art. 5 Il Collegio Regionale di Garanzia

a). Il Collegio di Garanzia è eletto dal Congresso Regionale ed è composto da un numero di cinque (5) membri permanenti per il periodo congressuale ed indipendenti da qualsiasi controllo degli altri organi del partito per il ruolo primario della loro funzione di garanzia.

b). Il Collegio elegge, nel proprio seno, un presidente che fa parte di diritto del rispettivo organismo dirigente e che lo rappresenta senza possibilità di voto e con funzioni di garanzia e consultazione nelle riunioni della Segreteria Regionale e in collegialità con tutti gli altri membri nelle riunioni del Direttivo Regionale.

c). È compito del Collegio di Garanzia, nell’ambito di competenza:– esaminare le questioni attinenti i diritti e i doveri dei singoli iscritti;– garantire il rispetto delle regole di funzionamento della democrazia interna e l’attuazione dello Statuto;– adottare misure disciplinari nei casi di violazione dello Statuto;– formulare proposte per il superamento di conflitti tra gli organismi dirigenti e adottare misure per risolverle;– esprimere parere vincolante sull’interpretazione delle norme statutarie;– esprimere parere vincolante sulla proposta di scioglimento degli organismi dirigenti– esaminare i bilanci ed i conti consuntivi.

d). A questo fine il Collegio regionale di Garanzia elegge tra gli iscritti i membri del Collegio dei Revisori dei conti composto da tre persone di cui due membri interni ed uno esterno tra gli iscritti al partito che abbiano specifiche competenze in materia.

Art. 6 Il Tesoriere Regionale

 a).  Il Tesoriere è eletto dal Congresso Regionale su proposta del Segretario ed è suo compito la tenuta dei conti del partito, la disposizione delle spese e gli incassi da tesseramento, previo coordinamento con i Segretari dei Comitati di Base, la redazione del bilancio, nonché la rendicontazione puntuale di ogni altra fonte di finanziamento alle attività del partito derivante da libere contribuzioni degli iscritti e dalle contribuzioni obbligatorie degli eletti alle cariche pubbliche.

b).  La funzione di Tesoriere è incompatibile con quella di Revisore dei conti e di componente del Collegio di Garanzia.

c). Il Tesoriere Regionale partecipa alla riunioni del Direttivo Regionale con diritto di voto.

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