19/03/2012

parliamoci chiaro…i costi della ristrutturazione del sistema liberista a qualcuno dovevano farli pagare…ed hanno scelto di “fottere” un paio di generazioni, forse più…usando l’anticasta per far digerire la pillola tecnica, la competitività come perenne movente social-darwiniano, le liberalizzazioni come placebo e la finanza come nuova istituzione che si fa sovra-stato…in mezzo ci siamo noi e la possibilità di elaborare presto modelli economici alternativi

miko somma

prendiamo atto…

Palazzo S. Gervasio, Mastro candidato sindaco del Pd 19/03/2012 14:04BAS   “E’ Michele Mastro il candidato a sindaco proposto dal Partito democratico di Palazzo San Gervasio per le Amministrative 2012. Mastro, raccoglie, oltre alla maggioranza che lo ha sempre sostenuto anche la presa d’atto di una minoranza all’interno del direttivo e del partito. Il tutto è stato deliberato dopo una ampia discussione, partecipazione e programmazione unanime, attraverso il Direttivo locale e l’Assemblea degli Iscritti”. Lo dichiara, in un comunicato stampa, il Pd di Palazzo san Gervasio.
“Un percorso politico frutto di una nuova visione fatta dalla classe politica locale, per poter esprimere al meglio le capacità e le possibilità – si legge ancora nel comunicato – che il Pd di Palazzo metterà in campo per il 6/7 maggio. Ed una grande proposizione nel dare un indirizzo forte al cambiamento radicale ed alla soluzione dei problemi che attanagliano i cittadini palazzesi.
I passaggi successivi all’investitura, saranno quelli di raccogliere al fianco del progetto del Pd, anche un’ampia coalizione di valori e uomini, che possano svoltare le sorti di Palazzo. Il Pd – conclude la nota –  lo farà senza nessuna preclusione e preconcetto, auspicando l’unione delle forze politiche e sociali locali che si richiamano al centro sinistra”.

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ottima sintesi della realtà lucana…almeno non sono un delinquente!!!

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19/03/2012

in basilicata, dopo l’intesa del presidente della regione alla trasformazione del commissario in presidente, finalmente diverrà operativo il parco nazionale del totaro
miko somma

Provincia Pz, Consiglio convocato per mercoledì

19/03/2012 13:40BAS   Il Consiglio provinciale è convocato alle 11 di mercoledì 21 marzo 2012 nell’aula consiliare di piazza Mario Pagano.
All’ordine del giorno la comunicazione dell’esito dei lavori della commissione Statuto, l’adesione all’accordo di programma del Po “Val d’Agri, Melandro, Sauro e Camastra” e l’approvazione del regolamento per l’esecuzione dei controlli ispettivi sullo stato di esercizio e di manutenzione degli impianti termici.

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non commenterò i seguenti lanci sull’intesa per la nomina del totaro a presidente del parco…mi sono gìà espresso stamane e per tempo…e con maggiore compiutezza, presumo, dell’ufficio legale della regione che cita un comma e non ne cita altri…

Intesa presidente Parco: legge la chiede a Presidente Regione19/03/2012 14:27    Chiarimento tecnico dagli uffici del Dipartimento Presidenza dopo la nota del sen. Digilio AGR   In merito alla nota diramata dal sen Egidio Digilio, gli uffici della Regione Basilicata precisano quanto segue.
L’art.9 comma 3 della legge 6 dicembre 1991, n.394 (Legge quadro sulle aree protette), in materia di nomina dei presidenti degli Enti Parco nazionali recita testualmente: “Il Presidente dell’Ente Parco è nominato con decreto del Ministro dell’Ambiente, d’intesa con i Presidenti delle Regioni o delle Province autonome di Trento e di Bolzano nel cui territorio ricada in tutto o in parte il parco nazionale”.
Tanto si ritiene doveroso precisare, senza entrare in considerazioni di carattere politico, al solo fine di dare certezze in merito alle procedure seguite. Procedure, del resto, richiamate anche dal Ministero dell’Ambiente che, con nota dello scorso 15 marzo, ha formalmente invitato il Presidente della Regione Basilicata ad esprimere l’intesa proprio sulla scorta della citata norma

Presidente Parco Appennino lucano, interviene il senatore Digilio19/03/2012 12:55BAS  “La nomina a presidente del Parco Nazionale Appennino Lucano non spetta né al Presidente della Regione Basilicata De Filippo e né al Ministro dell’Ambiente Clini, ma spetta agli organi amministrativi dell’Ente (Consiglio Direttivo e Comunità del Parco) e coinvolge innanzitutto i Comuni che ne fanno parte, i soggetti sociali e dell’associazionismo ambientalista e civile”. E’ quanto sostiene il segretario regionale di Fli sen. Egidio Digilio, aggiungendo che “la scorrettezza istituzionale è contenuta nel disco verde dato al passaggio senza ostacoli da commissario a presidente” .
In discussione non è la competenza che l’attuale commissario Totaro ha acquisito in questi anni in cui ha esercitato le funzioni commissariali, quanto piuttosto, da una parte, la forzatura attraverso una scelta che esautorerebbe completamente le autonomie e le comunità locali, contravvenendo specifiche normative di legge (a meno che non si vogliano interpretare a proprio uso e consumo), e dall’altra, l’ennesimo caso di inciucio con il Pdl. Non regge la tesi che in passato, quando al Ministero all’Ambiente c’era Prestigiacomo, la Regione contestava la nomina del commissario e adesso che c’è un Ministro-professore è stata sufficiente una telefonata del Ministro Clini per far sbocciare l’amore tra Regione e Governo. La contraddizione politica del comportamento del Presidente De Filippo è sin troppo evidente e – continua Digilio – mi meraviglia che sinora tra i suoi alleati, specie quelli di IdV che a livello provinciale e regionale non hanno mai risparmiato critiche alla scelta del commissario governativo e non hanno mai smesso di sollecitare il superamento per consegnare la gestione del Parco agli organi democratici, non si sia levata nessuna voce non dico di contestazione ma quanto meno per chiederne conto. Se invece la strategia è quella di tenersi buono il Pdl perché necessario a fare da “cavallo di Troia” contro le mura ciclopiche erette dal Governo Monti e dalle compagnie petrolifere a presidio proprio di quei pozzi a due passi dal Parco, si abbia l’onestà intellettuale di ammetterlo. Del resto l’apertura manifestata dal Partito-Regione alle opposizioni e alle minoranze del Consiglio Regionale è attesa nei prossimi giorni da altri atti di concessione, fatto salvo sempre il principio di pseudo competenza, di posti di sottopotere in enti, agenzie, società e strutture sub-regionali che completeranno il “Patto Pd-Pdl del Parco Appennino Lucano”.

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Guasto Oleodotto, Dip. Ambiente convoca responsabili Eni19/03/2012 12:34    Intanto si lavora alle attività di messa in sicurezza e caratterizzazione, le uniche che potranno dare dati attendibili sull’impatto dell’incidente

AGR  Mentre si lavora per un incontro al vertice tra Regione ed Eni che fornisca tutte le assicurazioni richieste dal presidente De Filippo in materia di sicurezza dell’Oleodotto Vigiano Taranto, proseguono le attività del Dipartimento Ambiente, Territorio, Politiche della Sostenibilità per chiarire dinamica e conseguenze dell’indicente verificatosi in territorio di Bernalda.
Il Dipartimento ha convocato per martedì 20 Marzo i responsabili Eni di Extraction & Production (E&P), di Refining & Marketing (R&P)e della Società Oleodotti Meridionali (S.O.M.), proprio per acquisire ogni elemento di ulteriore informazione tecnica sui sistemi di controllo e le modalità di gestione dell’oleodotto Viggiano-Taranto.
Per quanto attiene lo specifico evento incidentale verificatosi a Bernalda, l’Ufficio Prevenzione e Controllo Ambientale ha richiesto, tra l’altro, alla Amministrazione Provinciale con il supporto di ARPAB di voler accertare lo stato attuale dei luoghi e vigilare sulla corretta esecuzione delle misure di prevenzione e di messa in sicurezza previste dal Decreto legislativo 152/2006 relazionando anche in esito ai sopralluoghi già effettuati, avviando in concorso con i soggetti competenti le procedure di verifica della messa in sicurezza, di caratterizzazione e di eventuale bonifica del sito.
Solo l’effettuazione del piano di caratterizzazione, spiegano infatti, dal Dipartimento potrà determinare l’effettivo impatto della fuoruscita di olio sulla sottostante falda e su ogni altra matrice ambientale. Le valutazioni fatte nell’immediatezza delle vento, quindi, possono essere considerate solamente come indicative, ma questo non può bastare per il livello di sicurezza che la Regione chiede in materia di tutela ambientale.

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si racconteranno barzellette tra vecchi amici, mentre rimane la domanda…e se accadesse in misura massiva?…ed è interessante che si “lavora per un incontro al vertice”, quindi in qualche modo ci sono resistenze e desistenze di eni sulla faccenda…ecco qual è il potere contrattuale della regione basilicata nei confronti del vero “padrone” della regione…si lavora ad un incontro…come se fossero incontri diplomatici tra realtà consimili statutariamente e non incontri tra un’azienda, per quanto una grande multinazionale, ed una regione, quindi una istituzione!!!

una misura della democrazia!!!

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Al via a Rotondella progetto di biomonitoraggio con le api19/03/2012 11:42

BAS  E’ in programma per venerdì 23 marzo a Rotondella la presentazione e l’avvio del progetto di “Biomonitoraggio ambientale mediante l’utilizzo delle api per il controllo della radioattività nel territorio” comunale dove è ubicato, dagli anni ’60 il Centro Enea-Trisaia (all’epoca CNEN) e dove per la dismissione e messa in sicurezza dell’impianto ITREC stà operando da tempo la Sogin.
L’incontro sarà ospitato nella Palestra dell’Istituto Comprensivo “Giovanni XXIII” con inizio dei lavori previsto per le ore 17,00. L’iniziativa è dell’Assessorato all’Ambiente del centro jonico in collaborazione con l’Università di Bologna.
Il programma prevede l’intervento iniziale del sindaco Vincenzo Francomano e quelli introduttivi di Walter Lobreglio (Assessore all’ambiente) e di Nicola Castronuovo (Dirigente Area tecnica del Comune di Rotondella). Seguiranno le relazioni di Claudio Porrini (Dipartimento di Scienze e Tecnologie Agroambientali-Università di Bologna) e di Severino Ghini (Dipartimento di Scienze dei Metalli-Elettrochimica e Tecniche chimiche dell’Università di Bologna) e, quindi, l’intervento di Donato Viggiano, già direttore del Centro Enea della Trisaia, attualmente Direttore generale del Dipartimento Ambiente e Territorio della Regione Basilicata.
Di questo progetto si era già parlato negli anni precedenti proprio in considerazione delle funzione delle api come autentiche sentinelle sul territorio nonché delle numerosissime esperienze avviate in diversi Paesi europei dopo il drammatico evento di Chernobyl.
Già nel 1994, l’etologo Giorgio Celli aveva scritto: “Le api sono degli ottimi indicatori biologici perché segnalano il danno chimico dell’ambiente in cui vivono, attraverso due segnali: l’alta mortalità nel caso dei pesticidi e attraverso i residui che si possono riscontrare nei loro corpi, o nei prodotti dell’alveare, nel caso degli antiparassitari e di altri agenti inquinanti come i metalli pesanti e i radionuclidi, rilevati tramite analisi di laboratorio”.
“Da circa venti anni -sottolinea Claudio Porrini- il nostro gruppo di ricerca presso l’Università di Bologna, studia l’uso delle api come bioindicatori degli antiparassitari, dei metalli pesanti e dei radionuclidi in molte Regioni d’Italia. Recentemente abbiamo esteso la nostra ricerca anche agli IPA (Idrocarburi Policiclici Aromatici) ed ai microrganismi fitopatogeni (batteri)”.

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ottima iniziativa…da partecipare…peccato solo per la presenza del direttore del dipartimento ambiente (ed ex assessore per un giorno) che racconterà certo qualcuna delle facezie aneddottiche…le api sono relamente il miglior indicatore di tossicità ambientali…perchè non estendere l’esperimento anche in val d’agri e nelle zone di fenice?

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Alsia, oggi seminario su rifiuti in agricoltura

19/03/2012 14:17

BAS  Il tema della protezione ambientale e della gestione dei rifiuti in agricoltura sarà oggetto di un nuovo incontro del ciclo di seminari sulla condizionalità agricola organizzati dall’Azienda sperimentale dell’ALSIA “Pantano” di Pignola, previsto per oggi, lunedì 19 marzo, alle 15.30 presso la sede dell’Agenzia a Potenza, in via della Chimica 115.
Argomento dell’incontro, tenuto dal dottore forestale Mario Sabia, è l’Atto A3 dei Criteri di Gestione Obbligatori (CGO). Saranno affrontati temi come la tutela dell’ambiente, la gestione dei fanghi di depurazione in agricoltura, la tenuta del registro di carico e scarico dei rifiuti pericolosi e non, di origine agricola, l’organizzazione del Sistri, il sistema di controllo della tracciabilità dei rifiuti istituito dal Ministero dell’Ambiente che entrerà in vigore il prossimo 30 giugno. Per seguire i seminari è necessaria una e-mail di conferma con l’indicazione di un recapito telefonico. La partecipazione è gratuita e la frequenza ai seminari dà diritto ai crediti formativi
riconosciuti dall’Ordine degli Agronomi e Forestali
. E darà la possibilità di partecipare alla
Comunità Professionale della Condizionalità Agricola promossa dall’Azienda “Pantano” di Pignola.
Per info: Asia – Azienda Agricola Sperimentale Dimostrativa “Pantano” di Pignola, C.da
Pantano – Pignola (PZ), tel.: 0835.244640, fax: 0835.258353, e-mail: michele.catalano@alsia.it.

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e questi, nonostante l’importanza del tema dei rifiuti in agricoltura (stante che in regione non esiste una sola piattaforma attrezzata pubblica per il conferimento e discarica) danno notizia di un seminario che si svolgerà alle 15.30, solo alle 14.17…tardi per partecipare, ma in tempo per protestare…

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il parco del totaro

Regione dà Intesa per nomina presidente Parco Appennino

19/03/2012 10:44

Convergenza sul nome di Totaro. De Filippo: “Con Clini correttezza istituzionale e siamo riusciti a giungere ad una condivisione senza pregiudiziali, come deve sempre essere”

AGR
Il presidente della Regione Basilicata, Vito De Filippo, ha concesso l’”Intesa” per la nomina a commissario del Parco dell’ingegner Domenico Todaro che si avvia quindi a passare da Commissario a Presidente del Parco. Si chiude così una fase di gestione provvisoria avviata con la nomina nel 2008 e caratterizzata, in particolare nella fase iniziale, anche da qualche conflitto istituzionale tra Ministero dell’Ambiente e Regione per una nomina fatta dall’allora Ministro Stefania Prestigiacono “al di fuori – sottolineo allora il presidente De Filippo in una lettera al sottosegretario alla presidenza del Consiglio Gianni Letta – da ogni prassi e ragionevolezza, oltre che in spregio al più elementare bon ton istituzionale” lamentando il mancato coinvolgimento della Regione in una materia su cui era prevista, appunto, l’intesa.
Intesa che è stata ora concessa sul nome di Totaro (a seguito di un processo di concertazione riavviato dal ministro Corrado Clini a fine gennaio scorso) in virtù, ha sottolineato De Filippo, dell’”esperienza e la competenza maturata nello specifico ambito della protezione dell’ambiente e della tutela della natura quale Commissario Straordinario del Parco”.
“Il ministro Clini ha incanalato la questione sui giusti binari di correttezza istituzionale – ha commentato De Filippo – e nel fare la nostra scelta abbiamo sgombrato il campo da possibili rancori istituzionali e pregiudiziali politiche. Riteniamo che il principio guida, in queste occasioni, debba essere sempre la competenza, senza forme di ostracismo per nessuno, ed è questo l’animo che auspichiamo ci sia sempre, da tutte le parti”

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esperienza e la competenza maturata nello specifico ambito della protezione dell’ambiente e della tutela della natura quale Commissario Straordinario del Parco….mah, avrei qualche dubbio in merito alla competenza e soprattutto volontà di proteggere il parco (il lancio non nomina neppure il nome del parco…mah!!!), essenzialmente rispetto alla peggiore minaccia che lo sovrasta, il petrolio!!!…mai neppure una parola di questo commissario sul petrolio, tranne le sue solite estenazioni sulla splendida collaborazione con eni…che la sede del parco a marsiconuovo porti qualche elemento di arredo a sugello di tale splendida collaborazione?…e chi può dirlo?

ma oltre a considerazioni di carattere, appunto, di protezione ambientale che pure dovrebbero essere il carattere primario dell’idea stessa di un parco nazionale, qui si citano scorrettamente le stesse procedure di legge che in quel caso a parco appena istituito con decreto presidenziale portarono al suo commissariamento…

infatti se all’art. 9 comma 3 della legge 394/91 (parchi naturali)…Il Presidente è nominato con decreto del Ministro dell’ambiente d’intesa con i presidenti delle regioni…ed al comma 4…Il Consiglio direttivo è formato dal Presidente e da dodici componenti, nominati con decreto del Ministro dell’ambiente, sentite le regioni interessate…ed al comma 5…Le designazioni sono effettuate entro quarantacinque giorni dalla richiesta del Ministro dell’ambiente…ma oltre ai cavilli legali, appare logico che la regione avrebbe dovuto designare una lista che mai fu designata…il ministro, l’ancorchè detestabile prestigiacomo, applicò la legge ed in mancanza di indicazioni procedette al commissariamento del parco stesso nella persona dell’ing. totaro, uomo pdl, commissariamento durato a lungo e prorogato più volte e che oggi consente con l’ok della regione che costui diventi surrettiziamente presidente del parco stesso…a cosa dobbiamo quell’ok della regione?…

per servigi resi alla causa di “mettere in relazione il parco con il petrolio nel tutt’appostismo nostrano?…non sappiamo, ma due pensierini pure li facciamo…

ma è la stessa stoia del parco a lasciare basiti…perimetrato per la prima volta nel 92, includeva tutta la valle, ma i ricorsi continui sia delle compagnie che dei sindaci ne hanno ritardato (volutamente, secondo il nostro modesto avviso) l’istituzione che ricordiamo è avvenuta nel solo marzo 2008 e con un perimetro del parco ridotto e bizzarro rispetto alle esigenze di preservare una vasta area omogenea…potere del petrolio e del metro quadro!!!

ma diamo anche un’occhiata anche al seguente art. 32 della legge 394/91… 

 Art. 32 – Aree contigue

1. Le regioni, d’intesa con gli organismi di gestione delle aree naturali protette e con gli enti locali interessati, stabiliscono piani e programmi e le eventuali misure di disciplina della caccia, della pesca, delle attività estrattive e per la tutela dell’ambiente, relativi alle aree contigue alle aree protette, ove occorra intervenire per assicurare la conservazione dei valori delle aree protette stesse

…bene, tali intese, tali programmi e tali piani non ci sono e chi estrae petrolio continua a farlo sia nel parco (14 pozzi sono ancora nel perimetro dello stesso), che appena fuori da questo (i confini sono stati di fatto ritagliati, opposizione dopo opposizione, sulla posiszione stessa dei pozzi) nella più assolutra mancanza di regole regionali a riguardo!!!

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