10/06/2012

l’economia non esiste come scienza a sè stante, distaccata cioè da una sua utilità al servizio di una idea del mondo e dalla politica che serve per metterla in comune come obiettivo sociale, obiettivo in cui essa trova la sua regola e così determina come questa idea possa concretizzarsi, ma da almeno 30 anni ci hanno convinto che la stessa economia sia qualcosa che possiede sue regole intrinseche, capaci cioè di determinarsi senza il controllo della politica e senza una idea del mondo…occorre così ritrovare il senso di un obiettivo sociale e sottomettere a questo l’economia e soprattutto gli economisti per domare le speculazioni e limitare le sperequazioni nella certezza che poche son davvero le leggi basilari dell’economia

miko somma

Osservatori e Registri.


Il 5 giugno i giornali e i Tg regionali titolavano, roboanti, dell’istituzione, in Basilicata, del primo osservatorio regionale sul Diabete… una sigla anglofona: BBDO (Basilicata Barometer Diabets Observatory). Bene, molto bene!!! Ora, molti cittadini, incoraggiati da questa buona iniziativa da parte della Giunta Regionale, si augurano che si istituisca, in maniera repentina, anche un Registro Tumori. E visto che l’Osservatorio sul Diabete è il primo, i cittadini di Basilicata si accontenterebbero anche di un Registro Tumori che arrivasse… Ultimo!!!

10/06/2012

landini (fiom), nonostante alcune vetustà di argomenti, mi piace sempre di più e credo che debba considerare seriamente un suo ingresso in politica, potendo così dare un ottimo contributo alla rinascita del paese

miko somma

10/06/2012

ciò che veramente mi lascia perplesso è l’attitudine di alcuni a costruirsi una realta su misura attraverso un patchwork di notizie che si adattano ad una volontà di vedere le cose del mondo non in una loro possibile oggettività, ma in una sorta di rappresentazione teatralizzata del proprio ego (e mi viene in mente schopenauer), utile ad annullare ogni inevitabile contraddizione della realtà in rapporto proprio a questo (cioè che deve adattarsi all’io) e quindi forse “facile”…andare a certe tendenze dell’antropologia sociale delle comunicazioni aiuterebbe a comprendere il pericolo insito in questa deriva che porta dritti dritti a nuovi fascismi fondati non più sulla nazionalizzazione delle masse (cosa che implica un pensiero forte e quindi dominante), ma sulla relativizzazione delle stesse (cosa che implica una serie di “controllori” occulti dei tanti “pensieri” deboli seguenti alla tendenza descritta)

miko somma