niente tagli al numero dei parlamentari

personalmente sono assolutamente contrario al taglio del numero dei parlamentari senza un più generale discorso sull’architettura stessa della rappresentanza e così delle istituzioni…

primo perchè non vero che in democrazie a noi affini per sistema e dimensioni ce ne siano di meno o molto di meno (vedi francia, ma seppur nel confronto con sistemi federali, anche altri paesi)

secondo perchè diminuisce la rappresentatività democratica espressa dai territori, quindi per stare alla nostra regione invece di 6 deputati, ne eleggeremmo di meno e così sarebbe inficiata la possibilità di espressione di altre idee politiche (e quindi sensibilità politiche) oltre quelle dei partiti maggiori 

terzo perchè concentra ulteriormente il potere dei partiti più grandi nella diminuzione delle forze minori (ed in questo segue il punto precedente, poiche quanto accadrebbe da noi, accadrebbe di fatto in ogni regione, nella differenza di numeri, ma non nella tendenza alla concentrazione della stessa rappresentanza nelle mani dei partiti maggiori)

ma passiamo a qualche dato che meglio può spiegare la realtà “reale” (poichè molte sono le approssimazioni, quando non le falsità ideologiche) su un tema oggi molto popolare e su cui molto si dibatte: 

Camera Bassa (in italia camera dei deputati)

Regno Unito 650 membri  

Italia 630 membri

Germania 622 membri

Francia 577 membri

Stati Uniti 435 membri

Spagna 350 membri

 

Camera Alta (in italia senato della repubblica)

Regno Unito 724 membri

Francia 348 membri

Italia 322 membri

Spagna 264 membri

Stati Uniti 100 membri

Germania 69 membri

 

Totale membri parlamento

Regno Unito 1.374

Italia 952

Francia 925

Germania 691

Spagna 614

Stati Uniti 535

 

Rapporto parlamentari-popolazione

Regno Unito 1/46mila abitanti

Italia 1/64mila abitanti

Francia 1/71mila abitanti

Spagna 1/74mila abitanti

Germania 1/118mila abitanti

Stati Uniti 1/583mila abitanti

e fin qui potrebbe anche apparire che in italia, rispetto ad altri paesi ritenuti più virtuosi)vi sia un numero relativamente molto alto di rappresentanti parlamentari, e se pur se la differenza con la francia e la spagna esiste anche se minima, tale confronto risulta molto arduo con stati federali come la germania e gli stati uniti (qui tra le altre con ulteriori differenze sul sistema elettorale), intervenendo in quel caso considerazioni che attengono proprio ai parlamenti locali ed ai numeri di rappresentatività legati alla loro presenza ed alle loro funzioni…

diamo allora un’occhiata ad altri numeri che meglio chiariranno la cosa…

Parlamentari regionali (tra camere federali e consigli regionali)

Stati Uniti 7.311 Francia 1.880 Germania 1.859 Spagna 1.214 Italia 1.117

 

Rapporto parlamentari regionali/popolazione

Francia 1/34mila abitanti Spagna 1/37mila abitanti Stati Uniti 1/42mila abitanti Germania 1/44mila abitanti Italia 1/54mila abitanti

appare allora proprio da questi numeri che, sommata tra quella nazionale e quella locale,  la rappresentatività italiana non è così alta come viene decantato da molti “boscaioli” del taglio dei parlamentari, ma anzi molto minore di altri paesi ed ulteriormente in calo per via dell’ulteriore taglio del 30% del numero dei consiglieri regionali che interverrà dalle prossime elezioni regionali in italia…quindi di fatto una sempre minore rappresentanza delle istanze più locali, quelle più vicine ai cittadini, in nome di una certa tendenza ormai in atto di ricentralizzazione delle funzioni politiche in capo allo stato…

come vedete, quindi, parlare di taglio dei parlamentari in italia è complicato e rischioso per la stessa democrazia rappresentativa, se non si comincia a parlare di una modifica del sistema del bicameralismo perfetto (senato e camera che fanno le stesse cose per essere chiari), riportando il senato alla sua funzione di camera delle regioni, dove allora avrebbe senso un taglio dei numeri poichè la rappresentanza stessa sarebbe legata al precipuo compito di rappresentare i soli aspetti territoriali, e naturalmente di una maggiore rappresentanza proprio nei consigli regionali che in qualche modo sono un terminale molto più semplice da raggiungere alle istanze locali…

chiaro che il discorso è quindi molto complesso, delicato nel mantenimento di equilibri che occorre non far saltare per non dare ad alcune funzioni dello stato poteri senza un controbilanciamento in altre funzioni (qui naturalmente parliamo di un potere dell’esecutivo verso un potere legislativo tipico proprio della rappresentanza) e riguarda una generale revisione dell’architettura stessa della rappresentanza così come finora concepita e praticata e naturalmente della legge elettorale che poi la forma nella realtà…legge elettorale che nel programma abbiamo accennato, ma di cui in seguito parleremo con maggior dovizie…

parlare così di generici tagli, senza revisioni complessive delle funzioni della rappresentanza mi pare azzardato, soprattutto in un quadro generale che in italia tende a sopprimere sempre più le voci democratiche espressione dei territori nei territori!!!

 

 

Pubblicato in Blog

Rischiate che il vuoto politico si riempia di totalitarismo o managerialismo…

vi consiglio questo articolo…secondo morozov, la cui analisi è certo molto più complessa, la “retorica digitale” è stato il principale ingrediente dello straordinario successo del Movimento 5 Stelle: “Rischiate che il vuoto politico si riempia di totalitarismo o managerialismo”.

http://www.repubblica.it/politica/2013/03/05/news/intervista_morozov-53835572/

Pubblicato in Blog

il tonfo nell’irrazionale…

06/03/2013

il tonfo nell’irrazionalità del moderno non è mai una caduta secca tra le rocce, un precipitare urlato nella razionalità del pericolo, quanto piuttosto una scivolata a volte accelerata, a volte più lenta, lungo un pendio ricoperto di muschio umido che ne attutisce la gravità senza dare la coscienza dell’abisso in cui si è finiti…ed è solo constatando verso il calar del sole che non si riuscirà a risalire che il contorno netto del dramma si fa reale

miko somma

Pubblicato in Blog