30/04/2012

è curioso come di fronte a qualsiasi problematica gli si ponga, gli uomini e le donne del pd rispondono sempre un po’ evasivi che “il vero problema è un altro”…sarà che non ne hanno la minima idea?…uomini e donne del pdl, messi di fronte ad un problema non vedono affatto alcun problema e faranno un nuovo partito…uomini e donne dell’udc-terzo pollo si affidano poi ai sacerdoti del governo tecnico…gli altri non sanno/non rispondono, ma raccolgono firme

miko somma

30/04/2012

ieri ho detto due cosette a palazzo s. gervasio per stimolare il neurone lucano a non collassare nel sonno della ragione e così in quella cittadina sostenere la lista “si può fare”, il suo programma ed il suo giovane, coraggioso e competente candidato sindaco daniele primucci…forse oltre a poterlo fare, “si deve fare”!!!

miko somma

29/04/2012

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non è bene mostrare sempre e solo il disastro economico, sociale ed ambientale di questa regione, ancorchè vi sia ancora molto da far conoscere, poichè ciò induce ad un senso di frustrazione quasi nichilista e di impotenza che ritorna all’atavico del lucano rassegnato, condizione questa che ha sempre permesso la dominanza del sistema attuale dei poteri…

occorre anche stimolare il senso di speranza che ancora potremmo farcela se invertiamo da subito la tendenza a “distruggere” territorio e società in cambio di qualche piatto di pasta e lenticchie, condizione primaria questa perchè vi sia collaborazione e forse entusiasmo per un cambiamento che “non possiamo” perdere come occasione storica

miko somma

29/04/2012

è paradossale che le stesse persone che agitando idee liberiste e globalizzanti hanno letteralmente distrutto un paese, oggi si erigano a speranza di un cambiamento, pretendendo che si firmi una cambiale in bianco perchè “domani saranno più bravi”…

io direi che sarebbe il caso di spazzarli via con una sana politica basata su progetti che costruiscano il cambiamento a partire dal rovesciamento degli assi produttivi e reddituali…

in altre parole, è ciò che fa bene alla gran parte degli esseri umani ed alla salvaguardia dell’eco-sistema che deve tornare al centro dell’azione politica, non ciò che fa bene a più o meno ristrette cerchia di eterni privilegiati con la solita scusa che prima o poi qualche effetto positivo lo si avrà su chi probabilmente, continuando così, domani non ci sarà più come cittadino, ma solo come schiavo moderno

miko somma

28/04/2012

l’attuale struttura di controllo politico in basilicata ha fatto il suo tempo, necrotizzandosi e portando all’asfissia una regione con assurdità gestionali in cambio del mantenimento del consenso e con idee sciacquate con banalità e leggerezza istituzionale…occorre dare spazio ad idee e progetti che abbiano respiro e che trovino nelle vocazioni del territorio la radice da cui far partire uno “sviluppo” che dovremo misurare sulla qualità della vita dei cittadini e non più su freddi indici numerici

miko somma

28/04/2012

occorre far sedimentare la rabbia in progetto per costruirci speranza e quindi prassi concreta di cambiamento…diffidate da chi propone slogan facili e senza impegno, cambiare è fatica e richiede studio e partecipazione!!!

miko somma

daniele sarebbe un sindaco in gamba, credetemi…

e mi impegnerò perchè lo sia!!!

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a palazzo s. gervasio il 6 e 7 maggio alle amministrative

vota daniele primucci e la lista “si può fare”

una lista con il bollino di qualità…parola di miko somma!!!!

 

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25/04/2012

“curiosamente” il sole 24h attribuisce al petrolio l’unica chance di sviluppo della regione…bene, da maggio inizieranno i seminari tematici di comunità lucana su un “altro” modello di sviluppo per questa terra…economia, mica pizze e fichi…farovvi sapere…nel frattempo mi preme comunicare che le cariche di partito sono tutte pro-tempore fino all’indizione del primo congresso

miko somma

il 25 aprile nasce il partito della comunità lucana

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bene, domani mercoledì 25 aprile (una data oltremodo simbolica e che saremmo ipocriti a non definire fortemente voluta proprio per questa sua natura di continuità rispetto al fondamento stesso della nostra democrazia) sigleremo l’atto costitutivo di comunità lucana, atto da depositare nei giorni seguenti agli uffici competenti per dare personalità giuridica al nuovo soggetto politico…

personalità giuridica che è l’assunzione di un impegno diretto…

ciò naturalmente segue quanto finora fatto e detto in tema di trasformazione del nostro movimento in un partito politico vero e proprio al fine di costruire quella alternativa politica che crediamo sia fortemente diventata una necessità, non solo rispetto ai temi finora trattati dal movimento (ed in genere abbiamo trattato moltissimi argomenti), temi che richiedono ormai prese di posizione forti, scelte, priorità che crediamo siano argomenti che l’attuale quadro dei partiti tradizionali non vuole/può/sa risolvere, ma rispetto ad una più generale situazione di marginalità economica e sociale di questa regione (e ne segue appunto quella scarsa cura ambientale che tante volte abbiamo denunciato) che deve finalmente essere affrontata con coraggio e con nuove idee, in grado queste di porsi la sfida “lucania” ben oltre i recinti e gli steccati partitici nei quali finora ogni volontà è rimasta confinata (pur quando esisteva) in nome di equilibri indicibili…

noi vogliamo altro che questi equilibri a cui tutta la regione è stata tanto spesso sacrificata e vogliamo altro con tutta la forza che occorre portare nei luoghi della decisione, i luoghi della politica e dell’istituzione, ed è per questo nasciamo come partito politico a tutti gli effetti, per fare in modo che in quei luoghi ci siano le nostre idee a concorrere, migliorare, suggerire e forse anche, con il vostro aiuto, costruire direttamente una società più attenta e più giusta…

così comunità lucana nasce già diversa da ogni altro partito politico esistente e non solo per quel suo atteggiamento a metà tra partito  e movimento di base che è parte del suo genoma e della sua storia che avrete seguito dalle pagine di questo blog, ma nasce diversa per la qualità intrinseca delle sue idee, dei suoi progetti, della sua visione della realtà economico-sociale della nostra regione e del paese di cui noi e la nostra regione facciamo parte indissolubilmente…

e nasce per essere protagonista di un cambiamento forte che scorra nel solco dello spazio alle migliori menti e cuori di questa regione che crediamo si avvicineranno nella condivisione di un percorso di elaborazione di quella lucania altra e necessaria a cui tante volte abbiamo fatto riferimento in quello che ai più accorti non sarà mai apparso come un mero slogan, ma di per sè già un programma impegnativo…

e sia dal nostro programma che dal nostri statuto-regolamento emerge chiaro una linea di azione che è sintetizzata proprio in quello slogan, cambiare la nostra regione!!!…ma avremo tempo per entrare nel vivo delle cose e tracciare le linee di una partecipazione attiva che è alla base delle nostre idee e delle nostre pratiche politiche…

per il momento ci premeva avvertire quanti da tempo ci seguono, quanti ci hanno conosciuti da poco, quanti infine poco ancora sanno di noi, ma avvertono l’urgenza di porre in essere quel cambiamento, che comunità lucana, pur già nata nei fatti da tempo, nasce ancora e nasce ancor più fortemente radicata nella voglia di cambiare registro in questa nostra regione che amiamo nella sua nuova forma, il partito della comunità lucana…

e nasce così con le caratteristiche che un partito crediamo debba avere, essere un soggetto pubblico e plurale che pratichi, veicoli e spinga verso un nuovo modo di vedere la politica, quella buona, quella che dopo decenni di malaffare ed idiozia, vorremmo vedere protagonista della nostra società a partire dal dialogo sui progetti e sulle idee come “motivo” di costruzione del domani di una terra che necessita proprio di un domani a partire da una visione dello stesso meno costretto e ristretto nei “salottini buoni” e finalmente permeata dalla gente…dai lucani…

soggetto pubblico e plurale, due parole che crediamo di fondamentale importanza per un futuro differente in cui sia la gente ed i suoi bisogni a ritornare protagonista in un occhio attento alla conservazione dell’unica vera risorsa del nostro pianeta, il pianeta stesso e quindi il nostro paese e la nostra regione…

e ci è ancor più grata l’occasione per invitare quanti vorranno impegnarsi od anche solo sostenerci a contattarci via mail per darci un assenso di interesse che passa anche da quella tessera di appartenenza ad un partito che speriamo, con il vostro aiuto, possa crescere e cambiare già da subito questa nostra regione…in meglio e per sempre…

noi abbiamo bisogno di voi per costruire il futuro!!!

un’altra lucania è possibile, un’altra lucania è necessaria!!! 

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24/04/2012

ogni cambiamento sociale necessita della grande maggioranza della gente che ne approvi il senso pratico, così immancabilmente la vera sfida è sempre trasformare un discorso d’avanguardia in un discorso popolare

miko somma

Rocco Colangelo nominato direttore Arbea

23/04/2012 15:35 

Il tecnico Giuseppe Avigliano entra a far parte del Comitato di indirizzo dell’Agenzia

ACR   Rocco Colangelo è il nuovo direttore dell’Agenzia regionale per le erogazioni in agricoltura. E’ stato nominato, con i poteri sostitutivi previsti dall’articolo 9 della legge 32/2000, dal vicepresidente del Consiglio regionale Enrico Mazzeo (su delega del presidente Folino, impegnato in una missione istituzionale all’estero).

Mazzeo, che in mattinata ha incontrato tutti i capigruppo consiliari, dopo una attenta valutazione dei curricula pervenuti a seguito del bando del Consiglio regionale, ha designato inoltre Giuseppe Avigliano, laureato in scienze agrarie, di Lavello, quale componente del Comitato di indirizzo della stessa Agenzia.

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tutto ampiamente preventivabile, come da scioglimento del consiglio regionale dopo la votazione invalida…formalmente quindi la proposta di giunta della nomina di colangelo, diviene con incerta democrazia formale, la decisione del consiglio regionale in merito ad un personaggio che, al netto di competenze sempre tutte da spiegare (ci par di vedere uno di quegli uomini per ogni stagione) sarebbe ora si “levasse dai piedi”!!!

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Anci: Sindaci lucani approvano documento su crisi Comuni 23/04/2012 14:15

BAS   Attribuzione completa dell’IMU ai Comuni, la rimozione del Patto di Stabilità, la eliminazione della Tesoreria Unica. Sono queste alcune delle richieste contenute in un documento approvato oggi dai Sindaci lucani al termine della manifestazione svoltasi al Teatro F.Stabile di Potenza.
“La massiccia partecipazione – ha detto il Presidente dell’Anci Basilicata Vito Santarsiero- ed il forte grido di allarme sollevato stamane anche dai Sindaci lucani, conferma che la situazione è quasi al punto di non ritorno. O si interviene subito –ha aggiunto- o si mette a rischio il sistema dei Comuni con un danno storico per il nostro Paese. Senza Comuni non c’è garanzia di futuro e di servizi essenziali per le nostre comunità. Solo politiche a favore degli Enti locali potranno garantire percorsi di crescita e di sviluppo per l’Italia.”
Al termine dell’incontro i Sindaci hanno consegnato il documento approvato al prefetto di Potenza, Dott. Nunziante.

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segnalo la notizia, condividendo il documento e tutte le preoccupazioni, ma aggiungerei che, caro sindaco santarsiero, qualche volta i comuni ci mettono del loro nel creare disastri finanziari alle loro casse!!!

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antonio il petroliere auto-determinatosi

Petrolio, Autilio: la regione è per l’autodeterminazione

23/04/2012 13:26

Per il consigliere regionale dell’Idv “questa posizione è stata ribadita dal presidente De Filippo all’incontro che si è tenuto nei giorni scorsi a Pertosa”

ACR  “La posizione della Regione, sia Giunta che Consiglio, come testimonia l’odg approvato all’unanimità, ad eccezione di Sel, nella seduta del 28 marzo u.s, del Consiglio regionale dedicata al dibattito sul petrolio, è chiara e netta: siamo tutti impegnati ad attuare ogni azione programmata, salvaguardando la salute dei cittadini, tutelando ed incentivando tutte le attività antropiche, a partire da quelle agricole, zootecniche e turistiche, radicate su di un territorio che ha una grandissima vocazione ambientale con particolare riferimento all’area della Val d’Agri che attualmente risulta essere quella più interessata dalle estrazioni di idrocarburi”. E’ quanto afferma il consigliere regionale Antonio Autilio (Idv), aggiungendo che “questa posizione è stata ribadita dal presidente De Filippo all’incontro che si è tenuto nei giorni scorsi a Pertosa, al quale ero presente. Il Governatore ha pertanto confermato la strategia della Regione sottolineando, con parole inequivocabili, la rilevanza dell’autodeterminazione delle comunità locali che, come nel caso dei Comuni del Vallo di Diano, diventa pregiudiziale ed assorbente rispetto a qualsiasi altra decisione che possa essere calata dall’alto. Sempre nell’ambito del principio dell’autodeterminazione, le nostre comunità locali regionali, direttamente interessate dall’estrazione petrolifera, dovranno essere protagoniste e condividere ogni fase del percorso individuato attraverso il Memorandum d’Intesa e in attuazione dell’articolo 16 del decreto liberalizzazioni che istituisce, con parte delle risorse fiscali derivanti dal petrolio estratto, un fondo per lo sviluppo dei territori, come il nostro, che contribuiscono al fabbisogno energetico nazionale. Ma prima di pensare ai profitti che ne potranno derivare (da non dimenticare anche la battaglia da sostenere per l’aumento delle royalties) dobbiamo tenere alta l’attenzione perché – come è scritto nell’art. 16 – gli interventi si potranno realizzare nell’assoluto rispetto delle esigenze ambientali e nella applicazione delle migliori pratiche operative in riferimento agli standard internazionali di sicurezza”.

Ogni altra interpretazione sulle parole del presidente – continua Autilio – (che non mi pare abbia mai espresso frasi valutative sull’operato delle associazioni ambientaliste e non che si battono per l’autodeterminazione dei territori) mi sembra non corretta, anche perché ci troviamo in una fase in cui c’è assoluto bisogno di proseguire in serenità il lavoro intrapreso conservando il clima di collaborazione tra le forze politiche sia di maggioranza che di opposizione e di cooperazione con i Comuni e le comunità locali di un’area anche più vasta di quella regionale”.

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auto-determinazione o puro rapporto di sudditanza coloniale? 

come commentare questo commento di un petroliere confusionario che è un po’ contro, un po’ a favore con quell’aplomb tutto idv di tenere sempre un piede in quante più scarpe possibili?

ho commentato spesso autilio e questo suo modo molto “fluido” di parlare delle cose di petrolio e di appartenere ad una terra che è la val d’agri (con tutte le sue contraddizioni), così come ho commentato l’ipocrisia di quel consiglio e di quel voto,  e certo non ricommenterò adesso, limitandomi però a segnalare la cosa agli amici del vallo…

certo, la sua risposta di oggi è una risposta alla lettere degli amici del comitato del vallo di diano che hanno segnalato l’infelicità (quanto meno) delle frasi del nostro presidente e verrebbe anche voglia di credergli se non fosse per il fatto che tanti, tantissimi amici del vallo ci hanno testimoniato di quell’atteggiamento supponente e superbo che il presidente ha da tempo assunto a sua caratteristica di comportamento abituale che spesso possiamo constatare anche dal tono beffardo con il quale giudica ogni idea diversa dalla sua, in una idea padronale del suo ruolo di rappresentante istituzionale dei lucani…

così dovendo scegliere se credere alle parole di un consigliere regionale pro-petrolio, antonio autilio appunto (e a lui uniamo senz’altro tutto l’idv di governo) e quegli amici, scegliamo di credere senz’altro ai secondi, con i quali dividiamo la passione democratica di valicare i monti per sostenere le nostre idee e la semplicità con la quale giudichiamo invece il petrolio e la sua estrazione, una iattura per questa terra!!!

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Domani manifestazione regionale degli operai forestali23/04/2012 12:49

BAS  Le segreteria regionali di Flai Cgil, Fai Cisl e Uila Uil hanno organizzato per domani, a Potenza, una manifestazione generale del settore forestazione con un corteo che raggiungerà la sede del Consiglio regionale.
“Il motivo principale della mobilitazione – si legge nella nota congiunta – è il taglio che il governo regionale ha effettuato sul settore, che determinerà un decremento consistente delle giornate lavorative degli operai”. Nel 2009 furono sottoscritti accordi con la Regione per le 150 giornate di lavoro, “ma il piano di forestazione approvato recentemente ne garantisce 112. L’esiguità delle risorse stanziate, inoltre, impedisce l’ingresso dei nuovi lavoratori, già selezionati da un bando pubblico”.

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abbiamo espresso tutte le nostre perplessità sul piano e sulle stesse richieste sindacali, ma pubblico per maggiore visibilità dell’evento

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Proposta di legge su assistenza a malati Sv, Scm, Lis, Sla23/04/2012 10:43   L’hanno presentata i consiglieri Romaniello, Navazio, Santochirico e Dalessandro per incentivare l’assistenza domiciliare. Previsto un contributo mensile di 500 euro destinato al familiare-care giver

ACR   Una proposta di legge con il duplice obiettivo di “incentivare l’assistenza domiciliare per i pazienti in stato vegetativo (SV), stato di minima coscienza (SCM), affetti da locked-in syndrome (LIS) e sclerosi laterale amiotrofica (SLA), scoraggiando, in tal modo, il ricorso alle strutture ospedaliere e realizzando un considerevole risparmio per la spesa sanitaria regionale” è stata presentata dai consiglieri Giannino Romaniello (Sel), primo firmatario, Ernesto Navazio (Ial), Vincenzo Santochirico e Giuseppe Dalessandro (Pd).

Nella relazione che accompagna la pdl si premette che il Consiglio regionale “ha già espresso la volontà di perseguire gli obiettivi indicati dal presente progetto di legge, approvando il 20 dicembre 2011 un ordine del giorno che impegna il presidente della Giunta e l’assessore alla Salute ad introdurre forme di sostegno finanziario rivolte ai nuclei familiari con un componente in uno degli stati in oggetto”.

“Lo stato vegetativo (SV), lo stato di minima coscienza (SCM) e la locked-in syndrome (LIS) – è scritto nella relazione – sono delle condizioni funzionali del cervello che insorgono subito dopo un evento acuto (traumatico, vascolare o altro ancora) diventando riconoscibili solo quando finisce il coma e che tali condizioni neurologiche di bassa responsività protratta sono andati aumentando negli ultimi 10 anni in conseguenza allo sviluppo delle tecniche di rianimazione e dei protocolli di assistenza giornaliera. La sclerosi laterale amiotrofica (SLA) è una malattia neurodegenerativa progressiva che colpisce i motoneuroni, quelle cellule nervose cerebrali e del midollo spinale che permettono i movimenti della muscolatura volontaria fino a portare alla completa paralisi degli arti ma con un risparmio delle funzioni cognitive, sensoriali”.

I pazienti che si trovano in una delle suddette condizioni – evidenziano i consiglieri Romaniello, Navazio, Santochirico e Dalessandro – presentano una situazione di gravissima disabilità, fatto che comporta un impegno quotidiano rilevante sul piano sia fisico, psicologico ed economico da parte dei familiari che prestano assistenza (care givers). Tale assistenza consente di evitare il ricorso alla degenza degli stessi in strutture ospedaliere, con conseguente e sensibile riduzione della spesa sanitaria e, soprattutto, dà al paziente la possibilità di vivere il più a lungo possibile in un ambiente familiare con il conforto e l’affetto dei propri cari”.

Nella relazione si sottolinea, a tale proposito, che “quello di de-ospedalizzare i pazienti incrementando i servizi assistenziali con lo scopo di tenere sotto controllo la spesa sanitaria, è uno degli obiettivi formulati nel Patto della Salute, triennio 2010/2012, intesa sottoscritta tra Stato e Regioni il 3 dicembre 2009. Lo strumento individuato per raggiungere tale obiettivo è quello del sostegno finanziario alle famiglie con un congiunto nelle suddette condizioni”.

In dettaglio, la proposta di legge prevede il riconoscimento, ai nuclei familiari residenti in Basilicata che hanno al loro interno un componente in SV, SCM, LIS e SLA, di un contributo mensile di Euro 500,00 destinato al familiare-care giver per lo svolgimento di attività di aiuto e supporto al congiunto. A parere dei consiglieri che hanno presentato la pdl “per quantificare il risparmio potenziale è necessario analizzare il costo che il sistema sanitario attualmente sostiene in caso di degenza ospedaliera. A tale proposito si evidenzia che i pazienti in SV, SCM, LIS e SLA, nella fase post-acuzie, vengono dimessi da sale di rianimazione e, per un periodo limitato di circa 6 mesi, possono trovare collocazione esclusivamente in strutture protette che prendono il nome di U.G.C. Unità per le Gravi Cerebro – Lesioni acquisite (in genere accreditate con il S.S.N.). Successivamente a tale degenza, i familiari possono decidere di ricoverare il paziente presso una L.A.I.C. (Lungodegenza ad Alta Intensità di Cura), accreditate con il S.S.N., o presso una R.S.A. (Residenza Sanitaria Assistenziale) dove le tariffe di degenza possono essere totalmente a carico del paziente o per il 50% sostenute dal S.S.N.

“Appare dunque evidente, sulla base di tali dati, che – sottolineano Romaniello, Navazio, Santochirico e Dalessandro – l’erogazione di 500 euro mensili consentirebbe un notevole risparmio per il sistema sanitario, pari a circa 4.000 Euro al mese a paziente in caso di mancato ricovero in Lungodegenza ad Alta Intensità di Cura (interamente risparmiate dal S.S.N) e di una cifra che varia dai 1.960 ai 2.860 Euro circa al mese per paziente in caso di mancato ricovero in Residenza Sanitaria Assistenziale (per il 50% risparmiate dal S.S.N)”.

Per una quantificazione delle risorse necessarie, si sottolinea che “in Basilicata, per l’anno 2010, sono stati monitorati (Associazione malati di SLA di Potenza) circa 20 casi di pazienti con SLA. Per quanto, invece, riguarda i pazienti in SV, SMC e LIS, non ci sono dati certi, non essendoci un’associazione per malati di questo tipo. Tuttavia, appare ragionevole ipotizzare che il numero di malati in tali condizioni non sia superiore alle 20 unità. Pertanto, le risorse necessarie annualmente per realizzare la misura, considerando un contributo finanziario di 500,00 Euro al mese a paziente, e che tutte le famiglie decidano di optare per il familiare care giver, sono stimabili in circa 240.000 Euro. La reperibilità di tali risorse sarebbe garantita dal notevole risparmio per il S.S.N. determinato dalla mancata ospedalizzazione dei pazienti a cui è rivolta la misura”.

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ragionamento che non fa una piega e che credo rappresenti un punto di forza di questa proposta, purtroppo rimanendo isolata in un contesto sanitario che, nel mentre vuole de-ospitalizzare, pure però non crea ancora quelle reti di supporto tecnico e sociale in grado di reggere l’impatto di manovre “riduttive” della sanità pubblica che pure l’attuale assessore alla sanità sta pervicacemente portando avanti con delle logiche con le quali personalmente non sono d’accordo…il problema non può essere solo quello dei costi, ma presuppone un coinvolgimento formativo delle famiglie che al momento latita, se non del tutto assente…ma ci avvieremmo su un lungo discorso…per il momento giudichiamo interessante questa proposta di legge 

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