07/11/2012

prima di inneggiare al sistema politico di un paese, occorrerebbe la conoscenza esatta dello stesso nella comparazione al sistema italiano e senza ribadire accademismi inutili mi chiedo: ma quanti di coloro che guardano agli usa come modello democratico ne conoscono davvero il sistema?…a parte ovviamente conoscere quello italiano!!!

miko somma

Confapi Basilicata su mancanza numero legale Consiglio regionale 07/11/2012 16:08

BAS  “Il Consiglio regionale non riesce a riunirsi per mancanza del numero legale. Non è la prima volta che accade e agli occhi delle imprese si consolida sempre di più l’idea che un organo composto da rappresentanti dei cittadini, strapagati e pigri, incida pesantemente sulle casse pubbliche senza tuttavia produrre frutti”. E’ quanto afferma in un comunicato Confapi Basilicata.
“Altro che spending review, altro che cancellazione delle Province; la riforma del 2001 del Titolo V della Costituzione ha creato organi con super poteri esercitati ad intermittenza o a seconda delle convenienze politiche.
Confapi Basilicata richiama il Consiglio Regionale ad una maggiore responsabilità per recuperare quella credibilità politica, ma anche sociale, che sta perdendo. Bene ha fatto il presidente Folino a stigmatizzare il comportamento dei consiglieri.
Le aspettative di una classe imprenditoriale duramente provata dalla crisi sono tante verso la Regione e il suo organo legislativo; deluderle con continui rinvii – conclude la nota – significa mancare di rispetto a tanti imprenditori”.

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molto velocemente…chiaro che confapi si schiera con il governo nel condannare la riforma del titolo v della costituzione che nello specifico della seduta interrotta di ieri nulla c’entrava…ed allora che c’entra questo richiamo?…

infine, io mi preoccuperei del rispetto di tutti i cittadini, ma tutti, non solo degli imprenditori che, per quanto il loro ruolo sia determinante, ancora devono dimostrare di saper fare da soli e senza aiuti il loro lavoro…

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val basento e nessuna idea…

La Giunta riprogramma la Conferenza sulla Val Basento

07/11/2012 13:21
Deciso un cambiamento di data e formula per garantire massima efficacia e pubblicità al confronto, evitando il rischio che si trasformi in mera occasione di protesta. Si svolgerà il 14 novembre a Potenza

AGR    Garantire massima efficacia e pubblicità alla Conferenza sulla Val Basento. E’ questa la motivazione che ha portato la Giunta Regionale a riprogrammare per altra data l’appuntamento inizialmente annunciato per venerdì prossimo, rivedendone, in parallelo, lo schema organizzativo.
All’origine della decisione, il rischio segnalato da accadimenti degli ultimi giorni che iniziative di contestazione potessero ridurre la Conferenza ad un solo momento di visibilità mediatica per lamentare i problemi esistenti non consentendo di realizzare quel momento di riflessione fattiva e operativa per risolvere gli stessi problemi.
La Giunta regionale ha invece confermato la volontà di fare della Conferenza un momento non rituale, riempiendola di contenuti e cercando di ottenere il contributo di informazioni, progettualità e riflessioni di tutti quanti parteciperanno ai lavori per superare i problemi di quest’area che, sottolinea ancora il governo lucano, rappresenta e deve rappresentare un’opportunità su cui investire per l’intera Basilicata e non un problema da annoverare nel registro delle lamentele e delle proteste.
L’incontro di avvio della riflessione sulla base di interventi che verranno specificamente resi dagli assessori al Lavoro e alla Formazione, alle Attività produttive, all’Ambiente e alla Infrastrutture e che verrà concluso dal presidente della Regione Vito De Filippo subito dopo il dibattito di cui verranno registrati i contributi avrà luogo a Potenza presso la sede della Regione nella mattinata di mercoledì 14 novembre.
A questo incontro seguiranno altri di approfondimento e si concluderanno poi in Valbasento con la definizione del progetto di rilancio, della tempistica e delle risorse occorrenti a sostenerlo.

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dunque par di capire che la giunta abbia paura di contestazioni e che quindi sposti data e luogo (senza dare indicazioni sull’orario che non siano la generica “mattinata”) e persino formula (non si comprende bene infatti di che stia parlando il lancio a firma del fedele direttore di basilicatanet, a cui appartiene l’acronimo iniziale del lancio, quando spiega la formula…che stia parlando di qualche formula alchemica?)…ma cosa giustifica tanta paura, che la gente abbia voglia di dire la sua e non “appecorarsi” sul rituale e passivo tutt’apposto che nessuno fatica ad intuire come leit motiv di incontri del genere?…

ma la verità non sarà invece la mancanza di qualsiasi idea che non sia la continuità di azione verso una valle già disastrata (leggi appunto la concessione per lo stoccaggio sotterraneo di gas) ed a cui invece qualsiasi pensiero degno di essere registrato dovrebbe rivolgersi reclamando prima di tutto quella bonifica ambientale che è dovuta, essendo la zona sito di interesse nazionale a causa dell’inquinamento da amianto e chimica pesante che lì si è consumato a partire dalla fine degli anni ’60?…mancanza di idee od idee obbligate a percorsi altri dalla bonifica e che ovviamente rende debole la giunta in qualsiasi confronto, tanto da escluderlo nei fatti con scuse ridicole?

allora cercheremo di esserci (se la formula sconosciuta lo consentirà) lo stesso e portare qualche contributo meno formale e più sostanzioso dei mantra fideistico-sviluppisti che verranno recitati da convitati assolutamente non in grado di partorire e di gestire ogni idea che non sia l’assurdità di voler riproporre un modello fallimentare, guarda caso all’avvicinarsi di una campagna elettorale, e che non tengono di conto una semplice e concreta realtà, la val basento non può sopportare alcun peso ambientale ulteriore e la bonifica integrale è l’unica via consentita, via che forse genererebbe occasioni diffuse di lavoro molto maggiori di alcune idee di continuità industriale che sappiano agitarsi nelle fervide menti della giunta regionale

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non prendiamoci in giro…

Energia e turismo in Val d’Agri, domani convegno a Viggiano

07/11/2012 13:05BAS  “Energia e Turismo. Quali scenari?”. E’ questo il titolo del secondo convegno regionale dell’Associazione Direttori d’Albergo di Basilicata che si terrà domani giovedì 8 novembre 2012, a partire dalle ore 15 nell’Hotel Kiris di Viggiano.
L’incontro, al quale prenderanno parte diversi esponenti del mondo produttivo, accademico ed istituzionale intende porre al centro dell’attenzione il confronto fra il tema dello sviluppo turistico della Val d’Agri e quello della sua vocazione energetica. “Il perpetrarsi delle discussioni sugli scenari della Val d’Agri – dichiara il presidente regionale dell’A.D.A. Basilicata, Michele Tropiano – evidenzia che ormai i tempi per accendere i riflettori sul sistema della realtà estrattiva della Val d’Agri e sulle sue possibili sinergie e o contraddizioni con un sistema di economia turistica sono maturi. Ciò anche per meglio orientare gli investimenti per il futuro degli operatori economici del territorio”.
Ai lavori del convegno, realizzato con il supporto del Programma Operativo Val d’Agri, prenderanno parte fra gli altri Ettore Bove, ordinario di economia dello sviluppo presso l’Università della Basilicata; Ruggero Gheller, Responsabile Distretto Meridionale ENI spa; Gianpiero Perri, Direttore dell’Agenzia di
Promozione Territoriale della Basilicata; Francesco Pesce, Dirigente Struttura di Progetto “Val d’Agri”; Domenico Totaro, Presidente del Parco Nazionale Appennino Lucano, Val d’Agri Lagonegrese; Marcello Pittella, Assessore alle Attività Produttive della Regione Basilicata e Vito De Filippo, Presidente della Regione Basilicata.
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ma dunque ci prendiamo in giro?…sia chiaro, la val d’agri ha potenzialità ambientali enormi (mica per nulla è diventata parco nazionale, ancorchè rosicchiato negli anni dalla sua prima perimetrazione per consentire il posizionamento dei pozzi), potenzialità che ancora il petrolio nel suo processo di estrazione e trattamento non è riuscito a modificare del tutto, ma è chiaro che così continuando (anzi raddoppiando, viste le intenzioni di eni e governo) tutto finirà per deteriorsi abbastanza in fretta, avendo i processi di rigenerazione naturale dei crack point di irreversibilità che sono difficili a calcolarsi…

in altre parole, fino a quando gli inquinanti dei processi produttivi del greggio e del gas saranno ancora assorbiti dal sistema natura in val d’agri?…e siamo sicuri che a tale limite non si sia prossimi o che lo si sia guià superato?…

capisco che i direttori di albergo siano diventati degli stakeholders (e dai permettetemi per una volta l’uso di questa odiosa parola) e comprendo le loro preoccupazioni (che per la verità dovrebbero essere più dei proprietari delle strutture alberghiere) e che attraverso loro si indica l’ennesimo inutile congresso che ribadirà “l’innocenza del petrolio” e la “bravura ambientale di eni&soci”, ma non vorrei che di questo passo si finisca per “diluire” il problema che provo a sintetizzare in un’unica domanda…ma davvero potete credere che la gente venga a far turismo dove si estrae petrolio?..e non prendiamoci in giro…

  

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rifiutiamo i rifiuti!!!

Gestione rifiuti radioattivi, accordo Sogin-Ist. Fisica nucleare

 07/11/2012 13:31BAS     Il presidente dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare, Fernando Ferroni, e l’amministratore delegato di Sogin, Giuseppe Nucci, hanno sottoscritto oggi un accordo di collaborazione per lo svolgimento di attività nell’ambito del decommissioning e della gestione e messa in sicurezza dei rifiuti radioattivi e per lo sviluppo di attività di cooperazione con Enti e Istituzioni internazionali.
“Nell’ambito della collaborazione di durata biennale – si legge in una nota congiunta di Sogin e Infn – è stato definito un primo progetto per la realizzazione di un sistema tecnologico per il monitoraggio in tempo reale dei rifiuti radioattivi, tramite la tecnica DMNR (Detector Mesh for
Nuclear Repositories), che consentirà una nuova metodologia nella gestione dei rifiuti radioattivi. In particolare, questo progetto prevede una fase sperimentale che vede coinvolti i Laboratori del Sud dell’INFN e la centrale Garigliano di Sogin, in provincia di Caserta, per la realizzazione di rivelatori di radiazioni ad alta tecnologia”.
“Quest’accordo – ha dichiarato l’ad di Sogin, Nucci – rientra fra gli strumenti che abbiamo attivato per condividere il nostro know-how e sviluppare collaborazioni con gli stakeholder coinvolti nella più grande bonifica ambientale della storia del nostro Paese, con l’obiettivo di garantire la sicurezza dei cittadini e la salvaguardia dell’ambiente”.
“Questa collaborazione – ha affermato il presidente dell’INFN, Ferroni – dimostra come attivando nel modo migliore le competenze reciproche di parti diverse si possano raggiungere risultati importanti per migliorare la qualità della vita a partire dagli sviluppi tecnologici motivati dalla scienza di base”.
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continua quindi il “pippotto” pubblicitario ed anche oltre che basilicatanet “concede” a sogin in vista di “operazioni” che a breve saranno avviate sul nostro territorio…nulla ancora di ufficiale o quanto meno nulla che pubblicamente si sappia, ma chissà che alcune decisioni sul deposito unico di rifiuti nucleari non siano già state prese?…e basilicatanet ne sa forse qualcosa, dal momento che questi lanci (vi ricordo che solo qualche giorno fa ne era stato “concesso” un altro) tutto sono tranne che notizie lucane?…

nel dubbio (?) una cosa vorremmo però dirla subito…noi rifiutiamo i rifiuti nucleari in ogni forma trattati!!!…anche se puntualmente qualche “prezzolato” magnifica sempre qualche miracolosa tecnologia!!!

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maurizio interrompi lo sciopero della fame!!!

Giustizia, continua lo sciopero della fame dei Radicali

07/11/2012 12:40

BAS   Continua anche oggi lo sciopero della sete delle rappresentanti Radicali Rita Bernardini e Irene Testa a cui si è unito in protesta anche il segretario dei Radicali Lucani, Maurizio Bolognetti, giunto al 14esimo giorno di sciopero della fame.
Lo sciopero, si apprende dal sito dei Radicali, nasce “contro la bancarotta del sistema giustizia, per ribadire la necessità di un provvedimento di amnistia, per porre subito fine all’illegalità in cui versa la giustizia italiana e la sua appendice carceraria”.

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penso che sia nota la mia profonda avversione ai radicali ed al loro modo di “pezzentare” qualche rappresentanza nel mentre condannano la partitocrazia e la praticano nei fatti (vogliamo ricordare il sostanzioso contributo statale a radio radicale per delle dirette radio dal parlamento che invece con altri mezzi sarebbero assolte, esempio rai parlamento e le tv di camera e senato?)…

ma qui non si tratta di questo e non si tratta neppure di questa aministia a cui personalmente sono contrario, riconoscendo altresì lo stato comatoso sia della giustizia che dell’amministrazione carceraria italiana che di ben altri provvedimenti avrebbe bisogno che di una amnistia che suona come una “resa” dello stato (ma chiaro che è quello che vogliono sottolineare proprio i radicali senza tuttavia indicare alcuna via d’uscita praticabile e seria)…

ma appunto non si tratta di questo, pur se il tema è su questo incentrato…che sia la bernardini che testa facciano uno sciopero della fame, sinceramente poco m’importa, è la tradizione radical-pannelliana di continui scioperi della fame sui quali molti ormai hanno dubbi e che credo abbia anche stufato molti italiani…

non so quindi come pensarla – facciano pure – ma conoscendo bolognetti e la sua infinita testardaggine che lo porta anche ad esagerare e francamente avendo personalmente a cuore che non si faccia del male con uno sciopero che potrebbe danneggiargli seriamente la salute, poichè comunque è preziosa la sua opera per questa regione e perchè in fondo ho stima di lui, gli chiedo di smettere con questo sciopero della fame e di continuare la sua battaglia per una migliore giustizia con altri e meno pericolosi mezzi…

maurizio, per favore, non farti dell’inutile male!!!…

interrompi lo sciopero della fame e troviamo altri mezzi, anche insieme se vuoi, per affermare che ogni reato necessità di una rieducazione nella civiltà e nel rispetto anche di chi infrange la legge e non di una ulteriore condanna a sopportare condizioni carcerarie degne dell’800 e comunque non di un paese civile

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sulla legge elettorale ci giochiamo la democrazia…

da fonte ansa…

Si Commissione Senato all’emendamento che aumenta a tre il numero di preferenze

07 novembre, 11:08  

“Le forze politiche si incontreranno in giornata per trovare una intesa dopo lo strappo di ieri”. Lo annuncia Carlo Vizzini che ha deciso di far riunire la commissione Affari Costituzionali del Senato sulla legge elettorale solo in seduta notturna.

 

PASSA LA SOGLIA 42,5%, IRA PD

Blitz di Pdl, Lega e Udc sulla riforma della legge elettorale. Passa in commissione Affari Costituzionali al Senato un emendamento che fissa una soglia del 42,5% solo oltre la quale la coalizione vincente incassa il premio di maggioranza del 12,5% previsto dal ‘testo Malan’. Il Pd non ci sta e va all’attacco: di fatto si prevede per legge il pareggio e dunque l’ingovernabilità visto che, sondaggi alla mano, nessuno riuscirà ad arrivare ad incassare il premio, sostengono i democrats. Il voto a arriva ‘a freddo’, dopo che in mattinata in una riunione con Pier Luigi Bersani il Pd aveva sposato una linea trattativista proprio per evitare di trovarsi isolato in commissione. I democratici contavano di provare a far passare insieme alla ‘soglia’ la possibilità – ipotizzata dal costituzionalista Roberto D’Alimonte – di prevedere un ‘premietto’ di aggregazione in caso nessuno la raggiungesse per il primo partito. Un premio che chiedeva fosse del 10% alla prima lista. L’accelerazione in commissione arriva anche dopo un monito del presidente del Consiglio Mario Monti. “Tecnicamente”, aveva detto in mattinata il premier è possibile che il governo intervenga per cambiare la legge elettorale, ma è auspicabile che siano i partiti a farsene carico. Parole che, da più parti, sono state lette come un ‘pungolo’ alle forze politiche da parte di Palazzo Chigi che vuole evitare di essere costretto a intervenire. Certo, ora che un voto è stato fatto in commissione, da molti viene sottolineato che l’ipotesi di un intervento del governo si allontana ancora di più. Non era nemmeno chiaro in quale forma potesse avvenire se, ad esempio, solo per indicare una soglia oltre la quale si conquista il premio visto che ci sono sentenze della Corte Costituzionale in merito. E’ probabile comunque, spiegano altre fonti, che ci debba comunque essere un intervento governativo per riscrivere le circoscrizioni elettorali in base all’ultimo censimento dell’Istat. Poco dopo le parole di Monti, comunque, in Senato c’é la votazione sulla soglia. Una iniziativa che, appunto, spiazza il Pd che va al contrattacco. “Così si rompe il dialogo”, attacca la presidente dei senatori del Pd Anna Finocchiaro. “Sia chiaro – tuona il segretario Pier Luigi Bersani – che se ci si ferma ad oggi noi non ci stiamo non per noi ma per l’Italia. Questo impianto va profondamente aggiustato”. Nessuno pensi, è il monito del Pd, di introdurre surrettiziamente un metodo che porti al pareggio come viatico al Monti bis. “L’individuazione di una soglia – è la dura replica di Pier Ferdinando Casini – era cosa sacrosanta dopo i rilievi della Corte Costituzione”. Per Casini il testo è “migliorabile”. E, non ha nulla a che vedere con il Monti-Bis: “cosa c’entra questo?”, dice. Ed è la stessa linea sposata dal Pdl. Fatto sta che dopo il braccio di ferro in commissione, la trattativa sulla riforma riparte. Il dossier del resto è sul tavolo del presidente della Repubblica Napolitano che lo sta seguendo da vicino e lo seguito anche oggi con telefonate ai diretti protagonisti per informarsi su quanto accaduto sul provvedimento. Già dopo il voto il senatore Pdl Gaetano Quagliariello, aveva sottolineato come il testo fosse ancora aperto. In serata si fa concreta l’ipotesi che il relatore del Pdl, Lucio Malan, presenti a suo nome, già in commissione, una proposta di modifica sul ‘modello D’Alimonté, punto di caduta per il Pd. Aggiungendo alla soglia già votata del 42,5% un ‘premietto’ di aggregazione al primo partito. Ma non ci sarebbe accordo son il Pd sulla percentuale di questo ‘premietto’. La commissione ha oggi anche approvato un emendamento del Pdl per portare da due a tre le preferenze. Un’ipotesi che, secondo i democratici, allontana la possibilità di elezione di candidate donne. Nel testo originario si prevedeva infatti la possibilità di esprimere due preferenze a patto che fossero un uomo e una donna. Con questa modifica, si spiega, la donna può essere indicata anche come terza preferenza.

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decisamente un “papocchio” sul quale concordo con la visione di bersani (per la verità io lo dico da sempre, mentre il segretario pd pare accorgersene solo ora) pur se la sua timidezza poco aiuta a dipanare questo nodo…

si sta portando il paese verso l’ingovernabilità, di fatto preparando il terreno ad un nuovo governo tecnico – altro che rilievi della corte costituzionale, come afferma casini nel suo meretricio verso i poteri forti che sostengono monti e che intendono sostenerlo ancora anche oltre la democrazia stessa!!!…

con una soglia al 42,5%, quindi irraggiungibile almeno stando alle attuali indicazioni di voto nei sondaggi per qualsiasi coalizione, il voto si trasforma in un proporzionale puro che non vedrebbe alcun vincitore atto a detenere una maggioranza in parlamento, quindi l’ulteriore disastro per un paese che da quando ha cominciato a “toccare” la sua legge elettorale (ricorderete lo sciagurato referendum proposto da mariotto segni), purtroppo ha imboccato la strada del declino democratico…

ma oltre queste considerazioni che spero non vengano lette come nostalgiche, ma come il dato di fatto che non si possono cambiare le leggi elettorali a seconda della maggioranza che si vuole o non vuole ottenere, dipendendo da questa legge la stessa essenza della democrazia, quindi il voto popolare, la situazione evolve rapidamente verso l’impossibilità a varare in parlamento una legge ed il prevedibile intervento del governo con un decreto ad hoc dai contenuti tutti da svelare…

personalmente credo che il paese sia ormai al bivio tra democrazia (pur nella sua forma degenerata che oggi tutti constatiamo come l’incapacità a decidere, sia essa reale, sia essa anche solo percepita) e forme ancora tutte da svelarsi nella loro drammaticità di limitazione della stessa che definirei “dittature del tecnico”, ovvero i poteri forti della finanza che semplicemente prendono il potere con un “colpo di stato” dalle sembianze di “atti necessari per la salvezza del paese” (un po’ come la stessa esistenza del governo monti)…

il momento è tragico e probabilmente a nessuno appare tale, ma le intenzioni di alcuni poteri sono chiare, “prendere” in via definita questo paese, completando una predazione in atto da qualche tempo…vedremo allora se in parlamento si riuscirà a fare una sintesi efficace che permetta di “svicolare” da questo pericolo, vedremo se il pd avrà la forza di parlare al paese (e personalmente ne dubito) e sollevare una reazione dell’opinione pubbluica che possa fermare o scoraggiare  gente come casini e rutelli, le cui intenzioni sodali appaiono del tutto chiare probabilmente per puro calcolo personale e non certo per amor di stato, vedremo se alla fine il presidente della repubblica comprenderà il rischio e “tapperà” questa falla che lui stesso ha aperto, fosse anche in buona fede, con l’incarico a monti ed al suo governo di scellerati professori…

vedremo se su questa legge elettorale ci giocheremo la democrazia…  

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staino e “lamerica”…

beh, staino (a cui non abbiamo avuto modo di chiedere alcun permesso per la pubblicazione, ma che spero non si opporrà alla sua apparizione su questo blog) individua una gran verità, essendo di fatto altrettanto e forse anche più pregnante cosa accade in un paese da oltre 1.300.000.000 di abitanti e con un’economia energivora senza pari e crudele, molto crudele, tanto da imporre modelli terribili di lavoro al mondo intero (o quanto meno ai paesi in crisi come il nostro) alla ricerca di una produttività “impossibile”…ed il dramma che staino ben individua è proprio nella differenza di modello socio-politico di due paesi che tanto influenzano il mondo…da una parte, gli usa, tutto in piazza, in rete o nei commenti dei media del mondo intero, dall’altra, la cina, con i misteri delle sue stanze del potere…

staino.jpg

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