25/06/2013

il vero pericolo per una democrazia inizia quando non vi è più testimonianza diretta, memoria tangibile quindi, di ciò che c’era prima

miko somma

Pubblicato in Blog

con la morte di colombo muore un’epoca

come avrete ormai letto e sentito attraverso tutti gli organi di informazione, è morto la scorsa sera a roma il senatore a vita emilio colombo, 93 anni, ultimo dei costituenti ancora in vita e già presidente del parlamento europeo, presidente del consiglio, più volte ministro e primo sindaco di potenza dopo il fascismo…

nato a potenza l’11 aprile 1920, colombo è stato protagonista di tutta la storia politica italiana del dopoguerra e di quella europea, ricoprendo incarichi ai massimi livelli istituzionali fino alla sua nomina a senatore a vita, nel gennaio del 2003, per decisione dell’allora presidente della repubblica, carlo azeglio ciampi…

una carriera politica lunga che non ha mai visto interrompersi sia il legame con la città, potenza, che con la regione di cui è stato il “dominus” incontrastato per decenni, divenendone un punto di riferimento imprescindibile sia per i suoi seguaci (ricordiamo la balena bianca che fu la dc lucana), che i suoi oppositori politici, quella cultura dell’alterità politica che fu il pci fino agli anni ’80 …

laureato in giurisprudenza e proveniente dall’azione cattolica, una “fucina” di uomini che hanno guidato l’Italia o hanno avuto grandi responsabilità, colombo fu prima eletto all’assemblea costituente a 26 anni, con poco meno di 21 mila voti di preferenza e nel 1948 infine deputato, con oltre il doppio dei voti ottenuti due anni prima, per l’inizio di una carriera che culminerà nell’agosto del 1970 nella presidenza del consiglio, incarico che mantenne sino al febbraio del 1972…

prima di quel momento era stato ministro dell’agricoltura, dell’industria, del commercio, del tesoro, degli esteri e sottosegretario all’agricoltura ed ai lavori pubblici ed in europa ebbe un ruolo nei negoziati con la francia all’epoca della politica della “sedia vuota” inaugurata da de gaulle e nel 1979 fu rieletto al parlamento europeo con circa un milione di voti di preferenza, parlamento di cui fu presidente dal 1977 e riconfermato nel 1979, quando gli fu conferito il premio “carlo magno”, attribuito ogni anno all’uomo politico che contribuisce di più al processo d’integrazione europeo…

due probabilmente i “dispiaceri” più grandi, il primo nel 2003 quando ammise davanti ai magistrati della procura di roma di fare uso di cocaina per motivi terapeutici, l’altro nel 2001 quando dopo essere sempre stato eletto con suffragi larghissimi, gli fu “rifiutata” (come disse egli stesso) la candidatura nel partito popolare, dovendo candidarsi come candidato indipendente con democrazia europea e venendo “bocciato” al senato in quello che era stato fino ad allora il suo feudo elettorale, la “sua” basilicata…

dopo le ultime elezioni, colombo ha presieduto il senato nelle sue prime riunioni (nella foto) fino all’elezione di grasso…

“A De Gasperi ho date sempre del lei. Anche a Togliatti”: bastano quasi queste poche parole, dette ad arrigo levi in una recente “conversazione” che è insieme biografia e “volo” sulla storia e la politica italiana ed europea, a descrivere il carattere del senatore a vita emilio colombo, nato in una famiglia cattolica nella quale la sera si recitava il rosario (“facoltativo”, come precisato sempre a levi) e passato subito dalle organizzazione cattoliche (pio XII pronosticò: “questo colombo volerà”) alla politica nella stagione a cavallo tra la fine della seconda guerra mondiale e la scelta referendaria del paese per la repubblica…

nell’assemblea costituente, con i “giganti” della storia politica (e non solo) italiana, colombo mise in mostra doti oggettive di eleganza, gentilezza, facilità di rapporti, capacità di capire, anticipando spesso i processi politici, e raggiungendo così presto un posto di rilievo tra gli uomini politici meridionali che hanno fatto sia la storia del paese che la storia dell’europa…

con la morte di colombo, quindi si chiude un’epoca, con le sue luci e le sue ombre terribili, ma comunque un’epoca di giganti della politica (e quale grande contrasto tra quei giganti ed i nani che oggi credono di essere giganti, guardando la propria ombra al tramonto), di giganti certo anche da contestare (come spessissimo ho contestato), non essendo d’accordo con la sua visione delle cose, ma appunto di giganti e non posso non riconoscere che con lui, ultimo tra i costituenti, scompare un pezzo “enorme” di quella grande politica che ha tirato fuori il paese dalle macerie della guerra, portandolo nella stretta cerchia dei paesi “forti”…

io non sono mai stato un democristiano, ma occorre che riconosca che quegli uomini, materia umana certo molto diversa da coloro, loro figli politici, che più tardi “uccisero” il paese con tangentopoli, avevano una visione, ricostruire il paese dopo il fascismo e dopo una guerra immane, ed a quella visione furono conseguenti, sia nel bene che nel male…ed avrò modo più tardi di fare una disamina oltre l’uomo, volendo invece per ora stare all’uomo, al protagonista politico (ed un po’ padre putativo di una intera regione)che scompare, certo non prematuramente – la sua è stata una vita lunga ed intensa- ma comunque scompare ed all’uomo deve riconoscersi comunque rispetto… 

un ultimo ricordo personale fu quando qualche anno fa lo incontrai sul ponte di montereale a potenza, da solo e con il bastone ad accompagnare il passo incerto della vecchiaia…mi fermai per un saluto, conoscendolo di fatto da quando ero bambino, e lui guardandomi negli occhi mi disse “vede, si diventa vecchi e la gente non ricorda più”…

 

(ANSA) – POTENZA, 25 GIU – La salma del senatore a vita Emilio Colombo sarà esposta in un camera ardente che sarà aperta domani pomeriggio, alle ore 16, nel Palazzo di città di Potenza: si potrà rendere omaggio all’uomo politico fino alla mattina di giovedì quando, alle ore 11.30, sarà celebrata una Messa nella basilica cattedrale del capoluogo. La salma arriverà in piazza Mario Pagano – accolta dal prefetto e dai sindaci – alle ore 16: con un corteo sarà accompagnata nella camera ardente.

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