il presidente del consiglio regionale

 

Santochirico è il nuovo presidente del Consiglio regionale

26/02/2013 18:27  Eletto a maggioranza con 23 voti favorevoli

Santochirico è il nuovo presidente del Consiglio regionale

ACR  Vincenzo Santochirico è il nuovo presidente del Consiglio regionale della Basilicata. Eletto a maggioranza con 23 voti favorevoli; 6 le schede bianche e 1 voto al consigliere Francesco Mollica (Udc)….

i miei personali complimenti a vincenzo santochirico per la carica di altissimo profilo istituzionale che sono certo in virtù della sua competenza saprà gestire con acutezza e responsabilità, ed anche se ai tempi del pozzo di montegrosso (2007-2008) litigavamo spesso e volentieri, in tv e sui giornali (ed avevo sempre ragione io quando proprio di petrolio nessuna aveva il coraggio di parlare e di esporsi, ma queste son cose che in questi tempi di memorie labili certamente nessuno ricorda più), voglio augurargli il più caloroso in bocca al lupo!!!

buon lavoro!!!

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complottismi?…

e cmq per la cronaca complottista…metti che uno sapeva che proprio subito dopo le elezioni andavano all’asta quasi 9 miliardi di bot a 6 mesi ed il giorno dopo 15 miliardi di btp a 5 e 10 anni su cui un rialzo dei tassi di interesse dell’1% (100 punti di spread, come si dice – o non è più un problema?) produce un plusvalore di circa 150 milioni di euro rispetto a quanto normalmente si sarebbero piazzati, vuoi che non investiva due-tre milioni per destabilizzare prima la testa della gente, poi l’esito del voto?

e per la cronaca se qui hanno fatto relativamente poco, circa 4,5 milioni da incassare facili facili a ottobre, domani che faranno?…
ansa – PIENO IN ASTA BOT, MA TASSO VOLA ALL’1,237% – Il Tesoro ha assegnato tutti gli 8,75 miliardi di Bot a 6 mesi, ma con tassi in volata oltre l’1% sulla scia dell’esito elettorale. Il rendimento medio è salito all’ 1,237% dallo 0,731% dell’asta di gennaio. La domanda è stata di 1,44 volte l’importo offerto, in calo da 1,65 del mese scorso.

fate un po’ voi qualche considerazione….

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Comunicato stampa di Comunità Lucana

questa nota stampa non è stato inviata al sito istituzionale di basilicatanet, visto quanto già da noi espresso circa l’opera di confusione che puntualmente viene messa in atto o per imperizia (e ci può stare visti i criteri) o per cosciente manipolazione bulgara (cosa molto più probabile) delle affermazioni dei comunicati, il cui senso non andrebbe distorto, ma semmai solo adeguato alle esigenze di spazio concessogli in ciò che dovrebbe essere una sorta di rassegna dei comunicati inviati

tale attività riprenderà solo a seguito delle scuse ufficiali del sito basilicatanet

 

 

Come un vaso di argilla…tra “grida ed editti”

 

Avevamo iniziato questa avventura elettorale come un vaso di argilla tra i vasi di ferro dei grandi  contenitori nazionali, ben coscienti che questa nostra intrinseca debolezza poteva recuperarsi solo sottolineando il carattere programmatico di una scelta tutta lucana che oltrepassasse ogni barriera di appartenenza partitica, nella chiara constatazione di una rappresentanza che finora aveva più rappresentato se stessa e gli interessi delle filiere interne ai contenitori partitici che le aspettative di un territorio marginale, eppure appetito a molti, e la nostra proposta era un programma regionale che desse l’alito ad un comportamento conseguente in Parlamento.

 

Ma nel gran rivolgimento degli assetti che la lista del 5 stelle ha portato nel paese in una innegabile ed inaspettabile vittoria elettorale, i primi a pagarne le conseguenze in questa regione siamo stati proprio noi di Comunità Lucana, in un cannibalismo di interesse popolare ovviamente rivolto verso il “fenomeno” più facilmente visibile di chi localmente aveva da molto tempo prima sollevato temi e proposto soluzioni, ma non possedeva tale visibilità anche in guisa di scarso interesse dei media locali verso una proposta atipica come la nostra, regionalizzare un’offerta politica di lungo periodo in una prospettiva di indicazione del locale come referente di una scelta verso una delle Camere che a nostro avviso dovrebbe ritornare alla sua funzione primigenia di una Camera delle regioni.

 

Ed a ciò ovviamente si è aggiunta la grande necessità per gli altri partiti di fare falange dei propri sostenitori per impedire perdite di consenso che solo tardivamente si è cominciati ad intuire e che sono state usate come arma di “messa in stato di necessità” del corpo elettorale contro il “nemico” – e il peso che questa condizione antropologica ha giocato nell’animo di molti elettori crediamo sia stato grande, pur senza impedire che evidenti perdite di consenso ci siano comunque state – si da relegarci nei numeri conseguiti persino dopo liste del tutto avulse da qualsiasi relazione pregressa al territorio lucano.

 

C’era da aspettarselo d’altronde e le nostre aspettative di conseguenza erano limitate alla raccolta di un numero di consensi bastevole ad indicare una via verso le future elezioni regionali tali da consentire aggregazioni di altri soggetti ad un progetto per questa regione, ma i numeri di consensi ricevuti, meno di 900, e di cui ringraziamo con affetto chi ce ne ha voluti onorare credendo in un progetto ampio e liberatorio per questa terra quale è il nostro articolato programma, ci sembrano, con la doverosa lucidità del giudizio postumo, non una sconfessione del percorso fino qui seguito, quanto una necessità di doverlo praticare diversamente per arrivare a maggior partecipazione, se è vero che pur “pesando” la qualità dei nostri voti, sostanzialmente è la loro conta che dà agibilità politica ai progetti per i quali ci si spende.

 

A questo scopo ho ritenuto doveroso convocare una riunione del nostro coordinamento regionale per sottoporre sia la questione delle mie personali e doverose dimissioni a fronte di una sconfitta di valore numerico innegabile, seppur i numeri aspettati non potevano essere che conseguenza delle considerazioni esposte, sia la questione dello scioglimento del partito in prospettiva del mutamento  che appare ormai necessario per il prosieguo del progetto e che toccherà ai membri indicare con chiarezza, nella certezza che è il programma da attuarsi per questa regione, il progetto, ad essere importante e non la forma od il soggetto che lo attuerà.

 

Chiarito così che non si tratta di smobilitazione, è altrettanto doveroso, nella preoccupazione delle tante urgenze del paese che questo voto e la sua rappresentazione parlamentare non aiuta certo a risolvere, e che per molti versi ha complicato ulteriormente la già precaria situazione di una regione che avrebbe bisogno di maggiori attenzioni, che a nome di Comunità Lucana e personalmente ho il piacere di augurare agli eletti lucani il miglior lavoro possibile per il bene di questa terra, riuscendo ad essere più lucani che uomini e donne di partito, nell’interesse per questa terra e i suoi problemi che, se eletti, noi avremmo ricordato in ogni istante, ben oltre “grida ed editti” dei gran capi.

 

Miko Somma, segretario regionale di Comunità Lucana

 

lo stato dell’arte

lo stato dell’arte parlamentare è questo…le camere si riuniscono il 15 marzo ed il primo atto formale di attività è la nomina dei presidenti che supponiamo non sarà semplice e richiederà qualche giorno, rallentata dalle procedure di accredito dei nuovi parlamentari…

teoricamente (ma qualcuno potrebbe forzare ed iniziare informalmente prima) è solo a camere insediate e funzionanti che il presidente della repubblica può dare inizio alle consultazioni che in questo caso saranno anch’esse di prevedibile non facile conclusione…

al termine delle consultazioni con tutti i partiti il presidente dà incarico al premier che a sua volta deve tornare con il governo proposto per la fiducia alle camere ed in caso contrario, quindi che non la ottenga, il premier incaricato deve ritornare al colle, dove il presidente ricomincia o con un nuovo mandato allo stesso incaricato o con altro giro di consultazioni per arrivare a comporre una nuova maggioranza che si basi sui seggi effettivi…

oltre ai tempi che pure esistono e vanno rispettati però c’è un piccolo particolare…a metà aprile napolitano non potrà dare altro incarico perchè termina il suo mandato settennale…e dal momento che la nomina del presidente del consiglio tocca solo e soltanto al presidente della repubblica e questo deve essere comunque eletto dalle camere in seduta congiunta, mi pare che il groviglio sia quasi inestricabile!!!

ed ora sulla scorta dei risultati elettorali, chiedetevi se c’è coesione non solo sul premier, ma anche sulla nomina del presidente!!!

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riunione posticipata

la prevista riunione di mercoledì del coordinamento, su richiesta e suggerimento di alcuni che avrebbero trovato difficoltà a raggiungerci in quel giorno, è posticipata a sabato 2 marzo sempre alle ore 18.00

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comunità lucana…proposta di scioglimento

mercoledì 27/02/2013 ore 18.00

sede regionale di COMUNITA’ LUCANA via portasalza 16 potenza

coordinamento regionale

all’ordine del giorno:

1) dimissioni del segretario e contestuale proposta di scioglimento del partito

la riunione è aperta a tutti

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