qualche riflessione

incidente all’oleodotto viggiano-taranto (che a differenza del tunnel tra svizzera e gran sasso esiste davvero!!!)…

sicuramente vi aspettate un comunicato stampa duro, dai toni polemici ed aggressivi, in cui stigmatizziamo non soltanto i guasti del passato, forse irrimediabili, di aver firmato quell’accordo del 1998 con eni e quell’intesa del 2000 con lo stato senza aver minimamente calcolato le conseguenze che il petrolio avrebbe portato (o magari chi sapeva ha preferito per interesse tacere!!!), ma anche i guasti del presente, di quel presente che nasce proprio da quel passato…

ed invece un comunicato non ci sarà affatto e non perchè non vogliamo denunciare ancora una volta con la forza usuale delle nostre parole l’indegno servaggio del territorio a cui l’industria petrolifera costringe una terra ed i suoi abitanti in nome di malintesi “interessi nazionali”, con tanto di lasciapassare di una classe dirigente locale politica (e non solo) che fa finta di non vedere cosa accade in questa terra, ma a ragion veduta perchè forse è inutile per l’ennesima volta usare le parole per denunciare ciò che ormai crediamo vada impedito con i fatti, quei fatti democratici che con la fondazione del nostro partito della comunità lucana crediamo possibile cominciare a mettere in campo in merito ad un percorso ormai segnato per la nostra regione, la petrolizzazione definitiva dell’intero territorio…

così non denunceremo quel guasto – certo un guasto è possibile ovunque e comunque per qualsiasi attività…sono incertezze che anche la tecnica più accurata e moderna mai potrà impedire del tutto in una nozione del rischio che esiste se esiste una intrapresa di quel genere – perchè denunciamo in toto l’affare petrolio in questa regione a partire dai suoi esordi per giungere fino all’ipocrisia del presente…

non denunceremo quel guasto e l’inevitabile cialtroneria che si accompagna alla considerazione di questi accadimenti da parte degli enti regionali proposti, perchè denunciamo in toto la cialtroneria, spesso interessata, spesso congenita, di tutti gli enti e le agenzie e le giunte ed i consigli che trattano la materia del petrolio in lucano con una leggerezza che sfiora il ridicolo…

non crediamo utile ripercorrere oggi tutte le vicende dei monitoraggi fantasma e della mancata registrazione di un “punto zero” negli impatti ambientali, delle indagini epidemiologiche mai effettuate nell’assenza di fatto di un registro regionale dei tumori che funzioni davvero, della mancanza persini di una commissione specifica che “tenga sotto controllo” cosa accade, di un parco nazionale ritardato nella sua perimetrazione ed istituzione dalla necessità di aprire prima i pozzi e quindi sulla presenza di questi ricavare dei confini, e del suo immediato commissariamento a norma di legge perchè la regione basilicata non ottempera alla facolta-obbligo di indicare al ministero dell’ambiente una rosa di nomi per la preseidenza dell’ente…

non crediamo utile ripercorrere oggi tutte le tappe di un vergognoso silenzio istituzionale sulle tante criticità che hanno accompagnato la storia del petrolio nella nostra terra o su quell’atteggiamento minimizzante le stesse che ci ha urritato ed irrita fortemente ogni qualvolta la finta bonomia di qualche incompetente nominato assessore lo serve al desco del tutt’apposto lucano…

e così non crediamo utile neppure cercare cause note a chiunque ed effetti chiari a chiunque di cosa rappesenti il petrolio per questa terra, nella certezza ormai chiara a tutti che l’oro nero nulla ha portato, se non alle “reti e filiere corte” del consenso politico locale e regionale che si è cibato delle royalties indirizzate a programmi di sviluppo inutili, quando non fantasma, e tanto invece ha tolto all’intierezza della popolazione lucana in termini di quell’aspettativa di poter superare il recinto della miseria e del sottosviluppo con l’arrivo delle trivelle che pure inizialmente aveva incantato molti – ricorderete tutti il texas d’italia ed il suo miracolo presunto – e non solo…

perchè il petrolio ed il suo arrivo hanno tolto ad una intera popolazione l’aspettativa di poter conciliare questa terra magnifica e selvaggia nella sua crudezza ed asprezza con ogni sogno di sviluppo, lasciando invece devastazioni ambientali ormai sempre più visibili ed innegabili nell’amarezza di non aver mai avuto e mai poter avere alcun beneficio, fosse pure a compensare quei “prezzi al progresso” che sono stati usati come placebo per il male dei nostri decenni, la devastazione perenne ed irimediabile dei rapporti naturali e con loro dei rapporti tra gli esseri umani…ciò che viene devastato in questa terra non è solo l’ambiente, ma la società, dilaniata dal dubbio e dall’incertezza, nella certezza ormai di essere stati vittima di una beffarda ed atroce presa in giro…un’altra ancora…

così non scriveremo alcun comunicato o lanceremo urla e lasceremo traccia dei nostri sentimenti e della nostra rabbia solo a queste righe amare che narrano la storia breve e tragica di come una regione stia morendo…perchè a morire è davvero la regione, tutta la regione, nella ormai conclamata volontà del governo nazionale di trivellare tutto il trivellabile per ricavarne accise e tasse dall’estrazione di greggio, volontà ormai chiara e statuita nell’attività decretativa sulle liberalizzazioni (art. 26) e sulla competitività (art. 56) che riportano in chiave ministeriale la materia sugli iter di autorizzazione che faticosamente era diventata almeno in parte di competenza regionale – ammesso poi la regione avesse mai pronunciato un solo no a quelle attività!!!…

la basilicata campo petrolifero di cui abbiamo spesso parlato, denunciandone l’imminenza, sta arrivando, signori!!!…e di questi incidenti – “piccoli incidenti”, ovviamente, si affrettano a dire prima ancor di aver verificato, organi regionali – ne avremo ancora in una prospettiva a cui chi vorràpotrà anche abituarsi…noi non ci abitueremo e lotteremo perchè ciò non avvenga ed a questa terra sia consentito di cercare da sè un modello di sviluppo locale, oltre il puzzo del petrolio!!!

ed è per affermare che un’altra lucania è possibile, che un’altra lucania è necessaria che ci siamo!!!

Pubblicato in Blog

12/03/2012

come sempre sotto elezioni rispuntano personaggi rimasti silenti fino ad ora per cavalcare qualche tigre di una protesta popolare e portare così acqua in forma di consenso ai mulini del centrodestra & associati e del centrosinistra & associati…piccoli comandanti di truppe cammellate giocano ai tavoli delle trattative per una manciata di voti da rivendere al miglior offerente…ma i problemi rimarranno dove sono, come sempre

miko somma