UNA POSSIBILITA’.

Quante gocce di sudore (non necessariamente metaforico) per mettere su la macchina organizzativa di una raccolta firme per un referendum (o per una legge di iniziativa popolare)… quanto impegno profuso per battaglie di civiltà e democrazia. E, poi, il raggiungimento del risultato (magari 500.000 firme) e la gioia per questo importante traguardo raggiunto!!! E dopo? Dopo ci mettono poco ad aggirare l’ostacolo legiferando, magari, in modo tale da rendere quasi inutili quelle gocce di sudore e quell’impegno profuso a piene mani da decine, centinaia di persone che non ci stanno a “subire” l’arroganza del potere arroccatosi nei palazzi e incurante delle istanze dei cittadini.
Sarò bastian contrario, ma ritengo queste battaglie una specie di lotta contro i mulini a vento. Non contenti di delegare la nostra vita a qualcuno che della nostra vita ha più volte dimostrato di fregarsene allegramente, ci inventiamo altri sistemi per “delegare” ad altri!!! Sia chiaro: Si tratta di battaglie sacrosante, di espressioni di democrazia importanti!!! Ma la democrazia, se mi è consentito, è ANCHE questo… ma NON SOLO!!! E, se ci pensiamo bene, 500.000 (o 1.000.000) di persone che si recano presso dei banchetti (o in Municipio) ad apporre una firma in calce ad un Quesito Referendario o una Proposta di legge Popolare, se pure sono messi in condizione di esercitare un proprio diritto, non sono, tutto sommato, in condizione di fare tutto ciò che va fatto per la democrazia e per i diritti!!! Infatti anche questo è un modo per delegare, per l’ennesima volta, la propria volontà a qualcuno (che siano comitati promotori o gruppi politici), senza pensare che, così facendo, la strada per il cambiamento si allontanerà ancora una volta. Una lotta fatta a piccolissimi passi e, secondo me, a compartimenti stagni: affrontare un problema alla volta, senza avere un quadro d’insieme della situazione. Ripeto: è importante intraprendere il cammino verso questi traguardi!!! Ma è ben più importante che l’impegno di tutti sia teso ad un orizzonte molto più allargato. La democrazia non è tale solo perché ti viene data una matita ed una scheda elettorale!!!  La democrazia, privata dell’impegno costante dei cittadini, di progetti a largo raggio e, soprattutto, di persone che ci mettano cuore e mente, se non proprio la faccia, per raggiungere traguardi utili alla collettività, rimarrà sempre una pura ASTRAZIONE. Se si vuole che la Democrazia diventi una REALTÁ, sarà necessario che ognuno di noi dedichi ad essa una parte del proprio tempo. Impegno e partecipazione attiva alla progettazione di una società che, è sotto gli occhi di tutti, non va più bene!!! Le mille battaglie, i mille rivoli in cui si divide la nostra società dovrebbero confluire in un fiume nel quale scorrano tutte, dico TUTTE, le istanze della collettività. Una serie di battaglie singole, per quanto sacrosante, rimangono delle velleità belle e buone. La battaglia per l’ambiente, la battaglia per l’acqua pubblica, la battaglia per la legalità, la battaglia per i costi eccessivi della politica, la battaglia contro la corruzione, sono tutte battaglie indispensabili, ed indicano una voglia di cambiamento, da parte delle persone, ma che, allo stesso tempo, fissano un limite grandissimo a questa voglia di cambiamento. Marciare per obiettivi separati, porta ad una frammentazione delle istanze che, nel migliore dei casi, può essere sintomo di personalismi e leaderismi che a poco servono alla collettività… nel peggiore dei casi portano ad una dispersione delle energie che a quel potere che si è arroccato nel palazzo, non può che portare giovamento. Il discorso, invece, sarebbe ben diverso se si pensasse a creare una struttura di cittadini di diverse provenienze (politiche e sociali) che si mettessero ad un tavolo a progettare un nuovo modello di società e facessero sintesi di tutte le singole istanze.
Comunità Lucana è un tentativo del genere. Vuole prescindere da appartenenze pregresse e da personalismi, per farsi strumento a disposizione di chiunque abbia a cuore l’avvenire di questa regione e, soprattutto, abbia voglia di muoversi in prima persona nell’impegno e partecipazione politica!!! Perché ogni singola battaglia, legittima e sacrosanta, non può muoversi da sola, ma ha bisogno di muoversi assieme a tutte le altre battaglie. Tante singole battaglie che siano una vera e propria “guerra di liberazione” da un sistema che da decenni ci mostra limiti profondi!!! C’è bisogno di ripristinare un minimo di normalità, in questa regione… e non ci sarà possibile farlo “dall’interno” dei vecchi partiti, o dei vecchi schemi politici. C’è un’esigenza primaria, da queste parti (ma anche a livello nazionale), che è quella di avere un progetto che venga prima degli schieramenti. Un progetto largamente condiviso, che metta davanti a tutto l’interesse e il bene collettivo!!! Questa è l’unica strada percorribile, e la trasformazione di Comunità Lucana da movimento a Partito Politico è stata una scelta obbligata: cercare di offrire a tutti coloro che hanno a cuore il bene di questa regione e che si sentono poco (o per nulla) rappresentati dai “vecchi” partiti, una possibilità!!! Non è più tempo di meditare, ma di rimboccarsi le maniche e cominciare a lavorare per cambiare veramente lo stato di fatto!!!!

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Siamo agli sgoccioli.

Credo che questa regione sia prossima al punto di non ritorno, al punto di morte della speranza… soprattutto per il fatto che sono in tantissimi a pensare che ad un centrosinistra fallimentare e clientelare, l’unica alternativa possa essere un centrodestra incapace, inconcludente e, permettetemi di sospettare, in sostanziale accordo col centrosinistra.