il modello cinese…

(ANSA) – SHANGHAI, 7 DIC – Circa il 70% delle operaie cinesi delle fabbriche di Guangzhou sono state violentate o molestate.

Lo rivela un sondaggio realizzato tra le operaie da una associazione che si occupa dei diritti dei lavoratori. Secondo quanto è emerso, il 15%, non potendo sopportare le molestie, lascia il lavoro, non riuscendo però a trovarne altro. Il 47% sarebbe riuscita ad opporsi almeno una volta alle molestie, ma nessuna crede che i sindacati, le associazioni femminili e la polizia possano fare qualcosa

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bolle intestinali…

(ANSA)-ROMA,7 DIC -Contatti in corso tra le forze dell’ordine e gli organizzatori dello sciopero dei forconi per cercare di ‘canalizzare’ la protesta senza paralizzare il Paese a partire da lunedì. Nel caso di risposte negative da parte dei manifestanti, gli apparati di sicurezza sul territorio sono pronti a mobilitarsi per far fronte ai possibili disordini.

L’indicazione del Viminale è stata chiara: evitare che le proteste degenerino fino a bloccare la circolazione stradale mettendo a rischio gli approvvigionamenti.

…spero che la cosa finisca in una bolla intestinale, perché questo genere di protesta, a mio avviso, rischia di fare del male al paese

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07/12/2013

come ho ribadito ieri, durante un intervento, nel pd ci sono entrato non perchè mi piacesse quanto fatto finora, quanto per tentare di cambiare cosà si farà domani, anche con il mio piccolo contributo, in un momento storico in cui massima è la crisi del sistema ed un “partito”, l’unico partito che rimane ed in sostanza l’unico che può veicolare mutamenti sostanziali nella nostra asfittica società, è un valore aggiunto che occorre preservare e nutrire anche di contenuti non convenzionali, quali quelli che credo di rappresentare in qualche modo anche io

miko somma

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gad lerner ci ricorda…

tratto dal sito di gad Lerner, http://www.gadlerner.it/2013/12/06/per-non-dimenticare-thatcher-e-reagan-contro-il-terrorista-mandela, vi posto questo interessante memento che pure dovrebbe far comprendere qualcosa a chi oggi a cuor troppo leggero e mente forse troppo vacua straparla delle visioni di questi due alfieri di un ordine mondiale che, imposto con la forza delle armi ed il ricatto della finanza, aprì la strada al liberismo economico più selvaggio…

 

Il mondo intero sta tributando un commosso omaggio a Nelson Mandela, ma tra i tanti ricordi c’è anche chi rammenta qualche verità scomoda della storia. Sui social network circola questa foto con un’immagine della primo ministro britannica Margaret Thatcher, scomparsa nell’aprile di quest’anno, che dice “Niente sanzioni, Mandela è un terrorista”.

La foto sintetizza perfettamente le posizioni del Regno Unito e degli Stati Uniti dell’epoca, che negli anni ottanta erano i difensori del regime razzista dell’apartheid del Sudafrica. Sia il premier Thatcher che il presidente Reagan definirono, in diversi contesti, l’African National Congress un’organizzazione terrorista. I loro governi posero il veto ad alcune sanzioni economiche o militari chieste dalla comunità internazionale contro il regime razzista dell’apartheid. Le posizioni anti Anc sono state rievocate dal Sudafrica quando è morta la Thatcher. ”L’Anc subì il suo rifiuto di riconoscerla come una formazione e di isolare il regime di apartheid dopo che questo fu descritto come un crimine contro l’umanità” continua la dichiarazione in cui, comunque, si sottolinea che la Thatcher ha governato “durante un periodo molto difficile caratterizzato dalle dinamiche della Guerra Fredda”

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