17/01/2014

non odiare non significa necessariamente perdonare beotamente chi ti ha fatto del male, ma non cedere al risentimento che conduce alla vendetta ed all’abbrutimento di chi la compie, rimanendo così pienamente umano…

soprattutto non odiare è riuscire a farsi una ragione anche della estrema piccolezza morale di alcuni, possibilmente senza ergere se stessi a vette di etica che suonano di santità o di superiorità…

miko somma

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a giordano bruno…

“Verrà un giorno che l’uomo si sveglierà dall’oblio e finalmente comprenderà chi è veramente e a chi ha ceduto le redini della sua esistenza, a una mente fallace, menzognera, che lo rende e lo tiene schiavo… l’uomo non ha limiti e quando un giorno se ne renderà conto, sarà libero anche qui in questo mondo”

Giordano Bruno finiva al rogo il 17 febbraio del 1600.

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la sardegna torna al centrosinistra…

0re 16.45….su 978 sezioni scrutinate su 1.836 (53,26%)…(ricordo che il ritardo è causato da incertezze nell’interpretazione della nuova legge elettorale da parte dei presidenti di seggio e degli scrutatori), l’aggiornamento dello scrutinio in sardegna, pur non confermato ancora da dati ufficiali, è il seguente:

FRANCESCO PIGLIARU (centrosinistra)  43,16%

UGO CAPPELLACCI (centrodestra) 38,57%

MICHELA MURGIA (sardegna possibile) 10,64%

MAURO PILI (unidos) 5,54% (ricordo che si tratta di un ex pdl)

PIER FRANCO DEVIAS (fronte indipendentista unidu) 1,00%

GIGI SANNA (movimento zona franca) 0,74%

pur essendosi ridotta la percentuale di vantaggio di pigliaru rispetto a cappellacci di circa mezzo punto, ritengo il dato prossimo a stabilizzarsi e così posso affermare, tranne clamorose inversioni di tendenza che mi pare difficile poter però prevedere, e sulla scorta anche di una telefonata di complimenti per la vittoria di cappellacci a pigliaru, che la sardegna torna al centrosinistra ed è finalmente “liberata” dall’armata lanzichenecca del centrodestra!!!

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addio a franco…

un addio a franco rizzuti, che conoscevo da oltre 30 anni, da prima cioè che divenisse uno chef apprezzato per la sua ricerca gastronomica frutto di un grande e laborioso impegno sulla tradizione culinaria lucana traslata nella modernità che non distrugge, ma rielabora, da prima cioè che sapesse reinventarsi tanto brillantemente da conquistare un sicuro merito, quello di aver saputo osare nella vita e nella professione…
 
un uomo ed un professionista serio ci ha lasciati ed a questo sentimento personale, che voglio estendere in forma di sincero cordoglio alla famiglia, si aggiungono i miei fratelli antonello e rocco che, gestendo in prima persona un antico e prestigioso ristorante a potenza che vive, ben oltre le mode del momento e la confusione degli stilemi culinari, la solidità di quella stessa tradizione che franco osava rinnovare senza distruggere, mi hanno pregato di esternare su queste pagine il loro profondo rispetto per la figura di un uomo ed un professionista appunto non comune e di cui si avvertirà la mancanza in questa città ed in questa regione…
 
addio a franco “frank” rizzuti…
 
i funerali si svolgeranno domani mattina alle ore 10,30 presso il cimitero di potenza
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aggiornamento sardegna…

0re 15.40….su 683 sezioni scrutinate su 1.836 (37%)…(ricordo che il ritardo è causato da incertezze nell’interpretazione della nuova legge elettorale da parte dei presidenti di seggio e degli scrutatori), l’aggiornamento dello scrutinio in sardegna, pur non confermato ancora da dati ufficiali, è il seguente:

FRANCESCO PIGLIARU (centrosinistra)  44,36%

UGO CAPPELLACCI (centrodestra) 38,21%

MICHELA MURGIA (sardegna possibile) 10,25%

MAURO PILI (unidos) 5,34% (ricordo che si tratta di un ex pdl)

PIER FRANCO DEVIAS (fronte indipendentista unidu) 1,10%

GIGI SANNA (movimento zona franca) 0,71%

 

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primi dati del voto sardo…

alle 13,05 su solo 234 sezioni scrutinate su 1.836, ritardo pare causato da incertezze nell’interpretazione della nuova legge elettorale da parte dei presidenti di seggio e degli scrutatori, la situazione del voto in sardegna, pur non confermata ancora da dati ufficiali, è la seguente:

FRANCESCO PIGLIARU (centrosinistra) 45,67%

UGO CAPPELLACCI (centrodestra) 36,17%

MICHELA MURGIA 10,77%

MAURO PILI 5,87%

PIER FRANCO DEVIAS 1,01%

GIGI SANNA 0,49%

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l’incarico a renzi e gli impegni a vanvera…

Il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha conferito a Matteo Renzi l’incarico  di formare il nuovo governo. Renzi ha accettato con riserva, come da formula.

“Ho accettato con riserva – ha detto Renzi – con la responsabilità e il senso dell’importanza e rilevanza della sfida e ho assicurato che metteremo tutto l’impegno in questa difficile situazione. E’ fondamentale che le forze politiche di maggioranza per quanto riguarda il programma di governo e tutte le forze dell’arco costituzionale per quanto riguarda le riforme siano ben consapevoli dei prossimi passaggi. Entro il mese di febbraio – ha indicato Renzi – compiremo un lavoro urgente sulle riforme della legge elettorale e istituzionali, subito dopo immediatamente nel mese di marzo la riforma del lavoro, in aprile la pubblica amministrazione e in maggio il fisco“.

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bene ottenuto l’incarico, come da copione, renzi si avvia dunque alle consultazioni e vedremo quale sarà l’assetto del nuovo esecutivo e soprattutto il programma di governo con cui ha dichiarato di voler procedere per la restante parte della legislatura, impegno questo veramente complesso…come complesso appare l’ordine temporale che viene indicato per alcune riforme, tenendo conto sia della parte politica di dialogo che necessariamente richiede tempo perché non si arrivi a riforme pasticciate ed a “colpi di maggioranza”, sia dei tempi tecnici di riforme che sono costituzionali…

non vorrei che si tratti dunque di impegni a vanvera!!! 

p.s. mi riservo di ritornare su questa notizia nel pomeriggio

 

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(ANSA) – NAPOLI, 17 FEB – Un’ordinanza agli arresti domiciliari è stata eseguita nei confronti di Gennaro Salvatore, consigliere del gruppo ‘Caldoro presidente’ del Consiglio regionale della Campania. Il provvedimento è stato emesso nell’ambito dell’inchiesta coordinata dal procuratore aggiunto Alfonso D’Avino e dal pm Giancarlo Novelli sui rimborsi erogati ai consiglieri della Campania. A quanto si è appreso, Salvatore è accusato di peculato per 100 mila euro.

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la battaglia morale di civati

si apre dunque un primo fronte di dissenso per renzi in vista della fiducia al senato, dove la maggioranza si regge su numeri molto esigui e dove le carte potrebbero molto  confondersi al momento del voto di fiducia…ma proprio quei numeri sono già al momento una grossa fonte di confusione…

ricapitoliamo, civati chiede a renzi di aprire a sel e delusi 5 stelle, cosa questa che non appare ovvia persino ai numeri che questi sono in grado di offrire (non parliamo quindi di voti, asseto questo che riguarda un possibile futuro in caso renzi non dovesse farcela, ma di seggi oggi rappresentati al senato), e molto probabilmente sulla base delle dichiarazioni incrociate di alfano e vendola che si escludono a vicenda nella eventuale partecipazione al sostegno del futuro governo (ma vendola deve fare i conti con un dissidio interno al riguardo, quello espresso dal gruppo che fa rifermento a gennaro migliore), il ragionamento di civati, pur intelligente, non regge proprio sui numeri…

ncd ha al senato 31 seggi, cosa questa che non è che la rappresentazione plastica della scissione operatasi nel pdl (alla camera infatti ne ha solo 29 in virtù delle minori fuoriuscite di deputati), numero che assicura la maggioranza, ma andando nella scelta indicata da civati, quindi dell’esclusione di ncd dal circuito di maggioranza (cosa che però deve anche tenere conto di scelta civica ed altri gruppi che magari su alcuni punti indicati, vedi f35 potrebbero voler operare scelte diverse), i seggi assicurati dal sel sarebbero solo 7 più i 4 conclamati dei fuoriusciti 5 stelle (ve ne sono un’altra decina molto dubbiosi rispetto ai diktat di grillo, ma di cui non è comprovabile la volontà o possibilità di attrazione nell’orbita governativa), quindi un numero oscillante da 11 (dato più o meno certo) a 21, un dato appunto non verificabile in questo momento, in ogni caso un numero non bastevole ad una “sterzata” che comunque non appare nelle corde proprio di renzi…

così il discorso di civati credo vada visto più in chiave politica di orientamento rispetto ad indirizzi che potrebbero tornare utili per le prossime elezioni, che in chiave realistica rispetto ai numeri ad oggi esistenti e che pure andrebbero confermati persino nella stessa componente pd del senato dove i “mal di pancia” ci sono e potrebbero palesarsi al momento in un numero da sei a 10 di senatori astensionisti (quindi contrari per le regole del senato dove astenersi significa votare contro), se non del tutto contrari…

ma le cose sono anche più complesse di come appaiono…

riassumiamo i numeri…al senato ci sono 315 senatori più 5 senatori a vita, quindi 320 senatori, con una maggioranza minima di 161 da doversi ottenere per la fiducia e che attualmente sarebbe nominalmente costituita  a quota 174 dai 107 senatori  pd (grasso non vota per prassi), 31 di ncd, 7 di scelta civica e 12 di “per l’italia”, 10 delle autonomie, 4 ex M5S, 3 di gal (senza contare però i senatori a vita di nomina presidenziale), però, stando alle parole di civati, se renzi scegliesse l’attuale composizione di maggioranza dovrebbe mettere in conto qualche defezione interna al pd, forse compensata in parte da una rottura di sel che potrebbe apportare forse 4 senatori se il dissidio interno non si componesse, e quindi ai 174 dovrebbe sottrarre circa 6 senatori, arrivando ad un pericoloso numero di 168 senatori di maggioranza, cosa che comporterebbe l’utilizzo continuo dei senatori a vita che, essendo tuti di nomina presidenziale…e mi fermo qui con questa considerazione che credo chiara a tutti!!!…

ma sono sempre più convinto così che se all’occorrenza non dovessero bastare i voti per la fiducia ad un governo renzi al senato, sarebbe proprio berluskoni ad assicurarli allo stesso renzi in cambio di una comoda legge elettorale…

appare così del tutto morale la battaglia di civati (e condivisibilissima, a mio avviso) ma poco produttiva di reali input…a meno che la fronda interna al pd non sia più ancor più vasta e molto meno visibile di quella che l’onestà intellettuale di civati lo spinge a palesare con evidenza che gli fa onore…

 

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soprattutto senza peli sulla lingua…

ovviamente aver ritrovato nei migliori e meno banali commenti giornalistici di ieri sulla situazione politica determinatasi nel paese dopo l’auto-incoronazione di renzi, molti degli spunti che ho provato a sintetizzare ieri mattina molto presto nell’articolo “frutto del caso o di strategia?” (www.comitatonooilpotenza.com/?p=9299), non può che farmi piacere, indicandomi ancor di più la strada che sto provando a seguire come la migliore strada per costruire strumenti critici efficaci, seppur naturalmente opinabili come lo sono e devono esserlo le idee e le opinioni…

su queste pagine non trova spazio la banalità o la convenienza, ma solo e soltanto lo spremersi le meningi per comprendere le cose nella loro complessità, e cercare di riportarle in maniera spero chiara, nonostante il mio antico vizio di scrivere in fretta e non ricontrollare neppure ortograficamente quanto scritto, quasi supponendo che l’estro critico sia in qualche modo compreso nella rapidità di esecuzione che assicura freschezza all’analisi stessa…

la vita è anche impulso innestato sulla ragione…e soprattutto senza peli sulla lingua!!!

 

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spoglio sardo…

(ANSA) – CAGLIARI, 17 FEB – E’ in corso nelle 1.836 sezioni elettorali della Sardegna, aperte alle 7, lo spoglio dei voti per il rinnovo del Consiglio regionale e la scelta del governatore. Affluenza in picchiata: alle 22, alla chiusura dei seggi, si è recato alle urne il 52,23% (773.249 sardi su 1.480.332). Nel 2009 il dato definitivo, quando però si votò sino alle 15 del lunedì, fu del 67,57%. La provincia dove si è votato di più è Nuoro, con il 56,54%, maglia nera invece per Medio Campidano inchiodato al 46,92%.

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a breve credo avremo i primi dati sull’esito del voto, ma una prima considerazione emerge subito con chiarezza, la disaffezione al voto regionale che, anche dopo la nostra esperienza in basilicata, si attesta ormai sulla prossimità al 50% degli aventi diritto, dato questo che se naturalmente deve essere depurato dagli iscritti all’aire, il registro degli elettori residenti all’estero, che soprattutto nelle regioni meridionali è ovviamente più cospicuo che altrove, trattandosi di elettori iscritti nelle liste, ma che molto di rado ritornano nelle rispettive regioni per votare alle amministrative…

e sono dati inquietanti, soprattutto alla luce di quanto a breve potrebbe accadere su questa riforma del titolo V della costituzione che, nel bene e nel male, getterà un’ombra pesante e spessa sulla sopravvivenza delle stesse regioni, almeno per come le abbiamo conosciute, sopravvivenza ancor di più messa in discussione da simili dati che, testimoniando poca “affettività” dei cittadini verso le istituzioni regionali, potrebbero essere usati a giustificazione di una accelerazione della riforma…

 

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17/02/2014

e dopo il famoso ‪#‎enricostaisereno‬#, il giuramento di renzi lo vedo molto problematico…

miko somma

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