cambiare il paradigma dello sviluppo

troppe le luci sul territorio italiano, paradigma del consumo di territorio che procede da dati ispra al ritmo di 8 mq al secondo, oltre 252 kmq l’anno, consumo contro il quale è arrivata l’ora si metta un paletto culturale chiaro: questo paese, che ha il paesaggio incantevole che nel mondo ci riconoscono e che noi sembriamo aver dimenticato per inseguire chimere di falso sviluppo che lo stanno distruggendo, non può più permettersi di sacrificare un solo altro mq del suo territorio per soddisfare chi crede che il progresso sia nel solo cemento…

occorre cambiare, e subito, il paradigma dello sviluppo!!!

e detto tra noi, che la nostra regione sia così “buia” è un valore aggiunto che mi fa ben sperare se solo riuscissimo a trasformare il nostro vuoto antropico in un pieno culturale che pone l’incontaminatezza del territorio a volano di un altro concetto di sviluppo!!!…

ma per realizzare ciò abbiamo bisogno di altre teste e gambe che non quelle che oggi condizionano questa terra!!!

miko somma

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31/05/2013

occorre uscire presto fuori da questo paradosso che, ponendoci di fronte ad una modernità invasiva che tende a ridurre tutto, persino gli uomini, il loro tempo, le loro  relazioni ed i loro sogni a valore-merce, trasforma chi vuole riduzioni dei diritti in nome di una supposta competitività in un progressista e chi combatte per presidiare i diritti stessi in un conservatore…

i termini progressista e conservatore non si misurano in denaro, PIL od indici di produzione, ma nella bilancia tra la felicità umana, che il termine diritto riassume, e la competizione naturale che abbiamo traslato nel mercato

miko somma

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leonardo marolda, ovvero una serietà lavorativa “d’altri tempi”

Comune Pz: Vicolo del centro storico intitolato a Leonardo Marolda

31/05/2013 15:14

BASSarà il vicolo che collega via Santa Lucia a via Mazzini, nel cuore del centro storico del capoluogo di regione a essere intitolato a Leonardo Marolda. A deliberarlo la giunta comunale, a dieci anni dalla scomparsa di una delle figure più rappresentative di sempre della macchina amministrativa municipale. Leonardo Marolda nacque in Largo Santa Lucia il 14 settembre 1921 da Filomena Vaccaro e Vitantonio Marolda, un sottoufficiale di pubblica sicurezza dal quale riceverà una severa educazione. Conseguita l’abilitazione all’insegnamento nell’anno scolastico 1941-1942, fu subito assunto dalla società Sita, come capo servizio ‘trasporti’. Il primo gennaio 1945 fu assunto dal Comune di Potenza come ‘applicato avventizio’ del Servizio elettorale e vi rimase fino al suo collocamento a riposo avvenuto il 1 ottobre 1986, rivestendo l’incarico di ufficiale d’anagrafe, di stato civile, segretario della Commissione elettorale comunale, segretario della Prima Commissione elettorale mandamentale’ e direttore del Servizio elettorale. La sua carriera lavorativa è stata caratterizzata dalla presenza ininterrotta sul posto di lavoro senza nemmeno un giorno di assenza, dato per il quale resterà famoso e sarà portato a esempio, e dal suo modo di fare e di trattare tutti con la stessa gentilezza e familiarità che ne aveva fatto un sicuro punto di riferimento per tutta la cittadinanza. Accanto all’amore per la famiglia e il lavoro ha sempre avuto una grandissima passione per la sua città e la sua storia ed era sempre tra i primi ad organizzare feste e avvenimenti cittadini, prima fra tutti la festa di Santa Lucia della cui confraternita era componente.

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avendo personalmente conosciuto ed apprezzato la sua serietà lavorativa davvero “d’altri tempi” con cui gestiva il servizio anagrafe e di cui ricordo con grande simpatia, per un modo d’essere oggi letteralmente impensabile, e forse con un po’ di aneddotico rimpianto, la capacità di anticipare lo stato di famiglia di chiunque al solo sentire il suo nome e spesso alla sola vista del richiedente, e la grande disponibilità umana e civile di leonardo marolda, la cui alta figura al passeggio serale estivo per via pretoria in compagnia di sua moglie era un tratto tipico, soprattutto della parte terminale verso portasalza, non posso che associarmi al suo delizioso ricordo e plaudire alla scelta del comune di potenza di dedicare un vicolo, il suo vicolo, del vecchio borgo di s. lucia, ad uno dei suoi migliori lavoratori e cittadini

miko somma

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mistero sul colle timmari…chiedo spiegazioni!!!

mi segnalano da matera questa strana storia che credo debba essere al più presto spiegata da chi di dovere, in questo caso dall’aereonautica militare…non sono io, non siamo noi a dover ipotizzare cosa stessero scaricando (ed infatti non ipotizzo nulla, riportando semmai le parole dell’autore delle foto e le foto stesse) e perchè, ma sono le forze armate di un paese democratico (in questo caso appunto l’aereonautica militare) a dire che cosa facevano in quella zona…e subito, immagino!!!…

vi prego di diffondere la notizia e di aiutarci a venire a capo di qualcosa che magari potrebbe anche essere semplicemente una esercitazione (ed allora qualche comunicazione ai relativi demani territoriali pur dovrebbe essereci stata), ma che in ogni caso deve avere una spiegazione in tempi rapidi…

faccio appello a qualche magistrato di occuparsi della cosa!!!

miko somma

 

il testo pubblicato su facebook dall’autore e le foto dell’avvistamento che troverete anche al link facebook https://www.facebook.com/media/set/?set=a.523892914313652.1073741866.507576872611923&type=1

attirato da un elicottero che si aggirava sulla mia testa mentre ero intento a fotografare le campagne ai piedi del colle timmari, con una corsa disperata, ho raggiunto la chiesetta di san salvatore dove, per 10 minuti, l’elicottero che da quella distanza era anonimo, si soffermava per svariati minuti. Posto a distanza di sicurezza, ignaro di chi potesse esserci in quel mezzo, ho iniziato a fotografare, ecco il risultato : ELICOTTERO CHE , DALL’INGRANDIMENTO, NOTO ESSERE DELL’AERONAUTICA MILITARE, CON AL BORDO UN MILITE CON MASCHERA ANTIGAS, SCARICAVA SUL COLLE DEI CONTENITORI, TRA CUI, UN SACCO ARANCIO. PONGO ALCUNE DOMANDE : CHI SAPEVA DI QUESTO SCARICO ? PERCHE’ IL MILITE INDOSSAVA UNA MASCHERA ANTIGAS SE IL CONTENUTO NON FOSSE NOCIVO ? ED INFINE QUELLA PIU’ PREOCCUPANTE…COSA C**** STAVANO SCARICANDO SULLE NOSTRE TESTE ???? MISTERO !!!”

 

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31/05/2013

è che i cambiamenti reali, non quelli fittizi, insufflazioni in palloncini che si sgonfieranno o rapidi travestimenti, si realizzano a partire da ciò che c’è, compresi gli uomini ed i loro limiti oggettivi, verso ciò che dovrebbe esserci, un’idea condivisa di cosa sia davvero il bene comune da perseguire e che poniamo a minimo comune denominatore dell’esistenza stessa della politica

miko somma

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