05/10/2012

Il senso della giustizia passa anche attraverso il voler riconoscere il giusto valore delle cose. Fin quando il ciarpame (materiale o intellettuale) sarà ritenuto bene supremo ad altissima priorità, capiterà inevitabilmente che il bello, il talento, l’onesto, il ben fatto e la virtù in genere vengano calpestati o criticati o derisi. Ogni volta che ci sottraiamo al compito morale del discernimento, regaliamo al mondo il nostro piccolo personale contributo d’iniquità.

art’in mente

05/10/2012

ciò che fa pensare è che in regione si trovano 6 milioni di euro (uno in più dei richiesti) per salvare una giunta decotta (giunta santarsiero a potenza) e per una leggina sui gas (gruppi di acquisto solidale) mancano e non si trovano 20.000 euro…questione di interessi prevalenti, certo interessi differenti, ma il valore di indirizzo che è compito della politica dovrebbe appunto esprimersi anche, forse soprattutto, attraverso queste piccole cose

miko somma

05/10/2012

ci sono due modi di affrontare questa inadeguatezza della politica, l’uno pensare di rompere tutto alla maniera dei bimbi, con la rabbia dell’assoluto insito nel loro io, frantumando il giocattolo avuto in dono e che non è ciò che si sognava (vogliamo chiamare quel giocattolo democrazia?), l’altro, costringendo la politica a cambiare attraverso l’impegno personale, la cognizione di causa, attraverso la ferrea volontà di non corrompersi, lasciarsi andare, ritirarsi nell’eremo, aprirsi al confronto con tutti, sempre, dovunque e comunque, persino con l’esempio personale in una forma di ecumenismo civile che forse spiazza, ma è produttivo di valori reali…

l’uno richiede poco impegno, frasi fatte ed un pensiero corto, l’altro richiede studio, impegno ed una visione lunga e di lungo periodo…personalmente ho scelto questo, seguire la strada apparentemente più difficile, ma quella che fa la differenza

miko somma