13/12/2013

ma qualcuno se la fa la domanda del perché a quasi un mese dalle elezioni regionali non abbiamo ancora la convalida degli eletti?…e che se non c’è la convalida degli eletti, non c’è la giunta che deve essere nominata tra 20 e 30 giorni dopo l’insediamento del consiglio?…e che un presidente senza giunta e senza consiglio rimane nel limbo nella sostanziale dittatura dei dirigenti?

miko somma

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elezioni a potenza

13/12/2013

saranno strane ed incontrollate voci quelle che danno come probabile candidato sindaco l’ex consigliere falotico che, con tutto il rispetto, potrà essere anche un degno ed ottimo candidato, ma non di una parte politica dove potrei leggere il simbolo pd…altrimenti mi regolerò di conseguenza…spero di essere stato abbastanza chiaro!!!

miko somma

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Comunicato stampa

questa nota stampa non è stato inviata al sito istituzionale di basilicatanet, al giornale basilicata 24 ed alla redazione di radiolaser per specifica ed espressa volontà di un suo redattore di non ricevere nostri comunicati

 

Sulla ferriera occorre una comunicazione esaustiva

La prima riflessione che offre la “scoperta” dell’inquinamento dello stabilimento SiderPotenza è che se l’ARPA Basilicata ha dovuto ricorrere ad una convezione con l’omologa pugliese per ricavare dati reali sul deposito di inquinanti nelle adiacenze dell’impianto, i dati finora raccolti in analoghi campionamenti in altre zone a rischio (Fenice e centro olii di Viggiano, i primi a sovvenire alla mente) sono inadatti alla rappresentazione di uno stato realistico delle relative situazioni monitorate e così del tutto inadatti alla comprensione della realtà emissiva di questi plessi, come purtroppo si è da sempre contestato.

Materia questa che credo debba rientrare nella più generale revisione non solo della mission dell’ente (che parrebbe chiaro essere la protezione dello stato ambientale attraverso la più completa raccolta di dati utili alla comprensione, ma evidentemente esiste qualche confusione), ma del ruolo che lo stesso monitoraggio deve riassumere, essere cioè sentinella del reale e non “agente di copertura”, in una discussione che spero sin dalle prime sedute il consiglio regionale vorrà porre in essere, con l’avvio di tutte le audizioni del caso atte a migliorare ruolo e prestazioni di una agenzia strategica quale ARPAB.

Ma nello specifico della situazione SiderPotenza, nel mentre invito alla cautela chi frettolosamente, sia pure nella buona fede che dobbiamo supporre, chiede chiusure dell’impianto senza le definitive parole che certifichino tale necessità – vorrei ricordare che in simili periodi andrebbe evitata ogni fibrillazione dicotomica tra ambiente ed occupazione, nella salvaguardia del primo e nella tutela del secondo che riguarda la vita di centinaia di persone e relative famiglie – è doveroso che le istituzioni non rimangano inerti in attesa degli eventi o peggio chiuse alla necessità dei cittadini di conoscere quale sia la reale entità di tale inquinamento (incomprensibile a tal livello la decisione di tenere riunioni a porte chiuse), se vi siano rischi immediati per la salute, quali le conseguenze prevedibili da una esposizione di anni a tali elementi inquinanti, quali le azioni immediate di monitoraggio dello stato della popolazione, quali le possibili conseguenze pregresse di quelle esposizioni.

In sostanza, la domanda che sorge contemporanea alla doverosa ricerca di una soluzione per una ormai intollerabile presenza di un plesso industriale di quelle dimensioni a ridosso dell’area urbana di Potenza, è come deve comportarsi la popolazione esposta, nell’attesa che il sindaco pronunci qualche parola in merito all’attività dell’impianto? Deve sottoporsi a screening che non è immaginabile faccia a proprie spese? Deve mettere in campo specifiche azioni di contenimento dell’esposizione? Deve forse restare chiusa in casa o trasferirsi? Deve rimanere in silenzio, alimentando forconismi?

E nel frattempo quali devono essere le prescrizioni per l’attività dell’impianto, lavorare a ritmo ridotto o sospendere alcune filiere produttive più in predicato di aver causato quell’inquinamento? Chiudere per l’evidenza di un gravissimo e non emendabile pregiudizio a salute pubblica e salubrità dell’ambiente?

Queste credo siano le domande a cui il primo cittadino debba rispondere e preoccuparsi un po’ meno delle soluzioni di una riallocazione dell’impianto ormai del tutto necessaria, ma la cui responsabilità è da ricercarsi, per via dei costi enormi dello spostamento di un impianto siderurgico in altro sito e delle diverse potestà territoriali e di competenza coinvolte, in altri tavoli ed assisi che immaginiamo debbano coinvolgere la Regione Basilicata nell’apertura di un immediato tavolo con il Governo.

Dare immediate risposte alle ansie dei cittadini non è certo compito facile, ma questo crediamo debba essere il compito del sindaco Santarsiero, predisporre una comunicazione esaustiva, nel mentre ci si fa interpreti di quelle azioni di screening di massa che serviranno per comprendere l’entità del danno biologico collettivo, una volta accertato, come crediamo, che inquinamento esiste e persiste da anni e qualche responsabilità politica in merito vada subito chiarita, ben prima delle evenienze giuridiche che, in virtù dell’azione penale obbligatoria, supponiamo siano già in itinere di accertamento.

Miko Somma 

petr’sin’ ogn’ m’nestra

Forconi: protesta arriva nel Materano, bloccata ss ‘Jonica’

13/12/2013 14:05

BAS(ANSA)- La protesta dei ”Forconi” e’ arrivata oggi anche in Basilicata, in particolare, sulla fascia jonica materana, dove gli autotrasportatori hanno bloccato la ss 106 ”Jonica”, a Scanzano Jonico (Matera), al confine con la Calabria.
In un comunicato l’Anas ha fatto sapere che ”il traffico e’ bloccato in direzione Reggio Calabria” e che ”viene deviato allo svincolo di Montalbano Jonico (Matera) sulla statale 598 ‘Fondo Valle d’Agri”’.

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ed era normale che vi arrivasse, direi, visto l’andazzo di questa follia nazional-popolare-dei lavoratori sull’intero territorio nazionale…e come al solito in occasioni del genere ecco apparire tra loro, intervistato dal tg3 regionale, il solito prezzemolino (petr’sin’ ogn’ m’nestra, traduzione) fabbris che inneggia alla rivolta, al cambiamento, al tutti a casa con quel suo aplomb comunistardo in mezzo ai social-fascismi delle viscere profonde di una protesta a cui non è neppure logico pensare si possa aderire nel mentre si rappresentano più o meno bene interessi collettivi, quelli degli alluvionati del metapontino, ai tavoli con la stessa politica che si vorrebbe mandare a casa…

forse un minimo di coerenza suggerirebbe che o si sta a quei tavoli, in qualche modo riconoscendone il valore di rappresentanza politica, o da quei tavoli ci si tiene lontani se non gli si riconosce neppure tale ruolo, ma presi magari dal narcisismo del voler apparire a tutti i costi, novello edonista del berluskonismo che ci rimane a stigmate, o dal pensare che basta fare “ammuina” per incassar consensi, a queste sottigliezze qualcuno pare non pensare!!!  

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13/12/2013

questa cosa dell’abolizione del finanziamento pubblico ai partiti (certo da ridurre e mettere in legalità) per inseguire la piazza la pagheremo a botte di lobbysmo e di limitazione dell’accesso alla politica

miko somma

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palestra coni…

(ANSA) – POTENZA, 12 DIC – Sorpreso a rubare rame nella palestra Coni di parco Montereale, che non è utilizzata da alcuni anni, un giovane di 20 anni è stato arrestato dalla Polizia a Potenza: ora è ai domiciliari. Gli agenti hanno notato dei bagliori all’interno della struttura e che il portone d’ingresso era stato forzato: il giovane ha cercato di nascondersi all’interno dei bagni, ma è stato trovato e arrestato. Il giovane aveva rotto il quadro elettrico e aveva nascosto i cavi di rame in due borsoni.

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pura cronaca, dunque, un rubapolli, anzi rubacavi, scoperto a rubare, ma rimane però una domanda inevasa…come mai la gloriosa struttura coni, che non è patrimonio del comune di potenza, se ne rimane chiusa ed abbandonata a se stessa, ai sorci ed ai ladri, quando la fame di spazi di utilità sociale in questa città è enorme?…

eppure “solo” qualche mese fa, esattamente 21 mesi, il 5 aprile 2012 l’ancor attuale sindaco ed oggi consigliere regionale, vito santarsiero, promise un celere intervento del comune in merito a questa faccenda, dopo una interlocuzione con il coni, proprietario dell’immobile ed a quanto riportato dai giornali sull’incontro, disponibile alla cessione!!!

beh, diamoci da fare, che quella struttura ripristinata e riammodernata, servirebbe davvero tanto alla città ed in particolar modo al suo centro storico che ha come sbocco verde proprio il parco in cui il palazzetto è situato 

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13/12/2013

“Su una parete della nostra scuola c’è scritto grande I CARE. E’ il motto intraducibile dei giovani americani migliori: “me ne importa, mi sta a cuore“. Esatto e il contrario del motto fascista “me ne frego“.”

don lorenzo milani, lettera ai giudici, 18 ottobre 1965

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la garanzia…

13/12/2013

a preoccuparmi non è più berluskoni, un relitto d’uomo alle prese più con la decadenza del corpo che dal parlamento, con la prigione dell’iracondia senile più che domiciliare, con la certezza del non ritorno per mancanza di tempo più che della severino…a preoccuparmi sono tutti coloro che fino ad ora sono stati garantiti da berluskoni e che oggi potrebbero cercare garanzie altrove o farsi garanti di se stessi

miko somma

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