24/05/2012

i terremoti sono tutt’altro che una eventualità remota in un paese sismico ed occorre prepararsi per tempo con azioni di risposta immediata che sono piani di emergenza sempre più dettagliati sulla base di precise mappature del rischio, e con azioni a lungo termine che riguardano le tecnologie costruttive ed il rispetto delle leggi già vigenti nella concessione di permessi…cose che tutti intuiamo e sappiamo necessarie e da costruirsi con priorità assoluta, ma che si lancino allarmi ansiogeni sul verificarsi di terremoti in tempi certi ed in zone più o meno certe non va per niente bene…

qui si coltiva una cultura della paura nell’amplificazione ansiogena della rete che ha poco a che fare con la cultura della prevenzione che è soprattutto conoscenza e consapevolezza sociale…

faccio così appello alla maturità delle persone nel non postare elementi che nessuna scienza può provare con ragionevole certezza!!!

miko somma

24/05/2012

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forse qualcuno in solipsistico giro per convegni pensa che i lucani siano dei poveri idioti perchè si son lasciati fare di tutto dalle compagnie petrolifere (e non solo) e dal potere politico che li rappresenta…selvaggi con l’anello al naso, pastori ignoranti e contadini zotici, da ammansire in una revisione del buon selvaggio di levi-strauss…bene, dimostreremo di che pasta son fatti i lucani, a cominciare dal mettere in campo la migliore politica del territorio e dell’economia che l’europa abbia mai conosciuta

miko somma

e non scherzo affatto!!!

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terre di mezzo, michele lapini, il petrolio lucano

eccovi i link al bel fotoreportage sul petrolio lucano di michele lapini che troverete su terre di mezzo di maggio, ancora in edicola (francamente non so se arriva da noi, quindi i link sia al sito di michele, che all’articolo sono molto utili)…
dopo averlo conosciuto, credo che michele sia diventato uno dei miei fotografi preferiti per l’accuratezza con la quale costruisce la “storia” di una foto a partire dalla conoscenza dei fatti e per lo scatto che rivela cromie tragiche ed un occhio aperto sulla realtà reale
http://www.michelelapini.net/portfoliocpt/laltro-amaro-lucano/ 
 
http://magazine.terre.it/notizie/rubrica/6/articolo/2467/amaro-lucano
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in ricordo di giovanni falcone

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somigliava moltissimo a mio padre e forse anche per questo fin dalle sue prime apparizioni nelle cronache mi era simpatico ben oltre il suo impegno contro la mafia…

lo ricordo in fine di giornata per evitare il fiume di retorica che ne ha accompagnato il ventennale…

al sopraggiungere della notizia ero in corteo sulla tuscolana, a roma, dopo l’incendio doloso in un centro sociale dove era moto un ragazzo, auro bruni, incendio sul quale non si è mai probabilmente fatta vera luce…

la notizia di quello che dopo qualche tempo fu chiamato “attentatuni” prese a serpeggiare nel corteo all’altezza di porta furba…

personalmente mi arrivò con tono beffardo da un certo “roscio”, quasi ne fosse contento (e cominciai forse da quel momento ad allontanarmi da quel variegato mondo che fino ad allora era nei centri sociali e nel quale pure ero vissuto)…

dopo meno di due mesi borsellino…le loro scorte…

mi si chiarirono molte cose in quei due mesi!!!

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Comunicato stampa di Comunità Lucana

questo comunicato non è stato inviato al sito istituzionale di basilicatanet, visto quanto già da noi espresso circa l’opera di confusione che puntualmente viene messa in atto o per imperizia (e ci può stare visti i criteri) o per cosciente manipolazione bulgara (cosa molto più probabile) delle affermazioni dei comunicati, il cui senso non andrebbe distorto, ma semmai solo adeguato alle esigenze di spazio concessogli in ciò che dovrebbe essere una sorta di rassegna dei comunicati inviati

tale attività riprenderà solo a seguito delle scuse ufficiali del sito basilicatanet

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Rilegittimare la politica vera, quindi le idee ed i progetti e non mai le mere appartenenze.

 

 

La sorte toccata all’ultimo Consiglio Regionale, lo scioglimento della seduta per mancanza del numero legale sul punto delicato della votazione sul bilancio di ARPAB, è la stessa sorte di quasi tutti gli ultimi consigli, aprendosi così delicate questioni politiche e di etica della rappresentanza non più rinviabili da un ordine del giorno della politica lucana che ormai pare del tutto distaccata dalla realtà di una regione che vive forse la sua pagina più buia ed in un quadro di prospettive pessime per il futuro.

 

 

Che vi sia uno scollamento tra i numeri della politica consiliare che rappresenta la volontà popolare e le attività “monarchiche” di una Giunta che esautora puntualmente il Consiglio o che vi sia una caduta verticale del senso di responsabilità che pur dovrebbe spingere i consiglieri ad esser presenti fino alla fine di una riunione dell’assemblea, poco cambia agli effetti del pauroso blocco democratico che sono proprio quelle continue mancanze del numero legale a palesare drammaticamente.

  

Blocco democratico che in sostanza si traduce o si potrebbe tradurre in un blocco amministrativo delle attività dell’ente regione stesso, lasciato orfano di quelle “indicazioni” legislative su materie di specifica competenza consiliare a cui neppure la giunta ed i suoi bypass potrebbe supplire, aprendosi la strada a commissariamenti di enti ed agenzie di fondamentale importanza e a “supplenze burocratiche” sulle sole attività di ordinaria amministrazione, nel rinvio “sine die” di quelle attività di programmazione oggi necessarie sia per la ristrutturazione della architettura amministrativa locale che i tagli sui trasferimenti dallo stato impongono, sia per quelle attività di programmazione territoriale che crediamo necessarie in virtù di fatti normativi intervenuti, prima su tutte il disposto all’art. 16 del decreto liberalizzazioni.

  

Una situazione pericolosamente depauperante il concetto stesso di democrazia potrebbe così aprirsi a meno della metà del percorso di vita della consiliatura e crediamo che in effetti tale depauperazione di fatto già esista e si dimostri proprio in mancanze del numero legale che paiono riguardare assenze tra i banchi della maggioranza, assenze che o sono ribellioni alle attività di un Presidente-monarca, ed in quanto tali aprono una questione di relazione tra governo e partiti di maggioranza che speriamo non si spenga in una mera ristrutturazione delle “poltrone”, o sono i sintomi della malattia che riguarda l’etica di base della rappresentanza politica, in altri termini se lo spirito che muove i consiglieri rispetto al loro ruolo istituzionale sia quello di rappresentanti della volontà popolare o cottimisti, nella seconda ipotesi conclamandosi evidente una profonda crisi del sistema politico su cui regge l’assetto di potere lucano.

  

Assetto di potere che, non riuscendo più ad onorare i patti con le filiere di consenso locale attraverso il rilascio di postazioni da cui gestire persino quell’ordinarietà di gestione su cui costruire localmente il consenso stesso, non sarebbe più in grado di tenere ancorati i rappresentanti eletti in virtù di quei patti alla maggioranza su cui pure regge una Giunta, richiamandoli se non al rispetto di quei patti infranti, al senso di responsabilità che attiene al ruolo istituzionale.

  

Una situazione che in entrambi i casi necessita non di rimedi, quanto di scelte da parte del Presidente. Scegliere cioè se vivacchiare nel compromesso quotidiano per evitare ulteriori imbarazzi fino a quella prima data utile per il suo disimpegno che potrebbe essere rappresentata dalle prossime politiche, ma che sarebbe oltremodo penoso personalmente e politicamente, oltre che dannoso per la regione, o far di necessità virtù e passare o alle sue dimissioni o a quello scioglimento del consiglio regionale, previa consultazione con il Presidente dello stesso, per vizio di funzionamento dello stesso che la legge gli consente e che, se nei fatti conduce comunque alle elezioni regionali anticipate, nel caso di simile atto di forza lo preserverebbe da quell’ammissione di non riuscire più a governare la regione che potrebbe essergli pregiudiziale per ulteriori sviluppi della sua personale carriera politica.

  

Scelga pure come crede il Presidente – ne ha facoltà – ma scelga l’unica strada democraticamente ed eticamente percorribile per riconciliare le attività istituzionali, nell’interesse di una regione a cui lo stato di impasse attuale può infliggere il colpo di grazia, quella di andare a votare per rilegittimare la politica, la politica vera, quindi le idee ed i progetti e non mai le mere appartenenze alle consorterie che sono e rimarranno così continuando, la vera palla al piede di una terra che può e deve riscattarsi.

  

Miko Somma, segretario regionale di Comunità Lucana

 

vi segnalo per tempo l’iniziativa, alla quale parteciperemo con un intervento

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infine il programma

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23/05/2012

ciò che appare sintomatico di un’epoca confusa come l’attuale è che nel descriversi chiunque ricorre a locuzioni identificative in negativo…è più facile, cioè, dire cosa non si è e cosa non si vuol fare, piuttosto che dire ciò che si è e ciò che si vuol fare…beh, credo che una differenza da questa melma la si rimarcherebbe proprio a partire dall’affermare la propria identità…bene, io sono di COMUNITA’ LUCANA e voglio concretizzare il nostro programma politico-amministrativo, nel rispetto del nostro statuto di movimento politico, nella nostra regione che merita altre idee…parola di uno che sta sulle balle a molti, a partire da alcuni rappresentanti di “movimenti”, forse anche perchè in genere chi è e cosa fa lo dice con chiarezza e senza ipocrisie, avendo soprattutto un progetto chiaro e limpido

miko somma

22/05/2012

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purtroppo la discussione sulla nostra proposta di legge di nuovo piano regionale dei rifiuti è rinviata al prossimo consiglio regionale utile perchè lo stesso scioglie la sua seduta per mancanza di numero legale sul voto al bilancio arpab, ma ormai accade quasi sempre…

dunque per la “tendenza” al ripetersi dell’evento, c’è aria di scioglimento del consiglio…

il piano rifiuti di COMUNITA’ LUCANA è lì e ci rimane…

noi prepariamoci a nuove elezioni regionali anticipate…

e chissà che il piano non si riesca a farlo approvare dall’interno ed a costruire finalmente la lucania che vorremmo!!!

miko somma

22/05/2012

riportare onestà e rigore nella pubblica amministrazione e nella politica non è tanto o solo questione di legalità, quanto di progetto…e così è la latitanza di un progetto a creare lo spazio al malaffare

miko somma

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22/05/2012

molto spesso i poteri reali si servono di miserabili il cui unico scopo è la delegittimazione delle istanze politiche più costruttive in favore dei “sogni” che nulla cambiano o delle rivoluzioni da tastiera…mi sforzo di essere così ancor più costruttivo per rendere il “lavoro” di questi signori oltremodo più duro

miko somma

21/01/2012

bene, sono contento che a parma il candidato del 5 stelle stia vincendo…avremo modo di vedere come opera questo giovane sindaco, a cui vanno tutti i miei più sinceri auguri vista la situazione debitoria disastrosa della sua città…ed avremo modo di vedere quanto si dovrà distaccare un sindaco grillino dalle stupidaggini demagogiche di grillo…

pdl ormai in via di dissoluzione (senza il suo capo non funziona più il partito di nani e ballerine ed un partito normale pare impossibile), a ruota seguirà il frantumabile pd (che esiste perchè esiste il pdl ed in realtà pare somigliare ad una sala bingo), l’udc è un moto intestinale, vendola si appanna, leoluca orlando cascio stravince a palermo

miko somma

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19/05/2012

la mente ovviamente corre, sull’onda di un complottismo che in italia è l’esperienza dei fatti e la conoscenza della nostra storia a rendere sempre plausibile, a scenari apocalittici di eterodirezione di alcuni fatti perchè si giunga ad altri…

oggi a brindisi qualcosa di inaudito, persino nell’assurda storia di un paese martoriato…

stiamo tranquilli e pensiamo che eventuali eterodirezioni possono anche aver messo di conto la rabbia della gente per incendiare ancor di più una situazione dove è la democrazia, per come l’abbiamo finora conosciuta, ad essere in gioco…

io sto con la democrazia!!!

miko somma

19/05/2012

brindisi…non so chi abbia mai potuto mettere in atto una simile infamia, ma la pista mafiosa pare poter essere la più accreditabile…DOBBIAMO ESTIRPARE PER SEMPRE QUESTO CANCRO DELLA MAFIA!!!
…questa è la prima prorità di un paese che vuol definirsi civile
miko somma