PALESTINA!!!!

un momento storico
 
ansa – La Palestina diventa Stato “osservatore” dell’Onu. Il suo rango viene elevato a quello di cui gode il Vaticano. Esattamente 65 anni dopo il voto sulla spartizione della Terra Santa in due Stati (era il 29 novembre del 1947, e persino un giovedì), l’Assemblea generale delle Nazioni Unite si rende dunque protagonista di un’altra giornata storica, approvando una risoluzione che il presidente dell’Anp Abu Mazen ha voluto con forza. E che i vertici dell’Autorità nazionale palestinese considerano solo un primo passo verso la nascita di un vero e proprio Stato e verso il riconoscimento della Palestina come Paese membro a pieno titolo delle Nazioni Unite.
 
 
non posso negare che sto piangendo di gioia!!!…

ed ascolto e riascolto l’inno palestinese

http://www.docenti.tv/play.php?vid=165

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ora basta con la pastetta!!!

Estrazioni a monte Li Foi, interviene l’on Taddei (Pdl)

29/11/2012 18:50

BASIn occasione dell’incontro organizzato dall’amministrazione comunale di Picerno, sulle eventuali estrazioni di petrolio nel monte Li Foi, il parlamentare lucano del centrodestra, Vincenzo Taddei, ha ribadito la necessità che le stesse avvengano nel pieno rispetto dell’ambiente e della salute dei cittadini. E’ quanto si legge in una nota diffusa dal Coordinamento Regionale di Basilicata del Pdl. Il deputato lucano – si legge ancora nella nota – ha evidenziato inoltre l’opportunità che la Regione Basilicata, d’intesa con il Ministero dello Sviluppo Economico, predisponga presto una mappatura delle aree ove le società interessate possano richiedere le autorizzazioni per le ricerche e la coltivazione di idrocarburi. Ciò al fine di evitare che alcuni territori, di particolare pregio ambientale o vocati ad altre attività produttive, specialmente quelle agricole e turistiche, vengano compromessi da tali iniziative. “Il petrolio – ha detto Taddei – deve rappresentare una risorsa e non un problema per le nostre comunità locali. In tale direzione abbiamo sempre lavorato affinché il petrolio venisse percepito come una ricchezza per tutti e non solo per pochi. Per questi motivi abbiamo voluto ed ottenuto l’aumento delle royalties dal 7 al 10%, destinandolo direttamente ai cittadini lucani senza alcuna intermediazione, ne burocratica e ne politica con l’istituzione della card carburante. Abbiamo ottenuto, con il Memorandum e l’art.16 sulle liberalizzazioni, che le risorse rinvenenti dal petrolio venissero destinate alle infrastrutture, alla ricerca e all’innovazione, con l’obiettivo di creare nuove occasioni di sviluppo per i nostri giovani. Sul versante della difesa ambientale abbiamo proposto, con l’istituzione dell’Agenzia per la sicurezza delle attività estrattive, che vi sia un controllo preventivo e permanente degli impianti, presupposto indispensabile per la tutela della salute e dell’ambiente”. bas 03.

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domani scriverò qualcosa di più compiutoa riguardo, ma mi dite come sia possibile che ad un incontro a picerno che verteva sul no dei comuni al permesso per idrocarburi monte li foi, su basilicatanet appare alle ore 18,50 un comunicato (il precedente) a firma di taddei (parlamentare pdl) e per il tramite della segreteria regionale del pdl, in cui si parla del suo intervento che invece alle ore 20.30, orario in cui sono andato via, ancora non c’era stato (il sottoscritto è intervenuto alle ore 20,10)?…ma stiamo scherzando…chiederò lumi di questa strana faccenda?…ora basta con sta pastetta ridicola!!!
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Egitto: Costituente, si’ principi sharia

Come base leggi paese. Articolo approvato a unanimita’

29 novembre, 14:53

 (ANSA) – IL CAIRO, 29 NOV – L’assemblea costituente egiziana ha approvato all’unanimita’ l’articolo 2 della costituzione che fa riferimento ai ”principi della sharia”, la legge islamica, come base per le leggi nel paese.

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V Ccp, audito dirigente Banca d’Italia

29/11/2012 09:40

Tema dell’audizione l’aggiornamento congiunturale della situazione economica della Basilicata

ACR   Ascoltato nel corso dei lavori della Commissione consiliare “Controllo – Verifica – Monitoraggio”, il dirigente della filiale di Potenza della Banca d’Italia, Nicola Curci. Nell’esplicitare la situazione economica emersa, il responsabile della Banca d’Italia, in merito alla situazione regionale ha evidenziato come “nel primo semestre dell’anno scorso è proseguito il deterioramento dell’economia regionale. Secondo le indagini di Banca Italia relative alle imprese industriali, le vendite e gli ordini sono diminuiti e la spesa per investimenti fissi è calata. La capacità produttiva installata nel primo semestre del 2012 si collocava su un livello inferiore rispetto a quello registrato in corrispondenza del picco di attività economica precedente. Nelle opinioni degli imprenditori per il 2013 prevalgono, tuttavia, le attese di un aumento della produzione”.

Le vendite all’estero – ha continuato Curci – si sono contratte a causa della flessione delle esportazioni di prodotti energetici e di autovetture. Le esportazioni degli altri settori, che rappresentano una quota relativamente piccola del totale, sono aumentate in misura maggiore che nel Mezzogiorno e in Italia. Il comparto delle costruzioni ha risentito del calo della domanda, sia del mercato residenziale, sia in quello delle opere pubbliche. Il commercio ha continuato a registrare notevoli difficoltà, con un calo delle vendite vicino al 10 per cento, superiore a quello del resto del Paese. L’occupazione – è l’impietosa analisi – è diminuita sensibilmente, più che nel Mezzogiorno e in Italia. Il tasso di disoccupazione si è portato al 16 per cento nella media del primo semestre dell’anno. L’incremento della disoccupazione ha riflesso, anche, l’aumento dell’offerta di lavoro. Il credito dell’economia si è ridotto, più intensamente per le imprese, specie quelle piccole, che per le famiglie. Secondo le indagini di Bankitalia – ha aggiunto Curci – tale risultato risente di un calo della domanda di nuovi prestiti, cui si sono associate condizioni di offerta che restano selettive, ma che in prospettiva dovrebbero gradualmente distendersi, almeno nei confronti delle imprese. La qualità del credito, al netto di alcune situazioni straordinarie nel settore delle costruzioni, non si è deteriorata in maniera sostanziale. I tassi sui finanziamenti bancari sono aumentai sensibilmente nel primo trimestre, specie per le imprese medio-grandi. L’incremento si è attenuato nel secondo trimestre”…..
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non credo ci sia bisogno di aggiungere altro se non una piccola (si fa per dire) nota…crollano le esportazioni regionali nei due settori, automotive ed energia (quindi estrazioni) che meno fanno bene, nella nostra idea di economia, al ciclo economico della regione…

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Senatori lucani, emendamento per salvare Provincia Matera

29/11/2012 13:42

BAS “I senatori lucani insieme ad altri colleghi presenteranno un emendamento al testo del riordino delle Province per consentire, in una regione dove vi fosse dopo il riordino una sola provincia, il mantenimento in vita di quelle Province che abbiano almeno uno dei due requisiti fissati dalla delibera del consiglio dei ministri del 20 dicembre 2008”. E’ quanto si legge in un comunicato stampa.
“In pratica nel caso della Basilicata – si legge – la Provincia di Matera potrebbe essere preservata perché rispetta il parametro territoriale avendo 3.446 kmq di estensione rispetto alla soglia di 2.500 kmq fissata dal governo. I senatori Guido Viceconte, Filippo Bubbico, Cosimo Latronico, Maria Antezza, Carlo Chiurazzi, Egidio Digilio, Salvatore Mazzaracchio, Andrea Pastore ed altri che si aggiungeranno, ritengono che l’emendamento rispetti l’impianto del decreto del governo di riordino e ponga un ragionevole problema di funzionalità del nuovo assetto di governance tenendo conto anche del limite di estensione territoriale delle nuove Province. Sarebbe difficile il funzionamento di una sola provincia di circa 10.000 kmq di estensione come accadrebbe in Basilicata se non fosse corretto il decreto. I senatori proponenti restano fiduciosi che il governo ed il parlamento sapranno apprezzare la fondatezza e l’equilibrio della proposta”.

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certo sarebbe ottima cosa e questa compatezza insolita dei senatori lucani fa piacere ed ancor di più avrebbe fatto piacere su ben altri punti dolenti che riguardano la “piccolezza” della nostra regione rispetto alle dinamiche nazionali, ma è pur sempre una buona cosa…ho purtroppo i miei dubbi che l’emendamento verrà accettato state i brevi tempi che la legislatura ha ancora a disposizione…

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palestina stato non membro all’onu

fonte ansa –

 L’Italia voterà a favore del riconoscimento dello status di ‘Stato non membro’ della Palestina all’Onu…
nulla cambia sul terreno e la palestina entrerebbe con uno status che sebbene non dia accesso al voto in assemblea generale, pone in essere le fondamenta giuridiche di un riconoscimento internazionale…ma la cosa importante, ben oltre il ricoscimento formale, è la possibilità di poter finalmente ricorrere alla corte penale internazionale (cpi), ed è questa eventualità che terrorizza israele e fa votare contro gli usa ed astenere germania e regno unito…
così il governo italiano, inizialmente per l’astensione, sembra aver positivamente cambiato idea

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calendario emergency 2013

Potenza, l’1 dicembre Emergency presenta calendario 2013

29/11/2012 12:58

BAS    Sabato prossimo, alle 19,00, presso la libreria Ubik di Potenza il gruppo Emergency di Potenza presenta il calendario edito dall’associazione per il prossimo anno.
“E smetterla con la guerra ?” è il titolo dato a dodici vignette per 12 mesi, firmate dai autori nazionali di satira illustrata. “12 tavole ironiche, fulminanti, a volte persino poetiche” – afferma la presidente di Emergency Cecilia Strada – contro le panzane, le bugie sempre piú articolate, sempre piú grosse, sempre piú ridicole, sapientemente usate, per convincere i cittadini a sostenere, difendere, celebrare o sopportare la guerra”.
La presentazione sarà condivisa anche dai frequentatori della libreria, che con 5 euro potranno comprare il calendario e con ulteriori 5 euro ottenere una copia autografata delle vignette. Il ricavato della vendita sarà interamente devoluto a favore di Emergency, che utilizzerà i fondi raccolti per finanziare il Centro pediatrico di Goderich, nei sobborghi della capitale Freetown, in Sierra Leone.
La struttura è nata nel 2002, con l’ampliamento del Centro chirurgico già operativo dal 2001. Secondo l’Organizzazione mondiale della sanità, in Sierra Leone il 21% dei bambini con meno di 5 anni è sottopeso. Il tasso di mortalità entro i 5 anni di età è di 194 decessi su 1.000 nati vivi. Le principali cause di mortalità nei bambini minori di 5 anni sono la polmonite (25%), le patologie neonatali (22%), i disturbi gastrointestinali (20%) e la malaria (12%). Meno del 2% dei bambini con meno di 5 anni dorme in letti protetti da zanzariere e il 39% dei bambini affetti da malaria non è curato con farmaci adeguati.

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è talmente di moda l’anticasta che persino giletti, noto leccaderetano, si lancia in invettive furiose contro la casta, dimenticando che forse è grazie a “qualcuno” che ad un essere così poco senziente è concesso occupare spazi pubblici di stupidaggini ansiogene…sta veramente stancando questo atteggiamento che totemizza una rabbia giustificabile e che dovrebbe spingere all’immediata richiesta alla politica di cambiare facce e mezzi, in un diffuso sentimento improduttivo che genera un indistinto odio che non deleggitima questo o quello, ma la politca stessa
 
miko somma

agriturismi…

 Turismo rurale, Mastrosimone: opportunità per aree interne

26/11/2012 19:41
 
Partecipando all’incontro tematico a Sant’Angelo Le Fratte l’Assessore ha spiegato l’importanza per i comuni delle aree interne di creare servizi a supporto delle attività agrituristiche

AGR “L’agriturismo ha concorso e concorre notevolmente allo sviluppo delle aree interne. Infatti, il ragguardevole numero di aziende agricole ( 254 ), a tutt’oggi iscritte nell’Elenco Regionale degli Operatori Agrituristici, come conseguenza della compiuta attuazione della L.R. 17/2005, rappresenta un concreto ed apprezzabile contributo allo sviluppo delle nostre aree interne, non fosse altro per la permanenza degli addetti nel territorio rurale”. E’ quanto dichiarato dall’assessore regionale all’Agricoltura Rosa Mastrosimone partecipando all’incontro a Sant’Angelo Le fratte su ‘Turismo rurale e le prospettive delle aree interne’. “Il perdurare dell’attività agrituristica, connessa all’attività agricola –ha aggiunto l’esponente della Giunta – delle 140 aziende operanti sull’intero territorio regionale è frutto anche dell’incremento del reddito agricolo cui tale attività concorre. Se a ciò, si aggiunge quanto si è potuto registrare negli ultimi anni e, specificatamente, l’obiettivo miglioramento ed un uso più efficace del patrimonio rurale ed edilizio, con il conseguente innalzamento delle condizioni di vita degli imprenditori agricoli interessati all’attività agrituristica, si può anche affermare che tali miglioramenti hanno prodotto altrettanti benefici su gran parte del settore imprenditoriale agricolo e sull’intero territorio regionale”. Sulle prospettive future l’Assessore ha aggiunto che “tanto altro si potrebbe realizzare potenziando l’offerta e le infrastrutture turistiche ( anche su piccola scala – quali centri d’informazione, segnaletica stradale , progettazione di itinerari e percorsi) che consentano di migliorare la fruizione turistica del patrimonio naturale, storico, culturale e ed enogastronomico della Basilicata”.

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vi posto questo lancio a sottolineare una incongruenza che non è solo nei dati citati nel lancio stesso (si parla di  254 aziende agricole iscritte nell’elenco regionale degli operatori agrituristici, e poi si da come dato operativo quello di 140 aziende operanti sull’intero territorio regionale…mah!!!), ma anche nella stessa visibile incongurenza tra quanto disposto alla legge e quanto invece esistente…è infatti notorio e direttamente percebile che alcune aziende agrituristiche, che pur a quegli elenchi ed alle cospicue elargizioni di denaro pubblico hanno attinto, a volte senza neppure soddisfare alcuni parametri minimi stabiliti nel disposto di varie altre norme sia regionali che statali, sono dei veri e propri ristoranti del tutto distaccati da una reale produzione agricola che pure è stabilito dalla legge dover essere prevalente rispetto al reddito derivante dall’ospitalità…se infatti si legge quanto disposto all’art. 3 comma 1-2-3 della legge regionale “Definizione di attività agrituristiche
1. Per attività agrituristiche si intendono esclusivamente le attività di ricezione ed ospitalità esercitate dagli imprenditori agricoli di cui all’articolo 2135 del codice civile, singoli od associati, e da loro familiari di cui all’articolo 230-bis del codice civile, attraverso l’utilizzazione della propria azienda, in rapporto di connessione rispetto alle attività di coltivazione del fondo, silvicoltura, allevamento del bestiame.
2. Lo svolgimento di attività agrituristiche, nel rispetto delle norme di cui alla presente legge, non costituisce distrazione della destinazione agricola dei fondi e degli edifici interessati.
3. Rientrano fra tali attività:
a) dare ospitalità, nell’abitazione dell’imprenditore agricolo, ovvero in locali a ciò destinati siti all’interno dell’azienda agricola, o in spazi aperti destinati alla sosta di campeggiatori all’interno dell’azienda stessa;
b) somministrare per la consumazione sul posto pasti e bevande, costituiti prevalentemente da prodotti propri, ivi compresi quelli a carattere alcolico e superalcolico;
c) svolgere attività ricreative, culturali e didattiche, nell’ambito della diffusione di prodotti agricoli biologici o di qualità, ivi inclusa l’organizzazione di fattorie didattiche;
d) svolgere, anche all’esterno dei beni fondiari nella disponibilità dell’impresa, attività ricreative, culturali e didattiche, di pratica sportiva, escursionistiche e di ippo-turismo finalizzate alla corretta fruizione e conoscenza del territorio, nonché attività rivolte alla degustazione dei prodotti aziendali, ivi inclusa la mescita del vino;
e) vendere direttamente prodotti aziendali, anche previa degustazione degli stessi….”

…quanti agriturismi conoscete che attuano quanto disposto?…e quanti ne conoscete che rispettano appieno i parametri, se mettiamo in relazione questo anche al seguente art. 6 che recita. “ARTICOLO 6
Connessione
1. Le attività di cui ai precedenti articoli 3 e 4 si reputano connesse a quelle principali, agricola o di pesca, quando non sottraggono risorse all’esercizio dell’attività agricola o dell’attività di pesca, ed assicurano la piena utilizzazione delle risorse aziendali, finalizzata anche ad una più efficace commercializzazione dei prodotti…”?

e potrei a lungo proseguire con le incongruenze “tollerate”, come al seguente art. 7…”Utilizzazione immobili
1. Possono essere utilizzati per attività agrituristiche i locali siti nell’abitazione dell’imprenditore agricolo ubicata nel fondo, nonché gli edifici o parte di essi esistenti nel fondo e non più necessari alla conduzioni
dello stesso. La edificazione di nuovi volumi potrà essere consentita solo se si configura in termini di adeguamento delle strutture esistenti e di più funzionale fruizione delle stesse

etc. etc. etc., incongruenze che di fatto hanno consentito una denaturazione del concetto stesso di agriturismo e turismo rurale, senza contare le “stranezze” che negli anni precedenti alla legge stessa e ad alcune leggi precedenti, nonchè alle provvidenze disposte ai vari piani di sviluppo rurale succedutisi negli anni, hanno visto a volte la concessione delle stesse provvidenze ad aziende agricole fantasma che hanno prodotto ovviamente agriturismi fantasma…

che non si esalti dunque l’assessore (una incompetente, come del resto i suoi predecessori), quei dati, ancorchè bizzarramente comunicati, necessitano prima ancora che di un controllo tra quanti sono autorizzati ad esercitare e quanti esercitano realmente e nel rispetto dei parametri, di una lunga discussione sull’ammontare dei finanziamenti stessi, sugli iter burocratici, sul sistema dei controlli e sulla reale entità recettiva, sia essa di ristorazione che alberghiera, che certo qualche “frizione” pur crea tra l’essere e l’apparire in un settore che pure, se ben gestito, rappresenta (ci sono tanti gestori che realmente sono operatori agrituristici) e rappresenterebbe per una economia agricola regionale ormai al collasso per errata, mancante e distorta programmazione…

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