02/06/2013

cominciano a venir fuori gli altarini dei tanti “erroristi perenni” di sinistra che hanno votato il pifferaio alle scorse elezioni politiche, credendo così di innescare una fase di perturbazione politica prodromica a chissà cosa e come al solito sbagliando del tutto analisi, tattica e strategia…

bene, sarete contenti di aver innescato solo un casino che condurrà dritto dritto al presidenzialismo, dando voce nel contempo ad un nazi-fascistoide

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02/06/2013

“La rivoluzione non è un pranzo di gala, non è una festa letteraria, non è un disegno o un ricamo, non si può fare con tanta eleganza, con tanta serenità e delicatezzà, con tanta grazia o cortesia, la rivoluzione è un atto di violenza.” (Mao Tse Tung)…
beh, “sapevatelo”, prima di parlarne a vanvera o pensare che sia una sorta di videogioco in cui – game over, insert coin – o un giochino in cui a farsi male son sempre gli altri

miko somma

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mettetevi da parte ed a disposizione per il bene del paese e della regione

02/06/2013

nei vari discorsi ascoltati per la festa della repubblica c’è un richiamo continuo a tenersi lontani dalle demagogie, in un richiamo neppure tanto velato al pifferario comico, ed un appello a fidarsi degli stessi che hanno contribuito al disastro in cui sta affogando un paese intero (e la nostra regione)…
 
ora il problema che questi signori non comprendono è che anche morto un pifferario, continuando lo stato attuale delle cose, continuando quindi l’eternità di quelle facce e quelle pratiche di governo della cosa pubblica, un altro pifferario sarà sempre in agguato, poichè la gente che non si fida affatto di loro oggi, non si fiderà neppure domani e seguirà il prossimo spacciatore di sogni…
 
SIGNORI, C’E’ FORSE DA CAPIRE CHE FARE DELICATAMENTE UN PASSO INDIETRO, METTERSI SEMPLICEMENTE A DISPOSIZIONE DEL BENE PUBBLICO E DARE SPAZIO A FACCE NUOVE E’ IL PRODROMO ESSENZIALE ALLA TENUTA DEL PAESE (E DELLA REGIONE)!!!
 
miko somma
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2 giugno – festa della repubblica italiana

nel bene e nel male di questa fase difficile nella quale sembrano messe in dubbio tante delle conquiste sociali, economiche e democratiche che questa repubblica ed i suoi cittadini pur hanno raggiunto, a volte il suo stesso assetto per come l’abbiamo conosciuta e vissuta, buon 2 giugno a tutti voi, nella speranza che questa festa diventi una vera festa della democrazia e di ciò che serve per tenerla viva e vegeta per noi e per quelli che verranno dopo di noi.

miko somma

La Costituzione della Repubblica Italiana

   

Principi fondamentali

Art. 1

L’Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro.

La sovranità appartiene al popolo, che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione.

Art. 2

La Repubblica riconosce e garantisce i diritti inviolabili dell’uomo, sia come singolo sia nelle formazioni sociali ove si svolge la sua personalità, e richiede l’adempimento dei doveri inderogabili di solidarietà politica, economica e sociale.

Art. 3

Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali.

È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l’eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l’effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all’organizzazione politica, economica e sociale del Paese.

Art. 4

La Repubblica riconosce a tutti i cittadini il diritto al lavoro e promuove le condizioni che rendano effettivo questo diritto.

Ogni cittadino ha il dovere di svolgere, secondo le proprie  possibilità e la propria scelta, un’attività o una funzione che concorra al progresso materiale o spirituale  della società.

Art. 5

La Repubblica, una e indivisibile, riconosce e promuove le autonomie locali; attua nei servizi che dipendono dallo Stato il più ampio decentramento amministrativo; adegua i principi ed i metodi della sua legislazione alle esigenze dell’autonomia e del decentramento.

Art. 6

La Repubblica tutela con apposite norme le minoranze linguistiche.

Art.7

Lo Stato e la Chiesa cattolica sono, ciascuno nel proprio ordine, indipendenti e sovrani.

I loro rapporti sono regolati dai Patti Lateranensi. Le modificazioni dei Patti accettate dalle due parti, non richiedono procedimento di revisione costituzionale.

Art. 8 

Tutte le confessioni religiose sono egualmente libere  davanti alla legge.

Le confessioni religiose diverse dalla cattolica hanno diritto di organizzarsi secondo i propri statuti, in quanto non contrastino con l’ordinamento giuridico italiano. 

I loro rapporti con lo Stato sono regolati per legge sulla base di intese con le relative rappresentanze.                

Art. 9

La Repubblica promuove lo sviluppo della cultura e la ricerca scientifica e tecnica.

Tutela il paesaggio e il patrimonio storico e artistico della Nazione.

Art. 10

L’ordinamento giuridico italiano si conforma alle norme del diritto internazionale generalmente riconosciute.                      

La condizione giuridica dello straniero è regolata dalla legge in conformità delle norme e dei trattati internazionali.

Lo straniero, al quale sia impedito nel suo paese l’effettivo esercizio delle libertà democratiche garantite dalla Costituzione italiana, ha diritto d’asilo nel territorio della Repubblica secondo le condizioni stabilite dalla legge.

Non è ammessa l’estradizione dello straniero per  reati politici.

Art. 11

L’Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali; consente, in condizioni di parità con gli altri Stati, alle  limitazioni di sovranità necessarie ad un ordinamento  che assicuri la pace e la giustizia fra le Nazioni; promuove  e favorisce le organizzazioni internazionali rivolte a  tale scopo.

Art. 12

La bandiera della Repubblica è il tricolore italiano: verde, bianco e rosso, a tre bande verticali di eguali  dimensioni.

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02/06/2013

mettiamola così…tutti critichiamo, ed a ragione, i proprietari di partiti, mentre i partiti sono al minimo di accettazione da parte della gente e non abbiamo al momento strutture democratiche atte a sostituirli…non è che la soluzione sia la leadership, che non va mai confusa sia con le forme di proprietà privata di una istanza, che con le violenze varie di una maggioranza, ma ricondotta alla sua essenza di saper indicare una strada?

miko somma

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