lucani brava gente?

(ANSA) – POTENZA, 30 GEN – A inizio 2013 i cittadini stranieri residenti in Basilicata erano 14.728 (7.861 in provincia di Potenza e 6.867 in quella di Matera) con un’incidenza del 2,6 per cento sul totale della popolazione. Il dato emerge dal Rapporto Immigrazione 2013 di Caritas e Migrantes, presentato oggi e nel quale è anche sottolineato che ”sul territorio regionale si registra un’elevata presenza di lavoratori stranieri stagionali in condizioni di grave sfruttamento”.

Pubblicato in Blog

il decreto bankitalia…ecco cosa dice davvero

vediamo di spiegare cosa comporta questo contestato decreto che pare essere stato il vulnus della bagarre parlamentare di questi giorni e di cui i tanti che ne parlano, spesso non lo hanno neppure letto…

il decreto riordina l’assetto dell’azionariato della banca d’italia, che nonostante quanto si creda è un ente di diritto pubblico ed il primo passo per la trasformazione è stata proprio la rivalutazione del capitale rimasto ancora fermo alla cifra di 300 milioni di lire, versata nel 1936 quando fu costituito l’istituto (valore che convertito nel 2001 assomma a 156.000 euro, una cifra evidentemente ridicola rispetto a quello versato da analoghi istituti europei che hanno adeguato il capitale nel corso degli anni)… 

il decreto propone la rivalutazione dei 156 mila euro di capitale a circa 7,5 miliardi, una cifra definita sulla stima interna che alcuni funzionari di banca d’italia hanno elaborato con la collaborazione di franco gallo, giurista e trentaseiesimo presidente della corte costituzionale, già ministro delle finanze nel governo ciampi, andrea sironi, professore ordinario di economia degli intermediari finanziari e rettore presso l’università bocconi  e lucas papademos, economista, primo ministro greco dal novembre 2011 al maggio 2012…ecco forse alcuni nomi si sarebbe potuto evitarli tra questi saggi, particolarmente papademos, ottimo economista, ma forse “esposto” per via della sua presidenza della grecia durante il “massacro” della trojka 

la rivalutazione è minima rispetto al patrimonio complessivo ed è relativa alla parte di capitale legata al cosiddetto signoraggio, cioè battere moneta e farla circolare, attività originaria dell’ex istituto di emissione che in questi anni è stata molto esagerata nei suoi effetti per motivi spesso strumentali, mentre le attività istituzionali di politica monetaria, erano e sono fuori dal capitale rivalutato considerato dal decreto…

al momento della costituzione il capitale bankitalia, era suddiviso in 300 mila quote nominative da 1000 lire ciascuna (convertite ovviamente in 0,56 euro) ed era stato distribuito presso enti finanziari pubblici (assicurazioni, enti previdenziali, banche e casse di risparmio) divenute poi aziende private dopo la trasformazione delle banche pubbliche prima in società per azioni e poi privatizzate nei primi anni ‘90, aziende che quasi sempre si sono fuse tra loro per motivazioni di migliore resistenza sui mercati finanziari e del credito (ed ecco perché alcune tra esse, intesa sanpaolo e unicredit, dopo aver inglobato per acquisizione o fusione molti istituti hanno quote così rilevanti del capitale bankitalia, risultando di fatto questo privato)…

così nel tentativo di impedire partecipazioni dominanti nello stesso capitale il decreto prevede un tetto del 3% al possesso consentendo che sia la stessa banca centrale ad acquisire la quota eccedente, e dopo un possesso temporaneo di 3 anni, rimetterli sul mercato in maniera controllata e con una sorta di potere di veto dello stesso istituto…

i partecipanti avranno comunque diritto ad un dividendo per le loro quote da 25 euro ciascuna, discutibile nella sostanza e forse anche nel merito, ma misurato sull’andamento del valore dello stesso titolo, e questi non avranno alcuna voce sull’attività istituzionale della banca…

ma allora se c’è qualcuno che guadagna da questa operazione, chi guadagna?

risolvere il problema delle quote e del capitale farà comodo alla banca nel nuovo assetto, ma anche lo stato avrà benefici in termini di imposte sulle plusvalenze che le banche azioniste dovranno versare proprio in base alle quote possedute e rivalutate…

certo queste banche beneficeranno della rivalutazione che rafforzerà i rispettivi patrimoni e allargheranno la base attiva, sostanzialmente i prestiti all’economia, legata appunto all’ammontare del capitale, parametro questo al quale ogni istituto è tenuto sia nel capitale sociale, che nel fondo rischi, che nelle riserve legali, ma non potranno farlo a valere sul bilancio 2013…

quindi è certo una scusa stupida quella che molti politici dabbenisti usano per difendere un decreto comunque controverso, quella cioè che serva per superare meglio gli stress-test della bce prima dell’avvio dell’unione bancaria, ma operando logicamente sul bilancio 2014 da tali test è esclusa la materia di cui trattasi al decreto…

e certo, nonostante tutte le riserve sulle banche italiane e l’operato delle stesse nella gestione della crisi, che certo la loro chiusura nella erogazione di prestiti al sistema economico non ha aiutato, e nonostante a molti appaia un regalo alle banche, al paese serve comunque avere banche solide per acquisire maggior forza contrattuale proprio in vista dell’unione bancaria…

personalmente avrei però tenuti separati i due decreti per non ingenerare confusioni e semplicemente avrei detto chiaramente che si tratta in una certa misura di un “favore” alle banche, ma che tale favore ha un suo peso immediato nella gestione di questa crisi economica sanguinosa per il paese…

in altri termini, in parlamento siate meno cialtroni, maggioranza ed opposizioni!!!  

Pubblicato in Blog

il fascismo di nutre di inadeguatezza…

30/01/2014

mah, ho visto il video dell’intervista a di battista…un uso delle categorie di giudizio del tutto fuori dal razionale…si mischiano argomenti senza alcun nesso logico nella convinta volontà di “usare” la pancia delle gente come strumento per le prossime europee e si inneggia a sanculotte giustizie popolari, autocitandosi con savonaroliana enfasi…si questo è decisamente fascismo poiché il fascismo si nutre e nutre di irrazionalità, di esempi popolari di virtù stoiche e di richiami ad un’etica surreale che non impegna nel quotidiano…il problema è che il fascismo si nutre anche della debolezza e della stoltezza della politica e questo parlamento di nominati è davvero inadeguato

miko somma

Pubblicato in Blog

30/01/2014

recita l’art. 90 della costituzione, al secondo comma che il presidente della repubblica è messo in stato di accusa dal parlamento in seduta comune, a maggioranza assoluta dei suoi membri…
appare allora del tutto strumentale alla propaganda dei grillini questa pagliacciata del deposito della richiesta per capi di accusa assurdi ed indimostrabili ed i cui numeri sono del tutto improponibili…
il dato di fatto è che questo movimento nazional-social-populistico non funziona se lavora con serietà, funziona se urla alla pancia della gente in una operazione continua di dislocazione del senso logico…

miko somma

Pubblicato in Blog

i grillini chiedono la messa in stato di accusa di napolitano…

Il Movimento 5 Stelle “ha formalmente depositato in entrambi i rami del Parlamento la denuncia per la messa in stato d’accusa del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano”. Lo rende noto un comunicato del gruppo del Senato,  Vincenzo Maurizio Santangelo.

“Alle ore 11.30 in Sala Nassirya al Senato – prosegue il comunicato – conferenza stampa dei gruppi parlamentari del Movimento 5 Stelle per presentare l’atto di messa in stato d’accusa del Presidente della Repubblica. Parteciperanno: Luigi Di Maio, vicepresidente Camera dei Deputati, Federico d’Incà, capogruppo Movimento 5 Stelle Camera Vincenzo Maurizio Santangelo, capogruppo Movimento 5 Stelle Senato, Paola Taverna, cittadina al Senato – Movimento 5 Stelle Vito Crimi, cittadino al Senato – Movimento 5 Stelle”.

Le accuse del movimento sono mancato rinvio alle Camere di leggi incostituzionali; abuso del potere di grazia; grave interferenza nei procedimenti giudiziari relativi alla trattativa Stato-mafia

Quella presentata a Montecitorio, formata da Federico D’Incà, è lunga meno di dieci pagine, e viene trasmessa al presidente della Giunta per le Autorizzazioni Ignazio La Russa. (ANSA).

Speranza, capogruppo pd alla camera “La richiesta di M5S di mettere sotto accusa il Capo dello Stato rappresenta un atto scellerato volto solo a far saltare le fondamenta del nostro sistema democratico…Il presidente Napolitano è il cardine principale della tenuta della nostra democrazia, fedele custode e interprete dei principi sanciti dalla Carta costituzionale. Il comportamento violento messo in atto nelle ultime ore dai parlamentari di Grillo rappresenta il più triste esempio di sovvertimento di quelle regole che sono alla base delle nostre istituzioni. Il partito democratico si adopererà in ogni modo per difendere lo Stato di diritto”, conclude Speranza. (ANSA).

Pubblicato in Blog

30/01/2014

avevo ricominciato a mandare comunicati a basilicatanet, sperando nella fine del regime…sospendo subito l’invio dei prossimi comunicati!!!

MIKO SOMMA

Pubblicato in Blog

30/01/2014

sapete cosa penso dei grillini, nazi-fascistoidi che usano nelle fiere plebee della loro comunicazione unghia di drago e bava di angeli come rimedio per la sciatica, ma in ogni caso lo schiaffo del deputato questore dambruoso (scelta civica) alla deputata grillina lupo è esecrabile almeno quanto le offese al capo dello stato del deputato sorial…basta con queste barbarie in parlamento!!!

miko somma

Pubblicato in Blog