il sangue…

12/12/2013

stavolta temo che scorrerà il sangue…quello vero, non quello da tastiera…mettiamola così, giuste motivazioni senza plausibili rivendicazioni, un popolo di affamati e disperati (alcuni veri, alcuni falsi) che diventerà l’ostaggio di una lotta politica che non sarà più tra partiti, ma tra la tentazione dell’uomo forte e la difesa di un sistema democratico che se non cambia marcia e subito, trascina tutti e tutto nel baratro…

il pd ha la grande occasione di far respirare il paese, ma deve prima impregnarsi di onestà e limpidezza

miko somma

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il falso interprete…

(ANSA) – LONDRA, 12 DIC – Si dice affranto per quanto successo e sostiene di aver avuto un attacco di schizofrenia, che a volte gli fa perdere il contatto con la realtà. Ha scelto la Bbc per scusarsi col mondo Thamsanqa Dyantyi, l’interprete accusato d’essere un impostore per come ha tradotto nel linguaggio dei segni i discorsi nella cerimonia in ricordo di Nelson Mandela allo stadio di Johannesburg. ”Ho visto entrare gli angeli dentro lo stadio”, ha aggiunto l’uomo, che dice di soffrire di allucinazioni.

…roba da matti, appunto…rimane il fatto di come sia potuto arrivare fin lì ed indisturbato aver “tradotto” obama

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12/12/2013

berluskoni dichiara a radio europe 1, in un francese mellifluo quanto il suo italiano “amo il mio paese, non posso terminare la mia avventura umana e di patriota scappando dall’Italia…non si può mettere in galera qualcuno che sta facendo campagna elettorale contro chi ha utilizzato il suo braccio giudiziario per impedirgli di fare politica…se mi arrestano in italia ci sarà una rivoluzione”.

fate un po’ voi, ma a me la strada pare chiara e molte agitazioni di questi giorni, nelle strade ed in parlamento, sembrano condurre ad un preciso fine…il caos!!!

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un paese pericolosamente allo sbando…

“Credo che se sono diventato un certo tipo di scrittore, lo devo alla passione antifascista. La mia sensibilità al fascismo continua ad essere assai forte, la riconosco ovunque ed in ogni luogo, persino quando riveste i panni dell’antifascismo, e resto sensibile all’eternamente possibile fascismo italiano. Il fascismo non è morto. Convinto di questo, sento una gran voglia di combattere, di impegnarmi di più, di essere sempre più deciso e intransigente, mantenere un atteggiamento sempre polemico nei confronti di qualsiasi potere.
Quando tra gli imbecilli ed i furbi si stabilisce una alleanza, state bene attenti che il fascismo è alle porte.” (leonardo sciascia)

 

 

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prove tecniche di ricatto…

(ANSA) – ROMA, 12 DIC -“Nei prossimi 15 giorni”, al più “subito dopo la Befana”, questa maggioranza o trova un accordo “su legge elettorale e riforma del bicameralismo”o va in crisi. E allora ognuno si prenderà le sue responsabilità”. Così il ministro Gaetano Quagliariello a SkyTg24. “La maggioranza deve avere una proposta che avanza all’opposizioni”, afferma.

(ANSA) – ROMA, 12 DIC -“Ma cosa può interessare al cittadino se la legge elettorale va alla Camera o al Senato? La riforma si può fare solo se diventa parte di un accordo di governo: nessuno può fare le riforme prescindendo dal governo”. Così il ministro Gaetano Quagliariello, che sottolinea: “Il governo se c’è e ha una maggioranza si deve mettere d’accordo” sulla riforma.

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pubblico questi due lanci a sottolineare che c’è qualcuno che tenta il ricatto e tenta di sottrarre la redazione di una legge elettorale al legislatore, il parlamento, per avocarla al governo, quindi presumibilmente a se stesso ed alla sua parte politica, nel tentativo di legare le riforme costituzionali alla legge elettorale, secondo il volere dei cosiddetti tecnici (di cui Quagliariello faceva parte) che vararono quel progetto su “ordine” di napolitano…il gioco si sta facendo sporco, a mio avviso, ed occorre che il pd si svegli e la smetta di considerare questo governo come il suo governo, piuttosto considerandolo una cura molto provvisoria alla mancanza di altre possibilità di formare maggioranze…questo governo, a mio avviso, deve terminare appena varata una nuova legge elettorale che consenta di superare questa follia di una coabitazione forzata con chi fino a qualche giorno fa stava nelle scuderie del condannato berluskoni e del suo progetto di “bananizzazione” del paese…e le risposte sono appunto nell’urna, appena sarà possibile votare in condizioni di relativa tranquillità istituzionale (quella finanziaria è ovvio che non ci sarà mai)…occorre un pd che faccia la differenza per sconfiggere i qualunquismi fascistoidi di grillo ed un po’ di sana intelligenza che impedisca alla gente di dare ancora ascolto alle stupidaggini di berluskoni&soci!!!

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la banda di “cittadini”…

pubblicare sul proprio profilo fb l’indirizzo di casa di qualcuno è una violazione della privacy, reato (quindi materia penale) punibile con le vigenti leggi, pubblicare quello di un avversario politico idem, solo che se sei un parlamentare…

caso il deputato nuti, 5 stelle, pubblica sul suo profilo fb l’indirizzo di casa di davide faraone, pd, da lui accusato durante l’intervento sulla fiducia al governo di aver frequentato case di pregiudicati…il nuti agisce sentendosi al di sopra della legge…bene che la legge intervenga se violazioni ci sono state…

politicamente invece questo è un caso di fascismo, l’ennesimo di questa banda di “cittadini” che ormai usa delazione e proscrizione come armi di lotta politica

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lo “scippo” del fondo

Fondo idrocarburi, dichiarazione presidente eletto Pittella

12/12/2013 14:44

AGR   Il Governo Letta e il Parlamento non possono assolutamente avallare la norma varata dal Senato il 26 novembre scorso e contenuta nel maxi emendamento alla legge di Stabilità, che prevede un prelievo forzoso di 10 milioni all’anno, per sette anni, dal fondo destinato al bonus carburanti per i lucani, allo scopo di finanziare i programmi di metanizzazione nelle regioni del Sud , i cui costi dovrebbero invece far capo ad altre poste del bilancio statale.
Questo vero e proprio “esproprio”, del tutto inopportuno e ingiustificato, ai danni dei lucani, maturato peraltro in un contesto politico-istituzionale che ha totalmente emarginato le legittime espressioni democratiche della Regione Basilicata, impone un intervento immediato in sede di discussione alla Camera della legge di Stabilità, sia attraverso l’abolizione del comma 202, lettera a) contenuto nel maxi emendamento votato in seduta notturna da Palazzo Madama, sia con l’approvazione dell’emendamento all’articolo 45 della legge 99/2009 da noi suggerito, che attribuisce ai territori interessati la gestione autonoma delle royalties che confluiscono nel fondo unico nazionale per la riduzione del costo dei carburanti nelle regioni interessate da estrazioni petrolifere.
Sono certo che la Presidenza del Consiglio dei Ministri e i parlamenti lucani, sia di maggioranza che di opposizione, faranno quanto di propria competenza per far sì che le popolazioni della Basilicata riconquistino quella fiducia nei confronti delle Istituzioni che anche per effetto di queste norme ingiuste rischia di subire duri colpi.
Per quanto mi riguarda, anche alla luce del mandato ricevuto dagli elettori, non potrò sicuramente avallare, né tollerare, colpi di mano che penalizzano quelle Regioni, come la nostra, che di certo non hanno mai lesinato generosità e solidarietà ad altre aree del Paese.

aggiungeremmo che l’emendamento ricalca in parte quanto da noi suggerito da qualche tempo (circa un anno e mezzo) a proposito dell’art.45 della legge 99/09, inviato nella scorsa legislatura a tutti i parlamentari eletti in basilicata e neppure “filata” (tranne una telefonata per conto dell’allora senatore belisario, ma che rimase lettera morta) e che recentemente ho avuto modo di consegnare direttamente al capogruppo pd alla camera, speranza

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De Filippo: mobilitarsi per fermare scippo fondo idrocarburi

12/12/2013 14:54 Appello ai parlamentari e alle forze politiche contro la previsione di destinare 70 milioni frutto delle royalty lucane per la metanizzazione del Cilento introdotta da “codicilli, per quanto insidiosi, sorprendentemente passati inosservati”

AGR  Il presidente della Regione Basilicata, Vito De Filippo, ha rivolto un appello ai parlamentari lucani affinché si mobilitino contro le previsioni del comma 202 dell’maxi emendamento alla Legge di Stabilità 2014 e la relativa previsione di destinare 10 milioni l’anno per 7 anni del fondo idrocarburi alimentato dalle royalty sul petrolio estratto in Basilicata alla metanizzazione del Cilento.
“E’ necessario – ha detto De Filippo – che la Regione Basilicata e il neoeletto presidente Marcello Pittella che si appresta ad insediarsi nella pienezza delle sue funzioni non siano lasciati soli nella difesa degli interessi del territorio. Sono anzi sempre più convinto che il futuro della nostra terra si determinerà in base alla qualità del lavoro che saremo in grado di fare sull’asse Potenza-Roma ed è per questo necessario che, come già avvenuto in passato, l’istituzione regionale e i parlamentari lucani, indipendentemente dalla collocazione politica, sappiano fare squadra a difesa delle istanze del territorio anche sventando i tentativi di altre realtà territoriali di dar vita a codicilli, per quanto insidiosi sorprendentemente passati inosservati, che tentano di privarci delle poche risorse di cui disponiamo”.
De Filippo ha ricordato di non aver mai visto di buon occhio il “bonus carburanti” alimentato da quel fondo e di aver chiesto più volte di utilizzare le risorse per progetti sul territorio lucano e di trovare “paradossale e offensivo che si riconosca la necessità di non disperdere il fondo in mancette, ma a vantaggio di altri territori. Non lo dico – prosegue De Filippo – per poca considerazione di un principio solidale, ma perché la Basilicata di quei fondi ha bisogno, ad iniziare dalla necessità, pure indicata dal neopresidente Pittella, di avere risorse per ristorare i danni della scorsa alluvione e contrastare il dissesto idrogeologico”.
“Su questi temi – ha concluso De Filippo – assicuro che la mia mobilitazione in qualità di segretario del Pd di Basilicata è già in corso, e invito anche le altre forze politiche a mobilitarsi contattando anche i relativi gruppi parlamentari”.

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questo per la cronaca dunque…è da notare che un lancio simile vi era stato ieri firmato da un parlamentare lucano pdl, lancio che non ho voluto pubblicare perché altrimenti avrei irosamente dovuto controbattere che è pura ipocrisia che solo parlino proprio coloro che hanno istituito simile “follia” (il fondo per l’abbattimento del prezzo alla pompa, poi divenuto stranamente per noi e solo per noi, la card idrocarburi ed il suo costoso e macchinoso esercizio) , basato certo su un aumento del 3% delle royalties, ma in un vincolo di destinazione assurdo e fondamentalmente non ciclico per le ricadute economiche dirette ed indirette sul territorio che invece da tale aumento si sarebbero potute ottenere…nell’aggravante poi che grazie al comma sulla compartecipazione al fondo anche delle regioni interessate da rigassificatori, il fondo stesso è stato bloccato su ricorso della regione veneta e del suo governatore, zaia…

roba da pdl&co. si direbbe…ma di fatto prima bloccato, ora questo fondo, quasi interamente finanziato dalle estrazioni in questa regione viene “scippato” ulteriormente di una somma importante per progetti che, seppur importanti, in nulla e per nulla attengono alla nostra terra che invece sopporta e supporta il costo ambientale di quelle stesse estrazioni…

bene, vedremo, come d’altronde sono quasi certo per via delle relazioni cortissime tra letta e de filippo, quale sarà il rimedio che il governo troverà per questa ulteriore beffa che alcune “manuzze” pongono in essere nel maxi-emendamento, ma il discorso è più ampio di questo brutto affare ed attiene, come diciamo da tempo, all’intera questione idrocarburi che deve essere ridiscussa sia alla luce della legislazione presente, sia di quella che prevedibilmente  per effetto della Strategia Energetica Nazionale, delle attività di decretazione e dei progetti di riforma del titolo V della costituzione potrebbe costituirsi…

come ho suggerito da tempo (ultima alla direzione regionale del pd) è appunto tempo che siano anche i lucani a potersi esprimere…

 

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12/12/2013

non suona paradossale che chi condanna tout-court il sistema non abbia mai speso una parola sulle stragi di stato e sulla necessità che giustizia (almeno storica) sia fatta?…eppure il disastro di oggi è strettamente legato alle logiche perverse del passato

miko somma

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per ricordare

per ricordare…sempre…e per far conoscere ai più giovani un momento tragico della storia d’italia, un momento le cui sorti giudiziarie ancora non sono state disvelate, così come tutte le trame che da quel momento tragico partirono in quella che fu conosciuta come strategia della tensione…

strategia che si proponeva di precipitare il paese nel caos e nella paura per far sobollire un richiesta di sicurezza che avrebbe consentito una restrizione degli spazi democratici utile, tra le altre ad impedire l’avvicinamento degli allora comunisti del pci ad ogni forma di collaborazione, sostegno od appoggio ai governi…

strategia che in tempi e modi diversi e non necessariamente in modo violento, ritorna ogni volta che quella sinistra, pur mutata da storia ed interpreti, si riavvicina al governo del paese…

miko somma

n.b. i morti della strage di piazza fontana furono poi alla fine 17

tre gli episodi più cruenti di questa strategia:

il 1º maggio 1947 a portella della ginestra avvenne una strage collocata storicamente solo di recente nella strategia della tensione. 11 persone morirono e 27 rimasero ferite (la strage di portella della ginestra pur facendo parte di un momento storico legato al banditismo indipendentista siciliano, può per l’accorta strategia di colpire il movimento per la liberazione delle terre, allora facente capo all’attività sindacale ed al pci essere indicata come antesignana delle stragi seguenti)

durante il 1969 vennero compiuti degli attentati considerati prodromi di quelli del 12 dicembre: bombe del 25 aprile 1969 e attentati ai treni dell’estate 1969.

il 12 dicembre 1969, Milano, la strage di Piazza Fontana; morirono 17 persone e 88 furono ferite.

il 22 luglio 1970 un treno deraglia sui binari sabotati precedentemente da una bomba nei pressi della stazione di gioia tauro; morirono 6 persone e 66 furono ferite (tale episodio pur legato alle tensioni dei fatti di reggio calabria è direttamente ascrivibile alla strategia della tensione, rispondendo i “boia chi molla” direttamente alle attività dell’allora msi, partito di cui alcuni esponenti erano direttamente coinvolti nelle fasi di organizzazione proprio della strategia)

il 31 maggio 1972, strage di peteano (GO); morirono tre carabinieri.

il 17 maggio 1973, strage della questura di milano, in cui morirono 4 persone e altre 46 rimasero ferite.

Il 28 maggio 1974, strage di piazza della loggia, a brescia, in cui morirono 8 persone e altre 102 rimasero ferite.

il 4 agosto 1974 attentato al treno italicus presso san benedetto val di sambro (BO), in cui morirono 12 persone e altre 105 rimasero ferite.

il 2 agosto 1980, strage di bologna, in cui morirono 85 persone e furono ferite oltre 200

il 23 dicembre 1984, antivigilia di natale, attentato al treno rapido 904, ancora a san benedetto val di sambro, in cui 17 persone persero la vita e oltre 260 rimasero ferite

e l’elenco potrebbe continuare con altre stragi in qualche modo connesse al periodo storico, quali la vicenda di ustica…

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