la pace virtuale e la guerra reale…

(ANSA) – MOSCA, 20 GIU – Il presidente ucraino Petro Poroshenko ha presentato in tv il suo piano di pace per l’Ucraina sud-orientale in 14 punti. Tra i punti del piano, come era già trapelato, ci sono il disarmo, l’impunità per i separatisti che non si sono macchiati di gravi reati, la creazione di un corridoio per consentire ai “mercenari” di lasciare il paese, “il decentramento del potere e la protezione della lingua russa attraverso emendamenti alla Costituzione”.

ma quasi contemporaneamente…

(ANSA) – MOSCA, 20 GIU – Aspri combattimenti sono in corso nella zona di Krasni Liman, vicino alla roccaforte separatista ucraina di Sloviansk. le vittime tra le forze di Kiev sono tra i sette e i 12 a seconda delle fonti, mentre il portavoce militare ucraino Vladislav Selezniov afferma che i miliziani uccisi sarebbero addirittura 300: un dato difficilmente verificabile. Uno dei leader separatisti, Igor Strelkov, ha però parlato di “gravi perdite” tra i suoi uomini.

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novartis-novamont…

Truffa su vaccini H1N1, perquisizioni alla Novartis

Si ipotizza una truffa nell’ambito della fornitura al ministero della Salute del vaccino contro l’influenza del 2009

Perquisizioni sono in corso nelle sedi del gruppo farmaceutico Novartis, a Siena e a Origgio (Varese), nell’ambito di un’inchiesta dei carabinieri del Nas di Firenze, coordinata dalla procura di Siena, che ipotizza una truffa nell’ambito della fornitura al ministero della Salute del vaccino contro l’influenza A(H1N1) del 2009.

(ANSA) – SIENA, 20 GIU – Un dirigente della casa farmaceutica Novartis è indagato in un’indagine del Nas che ipotizza una truffa da 2,7 mln nell’ambito della fornitura al ministero della Salute del vaccino contro l’influenza A(H1N1) del 2009. La truffa sarebbe legata al risarcimento che lo Stato versò a Novartis, a cui, in seguito al ‘cessato allarme’ pandemia, il ministero chiese l’interruzione della fornitura. La procura di Siena ipotizza che il risarcimento venne calcolato sulla base di prezzi gonfiati.

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dopo il “cartello” sull’ormai famoso farmaco, ancora dunque novartis e quindi novamont…quindi qualche progettino di questa multinazionale in questa regione da attenzionare, come dico da qualche tempo!!!…e qualche relazione da attenzionare anch’essa!!!

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il tavolo di tutti…

20/06/2014

a mio avviso questa rincorsa di più partiti alla partecipazione al processo delle riforme contribuirà a renderle meno “sciocche” di quanto non sarebbero state se confinate al patto del nazareno…ecco renzi vince davvero se porta tutti al tavolo, non se lo occupa militarmente…parola di assoluto non renziano!!!

miko somma

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l’industria riprende…

(ANSA) – ROMA, 20 GIU – Gli ordinativi dell’industria italiana crescono anche ad aprile, con un aumento del 3,8% su marzo, grazie al traino arrivato dall’estero, che fa segnare il rialzo più forte dal settembre del 2009 (+9,2%). Lo rileva l’Istat, che segna un incremento delle commesse del 6,2% su base annua.

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mercato interno ancora fermo, dunque, ma è incoraggiante davvero il dato sull’estero che testimonia della vitalità delle aziende italiane, una vitalità che deve essere accompagnata principalmente dalla riapertura della liquidità concessa dalle banche…

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revocategli i benefici…

“La magistratura è incontrollata, incontrollabile, irresponsabile e ha l’immunità piena”. Lo ha detto Silvio Berlusconi rispondendo a una domanda del presidente del Tribunale di Napoli, Giovanna Ceppaluni. “Non riesco a capire – ha detto Berlusconi – le ragioni di queste domande”. “Non c’è bisogno che le capisca”, ha detto il magistrato….

 .

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la sessione comunitaria e la relazione…da bocciare…

la lunga relazione del presidente pittella dello scorso martedì in consiglio regionale, in dibattito nella prossima seduta, oltre ad aver annoiato per la sua lunghezza ed inutilità di esposizione, a fronte di un articolato scritto la cui consultazione è sicuramente più agevole di una narrazione letta come un compitino – ma non si potrebbe procedere per capi, piuttosto che dover incespicare lessicalmente a causa proprio della sua lunghezza? – contiene finalmente la base causale, i denari cioè, con i quali in massima parte si intende finanziare l’altra lunga e noiosa articolazione scolastica che a suo tempo – e si tratta di soli pochi mesi fa, pur essendosi curiosamente dilatata la percezione dello scorrere dei mesi nella lenta inanità di una giunta “estranea” a questa terra ed alle sue dinamiche, buone o cattive che siano – la relazione programmatica con cui sarebbe dovuta iniziare la fase concreta della decantata e declamata rivoluzione democratica, i cui frutti ancora non appaiono neppure in forma di boccioli floreali…

ma al di là di ogni polemica, affettuosa o meno che possa essere, emergono dei punti controversi dalla lettura del testo, tanto controversi da risultare molto stridenti con alcuni punti “politici” che pure si erano raggiunti nel corso del libero dibattito politico in questa nostra regione…

e senza dover ripercorrere le fasi di esposizione “europea” dell’elaborato, il continuo e ridondante ricorso ad anglicismi provinciali tende a deviare l’attenzione da alcuni passaggi permeati di una preoccupante visione politica di fondo, quella cioè innestata sul ricorso alle public utilities nello svolgimento pratico di molti assetti gestionali di misure a carattere ambientale (rifiuti), energetico ed idrico, in poche parole creando lì dove esistono aziende funzionanti (acquedotto lucano) e potenzialmente funzionanti (sel) e dove ancora non esiste alcun soggetto aziendale (ciclo dei rifiuti) compagnie nominalmente pubbliche, viste le quote di partecipazione al momento, ma privatizzabili in parte attraverso il ricorso al mercato finanziario, e nelle quali il “comando” reale del servizio – e così la determinazione della qualità e costo dell’utenza, nonché la finalità operativa della stessa – è molto concentrato nella mani del management, secondo uno schema, quello della corporate governance, i cui effetti concreti sono stati lo spossessamento concreto del controllo pubblico su servizi essenziali e strategici…

preoccupa quindi che sul settore idrico le intenzioni del presidente vadano nel senso di una public utility che, in virtù proprio della concentrazione delle scelte in un campo, quello del management, che di fatto si enuclea nella sua esistenza dal controllo politico delle scelte di fondo, concentrazione che di fatto sarebbe il perfetto viatico per una semi-privatizzazione della gestione della risorsa che andrebbe molto in contrasto con quanto il paese e la nostra regione con il paese ha ribadito nel referendum…

e mi ritornano in mente le parole dello stesso presidente, quando durante una intervista comune dei candidati alle primarie nelle sede potentina della gazzetta, dichiarò, senza tuttavia che ciò fosse riportato nell’intervista, in seguito ad una mia osservazione in merito alla gestione della risorsa idrica, di non essere affatto contrario alle gestioni private di un bene pubblico che sulla scorta del buon senso e del referendum stesso sarebbe opportuno invece rimanessero strettamente in mano pubblica, magari anche ricorrendo alla trasformazione delle attuali società per azioni ad enti pubblici…

e così se preoccupa una public utility innestata sulle attività della società energetica lucana (sel, appunto) che concentrerebbe nelle mani di un management un assett produttivo e gestionale delle risorse energetiche in fieri molto importante per la regione e per i suoi abitanti (basti pensare alla possibilità che la stessa sel acceda al mercato locale e nazionale della distribuzione di gas ed energia elettrica, anche basandosi sulle dazioni contrattuali di gas dall’accordo tempa rossa e da eventuali ricontrattazioni per la val d’agri, per comprendere la valenza strategica e l’accentramento di potere che ne deriverebbe o addirittura che acceda in joint venture allo sfruttamento dei giacimenti, magari rinunciando alle royalties), e preoccupa proprio per quella nefasta tendenza del management a procedere nella gestione con logiche che  quando non sono di natura evidentemente patologica, come spesso notato in giro per il mondo, poco attengono invece alla natura pubblicistica e “politica” che certi settori hanno per intrinseca natura…

e mi spiego meglio a questo proposito sottolineando che la logica di utenza di un servizio pubblico come quello idrico ed energetico, pur evidentemente regolato da termini economici di accesso e fruizione, finora ha seguito la logica del diritto di cittadinanza (sono cittadino ed ho diritto come cittadino di accedere ad un servizio qualsiasi siano le condizioni che il mio status implica alla fornitura dello stesso), mentre in una concentrazione di scelta puramente manageriali a tale logica potrebbe – ed a rigor di logica aziendale, dovrebbe – seguire una logica meramente economica che “supera” il concetto di cittadinanza nella fruizione di beni e servizi essenziali per terminare nel semplice concetto di consumatore (quindi se il cittadino diventato consumatore può o meno permettersi economicamente di usufruire di un servizio), in un passaggio pericoloso che pone il bene pubblico innestato sul diritto alla stregua di un qualsiasi prodotto compresso nel consumo e nella capacità o meno di esercitarlo…

ma è sul settore dei rifiuti che la cosa diviene pericolosa, soprattutto all’incrocio con altre dichiarazioni che nel mentre recitano le prassi di gestione europea del rifiuto nel ciclo integrato locale da affidarsi ad una public utility, “calcano” però particolarmente sul recupero energetico dello stesso rifiuto, cosa questa che se non significa “magnificare” fenice (e la concessione dell’AIA la vogliamo leggere anche un po’ in questo senso e non solo nella favoletta della prassi amministrativa?), nel mentre parla di cogenerazione del rifiuto, indica chiaramente una tipologia impiantistica che in parole povere possiamo definire correttamente come inceneritore, mentre altri parlano di “termovalorizzatori di terza generazione” (come se ogni generazione seguente al forno in cui bruciare i rifiuti sia altro tipologicamente da un forno più complesso – ma si sa che queste sono gli artifizi dialettici con cui si ammansiscono gli allocchi che, oltre agli ingenui filo-tecnicisti che seguono piero angela e leggono focus, purtroppo spesso coincidono anche con i decisori)…

quindi non solo si manterrebbe fenice in quota gestionale del ciclo dei rifiuti, come l’aia concessa dice con chiarezza, ma in simile logica almeno un altro impianto di incenerimento (pardon, cogenerazione) sembrerebbe toccarci e così, mentre l’interezza del ciclo dei rifiuti regionale vale circa 80 milioni di euro annui di denari pubblici a carico diretto dei cittadini (quindi è un affare sul quale ritagliare utili per una società magari quotata in borsa e nelle mani del suo management), la costruzione di un impianto privato con sovvenzioni pubbliche, magari traslate direttamente dalla programmazione dei fondi europei, potrebbe essere il “bingo” con cui una società del genere si annuncia al mercato finanziario…

più in generale infine è un approccio che comincia a considerare il privato come fonte di dazione di servizi pubblici anche in campo socio-sanitario, scolastico e formativo e via discorrendo, che preoccupa molto, poiché figlio di una cultura di fondo che attraversa le sedi europee e le capitali degli stati membri e che se, a parole almeno, rifiuta le logiche del liberismo, di fronte alle inefficienze conclamate del pubblico (nettamente dipendenti da filiere burocratiche da rivedere e da sostrati culturali da ricostruire), piuttosto che chiedersi come migliorare il pubblico principalmente intervenendo sulla burocrazia e sulla cultura, ritagliano spazi privati per imprenditori che non avranno alcun bisogno di mercato e nessuna voglia di competizione…

potrei anche continuare a lungo, sezionando ulteriormente la relazione che pure alcuni spunti interessanti contiene e sui quali occorrerebbe maggior dialogo consiliare e sociale e minor monologo presidenziale, ma rischierei di annoiare e di apparire un tuttologo critica-tutto…fermiamoci allora qui, attendendo il dibattito consiliare che spero possa e voglia tenere conto anche delle “poche” obiezioni di merito che ho tentato di sottolineare…

ma fondamentalmente una relazione da bocciare nell’impianto generale ed in molti, troppi particolari che modellizzano la regione su un modello ancora fondamentalmente astratto persino lì dove comincia a realizzarsi in prodromi tra le brume nordeuropee e tutto ancora da discutersi in una società mediterranea nel suo impianto culturale…

come da bocciarsi è l’intera giunta e certi silenti assessori che influenzano, persino nel linguaggio, scelte di fondo che ad altri tavoli e con la gente di basilicata andrebbero discusse, concertate ed attuate e non solo fatte vagheggiare in forma di rivoluzioni per organi a canne in dodecafonie democratiche…

miko somma

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lo s-tappo…

18/06/2014

nella base del pd di basilicata vi è molta energia finora rimasta sepolta dal tappo feudale di mediocri e valvassine classi dirigenti che hanno “addormentato” quell’energia…il mio compito è stappare!!!

miko somma

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pasta e lenticchie…

AGR E’ stato sottoscritto in Regione l’Accordo tra alcune parti firmatarie del contratto di sito del 5 ottobre 2012 (Cgil, Cisl, Uil, Confindustria, Alleanza delle cooperative, Rete imprese Italia, Confapi,) per i programmi delle attività di sviluppo (Asse 2) nel settore dell’oil & gas.

La Regione emanerà entro il prossimo mese di luglio uno specifico bando per la formazione di alcune decine di disoccupati da impegnare nel settore petrolifero, mentre le associazioni datoriali pubblicizzeranno i curricula dei partecipanti alla formazione presso tutti i propri associati; percorsi formativi che saranno valutati prioritariamente in caso di nuove assunzioni.

Confindustria, Alleanza delle Cooperative, Rete Imprese Italia e Confapi sono impegnate a far sì che, entro quattro mesi dal termine della formazione, almeno 25 corsisti ottengano un contratto di lavoro.

Soddisfazione è stata espressa dall’assessore alle Politiche di Sviluppo Raffaele Liberali per l’intesa raggiunta: “Con il contributo della Regione – ha detto – comincia a prendere corpo anche l’Asse 2 del Contratto di sito. Si investe su una formazione mirata con la garanzia di una quota di assunzione e soprattutto s’inaugura un metodo positivo che potrà essere utilizzato anche in altre realtà e in altri settori”.

Anche le parti sociali hanno espresso gradimento per l’accordo sottoscritto, “che rappresenta un precedente importante ed un modello di buone relazioni perché mette la formazione e il lavoro di qualità al centro di una idea di sviluppo che valorizzi competenze e modelli di imprese responsabili”.

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credo che il titolo ben rappresenti il mio commento su questo “storico” accordo!!!…e naturalmente tutti ci aspettiamo paroloni a fiumi dagli interessati a magnificare questo punto importante della gastronomia colonica che tutto sommato è un calar di braghe rispetto a quanto invece ci è dovuto!!!

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l’eni evade?…

vi sottopongo questo lancio reuters, poi con calma svilupperemo un discorso… 

Eni, Procura Roma indaga per evasione fiscale

mercoledì 18 giugno 2014 13:53

ROMA, 18 giugno (Reuters) – L’Eni è finita nel mirino della Procura di Roma per una presunta evasione fiscale, un caso per cui sono indagati alcuni dirigenti di una delle società del gruppo.

L’ipotesi dei magistrati romani, come spiega una fonte vicina al dossier, è che fosse stato messo in piedi un sistema di false dichiarazioni sui prodotti energetici – approfittando del fatto che sono soggetti a cali di volume e peso a seconda delle temperature – consegnati ai trasportatori.

Secondo la fonte risultano indagati alcuni dirigenti del gruppo.

Eni conferma che i magistrati romani hanno avviato “un’indagine finalizzata ad accertare la corretta applicazione della normativa sulle accise in ordine ai prodotti petroliferi caricati presso i depositi carburanti di Eni divisione Refining & Marketing”.

“La società – spiega un portavoce di Eni – sta fornendo ampia collaborazione all’Autorità giudiziaria nella coscienza della più ligia applicazione delle norme”.

L’inchiesta, che riguarda il periodo tra il 2007 e il 2013, è alle battute iniziali. La scorsa settimana i militari del Nucleo tributario della Guardia di Finanza hanno condotto ispezioni nei depositi Eni in tutta Italia.

www.reuters.it

© Thomson Reuters 2014 Tutti i diritti assegna a Reuters.

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procedure di infrazione…

(ANSA) – BRUXELLES, 18 GIU – La Commissione Ue ha aperto una procedura d’infrazione contro l’Italia ritenendo che nella pratica non applichi correttamente la direttiva Ue sul ritardo dei pagamenti da parte della P.A.. Le imprese non vengono pagate a 30-60 giorni come previsto dalle regole Ue ma con ritardi che arrivano sino a 210 giorni. Il governo ha ora due mesi per rispondere e se le informazioni non saranno ritenute sufficienti la Commissione, constatando la violazione delle norme Ue, invierà un parere motivato.

 

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penso…

18/06/2014

penso si possa tranquillamente far parte del pd e pensare e dire che questa legge elettorale fa schifo, che la riforma del senato è un papocchio inguardabile e bocciabile dalla consulta, che la riforma del titolo V è probabilmente inutile e dannosa

miko somma

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teste avvitate?…no, grazie!

18/06/2014

credo che il miglior augurio agli esaminandi sia la mia invidia perché loro possono sbagliare ancora, mentre io i miei sbagli possibili li ho esauriti tutti…non fatevi avvitare una testa qualsiasi sul collo!!!

miko somma

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l’unità…

17/06/2014

l’unità non è un valore immutabile da applicarsi ad una equazione, divenendo in tal modo un mantra fideistico, l’unità è una variabile dinamica che si conquista nel dialogo continuo e rispettoso

miko somma

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istituita la commissione speciale sugli accordi petroliferi…

Petrolio in Basilicata, istituita una Commissione speciale

17 giugno 2014, 14:34

Si occuperà dello stato di attuazione degli accordi e dell’uso delle royalties, ma anche degli aspetti riguardanti l’impatto delle attività estrattive sull’ambiente e sulla salute

(ACR) – Il Consiglio regionale ha deciso oggi all’unanimità di istituire una Commissione speciale “con il compito di studio, valutazione ed elaborazione di proposte sullo stato di attuazione degli accordi sottoscritti ed utilizzazione delle royalties petrolifere”. La proposta era stata oggetto di un ordine del giorno, proposto dai consiglieri Cifarelli, Giuzio (Pd), Romaniello (Sel), Galante (Ri), Bradascio (Pp) e Pietrantuono (Psi) ed approvato il 22 aprile dal Consiglio regionale insieme alla legge sul “Collegato alla finanziaria”. La Commissione svolgerà le sue funzioni “anche in relazione agli effetti sul territorio dell’attività estrattiva con particolare riferimento agli aspetti riguardanti l’ambiente e la salute”, così come previsto da una mozione proposta dai consiglieri Leggieri e Perrino del M5s ed approvata all’unanimità. Nel dibattito sull’argomento sono intervenuti il presidente dell’Assemblea Lacorazza i consiglieri Mollica, Romaniello, Perrino, Benedetto, Giuzio e Rosa……

In apertura di seduta il presidente della Regione Marcello Pittella ha svolto la relazione per la “sessione comunitaria”. Su proposta del consigliere Miranda Castelgrande il dibattito su questo argomento è stato rinviato alla prossima seduta.

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per il momento la riporto come da lancio, ma per impegni pregressi potrò commentare l’istituzione della commissione tra un’oretta circa…a dopo quindi!!!…

dunque, commentiamo la cosa, quindi l’istituzione di questa commissione…e partiamo dalla sua nascita, cioè da quando fu bocciata un provvedimento a firma del consigliere benedetto che prevedeva l’estensione dei benefici ex legge n. 40 (il p.o. val d’agri per intenderci) a tutti i comuni lucani…una proposta del tutto strumentale al fatto che si era in piena campagna elettorale e lo stesso benedetto era candidato al parlamento europeo…venne però richiesta dallo stesso benedetto una commissione che sottoponesse a focus l’utilizzo dei proventi delle royalties…

la reazione di pittella fu furiosa  e negativa rispetto alla proposta di modifica della legge e rispetto alla stessa commissione e la cosa poteva finire lì, in un battibecco rivendicativo tra chi accampava delle promesse e chi, avendole fatte o meno, non voleva rispettarle e caratterialmente si imbufaliva, rivelando tratti caratteriali più inclini alla superbia personale che al calcolo politico dello strumento e delle sue possibilità…

in quel momento, grazie ad una serie di interlocuzioni via sms con consiglieri del pd, suggerii invece di smorzare il tono negativo che poteva essere usato elettoralmente sulla mancata approvazione della commissione e pensare invece alla positività della stessa idea che, se ben usata, avrebbe permesso un focus specifico di apprendimento e studio e quindi di proposta sulla materia (a norma di regolamento) ben differente dalle solite commissioni di inchiesta che producono rapporti che non vengono poi neppure discussi o se discussi, rimangono lettera morta (ricordo i casi della commissione sul petrolio del 2005 con un enorme rapporto mai portato in consiglio o la stessa commissione su fenice)…

entrato subito dopo nel largo corridoio che introduce all’aula consiliare interloquii a proposito della necessità di approvare la commissione con molti altri consiglieri ed con una certa dose di muso duro con lo stesso pittella forse convincendolo a non frapporre ostacoli a proposito, forse no, ma di fatto, quale che sia stato il pur minimo ruolo del sottoscritto nella considerazione in positivo sulla commissione, di fatto siamo arrivati all’approvazione della stessa…

ne vedremo la composizione e valuteremo ovviamente i vari passaggi con i quali si comincerà ad approcciare ad una materia complessa che forse l’introduzione delle materie ambientali e sanitarie nei compiti della stessa commissione potrebbero rendere troppo farraginosa, ma che entrano di fatto a pieno titolo nella valutazione complessiva che la commissione è tenuta ad elaborare, se possibile esprimendo anche prima di qualsiasi firma su qualsiasi accordo sul petrolio una propria proposta da riportare in consiglio…ecco il punto reale…discutere di petrolio e delle sue ricadute in maniera libera, attraverso audizioni e documentazioni che aiuteranno i consiglieri a chiarirsi le idee su una materia di fatto finora oscura e sicuramente a trovare proposte fattive e concrete in grado di “liberare” argomenti fuori dalle griglie consuete che hanno finora avvolto la faccenda…

il sottoscritto non farà mancare alla commissione la propria collaborazione e le proprie conoscenze in materia…

ed in quanto alla parte finale del lancio – beh, ne parleremo a breve perché molto c’è da dire sulla relazione del presidente… 

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