ansa – La Corte d’appello di Palermo ha condannato l’ex senatore Pdl Marcello Dell’Utri imputato di concorso esterno in associazione mafiosa confermando la pena di 7 anni.
Il pg di Palermo Luigi Patronaggio ha chiesto l’arresto, per pericolo di fuga, dell’ex senatore Marcello Dell’Utri

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il programma consegnato al presidente

come già avevo annunciato in un comunicato stampa, mercoledì scorso ho consegnato il programma di comunità lucana nelle mani del presidente de filippo perchè ne prenda le parti che ritiene essere più congruenti al suo programma di basilicata e ad un futuro più roseo per questa regione che ormai affonda tra le paludi del tutt’apposto ed lo stagno maleodoramte del nuovo populismo

miko somma

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25/03/2013

il populismo è una malattia che si cura con amputazioni radicali di democrazia…guai a chi se ne fa portatore per interessi di bottega, agitando fanatismi e plebeismi viscerali che travalicano i temi e diventano fini a se stessi in un general-generico cahier de doleance buono per ogni scopo, persino uccidere la democrazia usando la democrazia

miko somma

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il debito III

Nella trattazione sul debito pubblico è però necessario indicare quali sono gli strumenti usati dallo stato italiano per finanziare il proprio debito pubblico, premettendo che  i titoli di stato sono obbligazioni (detti in inglese bond) emesse periodicamente dal ministero dell’economia e delle finanze per il recupero di liquidità atta sia a finanziare il debito storico dello stato, sia a finanziare il disavanzo di bilancio corrente….i diritti di credito incorporati nel titolo (gli interessi) sono in genere corrisposti al sottoscrittore del prestito o attraverso uno scarto di emissione (la differenza tra il valore nominale del titolo e il prezzo di emissione o di acquisto) o attraverso il pagamento di cedole (fisse o variabili, si tratta cioè di tagliandi numerati ed acclusi al titolo principale a cui corrispondono degli interessi ) durante la vita del titolo stesso, alla cui scadenza viene rimborsato il capitale iniziale (l’importo del debito sottoscritto)…

Il ministero dell’economia e delle finanze emette sei categorie principale di titoli di stato (esistono altre particolari categorie di titoli), ognuno con caratteristiche diverse sia in termini di scadenza, che rendimento e modalità di pagamento degli interessi maturati:

  • buoni ordinari del tesoro (BOT), titoli a breve termine, durata 3, 6 e 12 mesi, privi di cedole, il cui rendimento è dato da uno scarto di emissione (vedi sopra);
  • buoni poliennali del tesoro (BPT), titoli della durata di 4 anni;
  • certificati di credito del tesoro (CCT), titoli della durata di 7 anni e cedole variabili semestrali, legate al tasso Euribor a 6 mesi;
  • certificato del tesoro zero coupon (CTZ), titoli della durata di 24 mesi, privi di cedole;
  • buoni del tesoro poliennali (BTP), titoli della durata di 3, 5, 10, 15 e 30 anni, con cedole fisse semestrali;
  • buoni del tesoro poliennali indicizzati all’inflazione europea ((BTP€i), titoli della durata di 5 e 10 anni, nei quali sia il capitale rimborsato a scadenza, sia le cedole semestrali sono rivalutati in base all’andamento dell’inflazione europea, misurato dall’indice armonizzato dei prezzi al consumo (IAPC) nella zona euro, calcolato      mensilmente da eurostat….sono stati emessi in passato anche BTP€i con durate di 15 e 30 anni…

esistono inoltre anche buoni emessi degli enti locali, a durata non inferiore a cinque anni, che vincolano gli enti locali a investire il capitale raccolto per i capitoli di spesa deliberati con l’emissione, ma non ci occuperemo di loro in questa trattazione…

l’acquisto dei titoli di stato può essere effettuato sia in asta, quindi al momento dell’emissione sul cosiddetto mercato primario, sia sul mercato secondario, ma in entrambi i casi i soli soggetti abilitati alla sottoscrizione sono solo le banche o gli intermediari finanziari autorizzati, quali i fondi di investimento…

fino a pochi anni fa, esattamente fino al 1999, i titoli di stato erano consegnati fisicamente (in forma cartacea) all’acquirente (titoli materiali), acquirente che doveva recarsi in banca per la riscossione degli interessi allo “stacco” di una “cedola” allegata al titolo stesso, ma tale procedura è stata oggi sostituita dai cosiddetti “titoli dematerializzati”, cioè da titoli che anziché essere consegnati materialmente all’acquirente sono rappresentati da iscrizioni contabili a suo favore presso istituti bancari, quindi l’acquirente ha come prova d’acquisto e possesso la sola ricevuta bancaria e l’estratto conto dei titoli registrati sul suo deposito titoli, consentendosi così un accredito diretto sul conto corrente sia delle cedole, sia del capitale…

sul cosiddetto mercato primario, che è il momento nel quale il titolo stesso nasce, perfezionandosi solo nella sottoscrizione dello stesso, il loro acquisto avviene tramite asta a cui occorre prenotarsi e prenotare la quantità di titoli desiderata con almeno un giorno di anticipo, in un calendario pubblico delle aste dei titoli di stato che si susseguono a cadenza quasi settimanale, dovendosi rinnovare di continuo i titoli in scadenza con altri titoli in sottoscrizione…

i BOT, quindi i titoli a più breve scadenza, sono collocati tramite asta competitiva, una modalità di emissione ed immissione nel mercato dei titoli di stato riservata agli detti intermediari finanziari, che agiscono su ordine dei propri clienti, con una quantità di titoli da assegnare prefissata e sulla quale ogni intermediario ha diritto a fare fino tre offerte distinte, indicando per ciascuna il quantitativo richiesto ed il prezzo di sottoscrizione (con importi per ciascuna offerta non inferiori ad un milione e mezzo di euro) e con offerte che restano segrete fino all’aggiudicazione che avviene per la quantità richiesta all’offerta che presenta il prezzo di sottoscrizione più alto, proseguendosi in ordine decrescente di prezzo fino a che non viene raggiunta la quantità di titoli prefissata, con unici limiti un il prezzo massimo accoglibile (PMA), per evitare che i titoli abbiano rendimenti troppo bassi e siano sconvenienti per gli acquirenti, ed un prezzo di esclusione che impedisce che i rendimenti siano troppo alti e perciò sconvenienti per l’emittente…evitiamo per motivi di brevità di esposizione alcun accenno ai metodi di calcolo dei due prezzi…

BTP, CTZ e CCT sono collocati tramite asta marginale, un’asta sostanzialmente simile a quella competitiviva, ma nella differenza che tutti gli intermediari che si sono aggiudicati dei titoli li pagheranno al prezzo marginale, ossia l’ultimo prezzo accoglibile, al quale verrà aggiudicato l’intero importo offerto, in un meccanismo quindi che tende a premiare chi acquisisce l’intero pacchetto di titoli offerti…  

l’acquisto sul mercato secondario, un segmento delle borse valori, riguarda invece titoli di stato già in circolazione, quindi prima della loro scadenza, in un mercato dove chi acquista deve pagare commissioni all’intermediario finanziario, ma ha il vantaggio di conoscere sia il prezzo di acquisto che di vendita del titolo, trattandosi di una compravendita di titoli già esistenti, quindi i cui parametri iniziali sono già stati fissati, rimanendo alla libera contrattazione, in una dimensione di mercato ovviamente maggiore ed a maggior liquidità che permette la trattazione di una massa di titoli superiore del mercato primario nello scambio tra il titolo ed un prezzo pagato per accedere ad esso…una situazione questa che ovviamente comporta la speculazione come componente della trattazione dei titoli e che se in passato ha permesso raccolte di liquidità impensabili, ha comunque indotto il mondo bancario ad una logica principale basata sugli utili da intermediazione, più che sulla bontà intrinseca dei titoli offerti alla clientela, permettendo così ai cosiddetti “titoli tossici” di invadere e minare il mercato finanziario globale del risparmio legato all’investimento nei titoli di stato…

se infatti i titoli di stato sono stati da sempre considerati forme di investimento finanziario a minor rischio, ciò era dovuto al minore rendimento atteso, rispetto ad altre forme di investimento quali le azioni, e per il fatto che una dichiarazione di insolvenza del debito pubblico di un paese (o il fallimento dello stato emittente il titolo di debito) veniva considerato un evento poco frequente, sebbene alcune eccezioni nell’ultimo decennio (argentina ed Islanda) abbiano dimostrato il contrario, ma ovviamente questa situazione è letteralmente esplosa con le crisi dei debiti sovrani particolarmente della zona euro, potendosi mantenere una situazione di precario equilibrio solo con i massicci interventi finanziari della banca centrale europea (BCE) a sostegno del debito di alcuni paesi a rischio default, attraverso la sottoscrizione diretta od indiretta di quote sempre maggiori del debito stesso…

è cosi evidente come le condizioni inizialmente stabilite nel mercato primario, dove esiste una trattativa diretta tra stato emittente ed acquirente, possano mutare anche radicalmente nel regime di liberi scambi del mercato secondario, influenzando nel loro corso e nella loro valutazione anche le successive emissioni sul mercato primario, in quella che normalmente è chiamata speculazione ed è fortemente influenzata dalle agenzie di rating, enti privati che valutano l’affidabilità del debito di un paese attraverso indici di fiducia alquanto discutibili, poiché molto spesso intravisti come preparatori di eventuali speculazioni sui titoli, più che come serene valutazioni sull’affidabilità dei parametri economici valutati…

se gli investitori infatti possono esercitare un ruolo determinante nella politica economica degli stati, in ragione degli stock di debito posseduti, tramite la compravendita di titoli, appare evidente come una valutazione positiva o negativa, possa influire notevolmente sull’andamento del valore dei titoli di stato e così condizionare pesantemente sia le politiche di emissione dei titoli, sia più in generale scelte economiche altrimenti di competenza sovrana degli stati…

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