Comunicato stampa di Comunità Lucana

questa nota stampa non è stato inviata al sito istituzionale di basilicatanet, visto quanto già da noi espresso circa l’opera di confusione che puntualmente viene messa in atto o per imperizia (e ci può stare visti i criteri) o per cosciente manipolazione bulgara (cosa molto più probabile) delle affermazioni dei comunicati, il cui senso non andrebbe distorto, ma semmai solo adeguato alle esigenze di spazio concessogli in ciò che dovrebbe essere una sorta di rassegna dei comunicati inviati

 

 

Non meritiamo più boiardi, baroni, maghi e pifferai

Logica vorrebbe che in questo momento storico lucano si ponesse al centro delle riflessioni sull’ormai prossima scadenza elettorale regionale la considerazione che non è più il tempo dei candidati di parte, della parte dominante o dell’equilibrio tra le sue componenti, ma di un forte candidato presidente che sia l’espressione di un programma condiviso tra il più ampio ventaglio delle forze politiche, e ciò certo non in nome di governi di unità o di salvezza che suonano al meglio come inciuci, ma della semplice e forse anche banale constatazione che, visti i piccoli numeri della nostra regione, e quindi le realtà ed i bisogni che da essi derivano, e visti gli appetiti vigenti sul nostro territorio ed i grandi numeri economici di quegli appetiti, è il senso di una profonda coesione tra i lucani intorno ad un progetto l’unica strada percorribile per dare un futuro a questa terra.

Progetto che ovviamente non può non tener conto che i ritardi storici sui processi di sviluppo, lungi dal poter essere ragionevolmente colmati con infrastrutture che nessuno realizzerà e con investimenti che nessuno metterà a disposizione, se da un verso possono essere considerati un fallimento di strategie finora messe in campo pensando all’industria agevolata ed inutilmente ri-agevolata, dall’altro ci aprono prospettive di un nuovo sviluppo fondato proprio sul quel “vuoto” dell’esistente, quindi sulla possibilità di percorrere linee evolutive della nostra economia impossibili altrove, ma praticabili da noi – pensare ad un’economia strettamente legata alla conservazione dell’unicum ambientale-culturale ha la valenza dei numeri innescabili proprio sulla conoscenza di quell’unicum come motivo di consumo delle derrate alimentari qui prodotte, come un turismo della lentezza e dell’inconsueto qui praticabile, come settore della bio-edilizia e della tecnologie-green sostenibili qui allocabile e via discorrendo ogni voce di quel lungo ed articolato, certo complesso, programma che è consultabile sul nostro sito.

Linee evolutive fondate su ragionevoli analisi e su altrettanto ragionevoli prospettive che esistono solo nel programma che Comunità Lucana propone sin dal 2010, aggiornate e ripresentate questo inverno in occasione delle politiche a cui abbiamo partecipato esclusivamente per parlare di un progetto per la nostra terra, e che sin qui risulta l’unico programma esistente, fatta salva qualche pedestre imitazione del tutto fuori contesto, seppur soddisfacente in termini di condivisione di minimi comuni denominatori programmatici che da tempo stimoliamo attraverso il dialogo con le forze politiche allo scopo di potere innalzare il livello medio della proposta politica per questa terra.

Questa unicità è ancor più rimarcabile nell’evidenza del vuoto spinto della proposta altrui e ci spinge a continuare così la nostra azione di condivisione fatta di dialogo concreto, ma tutto ciò evidentemente non basta per costruire approdi pragmatici sintetizzabili in un assetto per queste prossime elezioni che riteniamo non possano più giocarsi né sui numeri di una forza rispetto alle altre, né sulla costruzione di quelle maggioranze senza programmi che finora hanno contraddistinto la nostra politica regionale.

Inutile negarsi che la regione è in un momento particolare della propria storia sociale ed economica, un momento che non è più affrontabile con forze politiche ormai distaccate con le proprie basi che non comprendono più comportamenti e prassi ormai avulse da ogni pur ragionevole contatto con la realtà, ma certo non affrontabile con movimenti eterogenei che fondano le proprie identità sull’essere “contro” e su un senso di profondo odio che diviene più o meno labile identità eretta a motivo, occorre serietà e maturità da parte di tutti per comprendere che questa regione necessita di un progetto che funzioni e che dia risposte concrete ai bisogni concreti della gente – al mettere insieme il pranzo con la cena, per esser chiari – e dare prospettive a generazioni ormai prostrate dal vedere consumati i propri anni nelle attese inutili delle promesse o nello scoramento che porta alla fuga, un progetto che necessita della partecipazione il più possibile disinteressata del più ampio ventaglio di forze politiche e dei loro numeri al solo ed esclusivo servizio della regione e dei suoi abitanti.

Occorre quindi il nuovo per costruire il nuovo e praticarlo con la visione, la determinazione e l’onestà.

A questo scopo lancio la mia personale candidatura alla presidenza della regione, allo scopo di legare il nostro programma, la mia persona e la nostra sigla ad un patto sincero tra forze politiche più attente alla necessità di cambiare non solo nomi e prassi, ma obiettivi, e movimenti o parti di questi che siano in grado di distaccarsi dalle etero-direzioni e guardare oggettivamente alla loro terra, perché è questa terra e tutti noi che non meritiamo più boiardi, baroni, maghi e pifferai.

Espliciteremo il senso di questa candidatura in una conferenza stampa ed un incontro pubblico.

Miko Somma, segretario regionale di Comunità Lucana

 

l’in…giustizia fiscale…

11/07/2013

ansa – ROMA – Dal 2000 al 2012 grazie alla lotta all’evasione sono stati emessi ruoli per 807,7 miliardi di euro. La somma effettivamente riscossa in questi 13 anni è di 69,1 miliardi di euro. E’ quanto risulta da alcune tabelle consegnate dal ministero dell’Economia alla Commissione Finanze della Camera….

e qualcuno vuole ancora parlare di lotta all’evasione?

ma vi posto in dettaglio un sunto del lancio ansa…

Allarme evasione fiscale mancano 500 miliardi

Dal 2000 emessi provvedimenti per riscuotere 807 miliardi ma solo 69 sono stati recuperati

ROMA – Dal 2000 al 2012 grazie alla lotta all’evasione sono stati emessi ruoli per 807,7 miliardi di euro. La somma effettivamente riscossa in questi 13 anni è di 69,1 miliardi di euro. E’ quanto risulta da alcune tabelle consegnate dal ministero dell’Economia alla Commissione Finanze della Camera. Nel tempo le somme della lotta all’evasione che vengono effettivamente riscosse dalla società di riscossione (Equitalia) ammontano al 20%. “A seguito del decorso di un decennio dall’affidamento del carico all’agente di riscossione, il dato del riscosso tende strutturalmente ad attestarsi intorno al 20%”, ha detto il vice ministro all’Economia Luigi Casero rispondendo ad una interrogazione parlamentare alla Commissione Finanze della Camera. “Ne consegue – ha aggiunto Casero – che anche l’andamento delle riscossioni relative agli anni di più recente affidamento, ancorché sicuramente influenzato dal peggioramento del quadro economico di riferimento, potrà essere valutato nella sua effettività solo allorquando, nei prossimi anni, si sarà ormai consolidato”.

Il carico dei ruoli da riscuotere ammonta teoricamente a 545,5 miliardi di euro ma di questa somma 107,2 miliardi riguardano soggetti in fallimento.  Ammontano a 18,6 miliardi di euro i ruoli che Equitalia deve  riscuotere ma che sono oggetto delle rateazioni accordate ai  contribuenti in temporanea situazione di obiettiva difficoltà.

Non tutto il carico dei ruoli, le somme ricavate dalla lotta all’evasione, può essere effettivamente riscosso, ha detto il vice ministro all’Economia Luigi Casero rispondendo ad  una interrogazione in Commissione Finanze della Camera del presidente  Daniele Capezzone Pdl e di Enrico Zanetti (Sc). L’Agenzia delle Entrate “con riferimento ai residui attivi al 31 dicembre 2012 inoltrati dalla Ragioneria Generale, ha comunicato una percentuale di abbattimento pari all’82%”. …Per quanto riguarda i carichi previdenziali, “l’Inps ha comunicato per le vie brevi – riferisce ancora Casero – di considerare quale quota di presunti crediti inesigibili, rispetto al totale dei crediti da riscuotere, una percentuale pari al 44%”.

Per il vice ministro all’Economia Luigi Casero, il carico residuo dei ruoli fiscali da riscuotere riguarda in gran parte debitori per oltre mezzo milione di euro. “Al 31 dicembre 2012, oltre l’80% del carico residuo era riferibile a debitori iscritti a ruolo per importi complessivamente pari o superiori a 500.000 euro (121.409 soggetti per un carico netto residuo da riscuotere pari a 452 miliardi di euro)”.

….Ecco una tabella con i dati depositati dal ministero dell’Economia alla Commissione Finanze della Camera.

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LOTTA   EVASIONE, I RUOLI DA RISCUOTERE DA 2000 A 2012 (DATI IN MLD EURO)

Carico ruoli affidato totale    807,7 mld euro                 

Carico sgravato totale          193,1                          

Carico riscosso                 69,1                           

Carico residuo                  545,5                          

di cui Sospeso                  20,8                           

di cui Fallimenti               107,2

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da questi dati drammatici non emerge solo la complessità della “macchina del recupero dell’evasione” che ovviamente deve tenere conto dei tempi e delle pratiche oppositive all’emissione dei ruoli, ruoli che troppo spesso sono stati portati in bilancio come partite attive, mentre l’incasso reale, quindi la vera partita attiva, non era stato portato a termine, ma evidenzia un dato, quello che la maggior parte (80%) di ciò che deve essere recuperato appartiene a grandi evasori, soggetti cioè che hanno evaso oltre il mezzo milione di euro, con ciò connotandosi un accanimento della riscossione nei confronti di soggetti deboli ed una sostanziale impunità dei maggiori evasori… 

e mentre i “poveri cristi” affogano nelle maglie degli orrendi meccanismi di recupero di equitalia, stiamo ancora a chiederci se non sia il caso di varare norme penali ad hoc per costoro* che inizino ben prima del tentativo di riscossione?

*ovviamente per analisi logica della frase, ma a scanso di equivoci, per costoro si intende i grandi evasori

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11/07/2013

questo governo e questa maggioranza non vanno bene, non sono mai andati bene, frutto come sono di un percorso scientificamente preordinato per procrastinare il precedente e per convincere che non c’era altra soluzione…e grillo è “capitato lì per caso” a rinforzare tutto ciò, non casualmente svelando finalmente oggi le sue carte e parlando di una ristrutturazione del debito che suona molto rothschild

miko somma

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