l’unità…

17/06/2014

l’unità non è un valore immutabile da applicarsi ad una equazione, divenendo in tal modo un mantra fideistico, l’unità è una variabile dinamica che si conquista nel dialogo continuo e rispettoso

miko somma

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istituita la commissione speciale sugli accordi petroliferi…

Petrolio in Basilicata, istituita una Commissione speciale

17 giugno 2014, 14:34

Si occuperà dello stato di attuazione degli accordi e dell’uso delle royalties, ma anche degli aspetti riguardanti l’impatto delle attività estrattive sull’ambiente e sulla salute

(ACR) – Il Consiglio regionale ha deciso oggi all’unanimità di istituire una Commissione speciale “con il compito di studio, valutazione ed elaborazione di proposte sullo stato di attuazione degli accordi sottoscritti ed utilizzazione delle royalties petrolifere”. La proposta era stata oggetto di un ordine del giorno, proposto dai consiglieri Cifarelli, Giuzio (Pd), Romaniello (Sel), Galante (Ri), Bradascio (Pp) e Pietrantuono (Psi) ed approvato il 22 aprile dal Consiglio regionale insieme alla legge sul “Collegato alla finanziaria”. La Commissione svolgerà le sue funzioni “anche in relazione agli effetti sul territorio dell’attività estrattiva con particolare riferimento agli aspetti riguardanti l’ambiente e la salute”, così come previsto da una mozione proposta dai consiglieri Leggieri e Perrino del M5s ed approvata all’unanimità. Nel dibattito sull’argomento sono intervenuti il presidente dell’Assemblea Lacorazza i consiglieri Mollica, Romaniello, Perrino, Benedetto, Giuzio e Rosa……

In apertura di seduta il presidente della Regione Marcello Pittella ha svolto la relazione per la “sessione comunitaria”. Su proposta del consigliere Miranda Castelgrande il dibattito su questo argomento è stato rinviato alla prossima seduta.

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per il momento la riporto come da lancio, ma per impegni pregressi potrò commentare l’istituzione della commissione tra un’oretta circa…a dopo quindi!!!…

dunque, commentiamo la cosa, quindi l’istituzione di questa commissione…e partiamo dalla sua nascita, cioè da quando fu bocciata un provvedimento a firma del consigliere benedetto che prevedeva l’estensione dei benefici ex legge n. 40 (il p.o. val d’agri per intenderci) a tutti i comuni lucani…una proposta del tutto strumentale al fatto che si era in piena campagna elettorale e lo stesso benedetto era candidato al parlamento europeo…venne però richiesta dallo stesso benedetto una commissione che sottoponesse a focus l’utilizzo dei proventi delle royalties…

la reazione di pittella fu furiosa  e negativa rispetto alla proposta di modifica della legge e rispetto alla stessa commissione e la cosa poteva finire lì, in un battibecco rivendicativo tra chi accampava delle promesse e chi, avendole fatte o meno, non voleva rispettarle e caratterialmente si imbufaliva, rivelando tratti caratteriali più inclini alla superbia personale che al calcolo politico dello strumento e delle sue possibilità…

in quel momento, grazie ad una serie di interlocuzioni via sms con consiglieri del pd, suggerii invece di smorzare il tono negativo che poteva essere usato elettoralmente sulla mancata approvazione della commissione e pensare invece alla positività della stessa idea che, se ben usata, avrebbe permesso un focus specifico di apprendimento e studio e quindi di proposta sulla materia (a norma di regolamento) ben differente dalle solite commissioni di inchiesta che producono rapporti che non vengono poi neppure discussi o se discussi, rimangono lettera morta (ricordo i casi della commissione sul petrolio del 2005 con un enorme rapporto mai portato in consiglio o la stessa commissione su fenice)…

entrato subito dopo nel largo corridoio che introduce all’aula consiliare interloquii a proposito della necessità di approvare la commissione con molti altri consiglieri ed con una certa dose di muso duro con lo stesso pittella forse convincendolo a non frapporre ostacoli a proposito, forse no, ma di fatto, quale che sia stato il pur minimo ruolo del sottoscritto nella considerazione in positivo sulla commissione, di fatto siamo arrivati all’approvazione della stessa…

ne vedremo la composizione e valuteremo ovviamente i vari passaggi con i quali si comincerà ad approcciare ad una materia complessa che forse l’introduzione delle materie ambientali e sanitarie nei compiti della stessa commissione potrebbero rendere troppo farraginosa, ma che entrano di fatto a pieno titolo nella valutazione complessiva che la commissione è tenuta ad elaborare, se possibile esprimendo anche prima di qualsiasi firma su qualsiasi accordo sul petrolio una propria proposta da riportare in consiglio…ecco il punto reale…discutere di petrolio e delle sue ricadute in maniera libera, attraverso audizioni e documentazioni che aiuteranno i consiglieri a chiarirsi le idee su una materia di fatto finora oscura e sicuramente a trovare proposte fattive e concrete in grado di “liberare” argomenti fuori dalle griglie consuete che hanno finora avvolto la faccenda…

il sottoscritto non farà mancare alla commissione la propria collaborazione e le proprie conoscenze in materia…

ed in quanto alla parte finale del lancio – beh, ne parleremo a breve perché molto c’è da dire sulla relazione del presidente… 

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questa strana crisi…

Continua la ripresa dei mutui casa. L’Abi segnala che nei primi 4 mesi dell’anno, le nuove erogazioni di mutui per l’acquisto di abitazioni sono salite del 26,5% rispetto allo stesso periodo del 2013 quando registrarono un calo annuo del 14,7%. Secondo l’Abi il dato segnala che “qualche micro barlume di luce c’è”.

Dai dati di maggio, spiegano i tecnici dell’Abi, emergono “sia segnali di luce sia segnali di ombra che mostrano che probabilmente stiamo attraversando il punto di svolta dell’andamento economico”. Assistiamo insomma a “qualche elemento di inversione, mentre prima eravamo in totale assenza di luce” osservano ancora all’Abi. Nel periodo gennaio-aprile il campione di 83 banche preso in esame dall’Associazione bancaria, che rappresenta circa l’80% del mercato, ha registrato nuove erogazioni di mutui per 7,3 miliardi di euro (+26,5%), contro i 5,8 miliardi di euro dello stesso periodo di un anno fa (quando i nuovi mutui fecero segnare il calo del 14,7% rispetto a un anno prima).

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bene, ora o mentono i tecnici dell’abi, il “cartello ufficiale” delle banche, rimbrottate da più parti di ostacolare ogni forma di ripresa con un sostanziale quasi blocco nella concessione dei mutui nonostante gli ingenti fondi messi a disposizione dalla bce, o il segnale è che questa strana crisi (che non nasce dalla produzione, ma interamente dal fenomeno finanziario legato prima ai titoli tossici, poi ai debiti pubblici) rimane controversa anche su segnali che letti così possono sembrare buoni, ma che forse, al netto delle verifiche, andrebbero integrati anche e soprattutto dai dati sui mutui e dalla liquidità concessi alle imprese, poiché dal raccordo tra questi sarebbe forse possibile desumere qualcosa di più sostanziale…

e temo che analoghi dati nel settore dei prestiti alle imprese non vi siano affatto, trovando certamente più conveniente le banche riprendere a finanziare un settore, quello dei mutui casa, che per la particolare conformazione psicologica degli italiani che non vogliono fare a meno della casa di proprietà o di investire su un settore sentito comunque come più materialmente più stabile di altre forme di risparmio (anche nei cali continui del settore delle compravendite immobiliari, la casa è bene durevole per natura e può attendere le riprese, anche a fronte della tassazione sulle seconde case), è un settore molto meno rischioso di quello del mutuo alle imprese, forse anche perché sulla casa vi è sostanzialmente l’ipoteca sul bene stesso, oltre a forme di garanzia personale sui patrimoni dei richiedenti, che certo risultano più facilmente esigibili in caso di insolvenza di mutui concessi invece ad imprese sulla base di forme di garanzia meno immediate e meno facilmente esigibili…

attenti così a non farci illusioni, anche e soprattutto perché si tratta di dati non confermati al momento da nessuna fonte pubblica!!!…  

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calderoli conversa…

(ANSA) – ROMA, 17 GIU – “Tranne alcune fantasie”, quella del M5S “è un’ottima legge”. Lo afferma il senatore della Lega Nord Roberto Calderoli, conversando con i cronisti al Senato. “Alla fine quello proposto dal M5S è un modello spagnolo ma con le preferenze. Sono sempre stato a favore del modello spagnolo, perciò, se c’è chi lo propone, non posso che approvarlo”.

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beh, detto da calderoli, l’inventore del porcellum, non è che rappresenti un viatico di saggezza per una legge elettorale nata sulla rete, ma cercherò di approfondire la proposta perché – detto tra noi – a me l’italicum non piace affatto…

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salotti liquidati…

(ANSA) – MATERA, 17 GIU – L’ex amministratore e il liquidatore di una società di Matera che opera nel settore dei salotti sono stati denunciati alla magistratura dalla Guardia di Finanza per ”reiterate violazioni” tributarie sia amministrative sia penali in relazione proprio alla messa in liquidazione dell’impresa per evitare di versare le imposte.
Sono stati nascosti al fisco ricavi per 1,5 milioni e non versata iva per 500 mila euro. Per l’equivalente di quest’ultima somma sono stati proposti sequestri.

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stare all’opposizione aiuterà a crescere e liberare il pd cittadino…

dunque, senza voler fare sintesi più o meno analitiche, sintetiche, ragionate, circostanziate o dettagliate della direzione cittadina di ieri a potenza, vediamo di provare a tracciare una rotta possibile per l’assurda situazione determinatasi a potenza dal voto al ballottaggio che ci ha consegnato una città con un sindaco di destra, ma una maggioranza politica in consiglio di centrosinistra…

ovvio che il tema principale era tentare quella sorta di analisi collettiva del voto che servisse oltre che da strumento di comprensione, anche da pietistico lavacro di molte responsabilità del tutto evidenti e che non necessitano tanto di nomi e cognomi su cui addossare il tabù di una sconfitta “im-possibile”, quanto di individuare punti sostanziali di pratiche e metodologie da evitare per il futuro prossimo (che di fatti è già oggi), oltre naturalmente ad individuare l’assetto di volo del gruppo pd in consiglio comunale…

me se in qualche modo l’analisi è stata presente in quasi ogni intervento nelle naturali differenze di valutazione che ciascuno ha apportato al dibattito, nel tentativo se non di farsi ricrescere subito la pelle dopo la scottatura (ci vorrà il suo tempo), quanto meno di comprendere i danni che masochisticamente il centrosinistra, e segnatamente il pd, si è auto-inflitto nella costruzione di un’altra “gioiosa macchina da guerra”, ciò che è latitato alquanto è stata l’autocritica di merito individuale, preferendosi invece l’individuazione di una general-generica colpa collettiva in cui nessuno poi è colpevole…

nessuno cioè che abbia fatto nomi o che si sia “caricato” di una responsabilità reale e concreta (che pur ci sono e sono evidenti persino ai meno avvezzi alle cose della politica), e pur se ciò non era e non è richiesto alla comprensione della fase (niente patiboli, please!!!), un minimo di più umile razionalità in tal senso da parte di qualche “responsabile” avrebbe aiutato…invece nulla, né autocritica, né palese critica di qualche comportamento altrui di cui pure è stato lampante il peso nel “fare o nel non fare” durante la campagna elettorale… 

così a me è toccato, nel mio articolato e come sempre passionale intervento, saltare la fase di analisi, che pure avevo reso nota attraverso uno dei miei comunicati, ed andare direttamente ad individuare certamente tra le responsabilità evidenti quella di una scelta non resa abbastanza palese di discontinuità con una prassi che nel corso degli anni ha identificato il pd con la gestione e non più con la politica (e gli elettori hanno infatti bastonato quella gestione) e che pure è stata “caricata” sulle spalle di petrone, determinandone l’immagine falsa e distorta di uomo di apparato…

ma ho nel contempo stigmatizzato come una delle responsabilità maggiori, proprio l’atteggiamento troppo “socratico” del presidente della giunta regionale che forse non ha dato proprio quel senso di unità che pure sarebbe stato determinante ai fini di una vittoria che pure doveva e poteva maturare già al primo turno…ma è stato solo un accenno, in risposta all’intervento del messo polese, che pure aveva sottolineato l’eroica discesa in campo di pittella in favore del candidato del “suo” partito dopo il primo turno…e devo ancora commentare questo modo di fare in altro modo se non urlando in faccia a questi ragionamenti che l’appoggio doveva essere chiaro ed inequivoco da subito?…

e se quindi qualcuno dovrebbe smettere di ballare il cha-cha-cha della sua rivoluzione democratica, alcuni “beneficati” dovrebbero avere maggior rispetto di ciò che la storia di un partito e di una ragione politica rappresenta, anche e soprattutto perché l’unità non sia una parola priva di significato o da utilizzarsi ad uso e consumo di quelle piccole tattiche in cui affoga la politica…nulla di personale con pittella o polese, ma proprio non si poteva ascoltare!!!…

ma andiamo alla sostanza e tralasciamo per ora l’individuazione di una colpa, perché il vero punto era, a mio modo di vedere, proprio capire cosa deve fare il pd cittadino in una situazione un po’ caotica ed inedita in cui pur essendo maggioranza, non è in maggioranza o quanto meno non dovrebbe esserci in alcun modo per una serie di ragioni tutte politiche che ho tentato di riassumere nell’incongruenza di un sostegno esplicito ad una giunta dove la presenza politica di fratelli d’italia, che sia presente o meno con suoi assessori, è comunque un punto nodale e sostanziale della carenatura politica sulla quale si innesterà il lavoro amministrativo…

in sostanza con fratelli d’italia, che è partito antitetico al pd, non si può fare maggioranza, sia essa palese in consiglio, sia essa invece più tecnicamente nascosta nelle pieghe del “volta per volta” in cui qualcuno pur vuole costringere il pd stesso nella scusa facile della responsabilità, contando però forse di continuare a giocare il solito gioco dell’essere per avere…

ma la gente non capirebbe una scelta simile e finirebbe per identificare ancor di più la prassi politica del pd con quella generica “voglia di potere a qualsiasi costo” che pure è stata già punita dal voto e che ora occorre recuperare facendo ciò che è normale in una democrazia, stando cioè all’opposizione quando si perde, anche quando si perde avendo vinto…

che allora i sempiterni ideatori del governo a tutti i costi che pure piroettano dialetticamente tra i termini pur di no dire la verità (come definire allora chi dice che “occorre stare con la città e non con de luca”?) e continuare a “maneggiare” i numeri e le postazioni, si convincano che occorre che il pd stia ora all’opposizione…per ripulirsi dalle incrostazioni di troppi anni di potere e per ritrovare quella passione politica che lo steso l’eterno potere spegne persino nei più giovani…

e se banalmente potrei dire che in ogni crisi c’è un’opportunità (ma è davvero una frase troppo banale perché la pronunci), in maniera un po’ più strutturata invece dico che l’opposizione aiuta a crescere e far crescere i nostri consiglieri e con loro tutto il partito cittadino e probabilmente la città che vota a sinistra…ed ovviamente per stare all’opposizione occorre che i “soliti padrini” per una volta se ne stiano lontani e che si occupino delle realtà nelle quali sono stati eletti…

così a volerla dire ancor più chiara occorre che i parlamentari ed i consiglieri regionali si occupino del paese e della regione e per una volta lascino libera la città che si riconosce ancora nella carenatura politica (e non certo clientelare) del pd di potersi autodeterminare…

così a determinare quando e come votare nel merito i singoli provvedimenti (non vedo altra opzione di responsabilità che non sia invece l’inciucio pure suggerito da qualcuno) sia un ufficio politico da affiancare alla segreteria (che bene avrebbe fatto a presentarsi responsabilmente dimissionaria, ma forse non si arriva a comprendere che tale gesto avrebbe fatto scattare maggiore senso di responsabilità in ben altri responsabili) e composto in maniera meno apicale di quanto invece non sia l’ufficio politico che a suo tempo individuò petrone come candidato…

in altri termini in questo ufficio politico a mio avviso non debbono trovare posto parlamentari e consiglieri regionali, ma una rappresentanza di base dell’assemblea cittadina che in un momento eccezionale quale questo è in sostanza una remissione alla base militante di una responsabilità che altre strutture non hanno saputo bene e con efficacia onorare nel recente e meno recente passato e così in questo momento individuare un percorso politico della rappresentanza consiliare libero dalle sovrastrutture correntizie su cui sono fortemente innestati parlamentari e consiglieri regionali…

occorre cioè che le scelte da operare siano finalmente di chi il partito lo fa davvero, la sua base ed i consiglieri comunali eletti!!!…stare all’opposizione aiuterà a crescere e liberare il pd cittadino dai vincoli del padrinato politico e contribuirà alla crescita di una classe dirigente locale più libera da quei patti di sangue in cui finora è annegata la città insieme ai suoi rappresentanti eletti…

miko somma

 

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a melfi il rifiuto diventa valore, viene venduto…

Raccolta differenziata a Melfi, presentati i dati

16.06.2014 ore 18:40

AGR Presentati oggi i dati di un del modello organizzativo della raccolta differenziata nella città di Melfi. Dal 9,12 % del 2011 oggi la città di Melfi è al 54.90 di raccolta differenziata. La Tarsu è passata da 1,61 euro al mq allo 0,96 euro a mq. Per il sindaco di Melfi, Livio Valvano “ si punta ad arrivare al 70 % grazie all’aiuto dell’intera città di Melfi. L’organizzazione è virtuosa poiché a Melfi il rifiuto diventa valore, viene venduto. E’ il primo esempio in Basilicata. Guardando al futuro già da oggi non abbiamo più la necessità dell’inceneritore. Se tutti i Comuni si organizzassero per recuperare il rifiuto l’inceneritore non servirebbe nemmeno a gestire l’emergenza regionale.

L’emergenza, però, oggi va superata. Chiediamo alla Regione di pianificare il superamento di questa emergenza introducendo meccanismi incentivanti e penalizzanti per stimolare i Comuni ad organizzarsi per recuperare i rifiuti”. “Il prossimo Piano regionale dei rifiuti – secondo Valvano- deve prevedere la cancellazione dell’inceneritore. Sarebbe già possibile farlo oggi programmandolo per un futuro non troppo lontano. Tutto ciò è ragionevole…

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bene, finalmente qualcuno comincia a comprendere, realizzare e chiedere che il rifiuto diventi un valore e non un costo per i cittadini, che fenice può essere superata nella programmazione del ciclo dei rifiuti da una organizzazione virtuosa ed efficiente, che il costo della differenziata deve “favorire” i cittadini e non penalizzarli ulteriormente sui costi…con valvano si è spesso parlato di fenice e di ciclo dei rifiuti, del piano che illo tempore scrissi e che torna sempre di attualità nei suoi principi (soprattutto quando proprio devi farlo questo benedetto piano regionale, cambiando marcia e direzione) e fa piacere che, ben oltre i lusinghieri risultati annunciati, la filosofia di fondo di un nuovo modo di gestire il rifiuto e farlo ritornare nel ciclo produttivo finalmente comincia a farsi strada…il risultato di melfi è la giusta direzione che predico da anni…bene!!! 

 

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