faccio appello…

10/03/2015

faccio appello alla minoranza pd di non votare queste riforme che ideologicamente strozzano la democrazia e perché la stessa necessità di riforme non deve essere confusa con l’appecoramento di convenienza ad un pericoloso modello di premierato forte

miko somma

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il freno agli investimenti…

(ANSA) – BRUXELLES, 9 MAR – Con 608 giorni l’Italia è terzultima nella Ue per la lunghezza dei processi di prima istanza civili e commerciali secondo lo ‘scoreboard’ pubblicato oggi dalla Commissione europea. Peggio, nei dati 2013, solo a Cipro e Malta. A fronte di alcuni miglioramenti in altri indicatori – come la presenza di donne tra i giudici di Cassazione aumentata del 15% tra il 2007 ed il 2014 – i tempi dei processi italiani ha continuato a peggiorare: erano 493 giorni nel 2010 e 590 nel 2012

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ed eccolo, bello che certificato, il vero freno agli investimenti esteri nel paese – altro che articolo 18 – e se mi consentite il vero freno all’investimento civile che un paese fa su se stesso nel rapporto con i propri cittadini che nella maggiore celerità della giustizia vedrebbero certificato il vero senso della cittadinanza, potersi fidare dello stato…

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metodo e velocità…

09/03/2015

il metodo di ragionamento che mi è stato insegnato non prevede scorciatoie o sintesi capziose, ma una analisi approfondita ed accurata che non lascia punti inesplorati o saltati per comodità…io ci ho aggiunto solo una certa velocità che o era innata o è frutto della consapevolezza che mi restano meno anni di quelli già trascorsi ed allora è il caso di sbrigarsi…

miko somma

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le idee…

09/03/2015

eppure questa regione può farcela…se solo comprendiamo che dividersi in clan (neppure parliamo di partiti) non serve quanto unirsi su delle idee

miko somma

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le riforme così concepite…

08/0372015

l’ex cavaliere annuncia voto contrario alle riforme, quindi se la matematica non è un’opinione e la sinistra pd non fa inciuci in nome di sopravvivenze personali, le riforme così concepite si fermano qui ed occorrerà che finalmente renzi impari qualcosa…a dialogare e non solo a fare tweet…

miko somma

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io non credo nella festa delle donne…credo nelle donne…

ed ecco che su facebook, un amico posta una frase splendida che racchiude tutto ciò che penso…e che riporto con il permesso dell’autore…
 

Io non credo nella festa delle donne… credo nelle donne

ed io vorrei proprio partire da questa bellissima frase di giuseppe, che ringrazio per questa sua sintesi perfetta…non credo in una festa, quella dell’8 marzo, e nei suoi riti triti e ritriti, mimose, auguri, banalità e promesse di eterno rispetto, festa e riti eppur necessaria e necessari (non tutti) perché ogni percorso di lotta vive anche nella simbologia di una giornata che ne riassume il senso ed il significato nel corso degli anni, ma credo nelle festeggiate, perché fondamentalmente trovo che non mi serva “cavarmela” con un augurio general-generico alle donne che funga da prova di rispetto, ma lavorare nella società e nel mio piccolo privato perché quel rispetto non sia la “considerazione di una debolezza”, quindi un recinto in cui rinchiudere, ma l’accettazione che esiste un altro percorso nell’essere degli umani, un altro modo di intendere il lavoro o la famiglia, un altro modo di vedere la vita, un altro modo di ascoltare, e quel modo altro è un modo con cui debbo confrontarmi ogni giorno, accettandone la diversità e confrontandomi con essa per riuscire a fare sintesi “umana” a tutto tondo…

perché l’essere donna non sia una condizione di debolezza da tener di conto per genericità o buonismo, ma la realtà di un altro sguardo al mondo ed alle sue relazioni che deve permeare anche la cultura e lo sguardo maschile, ho necessità di non credere ai simboli, ma alle persone che quei simboli rappresentano…

credere alle donne, quindi, ma non solo alle donne generiche ed indistinte dell’universo femminile ed al loro sguardo ed al loro fare che giocoforza è di costruzione di una nuova visione più umana dei rapporti sociali ed economici, ma anche a maria, a giulia, a caterina, a silvia, a giovanna, a laura, alle donne insomma che sono prossime alla nostra vita e che giorno per giorno si mostrano per ciò che sono, donne concrete che lottano ogni giorno, se solo volessimo guardarle con gli occhi di chi vuole imparare che esiste un’altra via che forse avrebbe senso provare a praticare come sintesi rispetto alla nostra di via…

abbiamo tanta strada, noi maschietti, da fare per capire che il rispetto non si ferma all’8 marzo ed alla mimosa smorfiosa con cui “chiudiamo la pratica”, ma vive nella continua ricerca di quanto recesso educativo maschilista, o centrato sulla figura maschile come supposto unico perno attivo della società, sia rimasto dentro noi stessi come pregiudizio indimostrabile o come irrisolto della nostra maturazione, pregiudizio od irrisolto che non dovremmo più considerare come dato acquisito ed immodificabile che teniamo a bada, ma come nuovo e prezioso elemento dinamico di una  arricchente crescita che ci riguarda tutti da vicino…uomini e donne…

miko somma

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un otto marzo…

08/03/2015

dunque, il centro olii a viggiano sfiamma ancora, quindi i lavori fatti a poco o nulla son serviti e magari la giunta regionale qualcosa potrebbe dirla in merito, possibilmente evitando di fare le solite figuracce alla toscan-lauriota…il pd sceglie salvatore adduce come candidato sindaco a matera, ma i renziani non partecipano alla scelta, di fatto sancendo una spaccatura che porterà a due schieramenti di sinistra ed alla possibile sconfitta…stamane, facendomi la barba, mi sono tagliato sul labbro superiore ed ancora sanguino…ah, ecco, è anche l’otto marzo e mi vorrei sottrarre alla solita manfrina degli auguri general-generici alle donne, quelli fatti così, tanto per lavarsi la coscienza dal sottile maschilismo “educativo” che perdura…non esistono donne ed uomini, se non come declinazione biologica, esiste l’essere umano con i suoi bisogni e sogni da rispettare…

miko somma

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peracottari e truppe cammellate

07/03/2015

visto che spesso uso il termine peracottaro e magari qualcuno non ne comprende il significato…peracottaro s.m. venditore di pere cotte | persona incapace, maldestra.
spero adesso sia chiaro…

visto che spesso uso il termine truppe cammellate e magari qualcuno non ne comprende il significato…truppe cammellate, espressione, in senso figurato, recepita dal linguaggio giornalistico e politico per indicare i ‘sostenitori, raccolti in corrente, gruppo di pressione, associazione, di un leader politico o di una linea politica’.
spero adesso sia più chiaro

 

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strategia dell’orrore…

(ANSA) – BAGHDAD, 7 MAR – Dopo il museo di Mosul e le rovine dell’antica capitale assira Nimrud, l’Isis ha cominciato a distruggere anche i resti di Hatra, antica citta’ a 100 chilometri a Sud di Mosul fondata nel III secolo avanti Cristo dalla dinastia dei Seleucidi. Lo ha detto al sito Rudaw Said Mamuzini, un dirigente del Partito democratico del Kurdistan.
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vogliamo fermarli o dobbiamo attendere la distruzione totale del passato della mesopotamia per accorgerci che la posta in gioco è ora troppo alta?

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il modello…

07/0372015

ma proprio nessuno si rende conto che il sistema di flexsecurity introdotto da naspi e jobs act crea di fatto un esercito di schiavi a cottimo il cui utilizzo (non trovo miglior termine per definire la qualità del lavoro che ne scaturisce) serve al sistema liberista esattamente come al coccodrillo servono gli uccelli che gli ripuliscono i denti dai residui di cibo?…da oggi in vigore il jobs act e la riforma degli ammortizzatori sociali…

p.s. e nel frattempo marchionne guadagna decine di milioni di euro nel 2014…è questo dunque il modello?

miko somma

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saranno sindaci tempestivi?…

(ANSA) – POTENZA, 6 MAR – La Protezione Civile ha diramato un avviso di rischio idraulico diffuso, con un livello di criticità “moderata” (codice arancione), per i bacini dell’Ofanto, del Basento-Bradano e dell’Agri-Sinni da oggi fino alle prossime 24-36 ore a causa delle condizioni meteorologiche e dei superamenti delle soglie idrometriche. La Protezione Civile ha pertanto raccomandato agli enti locali e ai sindaci di “predisporre tempestive misure di prevenzione“.

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chissà se sarà tempestivo anche il sindaco di potenza, dove nel frattempo registriamo che neppure un kg di sale è stato sparso sui marciapiedi cittadini, nonostante fosse noto l’arrivo di una nevicata abbondante…

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occorre fermarli subito e ad ogni costo!!!…

riporto dall’ansa questa notizia di un ennesimo ed odioso crimine contro il patrimonio culturale mondiale, danno inferto ancora dagli iconoclasti dell’isis…

ansa- Un nuovo danno irreparabile al patrimonio archeologico dell’Iraq e del mondo. I miliziani dell’Isis hanno raso al suolo con una colonna di bulldozer il sito archeologico di Nimrud, nei pressi della città di Mosul, occupata dal Califfato islamico di Abubakr al Baghdadi.

E’ stato il ministero del Turismo e delle Antichità irachene a dare la notizia dello scempio con un post sulla sua pagina Facebook. Non ci sono dettagli sull’estensione dei danni, ma si afferma che l’Isis continua “a sfidare la volontà del mondo e i sentimenti dell’umanità”. All’inizio di quest’anno gli uomini di al Baghdadi avevano annunciato l’intenzione di distruggere i reperti archeologici con la motivazione che secondo loro offendevano l’Islam. E il 26 febbraio erano arrivate, con un video di cinque minuti, le immagini della devastazione del museo di Mosul, della distruzione di statue e manufatti.

Nimrud, la biblica Calah, è un sito assiro che si trova a sud di Mosul, seconda città irachena identificata come l’antica Ninive che si trova sotto il contro dei miliziani dal giugno scorso sulle sponde del Tigri. Nimrud fu fondata dal re Shalmaneser (1274-1245 avanti Cristo) e divenne capitale dell’impero assiro sotto Assurbanipal II (883-859 avanti Cristo) arrivando ad avere 100.000 abitanti. I primi scavi risalgono al 1845 e proseguirono fino al 1873. Ripresero poi nel 1949 e andarono avanti fino alla metà degli anni ’70 portando alla luce resti del palazzo reale, basamenti, sculture, statue. In eccellente stato di conservazione fu quindi trovata una statua di Assurbanipal II ed enormi sculture alate con la testa di uomo e il corpo di animale oltre oggetti di avorio. Ebbe fortuna anche il cosiddetto “tesoro di Nimrud”, composto da 613 pezzi di gioielli d’oro e pietre preziose “sopravvissute” al saccheggio seguito all’offensiva americana contro Baghdad nel 2003, durante la seconda guerra del Golfo, grazie al fatto di essere conservato nel caveau della Banca centrale della capitale irachena.

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occorre fermarli ad ogni costo, prima che distruggano, nella loro follia iconoclasta senza alcun senso neppure per i più osservanti tra i musulmani radicali, uno tra i più importanti patrimoni archeologici mondiali, quello dell’antica mesopotamia con le sue presenze storiche di  incalcolabile valore  per l’intera umanità…incalcolabile perché qui è nata la civiltà occidentale, la scrittura, i metodi di calcolo, i primi codici di leggi che regolavano persino l’arbitrio dei re che li scrivevano, l’architettura, la scienza idraulica che regolava le acque del tigri e dell’eufrate e via discorrendo tutto il sapere che si è irradiato nei secoli a venire tra le sponde del mediterraneo ed il medio oriente…

costoro nella loro follia iconoclasta che recupera un senso interpretativo del corano, quello della distruzione degli idoli da parte di maometto, agiscono in dispregio di qualsiasi ragione anche nella loro crociata contro le immagini, perché il contesto stesso in cui l’islam più radicale rifiuta le immagini divine è non solo oggi del tutto diverso rispetto al periodo storico, ma “dimentica” che le immagini (gli idoli) di cui maometto intraprende la distruzione erano idoli adorati dalle popolazioni arabe in quel periodo storico, mentre i reperti archeologici distrutti oggi non sono idoli adorati da alcuno, ma appunto reperti, testimonianze di antichi culti ben precedenti persino i più antichi antecedenti dell’islam che sono appunto l’ebraismo ed il cristianesimo…

ma andiamo con ordine su questo punto specifico e della massima importanza, chiarendo che l’iconoclastia o iconoclasmo (dal greco εἰκών – eikón, “immagine”, e κλάω – kláo, “rompo”) è in genere artificiosamente attribuita ai soli musulmani, che nella loro generalità rifiutano le immagini sacre e le rappresentazioni, definendole appunto idolatria (dal greco εἴδωλον, éidolon,idolo”, e λατρεία, latréiaculto”, dovendo però precisare che tale pratica, anteriore alla stessa credenza di divinità creatrici, individua divinità in forma di idoli che assumono caratteri antropomorfi), ma è un movimento sorto nell’impero bizantino tra i secoli VIII e IX a partire dalla disposizioni dell’imperatore bizantino  leone III isaurico che nel 726, mosso sia dalla preoccupazione di una sempre maggiore influenza esercitata sul popolo dalla venerazione più fanatica di immagini sacre (le icone, appunto) favorita dai monaci, sia per togliere così argomenti all’islam che accusava i cristiani di praticare idolatria…

a queste disposizioni il cui carattere politico era evidente non aderirono i patriarchi di costantinopoli, antiochia, alessandria e gerusalemme che furono rimossi dall’imperatore, fin quando i papi romani gregorio II e gregorio III dichiararono invece la legittimità del culto delle immagini nel 731, con ciò aprendosi una feroce disputa tra imperatore e papato sui rispettivi territori (ricordo che all’epoca il papato aveva sede a roma, non essendosi ancora ufficialmente aperto, seppure già da tempo operante, lo scisma religioso da cui poi originarono gli ortodossi, e l’impero a costantinopoli) che portò a vere e proprie persecuzioni violente a partire dal 764, fin quando l’imperatrice irene nel 785 si rivolse a papa adriano I chiedendogli la convocazione di un concilio, che avvenne a nicea nel 787 (molto più famoso fu quello, sempre a nicea, del 325) definendo la dottrina ortodossa rispetto alle immagini sacre…

tutto ciò a dire che l’iconoclastia non nasce specificamente nella religione islamica, come spesso erroneamente attribuitole, ma da questa stessa viene praticata a partire da un preciso momento storico, quello che determina la sua stessa nascita, ovvero il 610, quando inizia la predicazione di maometto dopo la rivelazione dell’arcangelo gabriele che gli affida il compito di divulgare la parola di dio tra gli arabi (avremo magari tempo e modo di scrivere qualcosa di più specifico a questo riguardo, senza però “ingolfare” adesso questo articolo)…

maometto (in arabo,ﺍﺑﻮ ﺍﻟﻘﺎﺳﻢ محمد بن عبد الله بن عبد ﺍﻟﻤﻄﻠﺐ ﺍﻟﻬﺎﺷﻤﻲ , Abū l-Qāsim Muḥammad ibn ʿAbd Allāh ibn ʿAbd al-Muţţalīb al-Hāshimī; la mecca, 570 circa – medina, 08/06/632) fondatore e ultimo profeta dell’islam, in una linea di profeti che la tradizione islamica fa partire da abramo, quindi dal seme delle religioni monoteiste che includono ebraismo e cristianesimo, inizia proprio da quell’anno la divulgazione del verbo di un dio monoteista contro la diffusa idolatria politeista delle varie tribù che vivevano nella penisola arabica, con ciò predicando e praticando la distruzione di quegli stessi idoli, ma – attenzione – si trattava appunto di idoli adorati in quel particolare contesto storico e geografico, idoli attivi li potremmo definire, ed a quegli idoli sostituisce un culto ancora non organizzato in un libro sacro (ricordo che il corano viene messo in forma scritta, dopo la morte di maometto che lo aveva divulgato in forma orale, per la prima volta solo dal terzo califfo ʿuthmān b. ʿaffān attraverso una commissione coordinata da zayd b. thābit, il segretario di maometto,  potendosi così diffondere un testo accettato e rimasto inalterato da allora), ma piuttosto in pratiche religiose, tra cui appunto la proibizione e la distruzione di tutto l’empireo iconografico dell’epoca…

ma appunto si trattava di un altro periodo storico, circa 1400 anni fa, e di culti attivi all’epoca, mentre nel caso dei reperti di mosul e ninive, stiamo parlando di oggi, cioè di un’epoca storica assai diversa, quindi con una considerazione del passato che diviene storia e necessità di conservarla per le future generazioni anche attraverso dei reperti archeologici…

non si comprende allora perché la furia integralista delle milizie dell’isis e del suo califfo, che se pure vogliono recuperare sensi interpretativi di un islam tanto primigenio da doversi considerare del tutto puro (ho scritto altre volte che l’islam praticato vive nell’interpretazione diffusa del corano e non da una unica interpretazione teologica per così dire centrale), tanto puro da necessitare di una violenta, definitiva ed assoluta catarsi iconoclasta senza alcuna attinenza con l’oggi e la sensibilità dell’intera umanità verso la storia e la sua accorta repertazione e conservazione, non riescano a comprendere che gli dei assiri le cui statue distruggono non sono adorati da nessuno come dei, eppure adorate da tutti come prova della continuità della storia…

costoro, colpendo la storia, non puniscono l’slam meno radicale o il cristianesimo o l’ebraismo, colpiscono l’umanità intera nella sua cultura e nella sua sensibilità verso quella conoscenza del passato in cui dimora la consapevolezza del presente e probabilmente la speranza del futuro…ecco l’isis, colpendo le vestigia assire, colpisce l’intera umanità, commettendo il peggiore dei crimini, la cancellazione del passato dell’intera umanità, la cancellazione del presente, la cancellazione del futuro…faccio così appello a tutti i governo occidentali e prima che a loro a tutti i paesi arabi e musulmani, a tutti i credenti musulmani…

occorre fermarli subito e ad ogni costo e con ogni mezzo!!!

ed a questo punto tremo per le sorti, in libia, di leptis magna e dello splendore che ancora offre…

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una domenica su 8…

05/03/2015

ci sono operai sata che partono dal metapontino e che per raggiungere lo stabilimento impiegano due ore di bus, più altre due ore al ritorno, con una giornata lavorativa che ovviamente dura 4 ore in più rispetto al turno normale di lavoro, e naturalmente per i rispettivi tragitti ciò vale per ogni altro lavoratore sata…

ora a proposito del passaggio dei turni lavorativi a 20, sarebbe bene che qualcuno, che probabilmente neppure sa cosa sia il lavoro in fabbrica, la smettesse di far prendere aria alla gola uscendosene con “e vabbe’, ma è solo una domenica su 8″…

miko somma

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il pezzente…

(ANSA) – NEW YORK, 2 MAR – Bill Gates e’ l’uomo piu’ ricco del mondo. A incoronarlo è la classifica annuale di Forbes sui paperoni del mondo. Al secondo posto il magnate messicano Carlos Slim. Warren Buffett riconquista il terzo posto, strappandolo ad Amancio Ortega. Fra gli italiani la signora Nutella, Maria Franca Fissola, moglie di Michele Ferrero, e’ al 32mo posto, precedendo Jack Ma, il numero uno di Alibaba. Leonardo del Vecchio e’ al 40mo posto. Silvio Berlusconi al 179mo posto.
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povero berluskao, praticamente un pezzente…

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il castello di moliterno si offre allo sguardo…

riporto dal sito basilicatanet che ne dà notizia…

“Il castello di Moliterno si “mostra” di nuovo al pubblico”

AGR E’ un pezzo di storia che riemerge dall’oblio, il castello medievale del piccolo centro valligiano, la cui impalcatura giaceva dal 2005, rimossa agli inizi del mese scorso, finalmente torna a nuova “vita”. Lo splendido sito archeologico che si erge all’ingresso del borgo, a breve potrà essere completamente fruibile e a disposizione della comunità moliternese e della Val d’Agri. Attualmente, grazie ad un finanziamento del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, sono in corso di ultimazione alcuni dei lavori di restauro, già oggetto di parziali interventi di consolidamento fra il 1977 ed il 1989, che interessano la facciata orientale, la torre longobarda, la torre angioina e parte della torre normanna. “Tra i momenti di particolare rilievo affrontati nel corso di questi lavori si segnalano – riferisce il Primo cittadino del paese, Giuseppe Tancredi – il restauro del paramento murario delle facciate est e nord ed il ritrovamento delle antiche merlature sulla torre normanna”. “Sicuramente – ha concluso il Primo cittadino – tante ed interessanti si preannunciano le sorprese che l’antico Castello ancora ci riserva e per la cui valorizzazione e fruizione questa amministrazione sta operando tutti i tentativi possibili per ottenere un congruo e definitivo finanziamento. Un grazie particolare va alla Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici ed alla Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici per la grande e qualificata collaborazione fornita”.

e ben conoscendo il grande valore storico e paesaggistico di questo maestoso castello, mi pareva doveroso sottolinearlo e riportarlo anche su questo blog, perché ogni tanto anche nella nostra terra qualcosa di buono riusciamo a farlo…grazie soprattutto alla sovrintendenza che non bisognerebbe mai smettere di ringraziare per il suo grande lavoro di tutela del nostro patrimonio storico e culturale…

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