05/03/2013

qualcuno può spiegarmi come mai, nonostante il programma regionale di vaccinazione contro il papilloma virus, nell’ospedale di villa d’agri non ci siano “ufficialmente”  dosi di vaccino per ragazzine di 14 anni?…devo intervenire sulla stampa per denunciare la cosa?

miko somma

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05/04/2013

ansa- Se si verificherà ‘l’inciuciò delle larghe intese “la gente, che è stufa, prenderà i bastoni”, ha detto Grillo parlando ai parlamentari del M5S nella riunione in corso in un agriturismo fuori Roma…

beh, diciamo che favorendo nei fatti proprio l’inciucio, direi che tu sarai il mandante morale di quel levarsi di bastoni…ma attento che non finiscano proprio sulla tua capoccia bacata di piccolo dittatore di una folla di pocus habeans

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il vincolo di mandato ovvero l’art. 67 della costituzione

«Nelle costituzioni liberali non c’è vincolo di mandato. Nella nostra questo è previsto dall’articolo 67, legato all’idea che la democrazia, come diceva Hans Kelsen, è un regime mediatorio, cioè un regime in cui le ragioni plurime si devono incontrare fra di loro e trovare punti mediani. La libertà dei rappresentanti, senza vincolo di mandato, esprime questa esigenza che in parlamento – il luogo dove ci si parla – sia possibile perseguire il raggiungimento di quel punto mediano e che l’aula non sia il terreno di battaglia di eserciti schierati per ottenere o tutto o niente. I rappresentanti devono disporre di quel margine di adattabilità alle circostanze rimesso alla loro responsabilità. Ecco, in sintesi direi questo: libertà del mandato, uguale responsabilità; vincolo di mandato, uguale irresponsabilità, ignoranza totale delle qualità personali dei rappresentanti, mortificazione delle personalità».

Gustavo Zagrebelsky

 

non casualmente così si esprime proprio un grande costituzionalista come zagrebelsky, ex presidente emerito della corte costituzionale ( in foto nella toga), intervistato per la stampa.it da cesare martinetti in occasione dell’apertura della terza edizione di “biennale democrazia”, seminario-occasione di studi e dibattiti sulla democrazia, animata proprio da gustavo zagrebelsky e pietro marcenaro, a proposito dell’art 67 della costituzione, che così recita testualmente…

Art. 67.

Ogni membro del Parlamento rappresenta la Nazione ed esercita le sue funzioni senza vincolo di mandato.

quindi rappresenta l’intero popolo italiano e non solo chi lo ha eletto come parte politica, sebbene troppo spesso si tenda a “rinchiudere” il ruolo dell’eletto nella parte politica con egli è stato eletto, con ciò intendendosi che gli interessi da tutelare devono essere quelli del popolo italiano tutto (nazione) e non solo di quella parte di riferimento che astrattamente si definisce in un partito e nei suoi elettori (e qui dovremmo fare una disamina coerente su quanto i partiti possano, vogliano e nei fatti rappresentino ancora interessi di classi e gruppi sociali, ma ovviamente finiremmo troppo lontano)…

e proprio per questa sua natura di rappresentante del popolo italiano, l’eletto esercita la rappresentanza attraverso le sue funzioni precipue senza un vincolo di mandato che lo leghi ad uno specifico comportamento di parte (o partito) o ad un codice etico prefissato che indichi in fieri quali saranno i suoi atti rispetto all’esercizio concreto delle sue funzioni di rappresentante…

attenzione, non stiamo parlando di lana caprina, facendone materia giuridica astratta, ma parliamo di qualcosa di molto concreto che ha ricadute dirette sulla stessa democrazia…la libertà dell’eletto di fare anche in contrasto alla parte politica in cui egli è stato eletto, quando egli ravvisi la necessità di operare diversamente e liberamente anche in contrasto con la parte in cui pure egli è stato eletto…

questo articolo della costituzione italiana fu concepito per garantire la più ampia libertà di espressione ai membri del parlamento italiano, dopo un periodo, quello fascista, in cui il parlamento era stato ridotto al ruolo di “confermatore” di scelte prese altrove, nelle stanze del duce e della sua ristretta cerchia, e fu concepito nell’assenza di ogni altra forma di tutela della libertà di giudizio dell’eletto che non fosse proprio il prevedere espressamente che non esistesse alcun  vincolo all’esercizio del mandato che non fosse il senso di responsabilità personale dello stesso eletto che ritrovava così una sua  dignità di operare liberamente e secondo coscienza, prima negata dalla coercizione di un vincolo stretto di osservanza…

quindi la statuizione è che l’eletto non deve nelle sue funzioni concrete far riferimento altro che alla propria libera coscienza, e non a decisioni imposte dai partiti (segreterie e gruppi dirigenti) o gruppi lobbystici che determinino le scelte dei partiti in determinate materie oggetto del loro interesse, ma anche a quelle “furie popolari” che, pur trovando ragione per l’espressione stessa della protesta, quasi mai indicano percorsi ragionevoli, finendo per invocare  forche (reali o immaginifiche) o  soluzioni demagogicamente “urlate”…

il rappresentante dovrebbe quindi decidere il suo comportamento sul difficile equilibrio esistente tra la sua coscienza e quindi libertà di giudizio (che per la costituzione sono i caposaldi primari su cui fonda lo stesso articolo 67) ed il mandato popolare ricevuto (che è dante causa della stessa elezione di quel rappresentante)…tutto starebbe quindi a mantenere proprio quell’equilibrio fondato sul senso della responsabilità che farebbe da perno tra l’interesse di parte e gli interessi generali..

ora chiaramente qualsiasi discorso sulla libertà degli eletti non può non passare sia attraverso la considerazione che è stato proprio il porcellum, il sistema elettorale che ci è stato imposto nel 2005 e che di fatto, bloccando le liste alle decisioni delle segreterie dei partiti, svincolandole dalla scelta del popolo verso un candidato, ha legato sempre più l’eletto alla parte che gli permetteva l’elezione, condizionandone le scelte, sia attraverso la considerazione che “umanamente” il livello medio di dignità degli eletti è calato vistosamente, sino a permettere un vero e proprio abuso di quell’assenza di vincolo di mandato che è stato indegnamente rappresentato da alcuni vistosi “cambi di casacca” che hanno fatto gridare allo scandalo…

ma gridare allo scandalo non dovrebbe portare a mettere in discussione il principio, come pure si concretizza oggi in alcune discussioni che vorrebbero i parlamentari ridotti al ruolo di meri “portavoce” e la democrazia parlamentare (indiretta o rappresentativa) superata da un concetto di democrazia diretta che lascia molti dubbi sui reali intenti di chi la propone (grillo) e dei luoghi nei quali essa dovrebbe esistere (la rete)…

in un articolo precedente (http://www.comitatonooilpotenza.com/?p=6704) abbiamo discusso delle forme democratiche, seppur in un più ampio discorso che riguardava il sistema elettorale ed una nostra proposta in merito, citando come principali forme la democrazia parlamentare (indiretta o rappresentativa) e la democrazia diretta (l’agorà), la prima comune a tutti i paesi democratici, pur nella differenza di forme locali, la seconda appartenente o ad epoche storiche differenti (grecia classica) o a contesti storici particolari (la comune di parigi, la rivoluzione sovietica) o a realtà troppo piccole per essere portate a confronto con le grandi democrazie liberali (alcuni esempi in svizzera e in alcune comunità tribali), assistendo in questi particolari contesti storici ad alcune forme di dipendenza totale dell’eletto rispetto al corpo elettorale (il cosiddetto mandato imperativo)… 

ricordiamo che il mandato imperativo in diritto costituzionale è una figura giuridica secondo la quale chi viene eletto in un organo di rappresentanza (es. il parlamento) è direttamente responsabile nei confronti dei suoi elettori ed ha il dovere di conformarsi alla loro volontà, fino a poter essere revocato in caso i suoi comportamenti siano collidenti con la volontà espressa dal popolo appunto in un mandato, un recinto nel quale l’agire dell’eletto è delimitato, e ricordiamo anche che il Consiglio d’Europa lo ritiene un requisito inaccettabile per uno stato democratico…

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approvata la graduatoria della misura 122 psr 2007/2013

approvata la graduatoria definitiva misura 122 psr 2007/2013 relativa alla valorizzazione economica delle foreste, nell’incertezza di cosa sia poi davvero la valorizzazione…ne abbiamo parlato a suo tempo, per ora mi limito a linkare la graduatoria e la pagina del bur che la ufficializza…a voi localmente giudicare la congruità dei beneficiari e qualche nome che magari proprio non sarebbe stato il caso di farlo “beneficiare” magari per trascorsi e familismi…attendo suggerimenti

http://www.regione.basilicata.it/giunta/files/docs/DOCUMENT_FILE_1168227.pdf

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a mio modesto avviso, vorrei avvertire che ogni accordo con la pdl per formare governi, conduce dritto dritto berluskoni alla presidenza della repubblica come la garanzia posta a suggello dell’accordo stesso…lo volete voi?…io sono dell’idea che occorre riandare al voto, anche con questa assurda legge elettorale, e giocarsi una partita dura…perchè la democrazia la devi difendere anche nelle urne, non darla come dato di fatto acquisito e poi constatare che giorno dopo giorno te la ritrovi sottratta

miko somma

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i ministri sceriffi…

(ANSA) – NAPOLI, 5 APR – ‘La legge prevede che quell’impianto sia utilizzato per produrre combustibile derivato dei rifiuti, la legge non dice che quell’impianto deve trattare solo i rifiuti della Ciociaria. Chi si oppone e’ contro la legge ed e’ oggettivamente solidale di tutti quelli che negli ultimi 40 anni hanno impedito che a Roma si applicassero le leggi nazionali’. Il ministro dell’Ambiente, Corrado Clini, commenta cosi’ il blocco dei camion all’ingresso dell’impianto di Colfelice, nel Frusinate.

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la notizia fa riferimento all’impianto di trattamento meccanico-biologico (tmb) di colfelice che trasforma il selezionato secco in combustibile da rifiuti (vi accludo il link all’articolo relatico su repubblica.it

http://roma.repubblica.it/cronaca/2013/04/05/news/rifiuti_protesta_a_colfelice_bloccati_camion_da_roma-55976227/)

e le pubblico non solo per sottolineare a mo’ di monito verso chi crede che sia opportuno realizzare nella nostra regione impianti simili che sono l’esatto contrario di una raccolta differenziata volta al recupero dei materiali (ed avremo occasione nei prossimi giorni di tornare sull’argomento visto che la nostra proposta di legge sul ciclo dei rifiuti potrebbe arrivare all’arrivo), ma per rendere ancor più visibile un atteggiamento “da sceriffo” di un ministro tuttora in carica che le elezioni avrebbero dovuto mandare a casa…

ministro che invece anche per la stupidità dei grillini e dei loro calcoli sulla “rivoluzione prossima ventura che gli consegnerà la maggioranza” (considerazioni che gli hanno evidentemente “impedito moralmente” di addivenire ad un accordo per la formazione di un governo a cui avrebbero imposto tantissime condizioni…se ne hanno, nel contesto di avere poi davvero un programma), oggi rimane al suo posto a fare appunto il ministro dell’ambiente, ma con uno stile rafforzato dalla contingenza emergenziale dell’avere in questo paese ancora un governo tecnico!!!…

riflettiamo quindi e soprattutto non votate più questa gente!!!

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nuovi mercati dei poveri…

Cciaa Mt: missione a Tirana per produzioni tipiche biologiche    

05/04/2013 10:46

BAS  Le produzioni tipiche e biologiche della provincia di Matera alla conquista in partnership dei mercati dell’area balcanica, nell’ambito del progetto Balkanexpo,con una missione di operatori economici in programma a Tirana (Albania) dal 20 al 22 maggio 2013. L’iniziativa , che prevede incontri b2b con imprenditori locali, è stata organizzata dalla Camera di Commercio di Matera, in collaborazione con gli enti camerali di Foggia, Chieti, Unioncamere Molise e Konfindustria Shqiptare Tirana. Gli incontri – spiega una nota –  saranno finalizzati alla ricerca di distributori, importatori, partner aziendali per joint venture in Albania. Il comparto interessato è quello del Food “Tipico e Biologico”, con particolare attenzione alle tecnologie per la lavorazione e trasformazione dei prodotti agricoli e alimentari. “Il progetto Balcanexpo –ha detto il presidente della Camera di commercio di Matera, Angelo Tortorelli- rappresenta una opportunità interessante di crescita per le nostre imprese e in un settore caratterizzato da una filiera di qualità, che esprime le eccellenze del territorio’’.. La partecipazione alla missione – conclude la nota –  in Albania è gratuita. Sono a carico delle imprese le spese di viaggio, vitto e alloggio. Saranno ammesse a partecipare sino ad un massimo di 8 aziende di settore, che operano nel comparto food “ Tipico e Biologico”….

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ma dico, ma ragioniamo o continuiamo a sprecare denari per stupidaggini senza molto senso…da quando in qua l’albania è diventata un mercato “adatto” a produzioni biologiche che per loro natura (anche se poi dovrebbe essere il contrario) hanno costi al consumatore più alti delle merci generalistiche?…qualcuno ha dato un’occhiatina al livello di reddito medio albanese che, seppur cresciuto in questi anni anche per via del ritorno in patria di molti emigrati dagli anni 90, è oggi di circa 2.500 euro annui (325mila leks in un rapporto di cambio di un euro per 133 leks)?…di quale mercato stiamo parlando se ancora oggi 4 abitanti su 5 vivono ancora in zone rurali?…date magari un’occhiata anche a questo link http://www.balcanicaucaso.org/aree/Albania/Albania-il-paese-piu-povero-d-Europa per costruirvi un’idea della scempiaggine di operazioni simili che si fanno solo per cementare e vivificare costose, inutili partnership finanziate dalla ue!!!…

ricorda molto questa operazione, un accordo che l’allora assessore all’agricoltura viti solo un paio di anni fa firmò con una delle regioni russe più povere e del quale sarebbe interessante chiedere conto di quali mirabolanti effetti abbia prodotto!!!…

insomma, è tutto veramente molto assurdo rivolgersi ai mercati dei poveri, quando invece è sui mercati più ricchi che occorrerebbe puntare…ma chiaramente occorre una idea davvero diversa sia dell’agricoltura che del sistema di marketing ad essa dedicato!!! 

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05/04/2013

il problema di questo paese non è solo corruzione (quindi immoralità), sprechi (quindi disorganizzazione), eccesso di burocrazia (quindi macchinosità post-savoiarda), etc etc…il problema di questo paese è un sistema elettorale maggioritario imposto con un referendum fatto passare sulla rabbia della gente per tangentopoli da un “oscuro” come mariotto segni (e mi pare che vi siano molte analogie oggi sia in termini di rabbia che di “oscuri”), in un paese per sua natura storico-culturale proporzionale, una cosa questa che conduce ad “ammassi di consenso” i cui risultati sono chiari a tutti

miko somma

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grillo è troppo stupido per essere un uomo forte ed il suo movimento troppo eterogeneo…grillo prepara però la strada ed il suo movimento in modo assai pecorile lo asseconda…lavaggio del cervello o stupidità di massa?

miko somma

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