diario di elena…

è solo un trailer ad un documentario, ma vi consiglio caldamente di guardarlo e di mettervi ad annusare quando l’intierezza del lavoro sarà disponibile perché ciascuno di noi sappia cosa significa vivere con un mostro che determina la tua vita, fenice, e la sua orribile storia che spero presto trovi non solo una risposta in tribunale, ma una via d’uscita in programmi di gestione del ciclo dei rifiuti più virtuosi e rispettosi di salute, ambiente e persino economia della stessa gestione

https://www.youtube.com/watch?v=x0FsUH7hUng

ed eccovi una breve sinossi del documentario…

Anticipazione del cortometraggio “Diario di Elena”.

La testimonianza di una donna che non ha voluto arrendersi alla malattia. Il coraggio di una mamma che non ha voluto rinunciare al suo secondo figlio. La forza di chi non vuole abbandonare la propria terra.

Riprese e Montaggio | Emiliano Albensi
Illustrazioni e Animazioni 3D | Gianluca Lagrotta
Graphic Design | Mimmo Colucci
Testi | Valentina Dello Russo
Musica | Chris Zabriskie

Riprese con Canon 5D Mark III.
Editing e Montaggio con Adobe After Effects CC, Adobe Audition CC, Adobe Premiere Pro CC

Location | Lavello, Basilicata, Italy

e da parte mia un saluto carissimo ad elena ed alla sua famiglia, che abbraccio con affetto, a cui dico “non mollare, elena, perché il coraggio e la speranza sono le prime medicine degli esseri umani”…

poi magari la politica qualcosa dovrebbe pur dirla in merito…

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i “meno peggio”…

13/04/2015

per il momento non ho letto alcuna italica dichiarazione di entusiasmo per la candidatura alla presidenza degli u.s.a. della moglie di clinton (o del marito…) e spero proprio di non leggerne…

mi imbarazza sapere che per impedire a qualche ignorante cow-boy o squallido populista repubblicano di dominare de facto la politica mondiale, occorrerà sperare che vinca questa squallida…

e spero che la riflessione aiuti a comprendere come il sistema italiano pre-porcellum evitasse simili “necessità” con la politica e la mediazione tra i partiti, e come invece l’italicum seguirà inevitabilmente questa deriva necessitaria, intercettando una stortura antropologica incanalata dai media più servili…

una deriva dove a prevalere è sempre qualche “meno peggio“…

miko somma

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