a michele…

06/09/2013

sai, non abbandono la tua amicizia per ciò che hai scritto che è libero esercizio della tua professione, che rispetto anche quando è esercitata senza alcun equilibrio, ma perché non hai compreso proprio nulla ed uno sciocco tra i miei contatti non lo voglio

miko somma

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comunicato stampa di comunita’ lucana

questa nota stampa non è stato inviata al sito istituzionale di basilicatanet

Alle primarie, non alla guerra

Sarà il momento storico che sta travolgendo molte delle convinzioni e delle strutture logiche del ‘900 che sono in qualche modo finora state alla base del pensare la politica come volano dei cambiamenti in rapporto al contesto sociale ed economico ed i suoi equilibri di interessi, o sarà l’ovvietà che non si vive di sola rabbia, quando la rabbia sembra divenire l’unica risposta all’immobilità della politica, ma mai come in questo momento diviene necessario il progetto sociale, la visione, che deve ritornare ben saldamente al centro dell’operare della politica stessa perché questa riacquisti spazi di credibilità.

E se questa considerazione la decliniamo nella nostra regione dopo quanto schiantatosi sull’iceberg di rimborsopoli – la credibilità di un intero sistema di selezione della rappresentanza politica, quindi della politica, che ha travolto tutti o quasi i partiti – e nelle nostre problematiche storiche rese più gravi dalla crisi e dalla nostra marginalità nei processi economici e produttivi – quindi lavoro e reddito, ambiente e risorse, etica della gestione e merito, e così discorrendo – il paradosso sarebbe sprecare l’occasione di un confronto costruttivo tra i candidati delle uniche primarie, quelle del centro-sinistra, per invece farne uno scontro e precipitare in esso la legittima attesa dei cittadini che l’occasione serva a trovare più le soluzioni ai problemi della regione nel contesto di un programma credibile e condiviso che a individuare chi sia il più forte.

La mia stessa partecipazione alle primarie è infatti fortemente innestata sulla convinzione che non ci si possa permettere, per il dovere etico e lo spirito di servizio che la politica deve ritrovare al più presto, alcuna competizione tra candidati che non la gara delle idee e dei progetti nello spirito della più leale ed ampia collaborazione per trovare la migliore sintesi almeno in un campo della politica lucana.

Sintesi che, se è vero che i problemi dei lucani hanno la speciale qualità di essere i problemi di una piccola comunità, si trova solo con un alfabeto e un lessico comune, alfabeto e lessico che richiedono però a ciascuno di noi di spogliarsi delle sue rabbie, delle sue aspettative e delle sue appartenenze al solo fine di calarsi nella volontà di stare con gli altri e concorrere con entusiasmo alla celere rinascita della nostra regione.

A tal fine vorrei suggerire agli altri candidati di disinnescare da subito ogni polemica e dedicarsi alla costruzione di un percorso diverso da una battaglia elettorale sfiancante a cui seguirà senza soluzione di continuità un altro confronto elettorale che, oltre all’asprezza di toni che si preannuncia, finirà come ogni campagna elettorale per marginalizzare i temi, e dedicarsi alla costruzione di una serie di incontri pubblici comuni in località baricentriche nei quali avviare un confronto sereno non solo tra i candidati, ma tra di noi e la platea variegata delle primarie che se forse non farà mancare sia i malumori che le ovvie critiche che pure andranno affrontate e risolte con l’arma dell’ascolto e della democrazia, non lesinerà di certo proposte e suggerimenti utili.

E ciò per raccogliere proposte e suggerimenti, allo scopo di trovare proprio l’alfabeto ed il lessico che possano riconnettere la rappresentanza alla cittadinanza e che meglio rappresenti una voglia reale di cambiare ed innovare che non sia solo cambiare d’abito per un appuntamento, ma una profonda e duratura revisione degli obiettivi finora seguiti, per andare verso una idea consona a fatti e potenzialità che la nostra regione è senz’altro in grado di esprimere, se liberata dai lacci e lacciuoli in cui è stato finora imbrigliato il merito e l’entusiasmo della nostra gente, a cominciare dai nostri giovani la cui partenza per necessità non è umanamente, civilmente, economicamente e demograficamente più tollerabile da una politica che sia degna di questo nome.

Che si vada alle primarie dunque, non alla guerra.

Miko Somma, segretario regionale di Comunità Lucana

lavorare tutti insieme…

i problemi dei lucani hanno la speciale qualità di essere i problemi di una piccola comunità che deve ritrovare coesione su un alfabeto comune per poterli risolvere, un alfabeto che richiede a ciascuno di noi di spogliarsi delle sue rabbie e delle sue appartenenze per rivestirsi di uno speciale spirito di servizio nell’esclusivo interesse della nostra gente e della nostra terra…

non criticate così gli strumenti con cui si avvia il dialogo comune, ma chiedetevi piuttosto come potete dare anche voi, ciascuno di voi, un contributo a tirare fuori dal pantano la nostra regione…

non abbiamo bisogno di odio e risentimenti, ma di progetto e buona volontà di lavorare tutti insieme

miko somma

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06/09/2013

e a meno di essere non senzienti, mi pare che uno spazio per un’altra idea di lucania si sia aperto con la mia candidatura…

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