scissione in vista nel pd?…mah…

ansa – CIVATI: SCISSIONE? SE NON LA FACCIO IO LA FARANNO ALTRI – Dopo l’approvazione del Jobs Act, “che è una riforma di destra”, i parlamentari e gli iscritti del Pd si “disamoreranno”. Lo dice Pippo Civati che alla domanda di una sua uscita dal Pd replica: la scissione se non la fa Civati, prima o poi la farà qualcun’altro”….(notare l’illitterazione del giornalista nel riportare qualcun altro con l’apostrofo…l’italiano, questo sconosciuto)

eddai, che di sole chiacchiere non si costruiscono case…

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renzini locali…

I consiglieri Leggieri, Napoli, Romaniello e Rosa, stigmatizzando il comportamento del presidente della Commissione e della maggioranza, chiedono: “La dialettica democratica all’interno del Consiglio regionale di Basilicata è superata?”

(ACR) – “Oggi, in quarta Commissione ‘Politica Sociale’, all’ordine del giorno la discussione sullo Statuto della nuova Fondazione ‘Basilicata ricerca biomedica’. E’ la prima volta che se ne discute in Commissione. Le forze di minoranza chiedono un rinvio di sette giorni per approfondire meglio la questione e proporre osservazioni ed eventuali emendamenti”. A riferirlo i consiglieri Leggieri (M5s), Napoli (Pdl-Fi), Romaniello (Sel), Rosa (Lb-Fdi) che continuano: “ il consigliere Polese, animato dalla ‘voglia di fare’, rifiuta la proposta dello stesso Presidente della Commissione che, inizialmente, aveva accolto la richiesta di rinvio, e chiede il voto immediato, impedendo di fatto alle forze di minoranza di poter esercitare compiutamente il proprio ruolo. Quale reale ragione di ‘nomina’ utile a trovare la quadra all’interno della maggioranza del Pd si cela dietro questo modus operandi?”…“Con questo comportamento – concludono Leggieri, Napoli, Romaniello e Rosa – il Pd considera superata la dialettica democratica all’interno del Consiglio regionale di Basilicata?”

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rosetta da vicino…

Rosetta ‘punta’ il sito di atterraggio sulla cometa

Lo fotografa a soli 18 chilometri di distanza                                       

La cometa 67P/C-G fotografata lo scorso 30 settembre da una distanza di 18 chilometri (fonte: Esa/Rosetta/NavCam) La cometa 67P/C-G fotografata lo scorso 30 settembre da una distanza di 18 chilometri (fonte: Esa/Rosetta/NavCam)

ansa – Mai così vicina: la sonda Rosetta ha fotografato la cometa 67P/C-G da una distanza record di appena 18 chilometri, riuscendo a inquadrare con precisione il famoso sito J dove il prossimo 12 novembre il lander Philae dovrebbe cimentarsi nel primo atterraggio mai tentato su una cometa. Le immagini mozzafiato, montate in un unico collage in 2D, sono pubblicate sul blog dedicato alla missione dell’Agenzia spaziale europea (Esa).

Foto in movimento
Le fotografie della superficie della cometa sono state scattate in sequenza nell’arco di 20 minuti lo scorso 30 settembre: le piccole discrepanze tra la prima immagine in alto a sinistra e l’ultima in basso a destra sono dovute all’effetto della rotazione della cometa, a cui si somma ovviamente anche il movimento della stessa sonda Rosetta.

Il sito J in dettaglio
L’alta definizione permette di apprezzare un’infinità di piccoli dettagli. Nelle immagini superiori sono visibili dirupi scoscesi con una evidente stratificazione e numerose fratture verticali. Altre ‘facce’ esposte della cometa, come quelle visibili nell’immagine in basso a sinistra, ricordano cumuli di detriti con macigni di varie dimensioni. Sempre al centro di questa foto, si vedono accennati dei terrazzamenti con altri detriti alla base dove c’è una maggiore erosione. C’è poi dell’altro materiale più fine sparso qua e là, che in alcuni punti pare addirittura ‘scolpito’ a formare delle increspature: al primo colpo d’occhio può ricordare alcune strutture modellate dal vento su Marte, ma molto più probabilmente quelle sulla cometa 67P/C-G sono formazioni legate all’attività della cometa stessa.

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i numeri…

non so quanto possano essere affidabili i sondaggi lontano da scadenze elettorali (quantomeno nazionali, dal momento che si vota in emilia romagna e calabria, quindi un test importante), ma vi propongo in forma visiva questo sondaggio commissionato da ballarò (programma che apprezzo di più nella conduzione di giannini che in quella di floris) da alessandra ghisleri (la sondaggista che spesso lavorava su commissione di berluskoni) che io credo apra una visione “leggermente diversa” dai sondaggi sul gradimento dei leader che in tutto e per tutto sono una rilevazione del tutto inutile e molto spesso ad uso e consumo di quel clima di “leccaderetanesimo” che affligge ormai troppi giornalisti “filo-renziani”…ma andiamo al sondaggio…

 

ora la domanda che faccio a tutti coloro che credono che, nonostante tutto, nonostante non piaccia il contenuto politico e fattuale che esprimono questo presidente del consiglio ed il suo caravanserraglio di governo, appoggiare la linea di renzi sia vincente perché “vince” nei numeri che il pd raggranella (pur portando ad un vistoso calo di iscritti nel pd stesso, calo che pare voglia incoraggiare ancor di più la tendenza “liquida” di cui alcuni vorrebbero composto il principale partito italiano) è “ma i numeri attuali che tendenza indicano rispetto a quel famoso 40,8%?”…

forse occorrerebbe riflettere di più, perché gli italiani non sono tutti un popolo di teledipendenti e di “fessi in adorazione” del pupo crudele di pontassieve, e nel frattempo i grillini, nonostante la “caserma” di grillo&casaleggio&associati, probabilmente il vero “tappo” con cui si è ottenuto l’ingorgo politico italiano (e dovrebbe far riflettere, come dico da tempo, a chi conveniva e conviene davvero quel blocco) non solo non calano, ma addirittura recuperano da una fase calante che dalle europee in poi pareva doverli condurre verso quel fisiologico 15%-16% che avrebbe consentito di sturare il lavandino occluso e maleodorante di una politica di composizione dei governi sempre nel recinto del diktat di napolitano… 

 

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la fiducia ad un brutta etichetta…

09/10/2014

passa la fiducia alla legge delega sul lavoro con 165 si, 111 no, due astensioni ed un po’ di senatori, 42, che non partecipano al voto e che, partecipando, avrebbero mostrato l’esiguità della maggioranza (161 i voti richiesti)…

di fatto si è data fiducia ad un contenitore con una brutta etichetta e senza alcun contenuto in grado di innescare ripresa, ma ormai è storia di ordinaria cortigianeria…i “fiduciosi critici” promettono emendamenti al testo che non avranno la forza di far passare, il parlamento fa l’ennesimo passo indietro pur di salvare le proprie poltroncine, il paese diventerà una grande ciudad juarez…

cari senatori pd, che deve fare ancora renzi per convincervi a fermarlo, abolire la democrazia per titoli e chiedere la fiducia al senato?…

miko somma

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