il ciarpame…

30/11/2015

la platea del lavoro non è fatta solo di start-up, spin off e paccottiglia lib-lab, come pure certo ciarpame post-intellettivo e forse post-umano che si agita sui social e nella comunicazione tenta di accreditare (tanto poi loro fanno da mediatori ed il gioco diviene chiaro)…
la platea del lavoro è fatta da lavoratori e da aspiranti lavoratori, siano essi imprenditori o solo e soltanto dipendenti ed occorre rispetto ed attenzione per tutti, per chi realizza app o chi fa il pizzaiolo o il muratore…

miko somma

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i poveri siano noi…

Lavoro dipendente. Stipendi lucani tra i più bassi d’Italia, al top nel Sud quelli pugliesi

Pubblicata dal quotidiano nazionale Repubblica la classifica degli stipendi medi dei dipendenti nelle province italiane.

Stipendi Italia

La rilevazione, effettuata dall’osservatorio JobPricing riguarda il dato relativo al lavoro dipendente nel suo luogo di produzione con l’esclusione di lavoratori autonomi e dipendenti della Pubblica amministrazione.

Il dato per Regioni vede la Basilicata in fondo alla classifica nazionale con una media di 23.876. Dietro c’è solo la Calabria (23.465).

La Puglia è invece 15esima con una media lorda di 25.230, in pratica i dipendenti pugliesi sono i meglio pagati in tutto il meridione d’Italia.

Per dovere di cronaca riportiamo ovviamente il dato dello stipendio medio più elevato, che è quello percepito dai lavoratori della Lombardia (31.179) seguita dal Trentino (30.803) ed Emilia Romagna (29.894).

La tendenza non riserva sorprese dunque: vincono le regioni del Centro-Nord, le più attardate sono quelle del Mezzogiorno.

Se guardiamo il dato di dettaglio per province questa la classifica, da quella più ricca a quella più “povera”:

La retribuzione annuale lorda dei dipendenti della provincia di Bari è la più elevata (al 61esimo posto in Italia con 26.436), seguita da Brindisi (al 75esimo con 25.502) BAT all’83esimo (24.804) Foggia (86esimo con 24.631) e Taranto, 90esimo con 24.226.

Tra le più povere di Puglia e Basilicata ci sono le province di Potenza al 92esimo posto in Italia con 24.046, Matera al 95esimo con 23.695 e Lecce fanalino di coda al 106esimo posto con pochissimo più di 23mila euro (23.029).

troverete il relativo servizio  di trm su

http://www.trmtv.it/home/economia/2015_11_30/99174.html

aggiungerei che risulta davero strano, sulla scorta di queste classifiche senza sorprese, che la basilicata sia la regione percentualmente più industralizzata del sud, come pure recita qualche fanatico che siede in giunta regionale…se anche fosse vero (e non è vero) ciò non farebbe altro che confermare che le attività qui impiantate non creano indotto, ma solo lavoratori poco pagati…ovvero le gabbie salariali esistono eccome!!!…

 

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polemiche sul natale cristiano per i musulmani…

  

mi associo a quanto riportato da michele serra, di cui condivido l’aspetto culturale dell’intervento, ma voglio anche, da osservatore laico e non credente in alcuna religione, far osservare che i musulmani considerano con grande rispetto qualsiasi evento celebrato in onore di gesù di nazareth figlio di maria…”il santo profeta (nabis), nato da donna vergine per volontà dell’altissimo, annunciato alla madre dall’arcangelo gavril (gabriele, nda) e dotato da dio del potere di compiere miracoli come guarire i lebbrosi, ridare la vista ai ciechi e resuscitare i morti…”

nel corano sono dedicate a gesù e a maria tre delle sure più lunghe (troverete nel corso dell’articolo i numeri delle sure) ed i nomi di gesù e di maria sono menzionati moltissime volte con grande rispetto….

«E quando gli angeli dissero a Maria:
“O Maria! In verità Dio ti ha prescelta
e ti ha purificata e ti ha eletta
su tutte le donne del creato”»

(corano: III, 42)

vorrei anche ricordare che per quel riguarda la nascita di gesù mi risulta che venga ancora festeggiata in tutti i paesi del medio oriente nei quali è sopravvissuta a lungo la componente dei giudei cristiani o ebioniti, i quali collocavano la nascita di gesù nei primi giorni di aprile, ed in particolar modo tra gli arabi musulmani di palestina che affollano le chiese cristiane in occasione della messa del natale, particolarmente la chiesa della natività a betlemme…

ma per fornire maggiori e certo migliori osservazioni sull’argomento pubblico questo intervento dell’ambasciatore iraniano presso la santa sede in occasione di un convegno all’università di catania…

LA VISIONE CORANICA DI MARIA

Maria, l’eletta di Dio, nel Corano

“…Nel mio discorso esporrò la visione coranica di Maria…La società umana nel corso della storia ha sempre costituito una comunità unica, dotata di natura anelante alla ricerca di Dio e di ragione che la guida. Essa è altresì diretta verso la felicità in questo mondo e nell’altro attraverso l’invio di profeti e la discesa di libri rivelati. Le religioni e le leggi divine che si sono succedute nelle varie epoche storiche hanno una stessa, unica, vera essenza e fini comuni.

…Il Corano recita: «Invero abbiamo inviato Profeti con frasi e verità chiarissime e abbiamo fatto discendere su di loro Libro e Bilancia affinché l’umanità si levi verso l’equità e la giustizia» (Santo Corano: LVII, 25).
Il Corano è l’ultimo libro rivelato e Mohammad (che la pace sia con lui) l’ultimo Profeta di Dio, continuatore della santa Via dei Profeti che lo hanno preceduto.  I musulmani, conformemente ai versetti coranici, credono in tutti i profeti, da Abramo a Mosè, a Gesù, e ai libri rivelati, quali l’Antico e il Nuovo Testamento.
Il santo Corano conferisce a Maria una posizione particolare: in numerosi versetti e sure si parla diffusamente di Maria e di Gesù Cristo (che la pace sia con loro). Nel Corano esiste addirittura una sura intitolata a Maria (sura XIX), nella quale sono descritte le sue virtù e le sue qualità
Secondo un’altra sura, Anna, moglie di Emran, chiese a Dio un figlio da dedicare al servizio del tempio di Gerusalemme. Poco dopo rimase incinta e fece voto di rinunciare alla tutela del figlio atteso e di dedicarlo appunto al servizio del tempio. Trascorso il tempo, partorì, contrariamente alle attese, una figlia femmina, che venne chiamata Maria, ossia dedita al culto e al tempio (Santo Corano: III, 35-36). Questo avvenne quando il suo consorte Emran, prima della nascita della figlia, aveva raggiunto la pace eterna. La madre consegnò quindi la neonata al tempio, dove il profeta Zaccaria se ne assunse la cura (III, 37) e dove Maria trascorse parte della vita nell’adorazione di Dio. Ogni qualvolta Zaccaria entrava da lei vi trovava pronta frutta fresca e le chiedeva: «Da dove proviene tutto questo?». Maria rispondeva: «Mi viene da Dio».
La suddetta sura di Maria, dal versetto 16 in poi narra appunto la storia di Maria, di come ella, lontano dalla famiglia, mentre era nel tempio, protetta da un velo, intenta al culto divino, vide apparire l’angelo di Dio, Gabriele, in forma umana. Maria avanti a lui si rifugiò in Dio, ma l’angelo le disse: «Io sono stato inviato dal tuo Creatore affinché ti doni un puro figlio». Maria con stupore disse: «Com’è possibile se mai ho avuto rapporti con un uomo e mai sono stata donna corrotta?». L’angelo rispose: «È volontà certa di Dio, ché per Lui è facile far nascere senza il concorso di un padre tale figlio che sia segno divino e fonte di clemenza per l’umanità» (Santo Corano: XIX, 16-21).
Maria concepì Gesù Cristo (che la pace sia con lui) e al momento del parto si recò in luogo lontano. …La sua gente la vide mentre teneva in braccio il neonato e con stupore e protesta quelli le si rivolsero dicendo che suo padre non era un uomo malvagio né la madre una peccatrice. Ed ella indicò loro il neonato ed essi dissero: “Come può mai parlare un neonato?”. Il neonato (Gesù) parlò e disse: “Io sono il Servo di Dio, che mi ha dato il Libro e fatto Profeta e reso fonte di benedizione ovunque io sia e mi ha prescritto la Preghiera nel rapporto con Dio e l’Elemosina al servizio del popolo di Dio e amorevolezza verso mia madre. Sia pace su di me il giorno in cui nacqui, il giorno in cui muoio e il giorno in cui verrò risuscitato a vita”» (XIX, 22-33). …

Desidero infine esporre alcune considerazioni sulla visione coranica di Gesù Cristo (che la pace sia con lui) come appare nella sura di Emran (III, 45-46), nella suddetta sura di Maria (XIX, 19-34), nella sura delle Donne (IV, 156-159) e in altre ancora. Egli, annoverandosi tra i maggiori profeti, ha recato una Legge religiosa (Shari’at) e un Libro sacro, il Vangelo. La dignità di profeta fu da lui raggiunta già dall’infanzia; compì numerosi miracoli, quali ridare la vista a un cieco dalla nascita, risuscitare i morti, col permesso di Dio. Gli appellativi che ricorrono nel Corano sono, tra gli altri, Parola di Dio, Spirito di Dio, Testimonio nel Dì del Giudizio, Vicino alla Corte di Dio, Prescelto, Benefattore, Esistenza Benedetta.
Nella sura dei Ranghi Serrati (LXI, 6) Gesù, figlio di Maria, annuncia la venuta del Profeta Mohammad (da lui appellato Ahmad, ossia “Lodato”) con queste parole: «O figli di Israele! Io sono il Messaggero di Dio a voi inviato, a conferma della Torat, che fu data prima di me, e ad annunciare la lieta novella di un messaggero dopo di me il cui nome è Ahmad».

Secondo il Corano, alcuni oppressori e individui malvagi tra i Bani Esrail, che vedevano minacciati i propri interessi dal movimento cristiano, avevano tramato l’uccisione di Gesù, ma in realtà non riuscirono nel loro intento in quanto credettero per errore nella sua morte, giacché un altro prese il suo posto mentre Gesù per potenza divina fu innalzato al quarto cielo dove vive in eterno (Santo Corano: V, 157). Egli alla fine del mondo, nel tempo della sollevazione dell’imam Mahdi (che Dio ne affretti la venuta), riapparirà ed essi, assieme, condurranno il mondo a giustizia e pace perfette e l’umanità verso la piena dignità e una vita virtuosa. …
Nei nostri testi religiosi in cui vengono riportati detti del Profeta e degli imam immacolati sono citati anche numerosi racconti tramandati (ahadis) riguardo a Gesù, suoi pronunciamenti e indicazioni di comportamento a uso e vantaggio morale dei musulmani. Tra essi ricordiamo: «Coloro che agiscono gli uni con gli altri con gentilezza, il giorno del giudizio verranno perdonati da Dio; coloro che operano per riformare gli uomini, nel giorno del giudizio saranno vicino a Dio; …

di Ali Akbar Naseri (ambasciatore dell’iran presso la santa sede 2009-2013)

(testo integrale dell’intervento www.30giorni.it/articoli_id_21960_l1.htm)

e per maggiori e più dettagliate informazioni sulla figura di maria presso i musulmani(www.centrostudifrancescani.it/site/2011/06/maria-nel-corano/ )

 

 

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disastro ambientale in brasile…

Brasile, il fango tossico raggiunge l’oceano

In seguito al cedimento di due dighe, nel sudest del Brasile, il fango tossico è arrivato nell’Atlantico e potrebbe volerci un secolo per essere riassorbito.

“Fukushima brasiliana”, così è stata battezzata la tragedia che ha colpito il Brasile lo scorso 5 novembre in seguito al cedimento di due dighe nel sudest del paese. Il nome rende l’idea della gravità del disastro sociale e ambientale la cui vera portata non è ancora chiara.

Il crollo delle dighe di proprietà della società mineraria Samarco, costruite per contenere le acque reflue, ha causato undici morti e dodici dispersi ed è il peggior disastro ambientale nella storia del Brasile, tra i più gravi mai avvenuti al mondo.

La muraglia di fango che ha investito il villaggio di Bento Rodrigues conteneva infatti sostanze altamente tossiche come mercurio, arsenico, piombo e altri metalli pesanti. Come temuto dai biologi, la marea velenosa costituita da 62 milioni di metri cubi di fanghi tossici, ha prima devastato il bacino del Rio Doce e dei suoi affluenti nel Minas Gerais e ora si appresta ad avvelenare il mare di Espirito Santo.

Secondo Marcos Freitas, coordinatore esecutivo dell’Instituto virtual internacional de mudanças globais (Ivig), la tragedia è stata causata dall’incuria della Samarco colpevole di gravi inadempienze in termini di manutenzione e sicurezza, ed è la più grave mai provocata da una compagnia mineraria. La quantità di fanghi tossici dispersi sarebbe infatti di due volte e mezza maggiore del secondo peggior incidente del genere, avvenuto il 4 agosto 2014 nella miniera canadese di Mount Polley, nel British Columbia.

Nonostante l’immediato allarme nulla è stato fatto per impedire che l’onda tossica arrivasse sulle coste brasiliane dell’ceano Atlantico, in una delle regioni con maggior biodiversità del Brasile. “L’arrivo del fango tossico nell’oceano può avere un impatto ambientale equivalente alla contaminazione di una foresta tropicale delle dimensione del Pantanal brasiliano”, ha dichiarato il biologo André Ruschi, direttore della Estação Biologia Marinha Augusto Ruschi di Aracruz, Santa Cruz, nello Espirito Santo.

Ruschi ritiene che il danno ambientale provocato da questo tsunami di fango potrebbe impiegare almeno cento anni prima di essere riassorbito completamente. “Un disastro di proporzioni mondiali con conseguenze difficili da immaginare a causa del quale potremmo pagare un prezzo enorme”.

Tra le principali vittime del disastro ci sono gli indiani Krenak, popolo indigeno che vive sulle rive del fiume contaminato e ora deve fare affidamento sulle forniture di acqua potabile e cibo. “Il fiume era tutto per noi, non ci forniva solo acqua e pesce, era per noi una fonte di cultura”, ha detto il capo tribù Leomir Cecilio de Souza. “Il fiume ha mantenuto la nostra gente fin dai tempi degli antenati, era sacro. Ma ora è morto”.

La marea tossica, correndo veloce verso il mare, ha lasciato dietro di sé un paesaggio spettrale, fatto di animali morti, alberi sradicati e uno spesso strato di fango solidificato. Finora il governo brasiliano ha inflitto alla Samarco, di proprietà dei giganti del settore Vale e Bhp Billiton, due multe: una di circa 60 milioni di dollari e l’altra di 250 milioni. Gli esperti stimano tuttavia che i danni all’ecosistema e alla biodiversità avranno un costo di diversi miliardi di dollari.

Inoltre l’azienda, che inizialmente ha più volte negato la tossicità del fango, non ha ancora fornito un elenco completo delle sostanze presenti nel fango fuoriuscito dalle dighe. La preoccupazione è ora per le altre 200 dighe simili sparse per il paese che potrebbero rappresentare un rischio.

Le associazioni umanitarie e ambientaliste chiedono un inasprimento delle normative e denunciano la stretta relazione tra i politici e le compagnie minerarie che lo scorso anno hanno speso oltre sette milioni di dollari in campagne politiche e pubblicitarie.

FONTE: http://www.lifegate.it/persone/news/blue-society-progetto-per-una-convivenza-sostenibile-tra-uomini-e-oceani

 

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la democrazia ad amburgo…

ansa – Amburgo si ritira dalla corsa ad ospitare le Olimpiadi del 2024, appuntamento per il quale restano adesso in corsa solo 4 città: Roma, Parigi, Budapest e Los Angeles. Il referendum a cui sono stati chiamati oggi i cittadini della città tedesca (1,5 milioni gli aventi diritto) ha infatti bocciato la candidatura per ospitare i Giochi con il 51,7% di No. “Questa è una decisione che non volevamo però è chiara” ha commentato a caldo il sindaco della città Olaf Scholz (Spd). Per la Germania si tratta del secondo tentativo olimpico andato a vuoto negli ultimi due anni: nel 2013, infatti, un analogo referendum per la candidatura di Monaco per ospitare i Giochi invernali del 2022 aveva visto la contrarietà della popolazione. L’ufficializzazione al ritiro dalla corsa olimpica è arrivato al termine di un serrato testa a testa, ma dopo l’iniziale euforia al progetto olimpico (un sondaggio della ZDF ipotizzava un 56% di cittadini favorevoli), negli ultimi giorni si erano andate intensificando le voci discordi ad ospitare un evento che avrebbe comportato un esborso di quasi 7 miliardi e mezzo di euro, “soldi che possono essere spesi meglio” è stato il leit motiv dei sostenitori della campagna del ‘No’. “C’è stato un cambiamento nel sentiment della popolazione – ha osservato Florian Kasiske del comitato del ‘No a Olimpia’ – la gente ha capito che ci sono cose e progetti che hanno ben altra priorità”. “Una giornata cruciale si sta concludendo. Il 48,3 per cento di ‘sì’ non sono sufficienti ad Amburgo per continuare la corsa alle Olimpiadi 2024”, è stato l’amaro tweet del comitato promotore di Amburgo 2024 postato al termine del referendum che ha fatto alzare la bandiera bianca alla città sul fiume Elba. La corsa olimpica si concluderà a Lima, in Perù, nel settembre del 2017 dove, in occasione della 130/a Sessione del Cio sarà votata la città vincitrice. Nella scelta non influirà la turnazione informale tra continenti. “Non credo che svolga un ruolo importante – ha sottolineato di recente il presidente del Cio, Thomas Bach -. Adesso abbiamo tre Giochi di fila in Asia (Pyeongchang 2018, Tokyo 2020 e Pechino 2022, ndr). Questo dimostra che la rotazione informale, che abbiamo visto in passato, sta perdendo importanza”.

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posto questa notizia senza alcun intento polemico verso alcuno (essendo tra le altre un amante dei giochi olimpici che possono anche, a volte e quando ben gestite e pensate, essere davvero volano di quelle grandi trasformazioni urbanistiche virtuose che cambiano in meglio una città ed un paese), ma solo per sottolineare che in casi simili la parola finale su queste proposte faraoniche, che vengono in genere da comitati costituiti ad hoc da gente per così dire “particolare” (ricorderete che da noi è ormai usuale vedere un luca cordero di montezemolo o gente come lui, gente che non ha mai lavorato un giorno per intenderci, far parte di questi comitati) e solo per muovere affari speculativi colossali con la scusa dei giochi, spetterebbe sempre e soltanto agli abitanti di una città o di una comunità…questa la democrazia e così questo ha detto la democrazia ad amburgo…niente giochi, si può fare altro…

bene quindi che la politica e gli organizzatori abbiano fatto subito un passo indietro al conclamarsi del volere degli abitanti di amburgo, ma ancor più bene che prioritariamente si sia deciso di dare voce alla gente con l’unico strumento in grado di misurare in tempo reale la volontà popolare…

cosa questa che forse sarebbe il caso si facesse anche da noi, magari proprio per la proposta delle olimpiadi a roma nel 2024, che si intersecano giocoforza non solo con l’attuale giubileo straordinario, ma anche con il giubileo ordinario del 2025…

ma forse e meglio sarebbe ascoltare la gente anche per proposte “particolari”, come quell’assurdo e sciocco progetto del ponte sullo stretto di messina, che viene ritirato fuori quando se ne era persa quasi la memoria…facciamo decidere anche agli abitanti di reggio calabria e messina, previa quella informazione corretta che pur dovrebbe essere compito anche di chi lo vorrebbe realizzare, se intendono ospitare un’opera immensa, soprattutto in termini di inutilità conclamata?…

 

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ricordare sempre…#‎gattopardi…

30/11/2015

Tra i rinviati a giudizio per rimborsopoli, già definiti dal procuratore della corte dei conti lucano “accattoni di denaro pubblico, privi persino della dignità criminale dei tangentisti di mani pulite”, risultano un presidente ed un assessore dell’attuale giunta regionale di basilicata
‪#‎gattopardi

miko somma

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