13/02/2014

bene, spero che i fan di renzi almeno di fronte ai fatti ammettano di aver preso una cantonata, scambiando un cambiaverso per una sequenza di balle indegne…votare per disperazione equivale ad una piccola morte della democrazia!!!

…e sulle primarie per la scelta di un segretario di partito, logica dice che vanno ristrette agli iscritti a quel partito…

miko somma

p.s. …e certo non sono un lettiano, anzi…mi riservo qualche ora per decidere cosa fare

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13/02/2014

non sopporto chi si erige a salvatore da destini a suo dire ineluttabili per un paese e propina metodi barbari e fuori dalla logica democratico-parlamentare

miko somma

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ciao, ciao roberto “freak” antoni

13/02/2014

quel geniaccio indisciplinato di roberto “freak” antoni che se ne è andato ieri, sono sicuro che sghignazza al vedere una delle sue massime migliori realizzarsi nell’italia di questi tempi…”si dice che una volta toccato il fondo non puoi che risalire…a me capita di cominciare a scavare”

miko somma

personalmente ne conservo un ricordo odoroso ad una iniziativa nel 90 presso la facoltà di architettura di roma, a valle giulia…il san romolo, un festival della canzone antitetico al san remo che proprio in quei giorni impazzava…fece omaggio di una sua esibizione sapida e soprattutto, togliendosi le scarpe sul palco, con diversi intossicati nelle prime file…ciao, ciao roberto

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notizie…

(ANSA) – ROMA, 13 FEB – Nel 2013 Eni ha registrato a preconsuntivo un aumento dell’utile annuo a 5,2 miliardi, in aumento del 24% rispetto al 2012, quando i prezzi del petrolio erano stati particolarmente bassi. Il dividendo proposto è di 1,1 euro per azione (contro i precedenti 1,08) mentre oggi verranno presentate le strategie al 2017.

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così tanto per ricordare alle persone che spesso fanno bau-bau che le dimensioni di eni e delle altre compagnie petrolifere sono tali che noi lucani o siamo coesi davvero coesi nel voler raggiungere un obiettivo o se ci dividiamo pure…

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cambiare marca?…

(ANSA) – PRATO, 12 FEB – Un tunisino di 43 anni, a cui era stato applicato il braccialetto elettronico a Prato, se lo è strappato e si è allontanato dall’abitazione dove era agli arresti domiciliari. E’ quanto si apprende dai carabinieri che lo stanno ricercando. Il tunisino è stato uno dei primi in Italia al quale è stato applicato il dispositivo per il controllo a distanza.

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lancio breve e succoso, perché apre un fronte antico per la verità, quello della conformità qualitativa delle merci acquisite dalla pubblica amministrazione (della serie chi fa cosa, dove e come?) ed al contempo nuovo, quello delle misure alternative al carcere, tra le quali appunto il braccialetto elettronico che consente gli arresti domiciliari e la tracciabilità h 24 del condannato, misura questa che mi vede assolutamente concorde, vista la possibilità di “svuotare” anche così le carceri italiane di molti detenuti rinchiusi per reati di importanza minore…ma c’è appunto un ma…

ed il ma riguarda, visto il lancio, la qualità dei materiali usati perché un simile oggetto dovrebbe essere del tutto non “strappabile” e non, come nel caso, un oggetto che in qualche modo ci si può togliere, lasciarlo in casa in modo che si sia tracciati come immobili nel proprio domicilio e tranquillamente evadere o uscire per una passeggiata o anche per altre e meno nobili attività…

forse è il caso che il ministero della giustizia dia un’occhiata agli appalti fatti per questi braccialetti (che sono a livello di sperimentazione prima della loro introduzione ope legis nell’ordinamento) e riveda non solo lo specifico contratto alla luce della poco conformità dei materiali forniti al fine di evitare, quando l’uso diverrà generale, “distrazioni di massa dal domicilio”, ma riveda al contempo (e sarebbe il caso che ne faccia tesoro anche il commissario a quella famosa spending review che non parte mai) il citato criterio del “chi fa cosa, dove e come…

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