se fossi residente in lombardia, con qualche se e ma relativo alla coalizione che lo sostiene, io sarei per ambrosoli…un ottimo candidato, serio, preparato, motivato e soprattutto credo onesto!!!

miko somma

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comunque andrà (le mie previsioni le ho fatte qua e là con qualche numero), credo che ormai si sia sedimentato un odio profondo nella società italiana, un odio viscerale per chi si suppone diverso da una “verità” incontestabile, indiscutibile, un dogma nei fatti, che inopinatamente si è inoculato soprattutto nelle vene dei più giovani verso coloro che, più grandi, potrebbero essere sentiti come “nemici” del proprio futuro…
 
forse non sono i prodromi antropologici del nazismo, che proprio nell’adunata, nell’ideologia della massa, nella banalità rabbiosa trovavano terreno libero per coltivare piccoli ego che crescono al servizio del reich e di un fuhrer, oggi traslato nell’immateriale di una rete di cui nessuno controlla l’etero-direzione…
 
no, credo sia pol-pot-tismo e la selezione delle guardie-bambino della “rivoluzione”…
 
spero e voglio sperare che la politica sappia trovare risposte ed indicare soluzioni perchè il dramma non sarà quale parlamento uscirà dalle urne, ma quale società lo aspetterà fuori
 
miko somma
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vedo che, come sospettavo, già cominciano a circolare voci di brogli elettorali sui social network…stiamo attenti a non lasciarci prendere da queste nevrosi che, oltre a casi sempre possibili (soprattutto in determinate aree a forte condizionamento mafioso), è sempre l’autorità giudiziaria a dover accertare…
qui rischiamo di cominciare a mettere in dubbio uno dei pilastri di una democrazia, quello del libero esercizio del voto, e messa in dubbio questa che deve rimanere una certezza, la via alle avventure è aperta…
attenzione quindi a non postare e rilanciare simili dubbi perchè si finirebbe per dare una mano a chi forse ha programmato questa eventualità e sfrutta la vox populi alquanto credulona di fb ed altri social per rimestare nel torbido!!!
 
miko somma
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comunque votate…

bene, siamo arrivati dunque al punto in cui a parlare saranno i cittadini e le loro scelte che andranno rispettate…il mio appello è di andare a votare e votare per chiunque in qualche modo vi rappresenti, quindi non utilmente (ogni voto essendo un diritto è sempre utile a comprendere la volontà popolare), non per la protesta fine a se stessa (che produce a volte mostri che sarebbe forse il caso di evitare), non per paura cronica del cambiamento e non sulla base di una convenienza personale o di una richiesta amicale ad affidarsi al personaggio dovunque egli sia candidato…

votate per chi sentite a voi affine, per la continuità che esso ha dato alle sue azioni, per la serietà finora dimostrata, per la competenza dei candidati (non fidatevi di ogni messaggio che la fa apparire inutile in nome di qualche volontà superiore che la determina), per i programmi dettagliati e convincenti che aprono prospettive tangibili sin da oggi nello sguardo al domani, per la capacità di dialogo con gli altri (poichè la politica se dialogata all’aperto e sotto gli occhi di tutti cerca soluzioni comuni, ma se praticata negli angoli e negli accordi non resi pubblici è inciucio), votate quindi per un progetto…

noi di COMUNITA’ LUCANA ne offriamo uno ed è a voi scegliere se premiarlo con il vostro voto…il voto per COMUNITA’ LUCANA al senato in questa nostra regione che ha bisogno di risorgere, non è e non sarà un voto di protesta, ma un voto per un progetto di dignità e di tutela della regione con un occhio al futuro ed al resto del paese, che forse molto avrebbe da imparare da ciò che un gruppo di “matti” mette in campo come soluzione prospettica territoriale ai mali di uno stato che dovrebbe essere invece da esempio al mondo intero, una idea di tutela delle vocazioni del territorio come motivo di crescita sociale, economica, democratica…

votate chi volete dunque, ma votate, poichè quel comprensibile sconforto che vi allontana oggi dalla politica, domani potrebbe allontanare il paese dalla democrazia che le passate generazioni hanno conquistato per tutti noi e che, nonostante tutto il male che oggi intravediamo nelle sue applicazioni pratiche alla cosa pubblica, è ancora una democrazia che personalmente, e spero con me tanti altri, vorranno difendere con passione…

buon voto dunque e ricordiamo tutti che la politica democratica deve essere costruzione continua nel confronto con gli avversari, non mai gioco al massacro con nemici da distruggere!!!

miko somma   

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non dimenticare…

non dimenticare di andare a votarci e di votarci con la sola croce sul simbolo, senza nomi perchè annulleresti la scheda…ed invita la tua famiglia ed i tuoi amici a fare altrettanto!!!

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ogni elemento di campagna elettorale per COMUNITA’ LUCANA terminerà esattamente alle ore 24 (cosa che ovviamente non impedisce a chi vuole di postare link o ciò che ritiene utile nel suo privato per aiutarci), e pur se nulla impedirebbe di farlo su queste pagine, noi candidati la intendiamo come una forma di rispetto per chi finora ha “subito” la nostra pur comprensibile monotematicità…sarebbe bello se anche altri lo facessero, si abbassassero le voci e si lasciasse davvero spazio alla riflessione…perchè occorre riflettere su quale sarà il futuro del nostro paese!!!

 

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il programma passo per passo – parte 22) impegni dei candidati

22. Impegni dei candidati

in questa ultima parte del programma, impegni dei candidati di comunità lucana, vogliamo non solo dare un quadro di ulteriore impegno personale di ciò a cui ci impegniamo programmaticamente in sede istituzionale, ma soprattutto di quali saranno le azioni degli eventuali eletti, stabilendoli come una parte integrante del programma.

       I.     Sono assunti come impegni inderogabili tutti i punti contenuti nelle modalità di svolgimento della campagna elettorale descritti nell’allegato “campagna elettorale”.

     II.     Fino all’ottenimento dell’impegno programmatico di cui al punto IV) della parte istituzione ed amministrazione, i rappresentanti eventualmente eletti nelle liste di Comunità Lucana si impegnano formalmente a dividere gli emolumenti derivanti dall’attività di rappresentanza in tre parti tra di loro uguali e così suddivise per destinazione, come da statuto di Comunità Lucana : 1/3 all’organizzazione del movimento ed al finanziamento delle attività di comitati, associazioni, gruppi impegnati nella difesa delle istanze di tutela del territorio e dei diritti umani ed animali, 1/3 alla costituzione di un fondo sociale da devolversi per fini solidali ed umanitari od aventi carattere di necessità, 1/3 per compensi personali.

    III.     Divieto all’assunzione di posti di sotto-governo in commissioni e/o agenzie in qualsiasi modo collegate o connesse in ogni forma con le attività istituzionali, quindi esplicito divieto a doppi incarichi di qualsiasi natura.

   IV.     Obbligo di creazione di un sito web del gruppo di rappresentanza o del singolo eletto su cui descrivere l’attività svolta istituzionalmente.

    V.     Impegno a fornire a qualsiasi gruppo, comitato, associazione o cittadino ne faccia richiesta, qualsiasi documentazione riguardante l’attività istituzionale, nell’osservanza dei disposti normativi in materia.

   VI.     Impegno a farsi portavoce nelle sedi istituzionali di competenza di ogni istanza od interpellanza ritenuta concludente ai fini della difesa territoriale, ambientale, dei diritti civili, politici e religiosi.

 VII.     Obbligo all’assunzione in piena osservanza alle leggi dello Stato in materia di lavoro del personale occorrente al funzionamento delle proprie attività istituzionali.

VIII.     Priorità al mezzo pubblico, ove consentito, negli spostamenti per motivi ed incarichi di ufficio dei rappresentanti eletti.

   IX.     Pubblicazione di un numero di telefonia cellulare o fissa sul quale i cittadini possano raggiungere i rappresentanti o loro delegati per almeno 3 ore al giorno.

     X.     Obbligo di presenza ad ogni riunione indetta dell’organismo di rappresentanza, ivi comprese commissioni ed organi vari, in cui si è eletti, a meno di motivi di salute e/o di impedimenti gravi di origine familiare.

    XI.     Obbligo d’onore sottoscritto in atto notarile, seppur legalmente non operante per via del mandato senza vincolo dell’eletto, di immediate sospensione dall’incarico in caso di rinvii a giudizio per fatti penalmente od amministrativamente rilevanti intervenuti durante l’espletamento del mandato e di dimissioni in caso di condanne ad ogni grado di giudizio per gli stessi reati.

 XII.     sottoscrizione del programma politico e/o amministrativo di comunità lucana per l’intero mandato.

crediamo che i punti esposti non abbiano bisogno di spiegazioni

i candidati di COMUNITA’ LUCANA

miko somma

ANTONIO BEVILACQUA

FIORENZO MAGNi

E TUTTI I CANDIDATI FUTURI

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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fare fatti…

ok, parte 21) del programma di COMUNITA’ LUCANA pubblicato, nel pomeriggio o in serata il corollario, parte 22) gli impegni degli eletti…

scrivere un programma dettagliato, coeso, organico, spiegato come il nostro per questa nostra regione (e va da sè anche per il resto del paese, in un’ottica di rivalutazione delle regioni come baricentri delle economie cicliche locali) non lo fai con il libro dei sogni, ma con la competenza e la conoscenza non solo delle leggi correnti, ma della complessità dell’architettura istituzionale e burocratica

e con un sogno, quello di realizzarlo!!!

gli altri così facciano pure chiacchiere scomposte, noi facciamo progetti per fare fatti!!!

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il programma passo per passo – parte 21) impresa

21. impresa

Trattiamo in questa parte, impresa, di specifiche azioni volte alla salvaguardia ed implementazione del patrimonio di piccole-medie aziende ad integrazione di quanto già disposto nella legislazione nazionale e regionale, nell’ottica non solo di fornire strumenti di sistema per la migliore resistenza alle conseguenze della crisi economica, ma volte alla creazione di supporti aziendali diffusi volti alla creazione di un auto-impiego stabile e ben inserito nel contesto produttivo, avendo già trattato in più punti di questo programma alcune misure specifiche.

       I.     Introduzione del Voucher Compensativo Trasferibile Regionale con cui l’ente regione e/o gli enti territoriali e pubblici locali regoleranno, su accettazione della controparte, i pagamenti per prestazioni ricevute da soggetti terzi, voucher trasferibili ai sub-fornitori certificati e certificabili da questi, su precisa garanzia regionale presso gli istituti di credito presenti in regione e pagabili alla scadenza di un periodo di congruità tra impegno di spesa e limiti del Patto di stabilità e/o vincoli di bilancio.

si tratta di uno strumento utile a superare i blocchi della spesa e dei pagamenti dovuti dalla regione, come principale stazione appaltante, ed in subordine da tutti gli altri enti, anche in regime di compensazione con i trasferimenti da questa verso i singoli enti…a fronte di un pagamento che l’ente non può erogare direttamente o per i vincoli derivanti dal patto di stabilità o per carenza di fondi correnti, si provvede all’emissione di titoli compensativi, a valle di un preciso accordo tra ente ed istituti di credito a garanzia della trasferibilità e del pagamento del titolo stesso, verso l’azienda creditrice, titoli pagabili alla scadenza indicata secondo le necessità di bilancio di cui sopra, ma contemporaneamente trasferibili ad altra azienda fornitrice ed iscritta ad un preciso elenco di ditte fornitrici della prima a certificazione del circuito di trasferibilità, ma scontabili in parte o del tutto con perdita della sola parte di interessi attivi reali maturati dal giorno di emissione al giorno di pagamento del titolo rispetto alla scadenza del titolo stesso, fatti salvi i pagamenti delle spettanze da lavoro dipendente che non comporteranno perdite di interessi sulla somma accreditata e per i quali gli interessi verso gli istituti di credito saranno a carico dell’ente stesso attraverso la costituzione di specifico fondo o l’accensione di specifico mutuo…crediamo che tale misura sia atta a far riprendere il circuito di scambio tra aziende fornitrici od appaltanti e sub-fornitori impedendo forme di stallo delle transazioni tra queste e maggiore tutela del lavoro dipendente, superando i vincoli nei pagamenti che di fatto stanno paralizzando buona parte dell’economia derivante da contratti con enti pubblici ed a ricaduta verso l’intera attività economica

     II.     Minore carico burocratico attraverso la costituzione di un Ufficio Regionale Unico per le Imprese presso le Camere di Commercio, direttamente interfacciato con le amministrazioni pubbliche ad ogni livello per l’espletamento di ogni pratica relativa.

si tratta di un ufficio unico per l’assolvimento di ogni pratica burocratica verso gli enti pubblici a carattere regionale ed in sub-ordine comunale, provinciale o territoriale, uffici costituiti presso le camere di commercio attraverso convenzioni ad hoc e che possono intendersi come delocalizzabili presso le strutture regionali e comunali sul territorio (vedi parte istituzione) e ciò al fine di rendere meno macchinoso il rapporto tra le aziende e gli enti attraverso la studio e la realizzazione di moduli specifici e percorsi semplificati

    III.     Studio di fattibilità di applicazione di parametri di scontistica fiscale alle aziende che operano in settori a basso impatto energetico-ambientale, nuove tecnologie, bio-edilizia, bio-arredamento, agricoltura tradizionale e similari e/o di una scontistica energetica surrogata dalla Regione Basilicata attraverso fondi propri.

punto che crediamo chiaro nella formulazione e nell’intento di favorire attraverso una fiscalità di vantaggio determinati settori produttivi congruenti agli obiettivi programmatici regionali

   IV.     Studio di percorsi agevolati, in concorso alle normative nazionali e regionali esistenti, per la formazione di consorzi, cooperative, reti di impresa ed associazioni temporanee di imprese e singoli.

punto che crediamo chiaro, intendendosi con ciò la fattibilità di simili percorsi agevolati in rapporto alle normative nazionali di settore, ma che ci sembra un punto da perseguire con determinazione ai fini di rendere funzionale una semplificazione delle procedure anche in rapporto a quanto al punto precedente

     V.     Formazione di una Consulta Regionale mista per le piccole e medie imprese, costituita dalla Presidenza della Giunte Regionale ed assessori competenti, dirigenti di settore, Consiglio Regionale, rappresentanti di categoria, sindacati, rappresentanti della Consulta dei Sindaci ed esperti del settore.

punto che ci sembra chiaro nel dettato ed in linea con la formazione di consulte specifiche di settore allo scopo di rendere più agevole ogni sinergia tra intervento pubblico ed intrapresa privata nel rispetto degli obiettivi programmatici e nel rispetto della prevalenza dell’interesse pubblico

   VI.     Liquidazione degli enti e società intermedie regionali aventi carattere di consulenza alle imprese con riunificazione in uno Sportello Regionale dell’Impresa, sottoposta a controllo della Consulta di cui al punto precedente ed al Consiglio Regionale, con compiti di tutoraggio, start-up e consulenza specifica all’impresa.

punto chiaro anche questo e che intende non solo razionalizzare il settore, ma sottoporlo a specifico controllo della consulta di cui al punto precedente

 VII.     Avvio di un programma di micro-credito agevolato con garanzia regionale sussidiaria.

riteniamo tale passaggio necessario al fine di favorire, anche attraverso specifiche intese con istituti bancari specifici ed operanti nel settore, la formazione di nuove micro-imprese ed il sostegno delle attuali, con evidenti vantaggi in termini auto-occupazionali che richiederanno un fondo specifico regionale posto a garanzia, ove i richiedenti non posseggano requisiti finanziari rispetto alla validità dei progetti 

  1. VIII.     Introduzione del criterio di compensazione tra imprese e pubblica amministrazione regionale tra imposizione fiscale locale e prestazioni di beni e servizi somministrati.

punto che riteniamo chiaro

   IX.     Avvio di un programma Speciale di Impresa Familiare.

speciali programmi di sostegno delle imprese familiari che, in collegamento a quanto ai punti VI e VII, possano agevolare al massimo una forma di impresa che, soprattutto in campo agricolo, della somministrazione di alimenti e bevande e del commercio al dettaglio è per sua natura un paracadute sociale dai rilevanti effetti occupazionali

     X.     Creazione del Fondo Regionale per la Ricerca e dell’Ufficio Ricerca Produttiva Regionale con compiti di ricezione, indirizzo, efficientamento, coordinamento e controllo delle domande di ricerca scientifica delle piccole-medie imprese a fini produttivi presso istituti di ricerca regionali, nazionali ed internazionali con valutazione della pubblica utilità delle stesse ed eventuale co-finanziamento regionale.

punto che ci appare chiaro nell’ottica di voler agevolare la domanda di ricerca da parte di piccole e medie aziende, anche riunite in consorzi ed associazioni temporanee, non in grado di poter provvedere con fondi propri a miglioramenti produttivi stimolati dalla ricerca stessa e per le quali prevediamo un programma di co-finnaziamento in caso di rilevanza pubblica degli impatti economici in termini occupazionali e di miglioramento degli impatti produttivi

   XI.     Avvio delle pratiche per la costituzione di una Consorzio Bancario Pubblico Regionale del Credito Locale per la gestione progressiva di quanto a tutti i punti precedenti.

crediamo che la formazione di un istituto pubblico consortile regionale di credito sia un passo necessario ai fini del sostegno ai settori produttivi locali

 

 

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roberto montanari ci dice…

COMINCIA IL CONTO ALLA ROVESCIA.
 
 
Vi confido che nutro molte speranze nella maturità degli elettori, maturità raggiunta dopo aver superato molte dure prove. Come ho già scritto in un altra occasione NON TEMIAMO IL NUOVO, è l’unica via al cambiamento. In questi giorni ho scandagliato ogni possibile risultato, ed il pensiero mi porta a ritenere che il nuovo sia inevitabile. Correremo qualche rischio? Non più grande di quello in cui siamo.
 
Di fatto è un obbligo morale riuscire a destabilizzare un sistema di governo (nazionale e regionale) per molti aspetti affine più alle dittature che alle democrazie. Il Paese è di fatto diviso in due grandi realtà: NORD e SUD. Il Centro è solo il luogo dove la disputa si evidenzia. Differenze abissali ci contrappongono, prima fra tutte l’ignoranza (mancanza… di conoscenza). Noi ITALIANI non ci conosciamo, ci ignoriamo, e questo pesante fardello lo portiamo dai tempi dell’Unità d’Italia, Mi sono sempre interrogato sulla causa di questa divisione ed ho tratto un unica conclusione: siamo divisi da chi ci ha governati sino ad oggi.
 
La politica non ha saputo fare altro che dividerci, perchè in questo modo ogni consorteria poteva orientare il voto e gestire il potere. Il “familismo amorale” di Banfield è una invenzione italiana prima che una pratica diffusa nel Sud Italia. Probabilmente per nostra inclinazione al dominio, in tutti questi anni siamo stati capaci di sopportare qualsiasi angheria, adesso abbiamo toccato il fondo. Ci siamo lasciati privare di ogni elementare diritto, finanche quello di avere una vita dignitosa.
E’ giunto il momento di azzerare tutto e guardare al futuro come prospettiva di vita migliore, non un futuro che già ha il sapore del passato. Mi rivolgo adesso a tutti i LUCANI: ritroviamo l’unità e l’orgoglio di un popolo che ha tutte le potenzialità per essere la motrice del riscatto del SUD.
 
UN’ALTRA LUCANIA E’ POSSIBILE – UN’ALTRA LUCANIA E’ NECESSARIA.

Roberto Montanari (matera)

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22/02/2013

prevedevo passaggi di alcuni, che pur avebbero dovuti essere a noi vicini per una contiguità e comunanza di battaglie affrontate, sul carro del vincitore presunto (che secondo me non vincerà alcunchè perchè a perderci sarà il paese), così mi son preparato facendo affidamento alla gente normale, quella che non campa di link o di sottili analisi, quella che deve lavorare tutti i giorni per sbarcare il lunario, quella che comprende il valore delle cose fatte per tutti, quella che difficilmente si lascia incantare, pur essendosi sempre fatta fottere per bisogno e disperazione…

così per esempio cancellare dai contatti fb alcuni (e saranno molti alla fine che cancellerò da questa inutile piattaforma di socializzazione della nevrosi) è quasi una specie di soddisfazione…

mi pare quasi di poter dire a chi ha sempre sgobbato nella vita “ecco, io sono come voi, io non appartengo a quelli!!!”

miko somma

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il programma passo per passo – parte 20) altre proposizioni

20. Altre proposizioni

In questa parte del programma che abbiamo chiamato “altre proposizioni”, affrontiamo una serie di impegni programmatici a carattere sparso e per i quali non avremmo potuto impegnare un punto articolato come tutti gli altri, ma la cui importanza è comunque notevole, trattandosi però di punti a volte scollegati tra loro.

       I.     Revisione delle funzioni, delle indennità, delle cariche delle sottocommissioni regionali e riduzione drastica delle stesse alla fisiologia delle funzioni amministrative (vedi parte istituzione).

crediamo sia fondamentale per una corretta gestione dell’apparato istituzionale-amministrativo generalmente conosciuto come “sotto-governo” (e fonte di numerose pieghe di clientelismo in forma di postazioni per i partiti) che si debba procedere ad una profonda revisione, anche culturale ed economica, del fenomeno attraverso una riduzione ragionata sia del numero di agenzie, commissioni ed enti secondo quanto espresso in più parti del programma ed in modo particolare nella specifica parte dedicata all’istituzione, ad un criterio di realtà che tenga conto solo e soltanto delle funzioni e non delle necessità di provvedere ad una onerosa rappresentanza di quanto non sia stato eventualmente rappresentato nelle sedi politiche proprie, ma siamo coscienti che oltre a provvedimenti legislativi specifici che riconducano a ragione amministrativa, è sulla cultura di fondo della rappresentanza che si dovrà agire attraverso una costante azione di moral suasion che renda l’idea stessa di una rappresentanza politica o riconducibile alla politica in simili strutture del tutto aliena

     II.     Liquidazione definitiva delle ex comunità montane e revisione delle Aree Programma, da sostituirsi con apposite commissioni di zona della consulta dei sindaci (vedi parte istituzione).

il punto è specificamente da intendersi rispetto ad un percorso di liquidazione definitiva ed in tempi brevi e certi di questi enti intermedi già aboliti eppure ancora esistenti, seppure nominalmente in via di liquidazione, nelle figure di commissari ed allo stesso tempo crediamo vadano sostituite le strutture delle attuali aree programma con specifiche deleghe a commissioni territoriali della consulta dei sindaci all’assemblea degli stessi facenti riferimento…proposizione non espressa nel punto, ma che crediamo sia in nuce contenuta nel dettato è riguardo ala totale abolizione di ogni struttura di gestione, programmazione e promozione intermedia, con particolare riferimento alla figura dei gal, le cui funzioni vanno riassunte completamente sia nella programmazione regionale che per le parti di competenza territoriale dalle commissione di zona della consulta dei sindaci

    III.     Ristrutturazione e ridefinizione delle funzioni e degli organici degli uffici di rappresentanza della Regione Basilicata presso le istituzioni nazionali e comunitarie (vedi parte istituzione).

crediamo importante una ristrutturazione totale di questi organi di rapresentanza a partire da una maggiore conoscibilità pubblica delle funzione e degli organici, nonché dei criteri con cui questi sono stati formati e dei bilanci disaggregati degli stessi, si da rendere possibile un criterio di valutazione pubblica del loro operato rispetto ai risultati 

   IV.     Avvio di un “Tavolo mensile degli interessi regionali e della loro tutela” con la partecipazione della giunta regionale, di esponenti della maggioranza e minoranze consiliari, dei parlamentari ed euro-parlamentari eletti nei collegi regionali per la definizione e concertazione di azioni comuni (vedi parte istituzione).

crediamo chiaro questo punto nella previsione della necessità di un punto stabile di confronto tra rappresentanza e bisogni regionali nell’ottica di concertare ed armonizzare la cura degli stessi in ambito nazionale e comunitario od ovunque ciò si renda necessario

     V.     Azioni volte all’avvio di un tavolo istituzionale costante tra i presidenti delle regioni meridionali per le tematiche comuni.

punto che crediamo chiaro nella necessità che tematiche comuni al meridione possano trovare ulteriori convergenze istituzionali anche oltre lo strumento della conferenza delle regioni

   VI.     Approvazione di una nuova legge regionale sull’editoria che miri alla regolamentazione delle attività editoriali pubbliche e dei siti e portali istituzionali, con regolazione della pubblicità istituzionale e dei finanziamenti all’editoria periodica.

la generale poca chiarezza nel settore genera una discrezionalità dell’azione del presidente della giunta e del consiglio regionale che crediamo debba essere superata con una specifica legislazione che individui parametri di riferimento certi ed una maggiore trasparenza dell’azione regionale in tal senso, riconoscendo comunque l’importanza della stessa contribuzione per il settore informativo ed editoriale che necessità però di regole fisse e valide per tutti, in special modo per quelle strutture direttamente riferenti all’azione istituzionale

 VII.     Azioni locali e nazionali volte ad una lettura critica più ampia dei fenomeni storici del processo di unificazione nazionale a riguardo del ruolo della regione.

punto che atterrebbe molto più alla parte dedicata alla cultura e che tuttavia vogliamo tenere distinto da essa, dovendo essere tale lettura un fenomeno critico da affidarsi al libero confronto tra storici e non mediato da alcuna intenzionalità politica in tal senso

VIII.     Studio ed adozione di un Piano Antenne Regionale per la regolamentazione delle emissioni elettromagnetiche e la integrale copertura trasmittente-ricevente del territorio regionale attraverso strumentazioni idonee alla salvaguardia della salute umana ed animale.

punto che crediamo chiaro nella necessità di razionalizzare il sistema in merito a forme di elettromagnetismo che, ben oltre le risultanze scientifiche sui possibili danni biologici, è comunque una immissione ulteriore di agenti esterni potenzialmente pericolosi che dovrebbe essere evitata il più possibile, oltre ad avere un notevole impatto paesaggistico

   IX.     Adozione di una legge regionale sul randagismo e sulla regolamentazione dei canili, delle corrette pratiche di ospitalità degli animali, dei soggetti abilitati alla gestione delle strutture, delle sterilizzazioni, della microchippatura, delle adozioni, delle importazioni, della cura e tutela degli animali da affezione e delle responsabilità oggettive dei proprietari, delle pratiche veterinarie, dei comportamenti e dei doveri delle ASL e dei comuni per le parti a loro competenti.

nella chiarezza delle intenzioni del dettato, vogliamo precisare che tale legge andrà messa in cantiere previo ascolto e collaborazione diretta obbligatoria e dedicata a specifici incontri del consiglio regionale nella pluralità di commissioni interessate (ambiente, sanità, formazione) con le associazioni di settore per l’individuazione delle pratiche migliori per la risoluzione di un problema ormai annoso e che riteniamo debba essere condiviso al massimo livello possibile con chi opera a livello associativo sul territorio

     X.     Fissazione attraverso legge regionale di un diritto al reddito minimo equivalente per i cittadini residenti da almeno 5 anni in regione e/o per gli extracomunitari stabilmente residenti nel territorio regionale, dove la dizione equivalente è da intendersi come un parametro non necessariamente monetario, ma usufruibile anche in beni e servizi a carattere strumentale e di consumo.

crediamo che sulla base di quanto indicato anche in sede europea tale passaggio istituzionale sia ormai necessario, nelle more di ogni legislazione nazionale interverrà in materia, allo scopo di perequare difficoltà di accesso al reddito ormai evidenti e per molti versi irrisolvibili nell’immediato..tale reddito dovrà essere inteso come sostegno alla ricerca di lavoro, limitato nel tempo (12-24 mesi), strettamente concesso a chi matura requisiti comprovabili di necessità sociale e connesso alla messa a disposizione temporanea dei soggetti beneficiari per operazioni a carattere sociale, di protezione civile, di tutela ambientale nella chiara destinazione di questa messa a disposizione verso operazioni di utilità sociale e mai intese come forme di lavoro in sostituzione delle tipologie contrattuali previste alle leggi vigenti, attraverso liste specifiche redatte dai comuni e sottoposte ad accertamento regionale…la copertura finanziaria dovrà prevedersi dalla razionalizzazione dei fondi rinvenienti da specifici finanziamenti comunitari, nazionali e regionali in un fondo unico, prevedendosi il confluire verso questo fondo di ogni capitolato di spesa ad oggi esistente sull’assistenza sociale e nella possibilità di provvedere anche attraverso mezzi non strettamente monetari, ma sotto forma di voucher per l’acquisto di beni alimentari, di vestiario e cura parentale e il pagamento di servizi ed utenze o la messa a disposizione degli stessi attraverso specifica attività da avviarsi di concerto con le amministrazioni comunali…in ogni caso, visto l’ammontare delle risorse disponibili, simile reddito non potrà essere superiore ai 200 euro equivalenti mensili pro-capite (nell’esclusione dal beneficio di chiunque riceva altri assegni di previdenza sociale) attraverso quota familiare per evitare situazioni di abuso e dovrà comportare l’iscrizione alle liste di mobilità ed alla normativa di regolamentazione dell’accesso al lavoro in base a chiamata a scorrimento delle stesse 

   XI.     Istituzione del portale web lucano del lavoro.

punto che crediamo chiaro nella individuazione di uno strumento pubblico dedicato specificamente alla domanda ed offerta di lavoro e di formazione professionale

 

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fac-simile

beh, noi non abbiamo molto soldi, così facciamo di necessità virtù ed anche un facsimile di altri con un po’ di fantasia diventa il nostro fac-simile con il quale invitarvi a cercare il nostro simbolo sulla scheda del senato ed apporci una croce…solo quella!!!

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21/02/2013

in genere le campagne elettorali tirano fuori il peggio della gente travestito da un buonismo di risulta che alla prima occasione diventa un assassino antropofago in cerca della sua vittima di turno…jekill & hyde convivono, spesso scannandosi anche tra loro quando le vittime sono terminate…in genere il fenomeno termina alla fine dello spoglio, quando prende il sopravvento il bar dello sport e la scuola di analisi politica spiccia…

bene, io cerco di essere costante e mantenere sempre accesa la fiammella dell’essere e non dell’apparire, quindi di essere un animale politico e non una bestia elettorale

miko somma

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