la resistibile ascesa di renzo ui…

ed eccovi un bel sondaggino dell’istituto piepoli, notoriamente abbastanza preciso, sulle intenzioni di voto degli italiani, intenzioni che riporto nei dettagli numerici e in un forzoso raggruppamento per appartenenze forse ormai non più ricomponibili a sinistra, mentre pare che a destra ci si stia provando tra salvini e berluskoni…

– Pd 34,5% (-1,0) – Sel 3,5% ( = ) – Altri centrosinistra 1,0% ( = )

 – Fi 11,0% ( = ) – Ncd-Udc 2,5% ( = ) – Fdi 4,0% ( = ) – Lega Nord 16,5% ( = ) – Altri centrodestra 0,5% ( = )

  – M5s 23,0% (+1,0).

  – Altri partiti 3,5% ( = ).

Il sondaggio qui presentato è stato eseguito il 22 Giugno 2015 per ANSA con metodologia mista CATI-CAWI, su un campione di 1.000 casi rappresentativo della popolazione italiana maschi e femmine dai 18 anni in su, segmentato per sesso, età, Grandi Ripartizioni Geografiche e Ampiezza Centri proporzionalmente all’universo della popolazione italiana.

bene e che se ne ricava?…che il pd si sta autoerodendo rispetto a quell’irripetibile quasi 41% delle europee, perdendo consensi sia in termini percentuali, sia in termini reali (vedi il caso delle ultime amministrative) e si autoerode non solo per divisioni interne che al momento non è dato leggere come passaggi in percentuali ad altri partiti di sinistra (così passando direttamente o al 5 stelle, che pare il soggetto beneficiario di questo ulteriore calo, o all’astensione tout court) e soprattutto in termini di vera e propria opposizione nei numeri parlamentari, ma anche e soprattutto per la rabbia che gli italiani cominciano ad accumulare verso un presidente del consiglio che sempre più appare come il gangster senza pietà a capo del racket del cavolfiore di quel favoloso ritratto del potere che bertoldt brecht traccio nel suo famoso dramma teatrale La resistibile ascesa di Arturo Ui (titolo originale: Der aufhaltsame Aufstieg des Arturo Ui) scritto in sole tre settimane nel 1941…ovviamente sostituendo al nome di arturo ui, quello del “sindaco d’italia”, il concetto non cambia molto, ma la sostanza della perdita di consensi del pd è forse sempre più chiaramente il frutto della dannosità di un “capo” che somiglia sempre ad un gangster senza pietà di ogni ragionevole discussione che in una democrazia è appunto la sostanza della stessa democrazia…

ed alla fine il sindaco d’italia mostra la sua maschera di personaggio di cartapesta anche e soprattutto in questi numeri impietosi che condannano la sua arroganza e la sua violenza verso il parlamento…le riforme o si discutono con tutti, nei tempi e nei modi che sono di una democrazia o sono solo imposizione che al meglio non funzioneranno, al peggio trascineranno il paese verso una deriva i cui contorni sono sempre più chiari nel risorgere della destra unita, nello stabilizzarsi verso l’alto dei numeri del populismo saccente dei grillini e nella trasformazione del pd in una caserma da cui evadere…

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