La “Potenza” della Piazza.

Oramai sembra diventato il tema dominante delle discussioni, in Città, il Restyling della Piazza principale di Potenza: Piazza Mario Pagano. In tanti si affannano a disquisire in termini di estetica (o di gusti personali), di opportunità o, magari, tendono a mantenere il giudizio “in sospeso” nell’attesa dell’inaugurazione, prevista per il 13 ottobre. Nell’ipotesi che il 13 ottobre venisse riconsegnata la Piazza ai cittadini, avremmo un caso di consegna “quasi” nei termini. La cosa è piuttosto rara, in questa città: infatti, se si esclude il caso dei lavori di ripavimentazione di Via Pretoria, di qualche anno fa, che furono consegnati addirittura in anticipo rispetto ai termini riportati nel contratto d’appalto, di altre opere di una certa importanza, ahinoi, non si immagina neppure  il giorno in cui verranno consegnate. Per cui, la buona notizia è che quest’opera sarà conclusa con un piccolo ritardo (una ventina di giorni) anche a causa di una perizia di variante che si è resa necessaria per consentire i lavori di ripavimentazione di Via Orazio Petruccelli, per consentire pavimentazioni “tattili” per i non vedenti ed ipovedenti, e per completare l’impianto di illuminazione della piazza che, pare, provvederà a rendere più luminose anche le facciate del Palazzo del Governo e del Teatro Stabile.
la Piazza  era stata immaginata in altro modo; si aveva l’intenzione di colmare il leggero declivio da Via Pretoria al palazzo della Prefettura, in modo da renderla perfettamente piana. A ridosso della Prefettura, il dislivello tra piano della piazza e piano stradale, sarebbe stato “ammortizzato” da delle vasche con getti d’acqua di sicuro effetto scenico. Sappiamo tutti com’è andata. Dopo proteste dei cittadini, incontri in teatri e discussioni per quartieri, alla fine, il progetto non passò. E non se n’è sentito parlare per diversi anni… fino al marzo scorso, quando il Sindaco Santarsiero e la sua Giunta, annunciarono l’inizio dei lavori in data 26 marzo 2012. Questo scatenò di nuovo polemiche e discussioni, anche perché i lavori sarebbero stati in esecuzione anche durante il Maggio Potentino, con le importanti manifestazioni della Parata storica dei Turchi, oltre alle manifestazioni religiose. Ma i lavori andarono avanti. Fatta questa lunga premessa, la domanda che mi sono sempre fatto è la seguente: Perché questa fretta indiavolata? Fretta, sì!!! Indiavolata, senza ombra di dubbio!!!
Io mi sono dato una risposta che, ovviamente, è un’opinione personale e, pertanto, contestabile da chiunque. Ma la mia impressione è che dopo più di otto anni di Governo della Città, il Sindaco Santarsiero non avesse, finora, lasciato nessun segno evidente del suo progetto Politico e amministrativo. In effetti si era trovato a dover mettere in cantiere opere programmate già da amministratori precedenti. Aveva provato a lasciare il suo “segno” con la meraviglia delle meraviglie: il “Nodo Complesso del Gallitello”… salvo ritrovarsi coi lavori sospesi e, ad oggi, non si è in grado di formulare ipotesi di chiusura di questi lavori. Ecco il grosso problema per il Sindaco Santarsiero: Voler lasciare un segno tangibile e indelebile del suo operato di Amministratore del Capoluogo!!! Un’opera rilevante, sulla quale ha investito tanto, in termini di immagine e di impegno… salvo ritrovarsi a dover fronteggiare questioni impreviste ed imprevedibili che hanno differito il completamento dell’opera in maniera indeterminata. Al posto del Sindaco, anch’io sarei “deluso”. Investire tutto ciò che si può investire, metterci tutto l’impegno di questo mondo e non riuscire a raccogliere i frutti di tutto quest’impegno dev’essere un rospo veramente difficile da mandare giù. E siccome a questo mondo nulla è certo, e in politica lo è ancora meno, e il traguardo di “Potenza 2014” non è detto che si riesca a tagliare, beh… al nostro Sindaco è venuta  molta fretta. Fretta di consegnare, comunque,alla storia di questa città un “simbolo” dei suoi anni di Amministratore, nei quali, come ci ha sempre voluto far sapere, si sono spese cifre sostanziose per opere ed investimenti. Ed ecco che, alla fine, si tira fuori dal cassetto il vecchio progetto di riqualificazione della Piazza principale!!!!
Sia chiaro: comprendo in toto le motivazioni del Sindaco. Chiunque, con un po’ di ambizioni serie, nell’intraprendere un qualunque percorso, ci  tiene a lasciare traccia evidente del proprio operato. Comprendo, assolutamente. Ma comprendere e condividere non sono per nulla la stessa cosa.  La fretta, caro Sindaco, non è mai stata foriera di risultati apprezzabili!!! Come nel caso della ZTL (Zona a Traffico Limitato), che è stata istituita frettolosamente e che, come si è visto, ha suscitato più polemiche che apprezzamenti. Come questa Piazza, che ha voluto con tutto se stesso!!! Per lasciare un “monumento” al suo operato Politico-amministrativo. Ma anche in questo caso, la fretta ha giocato degli scherzi piuttosto sgradevoli. Una perizia di variante per la ripavimentazione di Via Petruccelli? Ma, di grazia… non si poteva pensarci al momento della fase di progettazione? Anche perché una perizia di variante presuppone “Eventi imprevisti ed imprevedibili” e, nel caso in questione, la Via Orazio Petruccelli non è “saltata fuori” da uno scavo. E neppure l’idea dell’illuminazione delle facciate del Teatro e della Prefettura, mi paiono elementi imprevisti ed imprevedibili. E, pensandoci bene, neppure l’idea della pavimentazione tattile per non vedenti e ipovedenti. Se questo progetto voleva essere la prova della sua capacità Politica e amministrativa, se doveva rappresentare il segno tangibile dell’operato di questi otto anni beh…  il risultato non è proprio di quelli da entusiasmare!!!  In otto anni avrebbe avuto la possibilità di lasciare ai cittadini potentini una città migliore, più vivibile, più a misura d’uomo. E visto che, magari, le sue ambizioni politiche mirano ad uno scranno in Parlamento o, eventualmente, in Via Verrastro, il biglietto da visita di una Piazza alla quale si è voluto dare un pizzico di modernità, come qualcuno pure ha scritto su Facebook o su Twitter, non mi pare che possa essere molto efficace, per questi scopi. Questa è l’idea che mi sono fatto: la Consiliatura, probabilmente, non arriverà alla scadenza naturale del 2014. Le legittime ambizioni di andare ad occuparsi di Politica a livelli più alti, hanno prodotto questo risultato che, in fin dei conti, non mi pare un granché. Anche perché, a conti fatti, se oggi si discute anche animatamente della Piazza, tra qualche anno o ci si sarà fatta l’abitudine, o a qualcuno verrà l’idea di farne un’altra revisione… ma in pochi si ricorderanno del Sindaco che la volle siffatta.
Non mi sono addentrato in discussioni di natura estetica, né mi sogno di attaccare politicamente il Sindaco per mezzo di lavori concernenti la piazza principale. L’attacco politico che faccio al Sindaco è semplicemente questo: Si sarebbe potuto pensare ad un progetto di città diverso, con meno colate di calcestruzzo e più idee a vantaggio dei cittadini. Questo non è stato fatto!!! Il risultato di questa giunta è tutto in una piazza che lascia perplessi molti dei suoi cittadini. Un po’ pochino, per pensare di lasciare tracce profonde nella sua storia.

Si sappia, comunque, che non ce ne staremo con le mani in mano! E visto che il traguardo del 2014 potrebbe non essere raggiunto, siamo pronti a metterci in gioco e, soprattutto, a progettare una città differente. Una città che serva ai cittadini. Come, finora, non è stato fatto.

 

Antonio Bevilacqua – Segretario provvisorio per la città di Potenza di Comunità Lucana.

Pubblicato in Blog

28/09/2012

villa d’agri, 27/09 incontro sul pozzo di petrolio cittadino…


spiace notare che quando si dice la verità qualcuno si arrabbia (nello specifico una ex consigliera regionale a cui ho ricordato che suo fratello da consigliere regionale di rifondazione ratificò in consiglio regionale gli sciagurati accordi petroliferi del ’98), ma così vanno le cose quando appunto si è abituati a dire sempre ciò chesi pensa, ciò che  appunto è vero con nomi e cognomi e soprattutto senza riguardo per alcuno…

spiace però anche che qualcuno venga sotto il palco appena terminato il mio intervento per minacciare violenze fisiche nei miei confronti…

 

per la prima parte preferisco non commentare neppure le “piccinerie” di succedanei dei poteri lucani, per le minacce (ancorchè risibili fisicamente, vista la prestanza fisica del soggetto che le ha proferite pubblicamente ed in modo tale da dover richiedere che alcuni si frapponessero ad impedirgli qualsiasi contatto con me) ho appena sporto querela alla locale stazione dei carabinieri per tutela non solo della mia persona, ma anche dei miei beni…
o qualcuno crede che la basilicata sia il far west?

miko somma (n.b. minacce che devo precisare non attengono alle mie dichiarazioni sul consigliere, ma al mio ricordare che il vero problema di quella valle rispetto al petrolio risiede principalmente in alcuni atteggiamenti “mendicanti” delle persone)

L’italiano non potrà mai essere come i Francesi, o gli Spagnoli o finanche come i Greci. Sono realtà molto simili, ma per l’Italiano non esiste un’unione a base di “Dio-Patria-Famiglia”. Diciamo che manca il concetto di Patria. Dio e Famiglia se li sono spartiti da secoli i vari signorotti locali (laici e religiosi, si badi bene!!!)… in quel sistema che Banfield definì “Familismo amorale”. Pertanto, è inutile cercare di stimolare l’Italiano con esempi che per lui non saranno mai significativi. Se vi aspettate la rivoluzione, qui in Italia, allora sappiate che questa rivoluzione potrà avvenire solo spezzando il Vincolo “Familiare”.

26/09/2012

per stare agli avvenimenti di madrid, mi preoccupa molto una piazza mossa dalla sola comprensibilissima e condivisibile rabbia per un sistema politico incapace di comprendere che dietro i numeri da tagliare per tener buoni i mercati ci sono esseri umani che soffrono per errori altrui…

mi preoccupa perchè la rabbia in se stessa non è mai un’alternativa, necessitando questa di una struttura di pensiero condiviso che metabolizzi la stessa rabbia in un’azione più ampia e coerente ad un progetto…

 

 

le piazze, in periodi di crisi, sono troppo facilmente manovrabili e forse anche funzionali invece a progetti che non fatico a vedere come il tentativo di affermarsi di oligarchie che prescindono dalla democrazia, utilizzando la rabbia popolare per destrutturare un sistema almeno teoricamente rimovibile di eletti e sostituirlo con forme atipiche di democrazia (leggi democrazia del web e simili grandifratellate) facilmente eterodirigibili…

 

 

ecco, datemi invece un progetto ed in quella piazza, in quelle piazze, io ci sarò, nella pratica di un azione pacifica, critica e razionale che credo sia l’unica via alternativa alla violenza che genera solo altra violenza…

 

al momento, io non vedo progetti in campo che valgano una sola goccia di sangue

 

miko somma

25/09/2012

ritorno in consiglio regionale…tra le altre, approvazione del rendiconto per l’esercizio finanziario 2011 dell’arpab – deliberazione del direttore n. 128 del 13/07/2012 – dgr n. 969 del 24/07/2012…la stessa arpab che ancora non ha consegnato alla commissione d’inchiesta su fenice tutti i documenti richiesti…ne vedremo delle belle?miko somma

25/09/2012

massimo franco (il fatto) per illustrare la crisi della malapolitica “toppa” di brutto, citando come esempio di una benefica mancanza di partiti l’italia post-unitaria e pre-fascista…dimentica costui che il suffragio all’epoca non era proprio universale (sino al 1905 si votava per censo) ed il concetto stesso di democrazia, seppur esistente, molto paternalista, una concessione…

mi sono stufato di sentire stupidaggini sui partiti…e quando li avremo eliminati a chi demandiamo l’organizzazione del pensiero in pratiche politiche, alla piazza (anche virtuale) ed alla sua visceralità facilmente manovrabile nelle dinamiche di massa?…

piuttosto mi porrei il problema di come fare in modo che i partiti, non necessariamente gli attuali, non siano più comitati d’affari

miko somma

25/09/2012

il vero problema della politica italiana è costituito probabilmente dal fatto che a far da classe dirigente abbiamo delle mezze calzette senza alcuna idea di cosa siano i valori civici, dei rincalzi che tangentopoli scaraventò dai gabinetti di segreteria alla ribalta nazionale senza che avessero maturato alcuna idea del bene pubblico e poi, a seguire, i loro pargoli affamati, delle inascoltabili erinni del “se nun magno io, magnano l’antri”…e buona parte di questa poltiglia melassosa ce la ritroviamo in eredità per la nevrosi tutta italica del voler fare le pulizie di primavera aspettando qualche uomo della provvidenza

miko somma

24/09/2012

non ci vedo nulla di eroico nelle dimissioni della polverini, oltre l’atto dovuto…se vuol dare a bere che non conosceva i vizi di chi le ha portato i voti per la presidenza della regione lazio libera di farlo, ma il vero problema rimane il suo partito di cialtroni, certo perfettamente bilanciato da altri cialtroni, ma l’oscar è decisamente il loro…prevedo rapido passaggio della fascistona all’udc e valanga di dimissioni nelle altre regioni

miko somma

24/09/2012

bene, monti si bea del rapporto ocse che prevede per il paese, in virtù delle “riforme” e dei sacrifici sin qui fatti, una contributo alla crescita del PIL del 4% in 10 anni…avete letto bene, 4% in 10 anni, quindi 0,4 % all’anno se tutto va bene…quindi il “sedere” (altro che sacrifici!!!) che la gente si sta facendo è per questa ridicola cifra frazionaria, mentre ogni anno dovranno sparire circa 45 miliardi di spesa pubblica per il pareggio di bilancio…l’economia, almeno una certa economia, ha del tutto perso il senso del reale

miko somma

Repubbliche numerate.


Ci avevano raccontato la favola di un paese che non era governabile per il suo assurdo sistema elettorale. E ci hanno raccontato la favola che il nuovo sistema assicurasse la governabilità… l’unica cosa che è cambiata, da prima a seconda Repubblica, è il senso degli affari dei cosiddetti Rappresentanti del popolo…

22/09/2012

per anni uno dei mantra del pensiero liberista è stata la liberazione” dalla ciclicità dell’economia, intendendosi per ciclicità l’alternarsi di periodi di espansione economica a periodi di recessione, una cosa del tutto naturale, ma che spaventava la rapacità avida di continui guadagni…si è così costruita una crescita continua fondata sul nulla e sull’effimero, sulla moltiplicazione fittizia della ricchezza attraverso derivati finanziari, attraverso il rimandare sempre il conto alle generazioni future, attraverso una politica di rapina delle risorse e precarizzazione della forza lavoro…fino a quando il ciclo è ripreso, come sopraggiunge l’autunno dopo l’estate…non sarà una crisi breve, anzi!!!…prepariamoci ad dover reimparare molte cose che credevamo patrimonio della storia delle generazioni passate

miko somma

21/09/2012

serenamente, molto serenamente, credo sarebbe il caso di avviare qualche seria discussione sull’estensione della perimetrazione del parco nazionale della val d’agri alla mezzaluna che comprende la parte di pianura tra marsico nuovo e villa d’agri, una mezzaluna di territorio che, ricompresa nei limiti del parco, trarrebbe gran beneficio non solo ambientale, ma anche economico da tale estensione, viste le ricadute evidenti in termini di marketing dei prodotti di un’agricoltura condotta in un parco

miko somma


Il Sindaco Santarsiero per anni ha spiattellato le cifre “spese” per le mirabolanti opere da realizzare in questa città. Finora, a quanto pare, non è stato portato a termine nessuno dei lavori fiore all’occhiello di questa Giunta Comunale… il Nodo Complesso del Gallitello è fermo! I lavori di Piazza Mario Pagano, che dovevano concludersi entro il 18 settembre, sono ancora in corso e si è prorogato il termine di consegna. Finire le opere pubbliche nei tempi stabiliti, in questa città, è una chimera!

my way

19/09/2012

miro ad un governo dei migliori per la mia regione e ne sono conseguente in ogni atto ed ogni comunicazione

miko somma