l’eccidio di rionero in vulture

Rionero in Vulture (pz), 24 settembre 1943, nei pressi del Calvario, alla periferia del paese, un contadino, Pasquale Sibilia, svegliato di soprassalto dalle grida della figlia, esce di casa imbracciando un fucile. Vede un sergente dei paracadutisti italiani, giunti questi in paese insieme ad una colonna tedesca in ritirata, che sembra gli stia rubando una gallina e gli spara, ferendolo di striscio. Il militare risponde al fuoco colpendo all’inguine il Sibilia.

Parte la dura rappresaglia. Il capitano dei paracadutisti, autorizzato dall’ufficiale tedesco, fa rastrellare 16 giovani che, insieme al Sibilia, portato su una barella, vengono trucidati a colpi di mitragliatrice. Uno soltanto, Stefano Di Mattia, creduto morto perché svenuto, sfugge al massacro giacendo sotto i corpi dei compagni.

I morti furono: Emilio Buccino, Antonio Di Pierro, Pasquale Di Lucchio, Pietro Di Lucchio, Marco Grieco, Michele Grieco, Donato Lapadula, Giuseppe Libutti, Angelo Mancuso, Donato Manfreda, Giovanni Manfreda, Pasquale Manfreda, Antonio Santoro, Gerardo Santoro, Giuseppe Santoro e, naturalmente, Pasquale Sibilia.

L’11 settembre erano già morti, nella sparatoria scatenata dai tedeschi durante l’assalto ai magazzini della VII armata, Antonio Cardillicchio, di 17 anni, colpito mentre tenta di trascinare un sacco di farina ed Elisa Giordano Carrieri, che resta intrappolata nei magazzini e perisce nel successivo incendio.

Sul posto è eretta una stele monumentale sormontata da una fiaccola bronzea a perenne memoria. Rionero, recentemente, è stata insignita della medaglia d’argento al valor civile.

da “Due eccidi nazisti in Basilicata” di Michele Strazza

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27/10/2012

incassata la condanna a 4 anni (seppur 3 condonati) e pronunciati giudizi sulla sentenza che ad un qualunque cittadino costerebbero ulteriori condanne per ulteriori e vari reati, berluskoni ci ripensa (e verrebbe da chiedersi se ci abbia poi mai pensato davvero) e decide di “rimanere in campo”…guarda un po’!!!…questo paese non può permettersi altre barzellette, soprattutto se i voti personali che a costui può procurare il suo immane patrimonio (e quindi altra cosa dai voti politici di una qualunque destra) dovessero finire a sostegno di altri governi tecnici che finirebbero per ridurre il paese ad una monarchia dei professori e ad un protettorato della finanza

miko somma

Sarebbe ora che la piantassimo di stare a fare le solite menàte… se si vuole che qualcosa migliori, in questo paese e nel mondo, è necessario che nella pubblica amministrazione e nella politica vi siano più persone oneste e perbene. Pertanto, basta blaterare!!! Le persone oneste e perbene si mettano in gioco, ci mettano la faccia e scendano in politica attiva. Altrimenti, avremo sempre il capétto di turno, ad ammaliare le folle di malpancisti.
In caso contrario, fatemi la cortesia di tacere… che è anche colpa di chi si vuol chiamare fuori, se siamo come (e dove) siamo.