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i sondaggi come sappiamo spesso sono trainati da fatti slegati dal contesto, ma mettiamo che questo sondaggio sia reale…oltre la percentuale di persone che dichiara di non votare e che mina fortemente la rappresentatività, cosa ne emerge?

…una sostanziale ingovernabilità…pd+udc (l’asse che si affermato in sicilia) fanno il 36,4, troppo poco per governare, sia con il porcellum (al senato ci sarebbe piena ingovernabilità), sia con i fumi della nuova legge elettorale che prevede un premio di maggioranza del 12,5%…se a loro si aggiunge sel fa il 41,7% (che potrebbe bastare seppur i margini sono risicati) e se si aggiunge idv fa il 47,2%, un margine bastevole, pur nella lotteria dell’assegnazione dei seggi e dei resti…ma c’è il punto della non convergenza tra udc ed idv (sel potrebbe accettare un patto con l’udc) che mette in ginocchio il ragionamento di un centrosinistra molto eterogeneo…

altre possibilità di maggioranze a numeri attuali non esistono, così l’ipotesi di un governo tecnico all’indomani delle elezioni si fa concreto e con lui lo svanire della democrazia elettiva…ci sono allora da fare dei ragionamenti seri!!!

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30/10/2012

il taglio delle indennità consiliari regionali al limite dei 3500 euro e dei trasferimenti ai gruppi mi vede contento, ma non basta, dimostrandosi questo un totem…il vero costo della politica è nell’inefficienza della rappresentanza!!!

miko somma

30/10/2012

in sicilia il presidente è stato eletto dal 15% degli elettori…credi basti questo dato a frenare ogni altra considerazione e a dover indirizzare ogni lavoro verso la comprensione di un fenomeno che non vive solo nello schifo delle cosiddette caste, ma ha radici socio-antropologiche molto più profonde e preoccupanti…

e francamente l’allegria di alcuni (i grilli), pur condivisibile nel risultato che li premia, ma che non attrae l’astensione, dovrebbe invece tramutarsi in seria preoccupazione per lo stato della democrazia nel paese…ovvio che gli altri, i partiti tradizionali, chiusi come sono nella loro autoreferenza, non si pongono simili problemi, contando per loro solo il “corpus” di seggi che comunque scaturisce da una votazione, fossero i votanti pure solo 3

miko somma

fascismi compulsivi

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il carico “etico” che pone una insormontabile divisione tra buoni e cattivi, nel mentre pone dogmi, canoni ed usa linguaggi atti a riconoscersi nella sola rabbia e non mai nel progetto, stabilisce il limite oltre il quale si rischia la deriva antidemocratica e si finisce dritti dritti in una nuova marcia su roma…ho massimo rispetto per chi vota il 5 stelle, comprendendone le motivazioni, ma quest’uomo è un “fascista” e l’intero movimento rischia, se non si distingue presto, di divenire una forma di moderno fascismo conformista, liturgico e confessionale!!!

miko somma

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