Comunicato stampa

questa nota stampa non è stato inviata al sito istituzionale di basilicatanet, al giornale basilicata 24 ed alla redazione di radiolaser per specifica ed espressa volontà di un suo redattore di non ricevere nostri comunicati

 

La nuova giunta “tecnica” che rompe gli equilibri

Le scelte del presidente Pittella sono state fatte, nel pieno delle prerogative che la legge gli attribuisce, e così sarà una squadra “tecnica” a governare la regione. Personalità dal profilo professionale certo in qualche modo indiscutibile, ma di cui è lecito, fuori da ogni vulgata, prima di tutto chiedersi, con la sola eccezione di Michele Ottati, originario di Satriano di Lucania, quanto essi conoscano questa regione e le sue peculiarità poco declinabili nella modellizzazione dei problemi di un territorio, e molto invece da conoscere puntualmente ed in prima persona perché se ne comprenda appieno una caratura che non prescinde anche dalla cultura locale in cui esse si declinano, divenendo così problemi od opportunità.

Ciò vale a dire che se nel merito della scelta la non conoscenza della regione è problema superabile, se la guida di una giunta rimane salda ed il personale intermedio (e che immagino gli assessori non conoscano) riesce a fare del suo meglio per fornire una visione precisa dello stato amministrativo delle cose e dello stato reale di luoghi, persone e problemi, la non conoscenza di equilibri che sono radicati nella cultura di un popolo potrebbero essere motivo scatenante di dissidi ed incomprensioni.

Dissidi ed incomprensioni che, a mio modesto avviso, prima che dall’approccio materiale ai problemi e alla ricerca di soluzioni agli stessi che gli assessori dovranno affrontare, cominceranno sin dalla prima riunione del Consiglio Regionale e riguarderanno esistenza, composizione, tenuta di una maggioranza reale a sostegno di questa giunta che il non rispetto degli equilibri correntizi del PD e delle relative richieste di postazioni causerà.

Beninteso quegli equilibri e quelle pretese da tempo immemore affondano nell’autoreferenza di numeri di consenso elettorale a sostegno, autoreferenza nella quale spesso si sono consumati quegli eccessi di mediocrità, ignoranza ed a volte totale cecità programmatica che hanno pure causato danni enormi a questa terra e che, malgrado un Consiglio Regionale rinnovato completamente da parte del PD e di un centrosinistra spesso camaleontico, rischiavano di tornare – bene, quegli equilibri non rispettati pur facevano parte di un assetto di tenuta politica che oggi viene messo in crisi da una decisione divisiva e che potrebbe portare sino dalle prime battute alla ricerca di una maggioranza non corrispondente a ciò che è venuto fuori dalle urne.

Quale allora sarebbe il destino della “rivoluzione democratica” con cui il presidente ha vinto le primarie e poi le elezioni, se a sorreggerlo dovessero essere inedite maggioranze formatesi in corso d’opera con innesti non appartenenti al centrosinistra?

In soldoni, essendo la maggioranza nominale ad oggi esistente composta dai 5 eletti nella lista PD (Lacorazza, Santariero, Cifarelli, Castelgrande e Spada, listino) e 5 i pittelliani (oltre lo stesso Pittella, Polese, Robortella, Bradascio e Giuzio, listino), più 3 consiglieri eletti nei partiti minori (Pietrantuono, Galante e Benedetto), la “spaccatura” della maggioranza in seguito alla nomina di una giunta non gradita eventualmente al PD, porterebbe il presidente a dover cercare numeri tra i rimanenti consiglieri e sperare di “spaccare” pezzi del PD, attirandoli a sé o ancora – paradosso – tentare di compensare di sottogoverno i delusi dalla sua scelta esterna. Fantapolitica, forse, ma i calcoli non farebbero certo del male ad un centrosinistra da oggi alla prova dei fatti e della forza.

Ma quali che siano gli esiti, se ricomponibili in un programma convincente che superi le aspettative di postazioni amministrative svanite nell’attribuzione delle stesse a tecnici o destinati ad implodere in una crisi inedita per questa regione, personalmente mi rimane il dubbio che in sintesi è riassumibile in una domanda, “cui prodest” spaccare ora e così drammaticamente un quadro culturale, certo da superare, ma che sarebbe forse stato meglio in corso d’opera? Personalmente è da tanto tempo che ne scrivo.

Miko Somma

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gli assessori…chi sono?

raffaele liberali (attività produttive e formazione) 

nato a roma e laureato in ingegneria meccanica, è consigliere per gli affari europei presso l’INFN, istituto nazionale di fisica nucleare che si occupa di ricerche teoriche e sperimentali nel campo della fisica sub-nucleare, nucleare e delle astroparticelle in collaborazione con l’industria privata, capo dipartimento, indicato dall’ex ministro tecnico alessandro profumo (con cui ha collaborato all’elaborazione della green paper sulla ricerca), del Miur per l’università, l’AFAM e la ricerca, e già direttore per l’energia presso la direzione generale per la ricerca e l’innovazione della commissione europea ed è esperto di politiche europee…una sua frase “Creiamo le condizioni per la chimica verde, per l’indotto che l’impresa per le estrazioni può mettere in campo.”…

aldo berlinguer (ambiente e infrastrutture)

nato a siena, figlio di luigi, si laurea alla locale facoltà di giurisprudenza ed ottiene il dottorato in diritto privato comparato presso l’università di firenza, è avvocato cassazionista e dal 2005 è professore ordinario di diritto comparato presso l’università di cagliari ed è stato esperto nazionale distaccato presso la direzione generale concorrenza e presso il servizio giuridico, equipe concorrenza, presso la commissione europea, e membro del consiglio di amministrazione di MPS gestione crediti e di banca antonveneta spa
 
flavia franconi (sanità)
 

laurea in medicina e chirurgia presso l’università di firenze e specializzazione in psichiatria, inviting professor presso la johnson foundation, university of pennsylvania, è professore ordinario di farmacologica cellulare e molecolare della facoltà di farmacia dell’università di sassari e coordinatore della locale summer school in gender medicine (medicina di genere) e coordina il laboratorio di medicina di genere dell’Istituto nazionale di biostrutture e biosistemi, laboratorio italiano specificatamente dedicato alla medicina di genere e membro della società italiana di farmacologia

michele ottati (agricoltura)

 
nato a satriano di lucania (pz), capo unità commissione europea, DG Agricoltura, presidente ACLI belgio, (forse l’unico che conosce questa terra e che ben valutò il mio programma sull’agricoltura)
 
 
questo per quanto riguarda il chi sono, con informazioni raccolte velocemente, lavoro che lasciamo completare ai giornalisti, occupandosi il sottoscritto di politica e proprio per questo le mie valutazioni saranno strettamente politiche…a cominciare dal chiedermi, ma cosa c’entrano costoro, di chiara fama – per carità –  con una regione che forse neppure sanno dove sta…inviterei pittella a recedere da queste nomine divisive, ma sarà argomento di una comunicazione specifica via comunicato stampa

 

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la nuova giunta regionale

eccovi la nuova giunta regionale:

Raffaele Liberali – Att. Produttive e Formazione
Aldo Berlinguer – Ambiente e Infrastrutture
Flavia Franconi – Sanità
Michele Ottati – Agricoltura

stop……….seguiranno valutazioni personali che posso anticipare come non positive…

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29/12/2013

con 20 consiglieri e 4 assessori interni che non possono farne parte, il funzionamento delle 5 commissioni sarebbe ostacolato, quindi la scelta degli esterni pur avrebbe un suo senso che va oltre la vulgata della riduzione dei costi della politica (attenti che con sta scusa e diversi combinati ideologicamente vicini, si stanno riducendo gli spazi di democrazia a favore di tecnocrazie ed oligarchie!!!), ma esterni significa sceglierli tra le migliori esperienze e culture lucane, non andarli a pescare in altri “mari inconosciuti” o nella palude fognaria della mediocrità correntizia

miko somma

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29/12/2013

la strategia per una drastica riduzione delle potestà regionali ed un accorpamento in macro-regioni passa anche da noi…ma da noi l’interesse a disarticolare questa regione si chiama petrolio per circa 3 miliardi di barili

miko somma

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compromessi esterni?…

28-29/12/2013

giunta regionale…pur sforzandomi di capire chi possano essere 3 persone di alto profilo culturale (una quarta da definirsi), esterne alla regione, su cui sembra che si stia raggiungendo un compromesso, proprio non arrivo a comprendere perché non possano essere scelte qui, tra lucani che conoscono il territorio ed i suoi problemi

miko somma

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