riflettiamo…

(ANSA) – POTENZA, 17 MAR – Nel 2030 la popolazione in Basilicata sarà inferiore a quella censita nel 2011 di 51.430 unità: nel Potentino vi saranno 341.476 persone (36.459 meno di quelle attuali), nel Materano 185.130 (14.971 meno di quelle attuali). I dati pubblicati oggi su ”Mezzogiorno Economia”.

Negli ultimi tre anni Matera è fra i nove capoluoghi meridionali dove la popolazione è aumentata. In Basilicata la popolazione, a settembre 2013, era di 574.661 unità (597.768 nel 2001 e 578.036 nel 2011).

 

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un “piccolo” problema…

17/03/2014

in direzione nazionale si sta palesando un “piccolo” problema per la basilicata, guarda caso legato al titolo V ed all’energia…al netto del renzismo, vogliamo parlarne in una direzione regionale convocata per discutere di questo problema o facciamo finta di nulla?…e gradirei che sulla questione i parlamentari dicano come la pensano…

miko somma

ho sollecitato un intervento in tal senso sia al segretario regionale, sia al presidente dell’assemblea…che si convochi questa riunione e la si smetta con la stucchevole faccenda della segreteria regionale

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a due bracciate dal caucaso…

(ANSA) – MOSCA, 17 MAR – All’indomani del referendum per l’annessione alla Russia, il parlamento crimeano ha proclamato la Repubblica di Crimea come Stato sovrano indipendente nel quale la città di Sebastopoli ha uno status particolare.

L’autoproclamata Repubblica di Crimea si è poi rivolta “all’Onu e a tutti i Paesi del mondo con l’appello a riconoscere lo Stato indipendente creato dai popoli della Crimea”. Il parlamento della Crimea ha quindi deciso di nazionalizzare le proprietà statali ucraine situate in Crimea.

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e temo che la situazione si farà critica a breve, sfociando in atti di guerra civile più che in una guerra vera e propria, situazione questa che scatenerebbe un conflitto molto più ampio, dalle imprevedibili conseguenze internazionali. e che tutte le parti in causa hanno ovviamente interesse ad evitare come guerra guerreggiata, lasciando piuttosto il compito di “conquistare” spazi ed agibilità politiche alle ormai solite milizie che come funghi crescono in situazione del genere (chiedersi da dove vengano fuori poi gli armamenti di costoro è domanda quasi oziosa)…

milizie che, stante il loro carattere nazional-fascistico che viene e verrà tollerato dalle autorità delle parti in campo perché utile a fornire carne da cannone altrimenti difficile a procurarsi, rischiano, se possibile, di precipitare ancor di più questa tensione in una intestina e viscerale guerra pseudo-etnica dove le ragioni del contendere andranno oltre le giù assurde rivendicazioni territoriali, per sfociare nella irrazionalità delle “bande” che si nutrono di slogan assurdi ed abusi concreti…

attenzione dunque alle prossime ore, quando il governo di questa neonata repubblica chiederà l’annessione alla russia, come già più volte annunciato dal suo neo-premier, senza dimenticare che quando migliaia di militari che ragionano da militari sono sul territorio il ricorso alle armi in un clima di tensione può sfuggire persino agli ordini dei comandi e divenire un scintilla utile non solo alle parti in campo, ma a chiunque ha interesse a che la zona intera venga destabilizzata…e ricordo che siamo a due bracciate di mare dal Caucaso e dalle sue guerre irrisolte…

  

 

 

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morto per una precedenza stradale…

POTENZA – Enrico Dandini, di 56 anni, aggredito la mattina di venerdì scorso a Matera durante un litigio per una precedenza stradale, è morto la notte scorsa nell’ospedale San Carlo di Potenza, dove era ricoverato in fin di vita dalle ore successive allo scontro con un operaio, che è agli arresti domiciliari. L’aggressione è avvenuta durante un litigio cominciato fra Dandini e l’altro uomo, entrambi alla guida delle loro auto, per questioni di precedenza stradale: i due sono scesi dalle loro vetture e si sono scontrati. Dandini è caduto, battendo con forza la testa: le sue condizioni sono apparse subito molto gravi e, dopo il ricovero nell’ospedale Madonna delle Grazie di Matera, è stato trasferito in elicottero a Potenza. La notte scorsa è morto. (ANSA)

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