in calo…

(ANSA) – ROMA, 26 MAR – Al Senato, il governo incassa la fiducia sul maxiemendamento al Ddl Delrio che recepisce le modifiche apportate al testo dalla commissione Affari Costituzionali e le osservazioni della commissione Bilancio. Il ddl, che ora torna alla Camera, passa con 160 “sì”, 133 “no”.

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quindi in calo anche rispetto alla fiducia iniziale al governo che si era attestata a quota 168…renzi, attento che prima o poi e su provvedimenti realmente importanti caschi!!!…

molti i voti di fiducia con profondi distinguo, che nel caso del disciolto coacervo di sciolta civica si chiamano senso di responsabilità…da notare che probabilmente renzi si salva grazie a casini…

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nerone, l’onanista…

26/03/2014

io sto con il parlamento e con 945 teste, a volte circoncise, a volte ottuse, ma 945, e non con una sola testa che ragiona da nerone, immaginando che la politica sia un onanistico coitus ticchettato in cinguettii…

…e val lo stesso nella mia regione…

miko somma

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26/03/2014

come faccio a spiegare al pittelliano tg3 basilicata che sulle macroregioni, un conto è un percorso avviato a bruxelles da tempo sulle aree omogenee ed un altro è la bozza caldoro?

miko somma

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una non scontata fiducia…

Ddl Delrio su Province, Governo pone la fiducia

Il presidente del Consiglio Renzi twitta di buon ora: ‘Oggi giornata importante per le riforme’

Il ministro per le Riforme Maria Elena Boschi ha annunciato nell’aula del Senato l’intenzione di mettere il voto di fiducia sul ddl Delrio sulle Province.

Commissione Bilancio, con ddl Delrio rischio aumento spesa – Se il ddl Delrio di riforma delle Province diventasse legge la spesa per lo Stato potrebbe aumentare. A paventare il rischio è la commissione Bilancio del Senato che dà il suo parere favorevole al provvedimento, ma con 7 osservazioni. Prima di tutto si potrebbero decuplicare “costi e funzioni per l’elezione diretta del sindaco e del consiglio delle città metropolitane“. Ma rischi di costi più alti arriverebbero anche dall’aumento dei consiglieri e assessori comunali fino a 10 mila abitanti. Ma non finisce qui. Secondo la commissione Bilancio di Palazzo Madama anche “il trasferimento di personale e funzioni delle Province ad altri Enti territoriali potrebbe comportare costi, sia in termini economici che organizzativi, allo stato difficilmente quantificabili“. Senza contare che il trasferimento di personale “potrebbe comportare il rischio di un allineamento ‘verso l’alto’ del trattamento accessorio dei dipendenti coinvolti“. L’esclusione delle Unioni di Comuni fino a mille abitanti dal patto di stabilità interno, inoltre, potrebbe comportare il “rischio di minori economie di spesa rispetto a quelle già scontate a legislazione vigente“. E “non risultano”, poi, “chiari gli effetti sul patto di stabilità interno” dalle norme sulla fusione tra Comuni con meno di 5mila abitanti. Infine, “non risulta evidente l’idoneità del meccanismo di compensazione” previsto per “garantire la invarianza di spesa” della norma che “prevede l’incremento del numero dei consiglieri e assessori dei Comuni fino a 10mila abitanti”.

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e così mentre renzi continua a comunicare il suo operare tramite social, perdurando così questo atteggiamento che si poteva magari pensare come accessorio alla comunicazione usuale e formale che pure ci si aspetta un presidente del consiglio, ma che invece si pone ancora come principale strumento di comunicazione del premier (sarà che su questi mezzi non puoi entrare nei dettagli, ma rimani sul generico che impegna meno e sconta migliori effetti sulla suggestione credulona degli italiani che si fanno abbacinare da questi miraggi di fede), il governo è costretto a chiedere la fiducia sul maxi-emendamento da lui stesso presentato ad un testo pasticciato e frettoloso, come quello di del rio che per la verità viene già dal governo letta, per correggere quelle più che giuste e preoccupate osservazioni della commissione e tutto sembrerebbe normale all’apparenza…

ma in realtà c’è un piccolo giallo…il consiglio dei ministri si svolge alle 8 e rilascia mandato alla boschi (la ministra dei tacchi a spillo) per chiedere la fiducia, ma la commissione non si era ancora riunita a quell’ora e le osservazioni non erano ancora state formulate…in aula molti obiettano che il testo del maxiemendamento non lo conosce ancora nessuno e che andare alla conferenza dei capigruppo, come da regolamento del senato quando c’è richiesta di voto di fiducia per incardinare il dibattito sulla stessa, in simili condizioni non ha senso regolamentare, potendosi porre la questione fiducia (e quindi la conferenza dei capigruppo) solo su un testo che si conosce…

ma querelle regolamentare a parte, credo che quella fiducia avrà delle difficoltà che il governo non sarà attrezzato a risolvere nei numeri del senato…vedremo in serata, quando si andrà al voto…fiducia a mio parere non scontata affatto…renzi potrebbe pentirsi presto della sua strofottenza!!!

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cifre e disponibilità…

Fisco: 5% ‘paperoni’ dichiara più di metà contribuenti

Metà contribuenti sotto 15.654 euro di reddito. La media si attesta invece a 19.750 euro

La metà dei contribuenti ha un reddito complessivo dichiarato inferiore a 15.654 euro. E’ quanto emerge dalle dichiarazioni dei redditi del 2012, presentate in settembre 2013 diffuse oggi dal ministero dell’Economia. Il reddito medio e’ a 19.750 euro.

Dalle dichiarazioni risultano 350 mila lavoratori dipendenti in meno rispetto al 2008. Rispetto al 2008 si registra un calo di 190 mila pensionati, di 32 mila imprenditori e 138 mila soggetti che dichiarano reddito da partecipazione. In compenso i lavoratori autonomi tra il 2008 e il 2012 sono 128mila in più.

Un divario fortissimo tra ricchi e poveri: il 5% dei contribuenti con i redditi più alti dichiara il 22,7% del reddito complessivo. Si tratta di una quota maggiore di quella dichiarata da metà contribuenti, quelli con redditi più bassi

Tra il 2008 ed il 2012 il reddito medio dei lavoratori dipendenti è sceso del 4,6%, quello dei pensionati è invece cresciuto del 4,6%. Il reddito medio dei lavoratori autonomi è sceso del 14,3%, quello degli imprenditori dell’11%.

Oltre 10 milioni di contribuenti non pagano un’euro di Irpef grazie alle diverse forme di detrazioni ed esenzione. Ci sono pero’ 31,2 milioni di soggetti (il 75% dei contribuenti) che paga in media un’Irpef ‘netta’ di 4.880 euro.

Ammonta a circa 23 miliardi di euro il patrimonio immobiliare all’estero dei cittadini italiani. A possedere immobili in altri paesi risultano 113 mila soggetti. Sono invece 130 mila i soggetti che dichiarano attività finanziarie all’estero per 28 mld di euro.

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pubblico questi dati agghiaccianti non per fotografare ancora una volta la potenza della crisi, quanto per far emergere con chiarezza il dato che sono oltre 20 milioni i contribuenti che ad oggi percepiscono redditi sotto quella soglia dei 15.000 euro sulla quale pensa di intervenire (con coperture ancora poco convincenti) il governo con i famosi 80 euro/mese di cui ancora non si conoscono le modalità di erogazione…l’inps si dichiara pronto ad intervenire come da lancio seguente…

(ANSA) – ROMA, 26 MAR – L’Inps sarebbe ”doverosamente disponibile, se chiamata” ad avere un ruolo per determinare l’aumento di 80 euro in busta paga. Lo afferma il direttore generale dell’Inps, Mauro Nori, a margine di un’audizione in commissione Lavoro alla Camera. Alla domanda se sarebbero pronti già a maggio, risponde: ”Dipende da quando ci ingaggiano”….

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…ma al netto della platea dei beneficiari, che è molto maggiore a mio avviso, ed al netto delle coperture che verranno, uno dei problemi principali rimane proprio quello di mancate sinergie con gli enti istituzionali che pure avrebbero dovuto già avviarsi…

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scelte fatte…

(ANSA) – POTENZA, 26 MAR – Sono sei i candidati alla segreteria regionale della Basilicata del Pd: Francesco Mitidieri, Salvatore Margiotta, Dino Paradiso, Mario Polese, Luca Braia e Antonio Luongo. Lo ha reso noto il coordinatore della commissione regionale per il congresso, Giuseppe Laguardia, spiegando che nessuno ha ritirato la candidatura. Da domani al 30 marzo si svolgeranno ”le assemblee di circolo finalizzate alla selezione dei candidati che accederanno alle primarie del 13 aprile”.

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sarò “breve e circonciso” nel commentare che le mie scelte sono state fatte!!!

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