19/06/2012

comunita-lucana-jpeg_thumbnail38.jpg

chiaro che il nostro punto di riferimento non è una lucania “antica”, supposta “felix” ma oppressa dai notabili e dai proprietari terrieri, dai dazieri e dal clero di campagna o di città ed ancora dalle metamorfosi di quei poteri nei decenni del fascismo e del monocolore dc, ma altrettanto chiaro che mai il nostro riferimento potrebbe essere quello della lucania pd/post-democristiana e tutt’appostista dipinta ed imposta dalla propaganda più becera del regime autocrate di via verrastro, della lucania petrolizzata che succhia idrocarburi e coscienze, delle filiere del consenso in cui prospera il familismo amorale e le logiche dei clan, delle classi di potere auto-referenti che hanno perso ogni contatto con la realtà, fino a costruirsela su misura dei propri interessi..

e men che meno trovare una impossibile mediana clerico-donnabondiana tra due mondi che nella loro distanza propongono sempre un popolo bue e dei padroni…

ancor meno quei bagni “salvifici” nel fango di un’economia internazionalizzata che comunque ci vedrà sempre marginali nel defloramento della terra e nella rapina delle risorse…

occorre fare altro e stiamo provando a fare altro

miko somma

18/06/2012

conosco questa regione palmo per palmo e conosco tutte – dico tutte – le criticità ed i problemi storico-economici cronicizzati ed odierni della nostra terra, ne conosco le colpe e le stratificazioni collettive di queste colpe…

conosco visi e storie personali e collettive di una terra che necessita di un progetto serio, realistico e che tenga insieme tutta la sua società e non solo le avanguardie avvedute, i rabbiosi od i sognatori, conosco la macroeconomia e le microeconomie, i processi produttivi, l’agricoltura, il turismo, l’amministrazione, la buona sanità e la necessità che “tutti abbiano almeno una speranza da coltivare nella vita…

ed ho molte soluzioni…

basterà?