Nota stampa di Comunità Lucana – Convocazione di conferenza stampa

questa nota stampa non è stato inviata al sito istituzionale di basilicatanet, visto quanto già da noi espresso circa l’opera di confusione che puntualmente viene messa in atto o per imperizia (e ci può stare visti i criteri) o per cosciente manipolazione bulgara (cosa molto più probabile) delle affermazioni dei comunicati, il cui senso non andrebbe distorto, ma semmai solo adeguato alle esigenze di spazio concessogli in ciò che dovrebbe essere una sorta di rassegna dei comunicati inviati

tale attività riprenderà solo a seguito delle scuse ufficiali del sito basilicatanet

Oggetto: proposta di modifica dell’art 45 legge 99/09 – istituzione fondo per la riduzione del prezzo dei carburanti alla pompa (bonus idrocarburi)

 

Si informano gli organi di stampa e di informazione che lunedì 16 c.m. alle ore 11 presso la sala conferenze della provincia di potenza, 3° piano, p.zza m. pagano potenza, avrà luogo la presentazione alla stampa ed ai parlamentari lucani, a cui sarà consegnata per gli atti che vorranno porre in essere, proposta di modifica dell’art. all’oggetto, riguardante il cosiddetto “bonus idrocarburi”.

 A tre anni dall’entrata in vigore della Legge 99/09 che innova la materia nello specifico delle estrazioni di idrocarburi, ed in particolare dell’art. 45 che lo istituisce, i benefici del Fondo per la riduzione del prezzo alla pompa dei carburanti per i residenti nelle regioni interessate alle estrazioni di idrocarburi liquidi e gassosi, ancorché l’assegnazione dello stesso beneficio sia in ritardo nelle annualità, mostra i suoi limiti strutturali che riassumiamo, tratti dalla relazione alla richiesta di modifica, in:

·         non universalità del diritto, non comprendendosi perché un residente che non abbia patente di guida e che non lo abbia richiesto, non possa usufruire di un beneficio che, ipso iure e nei principi generali del diritto, è stabilito come universale, quindi non richiedibile, ed espressamente indicato come usufruibile dai “cittadini residenti nelle regioni interessate”, intendendosi con ciò “tutti i cittadini” e non solo determinate categorie,

 

·         farraginosità dei decreti attuativi che, oltre a quanto già espresso nel precedente capoverso in tema di universalità del diritto legato al beneficio, hanno stabilito per la sola Regione Basilicata l’istituzione della card idrocarburi, lasciando potestà ad altre regioni di gestire il beneficio stesso, con ciò ledendo principi costituzionali,

 

·         nessun ciclo economico locale, essendosi tradotta la card carburanti solo in parziale risparmi di spesa per la veicolarità privata, senza i ritorni di ciclo locale che pure sarebbero necessari ad una regione economicamente depressa per stimolare sia i settori produttivi in crisi, sia i settori da incentivare, e che riteniamo l’uso esclusivo del beneficio per l’acquisto di tipologie di beni prodotti in loco potrebbe assicurare,

 

·         incentivo al consumo di sostanze inquinanti e disincentivo al trasporto pubblico, traducendosi una spesa dedicata al solo acquisto di carburanti o in aumenti dell’uso degli stessi, palesandosi probabilmente anche la diseducazione che usi sentiti come gratuiti dei carburanti potrebbe aver stimolato nei cittadini, oppure non diminuzioni, pur auspicabili, di questi consumi che solo implementi del trasporto pubblico consentirebbero,

 

·         litigiosità amministrativa, palesatasi in ricorsi di altre regioni, ammesse al beneficio di cui al comma 2, presso la giustizia amministrativa, ricorsi tali da bloccare gli iter annuali di assegnazione, creando situazioni di sfiducia nella cittadinanza beneficiaria della regione che contribuisce all’estratto nazionale per circa l’80% degli idrocarburi liquidi ed il 40% di quelli gassosi, in percentuali quindi da far supporre una specificità concreta della norma, pur coperta da una generalità astratta.

  

A tal fine l’articolato della proposta mira alla sostituzione del fondo per la riduzione del prezzo dei carburanti, dai cui disposti attuativi nasce il bonus idrocarburi, con il Fondo esclusivo per l’acquisto di derrate alimentari agri-zootecniche prodotte localmente, secondo modalità di coltivazione ed allevamento biologico e biodinamico, nelle regioni interessate dalle estrazioni di idrocarburi.

  

Si ritiene che, attraverso una modifica dell’articolo in questione che sposti il beneficio ottenuto con l’aumento delle royalties per le estrazioni di idrocarburi dal 7 al 10%, a questo fondo porti a notevole miglioria di efficacia il beneficio stesso per i cittadini lucani e non solo, portando al settore economico primario nella sua varianti a più alto tasso di manodopera, a maggiore ritorno in termini di prevenzione sanitaria pubblica sulla qualità degli alimenti ed a più alta valenza di presidio di protezione ambientale del territorio, effetti economici tesi non solo a tamponare la crisi del settore agricolo, attraverso lo sviluppo degli stessi, ma ritorni di ciclo economico locale che non mancherebbero di manifestarsi in seguito all’afflusso di risorse economiche aggiuntive, altrimenti destinate a continuare ciclo economico in altre economie, che si riverserebbero positivamente nel circuito ormai asfittico dell’economia lucana.

  

Continua così dopo la proposta di legge regionale giacente in commissione ambiente relativa al piano regionale dei rifiuti elaborato dal nostro movimento, la fattiva e concreta attività di Comunità Lucana.

  

Copia della proposta sarà consegnata ai sig.i giornalisti durante la conferenza stampa (ndr. e naturalmente pubblicata su questo blog)

Miko Somma, segretario regionale di Comunità Lucana.