27/09/2013

è come se mi fossi tolto un’ernia strozzata tra la mia ragione (relativa) e le viscere flatulente di cattivi pensieri altrui (assoluta)…
ora fonderò una corrente…la chiamerò “spiffero”…:))))))))
dai, pensiamo a questa regione ed ai suoi problemi, ma allegria e lotta che alla gente allegra il ciel sorride…

miko somma

Pubblicato in Blog

Comunicato stampa di Comunità Lucana

questa nota stampa non è stato inviata al sito istituzionale di basilicatanet ed al giornale basilicata 24

Il tempo della maturità per amore di questa regione

La nostra analisi delle primarie sinteticamente è riassumibile in un “ci siamo stati per testimoniare che esiste una idea diversa di questa nostra regione e che, volendo, si può cambiare”, a cui si è frapposto in antitesi un “stringiamoci a coorte” che non ha lasciato molto spazio alla normale dialettica che vuole più che candidati a contendersi una primazia, confronto e contaminazione a vicenda di programmi, di cui i candidati stessi sono testimoni e garanti.

Ciò a significare che quelle nostre migliori intenzioni palesate per tempo e rese note agli altri candidati di rendere queste primarie un dialogo continuo ed arricchente tra gli stessi, tutti insieme a confrontarsi in pubblico in pochi e significanti appuntamenti baricentrici alle aree, e gli elettori (e mi piacerebbe dire il popolo) come danti causa di un nuovo approccio dialogante alla costruzione partecipata di un futuro che per forza di cose deve essere diverso da ciò che lo ha preceduto, è stata disattesa da una corsa al serrare i propri ranghi che non ha giovato affatto né alla competizione, né all’area politica che ne ha consentito la nascita come momento di partecipazione popolare.

Se quindi è innegabile che i 55.000 lucani che si sono recati ai seggi sono un numero che potrebbe far entusiasmare sullo stato della democrazia lucana, la prima domanda che si pone è: ma siamo sicuri che ad esprimere quella partecipazione non siano state più che la volontà entusiasta dei cittadini di volere e potere partecipare, quelle stesse filiere di interessi comuni che sono alla base del dissesto e la cui “pressione” connaturerebbe di una sorta di coazione quella stessa partecipazione massiccia?

Ovvio che se è valida la seconda ipotesi costituente la domanda, un ragionamento serio pur andrebbe fatto sulla consistenza delle stesse in rapporto allo scontro delineatosi tra i due principali contendenti e ai ticket che tale consistenza metterebbero sulla bilancia del programma del candidato presidente, un ragionamento che si deve supporre si farà nel merito di una partecipazione a dir poco bizzarra di forze e votanti che per nulla appartengono al recinto seppur ampio del centrosinistra “a porte girevoli” e non nei postumi dello scontro titanico.

Scontro che ha visto l’unico programma compiuto e dettagliato, quello rappresentato dal sottoscritto, ridotto alla pura testimonianza dei pochi voti che si sono sottratti sia al gioco della polarizzazione pro /contro (ho personalmente ricevuto decine di messaggi di elettori che si scusavano per una scelta che sentivano obbligata), sia alla contrarietà di molti nostri simpatizzanti che forse poco hanno compreso che la decisione di partecipare alle primarie è nata e maturata nell’unica sede possibile e democratica, il nostro coordinamento regionale, dopo una analisi stringente e che è stata “motivo” dell’intera nostra campagna elettorale, la necessità di una nuova ed ampia condivisione anche con forze sino ad oggi aspramente criticate per mettere in campo strategie comuni di salvezza per una terra che già da oggi, come avverto da anni ormai, deve fare i conti in primis con l’aumento delle estrazioni di idrocarburi.

Strategie che sarebbe folle considerare imponibili al partito principale della regione dall’esterno con la forza di numeri che non abbiamo e non avremo, stante l’ipocrita killeraggio che sul sottoscritto da anni ormai si esercitano sia i movimenti del “tutto, subito e niente per poter continuare ad esistere”, sia quei nuovi arrivati che costruiscono cattedrali di fango populista distorcendo il lavoro sin qui faticosamente e quasi in solitaria fatto dal sottoscritto per “aprire” temi finora mai aperti per codardia, ignoranza o puro calcolo da alcuno e di cui forse si dovrebbe ringraziare piuttosto che infamare con vigliaccheria.

Considerazioni queste mie di una ormai palese ed evidente distanza siderale dal mondo movimentista e rabbioso-viscerale che mi spingono oggi a voler “ibernare” sino a fatti nuovi il partito della Comunità Lucana, salvo ratifica del direttivo regionale, e aderire al Partito Democratico, in esso riportando “tutti” i contenuti delle nostre battaglie con stile equilibrato e sogni ancora vivi e vegeti.

E ciò non solo a motivo di quella distanza ormai incolmabile e che tocca anche aspetti personali che per loro natura dovrebbero essere alieni alla politica, ma per un sentire lato di vicinanza ad un partito che oggi, nella bufera del paese, è ad un bivio anche nella nostra terra, se essere partito di potere o il soggetto propulsore e plurale, alla luce dei suoi numeri, di un grande movimento di cambiamento e di crescita democratica, sociale ed economica che è ormai nei fatti irrinunciabile ed a cui il sottoscritto, uomo di sinistra non subalterna e non subalterno, crede di poter apportare il proprio contributo fattivo, critico, “nuovo”, già a partire dalla prossima assemblea regionale di domenica, avendo nel frattempo chiesto il rilascio della tessera di iscrizione al segretario cittadino di Potenza.

E’ dunque il tempo della maturità per amore di questa regione, ma che si cambi e subito per lo stesso amore il progetto del Partito Democratico per la nostra terra, a cominciare dal programma e dalle liste.

Miko Somma

(segretario regionale di Comunità Lucana nelle forme che essa assumerà di concerto con le decisioni del direttivo regionale)

 

 

preannuncio di comunicato stampa…

questo comunicato stampa segnerà una rottura netta e da cui non tornerò indietro

miko somma

Pubblicato in Blog

falchi a convenienza e pitonesse da salotto…

Latronico e Viceconte (Pdl), su dimissioni dal Parlamento

27/09/2013 09:37

BASI parlamentari lucani, sen. Guido Viceconte e on.Cosimo Latronico hanno spiegato  le ragioni  delle loro dimissioni presentate questa mattina alle rispettive Camere “per denunciare il tentativo sempre più scoperto di alterare le stesse norme regolamentari per espellere  prima possibile il leader  del centro destra dal Parlamento stesso, venendo meno a modalità che avrebbero richiesto percorsi di  garanzia e di rispetto  della dignità delle persone“. E’ quanto affermano in una nota congiunta i due parlamentari. “Confidiamo ancora che la saggezza delle istituzioni e delle forze in campo capiscano che la partita non riguarda solo il presidente Berlusconi – hanno spiegato Viceconte e Latronico –  ma il destino della democrazia e della civiltà di questo nostro Paese”. I due esponenti del Pdl fanno inoltre sapere che “i coordinamenti provinciali Pdl di Potenza e di Matera ed il coordinamento regionale di Forza Italia, si sono riuniti a Potenza esprimendo la comune e sincera solidarietà al presidente Silvio Berlusconi vittima di una persecuzione giudiziaria che da venti anni  lo coinvolge con l’obiettivo di eliminare la guida politica del centro destra italiano che ha rappresentato e rappresenta milioni di italiani che lo hanno liberamente e ripetutamente scelto“.

——————————————————————————————————–

bene, fin qui il riassunto di basilicatanet della nota stampa di costoro che ancora una volta, per l’ennesima volta, in un disco rotto che ha definitivamente rotto (mi astengo dal pronunciare cosa si sia letteralmente frantumato in questa assurda e servile querelle dei peones verso il padrone che li fa eleggere in parlamento, perché altrimenti neppure in un assemblea di condominio lo vorrebbero certi camerieri)…io posso solo rispondere “ma costui ha ricevuto o no una condanna definitiva?…e se l’ha ricevuta, come l’ha ricevuta nell’espletarsi di 3 gradi di giudizio che hanno comportato tutte le garanzie che per i principi stessi del diritto oltre che per legislazione, sono dovuti a qualsiasi imputato, cosa hanno a pretendere ancora, quarti gradi o semplicemente l’impunità per un delitto socialmente orrendo quale quello per il quale il loro capo è stato definitivamente condannato?”…

il problema non è tanto nella severino e sul “pelo nell’uovo” della presunta retroattività degli effetti della legge che costoro invocano, poiché sappiamo abbastanza bene che le conseguenze previste dalla stessa si applicano non alla data del reato (argomento questo di carattere processuale e che attiene appunto alle norme che regolano il processo penale), ma alla sentenza che è invece ben all’interno del perimetro che la stessa legge severino traccia, legge che gli stessi parlamentari pdl hanno approvato…

ma non sono questi gli argomenti che interessano a costoro e più in generale a tutto il loro partito proprietario di falchi a convenienza e pitonesse da salotto più o meno bene, a loro interessa salvare in qualche modo il condannato, pur se questo comporta il collasso democratico di un paese che ancora non ha una legge elettorale che superi l’orrendo porcellum da loro stessi voluto che impone de facto le “larghe intese”, porcellum che evidentemente e non a caso si è considerato meno importante della rata imu nella logica appunto proprio di quelle intese…

bene, dimettevi pure, andiamo ad elezioni e speriamo che sia il popolo italiano in un ritrovare di auto-dignità a dimettervi definitivamente dalla scena politica…ed il popolo lucano a fare la sua parte, consegnandovi all’oblio

 

Pubblicato in Blog

27/09/2013

lo dico a sindacati, organizzazioni datoriali, politica, sindaci e giornalisti che paiono entusiasmarsi per le parole di zanonato…guardate che dietro quelle strombazzate e generiche promesse di innescare sviluppo industriale e lavoro in regione c’è il raddoppio delle estrazioni di idrocarburi, quindi considerando val d’agri e tempa rossa (autorizzati 156.000 barili + 20.000 ex memorandum) si parla già di 350.000 barili/giorno, in più abbiamo qualche altro permessuccio…

miko somma

Pubblicato in Blog