28/03/2013

mi scuserete il francesismo, ma “mo’ so cazzi” come avrebbe detto l’albertone…sfuma l’unica, per quanto a molti deprecabile, possibilità di cambiare un po’ questo paese…ora attendetevi qualche “bella” sorpresina dalla creatività di napolitano!!!…ed estrema vergogna su quanti proprio dal pd hanno votato grillo e la sua follia perchè renzi non aveva vinto le primarie!!!

miko somma

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Comunicato stampa di Comunità Lucana

questa nota stampa non è stato inviata al sito istituzionale di basilicatanet, visto quanto già da noi espresso circa l’opera di confusione che puntualmente viene messa in atto o per imperizia (e ci può stare visti i criteri) o per cosciente manipolazione bulgara (cosa molto più probabile) delle affermazioni dei comunicati, il cui senso non andrebbe distorto, ma semmai solo adeguato alle esigenze di spazio concessogli in ciò che dovrebbe essere una sorta di rassegna dei comunicati inviati

tale attività riprenderà solo a seguito delle scuse ufficiali del sito basilicatanet

 

Il desiderabile ed il possibile.

Ritengo che la maturità politica di una istanza nella volontà di volere raggiungere un obiettivo si debba leggere anche nella sua capacità di “stare nella realtà” quando, non possedendosi quei numeri adatti alla piena soddisfazione dell’istanza stessa, sia una visione dell’obiettivo imperniata sul dialogo con gli altri numeri a guidare verso il traguardo, in una ottica dinamica del possibile rispetto al desiderabile.

E nel caso della mozione presentata ed approvata ieri in Consiglio Regionale sulla questione Fenice, ma nello specifico – occorre ricordare – su quali avrebbero dovuto essere le prese d’atto sull’ottima e dettagliata relazione della Commissione presieduta da Pagliuca proprio in ordine a potestà legislative  esprimibili dal Consiglio Regionale stesso attraverso la Giunta Regionale (tale è infatti il senso tecnico di una mozione, un impegno al fare), al desiderabile, la chiusura cioè di quell’impianto inquinante, ci si è approssimati, a modesto avviso di chi scrive, attraverso il possibile, dotandosi quindi di una volontà prodromica ben chiara rispetto agli strumenti occorrenti per potere arrivare alla chiusura dell’impianto.

Strumenti che se i proponenti di mozione concorrente individuavano in atti monocratici di chiusura che avrebbero originato per certo contenziosi amministrativi nelle more dei quali all’impianto, per la prassi corrente, sarebbe stato comunque possibile continuare a funzionare, ed altri in alquanto strumentali e ingenue richieste di “tribunali politici” su cui far cassa di consensi, in una richiesta di cui però sarebbe folle negare l’esigenza sia in sede di lettura storica che politica, il Consiglio in una buona pagina della propria esperienza amministrativo-legislativa ha preferito impostare una mozione intelligente che non deve però rimanere sulla carta delle intenzioni, ma tramutarsi in brevissimo termine in atti concreti.

Mozione intelligente che pone, ad iniziare da una riforma dell’ARPAB già in itinere legislativo, ma di cui si ribadisce l’urgenza, proseguendo per ciò che in seguito il presidente De Filippo ha definito come un “meccanismo semaforico” teso ad individuare (e vedremo come) soglie di attenzione ai parametri inquinanti inferiori rispetto a quelli previsti dalla legge – e come altre volte abbiamo detto, possibili solo per siti specifici a legislazione corrente – prevedendosi automatismi di procedure per arrivare ad arresti degli impianti in caso di superamenti degli stessi limiti, continuando per la concessione subordinata ad opere di bonifica a cura di Fenice oltre il perimetro del plesso dell’Autorizzazione Integrata Ambientale, e terminando in quell’indicazione chiara del nuovo piano regionale dei rifiuti fondato sul rispetto della gerarchia di trattamento dei rifiuti che già da sola confina Fenice nell’inutilità, una volta raggiunti i limiti di riduzione dei rifiuti, riciclo, raccolta differenziata, recupero di materiali delle Direttive Europee, legge che vogliamo ricordare è già in calendario consiliare nella nostra proposta di legge alla firma di quattro consiglieri regionali e di cui auspichiamo una rapidissima approvazione per cominciare a sottrarre cibo a quell’impianto che si nutre prima ancora che dei rifiuti di approssimazione, ritardi, zone d’ombra che la nostra gestione dei rifiuti ha prodotto finora.

Non dimenticando che saranno però gli atti specifici sul tema dei rifiuti speciali, purtroppo sottratti alla potestà legislativa regionale, a determinare la vita residua di Fenice e del gravissimo inquinamento sin qui prodotto, riteniamo che la mozione approvata ieri sia stato il primo passo concreto ad invertire una tendenza che sarebbe poco intelligente non avvertire come segnale di cambiamento, forse più indotto da paure di “scollarsi” elettoralmente dalla gente che da auto-maturazione delle idee, ma pur di quella inversione di tendenza che abbiamo sempre chiesto si tratta, e stupido sarebbe non considerarla tale in giudizi che francamente si sente ormai esigenza che fossero più aderenti alla realtà di conoscenze legislative che spesso mancano in chi determina la pubblica opinione in “lucan-grillismi à la pagé”. 

Se quindi avremmo tutti desiderato la chiusura sic et simpliciter di Fenice, abbiamo però cominciato a delimitare il recinto stretto nel quale il destino di Fenice è comunque segnato. E controlleremo, ovvio.

Miko Somma, segretario regionale di Comunità Lucana

28/03/2013

si continua a far finta di non aver compreso che il mandato del quirinale a bersani è strettamente legato all’art 94 comma I della costituzione, quindi a numeri parlamentari certi e leggibili nella disponibilità degli stessi emersa durante le consultazioni…ora a meno di sorprese questi numeri non ci sono, essendoci comunque una volontà pdl di far varare “sotto-sotto” il governo in cambio di un nome gradito al quirinale che nulla vieta possa essere lo stesso berluskoni

miko somma

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sottoculture…

 by bandanax

esistono e prosperano da anni, nelle pieghe del benessere che fu, vaste e poco monitorate sottoculture complottiste, occultiste, alieniste, diversamente religiose, igieniste e via discorrendo, figlie della deriva di un pensiero razionale che non riesce più a dare risposte a tutto, poichè su di esso si era da tempo innestata una cultura del consumo eretta a neo-paganesimo a cui non interessava dare risposte che non fossero i consumi stessi…cultura del consumo che nel momento in cui entra in crisi, lascia un vuoto che proprio quelle sottoculture riempiono con fenomeni sempre più etero-organizzati, di cui il grillismo è una delle evidenze di sintesi più visibili, pur non essendo la sola, evidenza fondata sulla non dimostrazione razionale di alcun suo assunto, in una dogmaticità liturgica che non ammette alcun contraddittorio

miko somma

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27/03/2013

incidentalmente sono stato proposto dal consigliere navazio (che ringrazio per la stima) al tavolo della trasparenza su fenice

miko somma

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27/03/2013

troppo tardi per un comunicato stampa, dovendo andare ancora in consiglio per altre cose, ma la mozione approvata su fenice, ancorchè non sia ancora la chiusura di quell’impianto mette finalmente le basi giuridiche ed amministrative per bloccarlo, a cominciare dall’indicazione di un nuovo piano rifiuti che rispetti la precisa gerarchia delle direttive europee e consenta di superare de facto l’incenerimento…piano a rifiuti zero che guarda caso già esiste in forma di proposta di legge e di ipotesi fattuale, puntuale, concreta e praticabile

miko somma

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la mozione approvata su fenice

eccovi il testo integrale della mozione su fenice appena approvata in consiglio regionale…seguiranno i miei personali commenti…

Mozione “Fenice”

Preso atto della relazione licenziata dalla Commissione Fenice e pubblicata sul sito istituzionale della Regione ed integrata dell’Allegato sub A; 

Udita la relazione del Presidente della Commissione “Fenice”, on. Pagliuca, sulla attività della Commissione stessa e sul documento conclusivo licenziato, che ha risposto ai quesiti posti dal Consiglio regionale all’atto della sua costituzione ricostruendo la storia amministrativa, dei controlli e della vigilanza delle autorizzazioni date a Fenice evidenziando  responsabilità e criticità, ritardi ed inadeguatezze di mezzi e strutture che non hanno consentito il buon funzionamento dell’intero sistema;

Dato atto del dibattito svoltosi in aula, che ha consentito di focalizzare gli argomenti sviluppati nel suddetto documento conclusivo e di discutere diffusamente i contenuti della relazione stessa per la ricostruzione storica delle vicende occorse; 

Udite  le considerazioni del Presidente De Filippo, che nella complicata leggibilità di accadimenti più che ventennali,  ha aggiunto alla ricostruzione degli eventi ulteriori considerazioni, riportando informazioni aggiuntive in merito alle attività poste in essere nei tempi più recenti;

Ritenuto di dover esprimere un atto di indirizzo finalizzato a porre l’attenzione sulle criticità organizzative e gestionali verificatesi per prevenirne la ulteriore ricorrenza; 

Con la seguente 

MOZIONE

Si impegna la Giunta Regionale a:

Si impegna la Giunta Regionale a:

  • Rafforzare il ruolo istituzionale dell’Agenzia Regionale per Protezione Ambientale, anche attraverso la revisione e/o la integrazione del Disegno di Legge di riforma già in esame (D.G.R. 1386 del 29/9/2011), con l’obiettivo di:
    • Definire il ruolo strumentale dell’Agenzia finalizzato alle attività di controllo ambientale, di supporto tecnico delle istituzioni pubbliche per i controlli, l’informazione e la conoscenza ambientale  a tutela della salute e dell’ambiente;
    • Rafforzare  le sinergie e le forme di comunicazione tra l’Agenzia, i Dipartimenti regionali e gli altri soggetti istituzionali territoriali e nazionali;
    • Elevare i livelli di qualità operativa, di efficienza e di efficacia dell’Agenzia, introducendo la obbligatorietà di obiettivi di qualità dei servizi ambientali svolti;
    • Favorire la massima trasparenza dell’informazione ambientale da rendere ai cittadini, anche attraverso la predisposizione di un apposito link sul sito istituzionale;
    • Dotare l’agenzia  di strumenti e competenze necessari al corretto espletamento dei compiti ad essa affidati anche attraverso forme codificate di collaborazione con altre agenzie e strutture pubbliche, per acquisire nuove conoscenze relative alle caratteristiche qualitative e quantitative degli  inquinanti emessi dall’impianto Fenice.

 

  • Emanare un provvedimento ordinativo che all’interno del dispositivo autorizzativo (AIA) abbia l’obiettivo di:
    • codificare, attraverso uno specifico quadro prescrittivo, basato sul principio di precauzione, le condizioni ricorrenti per l’interruzione di esercizio dell’impianto con la sua completa disattivazione, ovvero la riduzione dell’introduzione di rifiuti, ovvero  la sospensione o la revoca dell’autorizzazione all’esercizio dell’impianto stesso, al verificarsi di circostanze di pericolo per la salute delle popolazioni interessate o per l’ambiente;
    • definire un quadro prescrittivo organico che codifichi le modalità di esercizio dell’impianto, i controlli da effettuare, i sistemi di monitoraggio da realizzare, le specifiche modalità di relazione e coordinamento tra i soggetti competenti per i controlli, le modalità ottimali di informazione alla popolazione;

 

  • Rendere organiche e stabilmente operative le relazioni di collaborazione, sia pure già attivate, tra la Regione Basilicata e le Istituzioni Tecniche pubbliche, quali l’Istituto Superiore di Sanità e l’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (ISPRA), relativamente alle tematiche connesse all’impianto “Fenice” oltre che ad altri aspetti ambientali, in particolare nella effettuazione di studi epidemiologici e di valutazione di danni ed impatti sanitari.
  • Considerata l’importanza della conoscenza da parte dei territori dello stato dell’ambiente locale, dei livelli di inquinamento, dell’andamento delle attività di bonifica, promuovere la frequente convocazione del Tavolo della Trasparenza Fenice di cui alla DGR 1569 del 25/10/2011, al fine di rafforzare il processo di partecipazione e trasparenza su quanto accade.
  • Riferire al Consiglio: trimestralmente sull’attuazione del presente o.d.g.; semestralmente sull’ottemperanza delle prescrizioni dell’emananda A.I.A.; annualmente sulle risultanze delle valutazioni sanitarie e sullo stato di salute della popolazione e sulle eventuali misure di cura e prevenzione messe in atto e sui loro benefici.
  • Richiedere al soggetto titolare delle autorizzazioni la completa e definitiva attuazione degli impegni assunti da Fenice attraverso gli accordi stipulati con la Regione e le autorizzazioni all’esercizio già in essere a partire da quanto contenuto nel DEC/VIA del 1993, attivando ogni azione utile a portare a definizione gli impegni sottoscritti.
  • Aggiornare il Piano Regionale dei Rifiuti con la puntuale osservanza delle gerarchia del trattamento dei rifiuti nei termini definiti dalla normativa vigente che considera l’ordine di priorità quale migliore opzione ambientale; con il chiaro obiettivo di andare verso il superamento del sistema di trattamento in essere di incenerimento dei rifiuti.
  • Nel quadro del riordino e della riorganizzazione complessiva dei Dipartimenti Regionali, attivare le azioni di rafforzamento delle risorse umane e delle competenze tecniche ed amministrative del Dipartimento Ambiente.
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ottima mozione comune presentata da quasi tutti i gruppi in consiglio su fenice…ed approvata…finalmente si reagisce!!!

a più tardi per comunicazioni a riguardo

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c’è gente in senato ed alla camera che sta davvero male…ecco perchè occorre ritornare a votare…per rimandare questa gente alle loro normali occupazioni (stare sui social) o per rassegnarsi a lasciarli fare e cominciare a costruire resistenza contro questo nuovo fascismo

miko somma

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26/03/2013

credo che bersani non abbia molti spazi o se li troverà non saranno certo frutto di dialogo politico…governo del presidente quindi, anche se è un presidente a scadenza, quindi la domanda è se il governo sarà espressione anche del nuovo presidente della repubblica…non prendiamoci in giro, occorre andare a votare di nuovo, sperabilmente ad ottobre ed è qui che o il centrosinistra trova un leader vero, un combattente riconoscibile in un progetto (quindi niente smacchiatori o rottamatori) o il paese se ne va a ramengo, precipitando in una situazione alla weimar (ed è un mese che lo dico)!!!

miko somma

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battiato dixit

(ANSA) – BRUXELLES, 26 MAR – ”Queste troie che si trovano in Parlamento farebbero qualsiasi cosa. E’ una cosa inaccettabile”. Lo ha detto il musicista Franco Battiato nel suo intervento al Parlamento Europeo in veste di assessore al Turismo della Regione Sicilia, parlando della compagine politica italiana Secondo Battiato sarebbe meglio che ”aprissero un casino”…

qui alla gente sta dando di volta il cervello…ma ritorna a fare il musicista, che la società civile non mi pare affatto migliore della politica!!!

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