la bad bank…ovvero, giudicate un po’ voi…

la proposta del governo per “aiutare” il sistema bancario italiano (e segnatamente le banche ad oggi maggiormente in difficoltà nella gestione del proprio portafoglio titoli) sembra ormai quella di voler andare verso una cosiddetta “bad bank”, ovvero un istituto finanziario creato ad hoc che si assumerebbe il carico dei crediti anomali, tossici e difficilmente esigibili del sistema bancario italiano, ad oggi quantificabili in oltre 300 miliardi di euro, allo scopo di smaltire portafogli titoli che pesano sui bilanci delle stesse banche, ponendole in un grosso rischio di insolvenza, rispetto alle nuove regole previste dalla u.e. per il sistema finanziario europeo che si occupa del risparmio, il cosiddetto bail in, letteralmente “cauzione interna”…

raccontiamo allora brevemente che cosa è il bail in…nucleo della normativa sul risparmio in vigore dal 1° gennaio, recita che per il salvataggio di una banca a pagare saranno gli azionisti della banca stessa, senza ì aiuti esterni di altre società o  dello stato, situazione questa che prefigura il bail out, ovvero la cauzione esterna…obiettivo della direttiva brrd (bank recovery and resolution directive) è di evitare enormi salassi pubblici come nel caso dell’abn amro e di alcuni istituti tedeschi travolti dalla crisi dei mutui subprime e rimasti in vita grazie a pesanti iniezioni di denaro pubblico…sulle procedure vigileranno bce ed all’interno, bankitalia e consob… 

ma torniamo alla bad bank…con lo strumento bad bank pensato dal governo le banche cederebbero una parte del proprio portafoglio titoli, quello di difficile gestione, ad un nuovo veicolo finanziario che così, se da un lato aiuterebbe gli istituti bancari a depurarsi dalle perdite derivanti da questi crediti difficilmente esigibili, prendendoli in consegna e provando a gestirli nel recupero crediti, così godendo di eventuali rendimenti degli stessi potenzialmente più alti nel rischio di esazione, dall’altro però pone lo stesso istituto creato ad hoc di fronte alla evidenza che una gran parte di questi titoli non avranno mai alcun incasso…

ciò evidentemente creerà delle perdite al momento ancora non del tutto quantificabili, ma pare abbastanza ovvio che qualcuno poi dovrà pagare le spese derivanti da queste perdite, e pare così altrettanto ed abbastanza ovvio che ad assumersi il carico sarà poi lo stato, cioè la collettività, deresponsabilizzando il sistema bancario dalle dissennate gestioni fin qui operate e caricando il bilancio pubblico di spese imprevedibili che allo stato attuale nessun eventuale fondo inter-bancario su cui avere rivalsa sembra poter contenere…

e chiaramente l’esborso finanziario dello stato occorrente alla creazione ed all’assorbimento, gestione e perdita del montante dei titoli, non solo è una perdita in se stessa, ma ad ogni evidenza appare, così come i dubbi europei sembrano porre a riguardo, un vero e proprio “aiuto di stato” a favore del sistema bancario italiano, cosa questa che, piaccia o meno la direttiva, pone l’italia a rischio infrazione…

in sostanza si tratta di una situazione che rispecchierebbe, ma in misura molto maggiore, quanto già posto in essere per salvare le famose 4 banche commissariate e tristemente note, ovvero banca etruria, carichieti, carife e banca marche, salvate dall’intervento del fondo interbancario e dal prestito concesso da banche più grandi, per una manovra totale di 4 miliardi di euro…ma se in questo caso l’oggetto del contendere con l’europa sarebbero quei 4 miliardi più gli spiccioli di quei 100 milioni come elemosina per i risparmiatori truffati, provate ad immaginare una situazione che coinvolge buona parte degli istituti di credito e che assommerebbe appunto ad oltre 300 miliardi (cifra che viene fuori dalla somma dei titoli tossici e dai crediti inesigibili o difficilmente esigibili dell’intero sistema)…

una cosa enorme che evidentemente nessun fondo interbancario sarebbe in grado di garantire a meno di non cedere una buona parte del sistema bancario italiano a cordate di istituti esteri…ma qui prenderemmo una deriva complottista che non ci interessa seguire…

da chiarire è che non tutte le banche cederebbero il proprio portafogli titoli a rischio, non certo quelle più solide ed in grado di riassorbirlo internamente, ed allora tentare di ricavare una cifra approssimativa del montante titoli che passerebbe alla bad bank è operazione che non può prescindere da una analisi  di alcuni indicatori di rischio ovvero quelli che si ricavano dal common equity tier 1 (cet1), un indicatore che rapporta il patrimonio netto della banca (capitale sociale più riserve) ai rischi assunti, sia come crediti che come portafoglio titoli detenuto, misurando quindi il totale delle attività rispetto al rischio…

le norme prevedono un minimo di cet1 ratio dell’8%, che equivale ad un investimento che la banca non può effettuare (finanziamenti a vario titolo ed investimenti su titoli) quando la somma investita sia superiore a 12,5 volte il proprio capitale, rilevandosi così che maggiore è la solidità dell’istituto nel rapporto, maggiore la sua potenziale capacità di gestire anche scenari negativi di crisi…facciamo un esempio…se una banca ha un patrimonio di 10 miliardi tra capitale e riserve. l’investimento non dovrebbe superare i 125 miliardi…più in generale un livello sotto il 9% viene considerato insufficiente e quindi passibile di rischio, sotto l’8% il rischio è rilevante…

così, dando una occhiata a questa tabella, già edita dal fattoquotidiano.it, il rischio appare evidente e le cifre ricavabili dall’analisi del portafogli titoli pericolosi, quando non sia nascosto nei bilanci e qui siamo ad un reato abbastanza plausibile nell’esperienza, delle banche italiane con il parametro cet1 più basso…ovvero…

indice cet1

Banca Popolare di Vicenza 6,80

Veneto Banca 7,12

Banca Sella 11,13

Banca Popolare di Sondrio 10,14

Unicredit Banca 10,53

Gruppo Banco Desio 10,60

Mediobanca 11,00

Banca Popolare di Milano 11,35

Credito Valtellinese 11,40

Banca Popolare dell’Emilia Romagna 11,50

Deutsche Bank 11,50

Monte Dei Paschi di Siena 11,70

Credem 11,77

Banca Carige 12,20

Gruppo Bancario Banco Popolare 12,30

Che Banca! 12,45

Ubi Banca Popolare Commercio e Industria 12,90

Intesa San Paolo 12,40

Banca Generali 13,40

Banca Ifigest 14,625

Gruppo Banca Ifis 15,34

Unipol 17,60

Banca Mediolanum 18,50

Fineco 20,79

beh, giudicate un po’ voi quanto grande sarebbe questa bad bank se dovesse contenere anche solo una parte dei titoli a rischio di alcune di queste banche…e qualche volta temo proprio che bruxelles tenti di salvarci da noi stessi!!!

miko somma

 

 

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non deprimiamoci…

19/01/2016

secondo bruxelles, a roma non ci sono interlocutori…secondo me a roma ci sono pagliacci che “giocano” pericolosamente sul deficit per operazioni strettamente elettoralistiche…

a potenza ed in basilicata… – beh, lasciamo stare o ci deprimiamo!!!

miko somma

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condoglianze per il piccolo michel, vittima lucana del fanatismo…

vorrei brevemente e senza alcuna enfasi, ma con tanta tristezza, tanta tristezza, fare le mie personali d più sentite condoglianze a gaetano santomenna, originario di bella (pz), ma residente da tanti anni prima in francia, poi trasferitosi ad ouagadougou nel burkina faso, dove gestiva aveva un piccolo ristorante, il cafe’ cappuccino, colpito negli attentati a matrice islamista che hanno seminato morte in un piccolo paese africano che era una sorta di simbolo di convivenza pacifica tra culture differenti, per la perdita della sua famiglia in questo vile attentato…

nell’attentato oltra alla moglie ucraina victoria, alla sorella ed alla madre di questa, ha perso la vita anche il piccolo michel di soli 9 anni, rimasto forse soffocato dai gas delle esplosioni…

Il piccolo Michel Santomenna in una foto col padre tratta dal profilo facebook di Gaetano Santomenna © ANSA

e così per quanto nulla possa lenire il dolore di questo nostro corregionale, gli sono personalmente vicino per la gravissima perdita, come sono vicino alle vittime di questo ennesimo odioso atto di vigliaccheria da parte di fanatici che infangano l’islam, distruggendo vite incolpevoli e seminando un terrore che deve trovare la massima esecrazione da parte di tutti e la massima determinazione nel distruggerlo ed eradicarlo definitivamente…

non so se il piccolo michel abbia recentemente visitato la nostra terra, la terra a cui lo legava comunque l’essere figlio di un lucano, ma mi piace pensare che l’avesse fatto e che ne fosse rimasto tanto entusiasta da sentirla casa sua e pensare con gioia alla sua prossima visita, visita che purtroppo non potrà fare…

chiedo all’amministrazione comunale di bella, che so essere sempre molto sensibile ed attenta, di dedicare al piccolo michel santomenna una strada, un giardino o possibilmente un qualsiasi luogo che possa ricordare il diritto dei bambini, di tutti i bambini, di poter crescere giocando ed imparando senza altra preoccupazione che diventare grande e prendere il proprio posto nel mondo

ciao piccolo michel…

miko somma

 

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occorre convincere…

18/01/2016

per convincere gli altri della bontà delle nostre idee non serve recitare una identità supposta superiore o stigmatizzare l’ignoranza altrui quando non ci comprendono, occorre convincerli che è giusto, che si può fare, che è il momento adatto…e questo richiede sempre tanta fatica che non tutti sono disponibili a mettere a disposizione di quelle idee…

miko somma

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de adoptione alieni…

vorrei focalizzare l’attenzione sulle polemiche che in questi giorni vertono sul testo del disegno di legge cirinnà, dal nome della relatrice in commissione del testo stesso che, come saprete, regola o tenta di regolare le cosiddette “unioni civili”, materia che finora tra rinvii e mancata volontà di affrontare il tema è rimasta a dormire nei cassetti dove riposano altre proposte che definivano la stessa questione con nomi diversi ed a partire dal 1988 (ricorderete i dico ed i pacs, tanto per rimanere ai nostri tempi)…e questo nonostante una osservazione europea del 1994 che invitava i paesi membri a regolare la materia, materia verso cui solo l’italia è rimasta sprovvista di normazione…

quando parliamo di unioni civili è naturale che tali unioni (che, giova ricordare, non riguardano soltanto coppie dello stesso sesso) scatenino polemiche feroci proprio invece in rapporto alle unioni omosessuali che si vogliono regolarizzare e che statisticamente incidono per percentuali minime, polemiche molto spesso strumentali, direi  ideologiche, a volte identitarie, quasi mai fondate sul vero punto in questione, i diritti reali e concreti di alcuni cittadini, una frazione certo minoritaria della popolazione del paese, ma che proprio in quanto cittadini di questo paese ha invece un sicuro “diritto ai diritti“…

diritto al diritto naturalmente in virtù del disposto della nostra costituzione ai seguenti articoli… 

  • art. 2. “La Repubblica riconosce e garantisce i diritti inviolabili dell’uomo, sia come singolo, sia nelle formazioni sociali ove si svolge la sua personalita’, e richiede l’adempimento dei doveri inderogabili di solidarieta` politica, economica e sociale.”
  • art. 3Tutti i cittadini hanno pari dignita` sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali. – E’ compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la liberta` e l’eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l’effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all’organizzazione politica, economica e sociale del Paese”
  • art. 29 La Repubblica riconosce i diritti della famiglia come societa` naturale fondata sul matrimonio. Il matrimonio e` ordinato sull’eguaglianza morale e giuridica dei coniugi, con i limiti stabiliti dalla legge a garanzia dell’unita` familiare”
  • art. 30E` dovere e diritto dei genitori mantenere, istruire ed educare i figli, anche se nati fuori del matrimonio. Nei casi di incapacita` dei genitori, la legge provvede a che siano assolti i loro compiti. La legge assicura ai figli nati fuori del matrimonio ogni tutela giuridica e sociale, compatibile con i diritti dei membri della famiglia legittima. La legge detta le norme e i limiti per la ricerca della paternita`.”…

ma non è mia intenzione fare un trattato di scienza costituzionale, pur facendo notare che oltre il testo per così dire universalistico degli articoli 2 e 3, che quindi annovera nel campo dei diritti anche quello di chi vive condizioni di scelta sessuale ed affettiva diversa dalla eterosessuale, anche il testo dell’art. 29, pur parlando di società naturale non specifica in alcun modo che tale società debba intendersi come di un marito e di una moglie, piuttosto lasciando invece intendere che la parola società naturale vada piuttosto accorpata nel suo senso alla parola matrimonio per come viene intesa nella nostra cultura europea, ovvero l’unione legale tra due persone consenzienti e di pari dignità e non invece più persone o con condizioni di subordinazione o parasubordinazione dell’una rispetto all’altra, come invece e purtroppo di altre culture…

ma ovviamente il campo dell’interpretazione è vasto e richiederebbe maggiori e migliori trattazioni di quanto qui vogliamo fare, però rimane evidente un concetto, quello del diniego che alcune forze politiche e sociali tentano ancora una volta di mettere in campo, nell’evidenza o di voler annacquare un testo fino a renderlo non normante o più semplicemente rinviare ancora una volta sine die un argomento che non si ha voglia di affrontare, una mutata percezione sociale rispetto ai rapporti omo-affettivi che testardamente alcune frange più retrive o interessate ad essere tali della nostra società tentano di negare…

ed il punto è proprio questo e va molto oltre il campo dell’interpretazione del diritto, riguardando forme culturali resistenti a cambiamenti ormai irreversibili del costume e del sentire che usano argomenti deteriori e fuori da ogni logica di dibattito sia rispetto al vero tema, il diritto ad una felicità che prescinde dalle scelte omo-affettive e che poggia su alcuni diritti concreti e validi per tutti, sia rispetto, e qui la strumentalità appare in tutta la sua evidenza, rispetto al tema agitato da tanti a mo’ di bandiera, quello delle adozioni dei figli del convivente…cosa mai ha questo testo di legge, pur migliorabile come ogni testo di legge, che lede in qualche modo la loro visione della società ed il loro diritto a non essere d’accordo?…

il problema della mancata accettazione di questo dettato di legge, più che nelle fattispecie regolate, pare essere invece un problema al meglio etico-ideologico, forse moralista, probabilmente culturale, un problema che non vive affatto tanto nella società attuale, quella che si incontra nelle strade e che  pare nel suo complesso accettare con un certo grado di serenità (e non dico di semplicità) che possano esistere famiglie omo-affettive che necessitano di diritti, che possano esistere figli che necessitano di diritti, che possano esistere diritti che necessitano di persone reali per essere esercitati sulla scorta del semplice fatto che esiste un rapporto affettivo tra due persone e tra queste ed i loro rispettivi figli e che questo rapporto affettivo necessita della concretezza di alcuni diritti, e non certo una perversione che si tenta di imporre al resto del mondo che appare essere l’unica visione che agita i professionisti di una certa morale…

ma qui non si dovrebbe affatto parlare di morale, che è un fatto personale che dovrebbe rimanere avulso da una visione laica delle istituzioni che si farebbe bene a “ficcarsi in testa”, quanto di diritto, che se non impedisce per motivazioni ovvie che due persone dello stesso sesso possano amarsi, dovrebbe anche poter regolare gli effetti di quell’amore, tanto tra i conviventi, di cui nella legge si riconosce lo status di coniugi, tanto verso i minori figli di relazioni precedenti ed ovviamente eterosessuali che necessitano di tutele legali, quali il diritto ad ereditare, il diritto alla cura legata alla patria potestà e via discorrendo una serie molto concreta di fattispecie che se la legge attualmente riconosce sia ai figli di coppie legali, sia ai figli di coppie nate fuori dal matrimonio, non si comprende come e perché debba lasciare fuori dalla tutela una parte di minori, rei per costoro di essere figli di una relazione che ai loro occhi continua ad apparire scandalosa, non “normale” e/o non meritevole di tutela perché al di fuori di un concetto “etico” di normalità dell’amore…

ovviamente i contrari alla legge, pur con tutto il diritto ad esserlo, dovrebbero però darsi pena di informare meglio l’uditorio al quale si rivolgono, perché se è vero (e voglio darlo per scontato che sia vero, pur invece non essendo affatto scontato) che sono favorevoli al riconoscimento del diritto al matrimonio omo-affettivo e tentano di comunicarlo con un certo affanno sui media, non altrettanto limpidamente informano per ciò che riguarda la controversia sul diritto all’adozione di uno dei due coniugi dello stesso sesso verso il figlio dell’altro, la stepchild adoption (brutto termine che avrei preferito tradotto in un più semplice adozione del figlio del convivente)…

l’adozione di un bambino che non ha altra patria potestà che non quella omogenitoriale, per morte del precedente coniuge di costui o per sua inesistenza fattuale o per indegnità di questi comunque stabilita dalla legge e statuita da un tribunale, non avendosi invece alcun diritto all’adozione per il figlio di genitori separati, figlio che in quanto tale conserva pienamente un suo altro genitore evidentemente separato, ma che esercita la patria potestà sul minore, non potendo questi a motivo di ciò essere in ogni modo adottato da altri

stiamo parlando dell’articolo 5 del disegno di legge in questione che illustro subito per chiarezza espositiva…

in soldoni il controverso art. 5 del disegno di legge cirinnà, che modifica l’art. 44 della legge  4 maggio 1983, n. 184, che regola le adozioni in italia, dichiara testualmente…

Art. 5. (Modifiche alla legge 4 maggio 1983, n. 184)

1. All’articolo 44, comma 1, lettera b), della legge 4 maggio 1983, n. 184, dopo la parola: «coniuge» sono inserite le seguenti: «o dalla parte dell’unione civile tra persone dello stesso sesso» e dopo le parole: «e dell’altro coniuge» sono aggiunte le seguenti: «o dell’altra parte dell’unione civile tra persone dello stesso sesso».

quindi interviene sul testo modificato dell’art 44 della legge 184/83 con i seguenti effetti normativi che evidenzio in grassetto… 

44. 1. I minori possono essere adottati anche quando non ricorrono le condizioni di cui al comma 1 dell’articolo 7:
a) da persone unite al minore da vincolo di parentela fino al sesto grado o da preesistente rapporto stabile e duraturo, quando il minore sia orfano di padre e di madre;
b) dal coniuge o dalla parte dell’unione civile tra persone dello stesso sesso nel caso in cui il minore sia figlio anche adottivo dell’altro coniuge o dell’altra parte dell’unione civile tra persone dello stesso sesso ;
c) quando il minore si trovi nelle condizioni indicate dall’articolo 3, comma 1, della legge 5 febbraio 1992, n. 104, e sia orfano di padre e di madre;
d) quando vi sia la constatata impossibilità di affidamento preadottivo.
2. L’adozione, nei casi indicati nel comma 1, è consentita anche in presenza di figli legittimi.
3. Nei casi di cui alle lettere a), c), e d) del comma 1 l’adozione è consentita, oltre che ai coniugi, anche a chi non è coniugato. Se l’adottante è persona coniugata e non separata, l’adozione può essere tuttavia disposta solo a seguito di richiesta da parte di entrambi i coniugi.
4. Nei casi di cui alle lettere a) e d) del comma 1 l’età dell’adottante deve superare di almeno diciotto anni quella di coloro che egli intende adottare (*).
(*) Articolo così sostituito dall’art. 25, L. 28 marzo 2001, n. 149. In precedenza, la Corte costituzionale, con sentenza 31 gennaio-2 febbraio 1990, n. 44 (Gazz. Uff. 7 febbraio 1990, n. 6 – Serie speciale), aveva dichiarato l’illegittimità dell’art. 44, quinto comma, nella parte in cui, limitatamente al disposto della lettera b) del primo comma, non consentiva al giudice competente di ridurre, in presenza di validi motivi per la realizzazione dell’unità familiare, l’intervallo di età a diciotto anni.

e questi effetti di modifica legislativa autorizzano forse qualcuno a dire che si sta dando possibilità di strappare figli a qualcuno, come invece di sottobanco si sta tentando di far passare in quella parte di popolazione italiana che ancora non riesce a digerire che possano esserci persone dello stresso sesso che si amano e che vogliono educare e crescere i figli che ciascuno ha o uno dei due già ha, come due genitori, ciò non implicando in alcun modo “esempi di scelta sessuale” a bambini che un qualsiasi genitore sa di dover assecondare invece nelle scelte che via via questi maturano naturalmente?…

ovviamente non autorizzano alcuno, non stando affatto in piedi il loro argomento che un bambino abbia diritto ad un padre ed una madre perché nei casi specifici che si tenta di regolare con la norma quel bambino ha un solo genitore, esattamente come non autorizzano alcuno a tentare di dimostrare che in questo modo si invitano le coppie omo-affettive a recarsi all’estero, in qualche paese che lo consente, e procedere alla maternità in surroga (utero in affitto, per intenderci, pratica del tutto vietata in italia), perché semmai il discorso da farsi non è in relazione al dettato dell’art. 5, quanto ai divieti della legge 40 e nello specifico all’art 12. comma I. (Divieti generali e sanzioni). “1. Chiunque a qualsiasi titolo utilizza a fini procreativi gameti di soggetti estranei alla coppia richiedente, in violazione di quanto previsto dall’articolo 4, comma 3, è punito con la sanzione amministrativa pecuniaria da 300.000 a 600.000 euro.”, e dove appare del tutto logico che tale pratica è nel caso di una coppia lesbica del tutto impossibile visto quanto all’art. 4 comma 3 della stessa legge che recita ” È vietato il ricorso a tecniche di procreazione medicalmente assistita di tipo eterologo” (ed ovviamente non cito neppure il caso di una coppia di maschi omosessuali)…

argomento quindi insussistente rispetto al dettato legislativo di cui si tratta e così argomento strumentale perché del tutto fuori logica rispetto alla materia adozioni che invece implica l’esistenza in vita di qualcuno perché possa essere adottato. dovendosi semmai “correggere” quelle leggi che presentano maglie troppo larghe sul tema…

ma il tema certo esiste e forse un migliore dettato dell’art. 5 potrebbe chiudere le porte a chi dovesse essere tentato dalla pratica dell’utero in affitto da compiersi all’estero per poi ritornare in italia e procedere all’adozione ex art. 5…

qui ovviamente lasciatemi spendere due parole controverse…ma davvero così forte può essere il desiderio di avere un proprio figlio, vista l’estrema difficoltà, i costi, le delusioni e le fatiche che ciò comporta con la fecondazione assistita, rispetto alla relativa facilità (di fatto poi è non così semplice) di adottare uno dei tantissimi bambini bisognosi di una famiglia ed in stato di adottabilità?…c’è ovviamente un discorso culturale che occorrerebbe farsi e che interessa tutti, eterosessuali e non, e riguarda l’estensione dei nostri desideri anche lì dove la natura pone dei vincoli da potersi superare solo con l’artifizio tecnico, ma è un discorso che ci condurrebbe troppo lontani…

l’argomento certo è politico, non solo tecnico-legislativo in senso stretto, ma su un punto la politica dovrebbe cominciare a fare un passo indietro e se volete uno enorme in avanti…

quando si parla di diritti, si parla di persone e del loro tentativo di ritagliarsi una felicità che è essa stessa un diritto che non può essere negato ad alcuno, compreso a chi compie scelte affettive e sessuali diverse da quelle di una maggioranza, e così ogni obiezione di tipo etico-politico dovrebbe tener di conto che non esistono visioni del mondo da imporre a tutti, ma esistono scelte che debbono essere consentite e verso le quali la politica dovrebbe fare un passo indietro…

e contemporaneamente a questo passo indietro la politica ha l’occasione di farne uno enorme in avanti, cominciare appunto a tarare se stessa ed i propri proclami sulle esigenze degli uomini e non solo su visioni del mondo spesso astratte alla concretezza del vivere…

consentire a chi ama, qualsiasi sia il segno di quell’amore, di contrarre un matrimonio o una unione civile è un segno di una civiltà ed una cultura che si impernia sul riconoscere che l’amore è una potente macchina che muove il mondo e la società, modificandola e plasmandola sulle esigenze che a tutti sia consentita una scelta ed una opportunità declinata anche nella concretezza di un assegno di reversibilità della pensione, di un diritto ereditario, di una scelta sulle cure mediche e via discorrendo il lungo elenco che chi straparla di famiglia naturale non può non considerare come l’estensione concreta di un sentimento, la sua materialità quotidiana, il suo riconoscimento legale…

consentire a chi ama di poter estendere quell’amore e quei diritti concreti anche ai frutti di un altro amore, ad un bambino di cui si chiede l’adozione perché in caso di morte del genitore naturale non diventi un orfano, ad un bambino che si vorrebbe erede legale del proprio patrimonio, ad un bambino a cui si estende quel complesso di doveri filiali che è la patria potestà e che testimonia di un interesse alla crescita sana ed armoniosa, non è stravolgere la natura o la società o le convinzioni religiose di alcuno…è un atto di civiltà che fa crescere un paese perché lascia crescere i propri cittadini

miko somma

 

 

 

 

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maledetta fibra telecom…

le mie scuse ai lettori per non aver scritto più nulla da giorni, ma non è dipeso dalla mia volontà, piuttosto dalle inefficienze della fibra telecom che ho sottoscritto, dovendomi già pentire una volta per le lungaggini dell’installazione (oltre un mese) ed ora per un guasto spiegato contraddittoriamente ed occorso nella sera del 5/01, guasto che, nonostante molte rassicurazioni di una sua risoluzione entro le 24 ore, rassicurazioni che si sono ripetute poi ad ogni sollecito nei giorni seguenti, solo ora è stato – speriamo definitivamente – risolto…cose che accadono, pare, ma adesso sono qui e si riprende…il tempo di far mente locale perché gli argomenti di cui trattare sono davvero tanti…

miko somma

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liberarsi del giullare…

04/01/2016

alla luce di quasi due anni di un governo eticamente illegittimo che non ha prodotto che qualche 0,% spinto dalla congiuntura economica internazionale, ma, suo vero scopo, ha destrutturato ogni fondamento democratico delle istituzioni, spingendo il paese nella deriva leaderistica più peronista e cialtrona (perché tali sono gli effetti che producono i clown), considero ormai essenziale per il paese liberarsi di renzi e delle sue esternazioni da giullare…

occorre un progetto serio e non chi racconta favole cantate per allocchi

miko somma

 

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#‎crudoocottogranbiscotto

03/01/2016

I dati eurostat dicono che il paese non regge affatto il passo con gli altri paesi europei, però al ministero gongolano (o meglio fanno finta) perchè aumenta l’indice di fiducia delle famiglie…poi comunque non spendono e quell’inutile indice si rivela ciò che è davvero, un sondaggio che diviene auspicio…

renzi non fa ripartire l’economia, ma taglia i diritti…contenti che vi abbia preso per fondelli?…

il gufo ruota la testa di quasi 360 gradi, ergo vede meglio il mondo di quanti vedono attraverso il prosciutto….

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capodanno o solo danno?…

vi riporto questo articolo del quotidiano di oggi, dove si fanno delle considerazioni quasi neutre nella brutalità della convinzione che quel capodanno alla fine sia stato solo un danno…per le casse della regione (e qualcuno pure ha deciso) e per l’immagine di una candidatura come capitale della cultura che su ben altro doveva essere imperniata…e se qualche bestemmia a pagamento ed un minuto di anticipo alla fine, pur deprecabili, sono cose che pur ci stanno nel circo barnum della televisione spazzatura di oggi, aver ridotto matera ad un set per le idiozie banalizzanti di qualche conduttore rai e fuori rai è un errore imperdonabile che urge si faccia una profonda riflessione a cominciare proprio dai decisori di simile prassi di promozione che non premia il valore silenzio, ma il disvalore baccano…buona lettura…

IL CAPODANNO RAI
La trasferta degli sprechi: 130mila euro solo di hotel, in 300 a spese della Regione
L’ospitalità alberghiera è costata tanto alla Basilicata perché sono stati scelti, in base agli accordi, solo hotel a 3 o 4 stelle (non a 2, perché sarebbero stati rifiutati dalle organizzazioni sindacali). L’azienda pubblica intanto avvia un’indagine interna dopo il caso dell’sms con la bestemmia, ma deve difendersi anche sul fronte delle spese pazze: troupe arrivate – oltre che naturalmente da Roma – da Milano anziché dalla più vicina Napoli. E il caso finisce sul Corriere della Sera
La trasferta degli sprechi130mila euro solo di hotel. In 300 a spese della Regione
Piazza Vittorio Veneto coi 50mila del concertone di fine anno

PASSATO il momento dell’ironia (sui social ma non solo: ieri su Repubblica Antonio Dipollina ha parlato di «kaput-anno») arriva quello dell’inchiesta: i vertici Rai, nella persona del direttore generale Campo Dall’Orto, hanno avviato un’indagine interna sulla diretta tv del Capodanno da Matera. Ieri è arrivata anche la condanna senza appello del Vaticano, che dalle colonne dell’Osservatore Romano ha attaccato: «Brindisi anticipato, il finale di “Star wars” e rivelato, parolacce e addirittura una bestemmia. Tutto in diretta. Non è stato un Capodanno tranquillo quello rai».
Ma se da un lato l’azienda pubblica (ricordiamo che aver raccolto 150mila messaggi ha avuto un’incredibile ricaduta in termini di incassi) manifesta l’intenzione di fare chiarezza al suo interno, da un altro deve difendersi sul fronte degli sprechi: sul Corriere della Sera di oggi un’intera pagina alla «trasferta dei trecento» nella quale si sarebbero spesi «130mila euro solo di hotel». Nel dettagliato articolo di Paolo Conti, una delle firme di punta del quotidiano di via Solferino, si dà conto del cachet di «tecnici, maestranze e autori a spese di Regione e Rai». Le «truppe», si legge nell’articolo pubblicato anche online, sono arrivate il 13 dicembre mentre l’accordo definitivo è stato formalizzato il 15.
«Una convenzione a lunga scadenza che lega la città di Matera alla Rai per Capodanno fino alla fine dell’anno in cui sarà Capitale europea della cultura — scrive Conti —. Oltre all’assegno di 460.000 euro netti, la convenzione ha previsto anche l’ospitalità alberghiera ma non, diciamo, gastronomica. Tecnici, maestranze e redazione del programma hanno risolto pranzo e cena ricorrendo alla diaria Rai, ovvero a un compenso forfettario quotidiano prossimo ai 60 euro per colazioni, pranzi e cene. L’ospitalità alberghiera è costata alla Regione Basilicata circa 130.000 euro. Sono stati scelti, sempre in base agli accordi, solo hotel a tre o quattro stelle. Non a due, perché sarebbero stati rifiutati dalle organizzazioni sindacali, e nemmeno a cinque perché ritenuti troppo costosi». Il Corsera spiega anche che sono stati «due i tronconi di personale Rai arrivati a Matera. Uno è partito da Milano, legato alla realizzazione delle strutture tecniche. In un primo momento si era pensato a una squadra del centro di produzione di Napoli, ma poi la Rai ha optato per Milano. Dall’apparato milanese sono partiti gli appalti esterni tecnici, materialmente destinati alla costruzione del palco. Da Roma invece si è mosso l’universo editoriale di Raiuno: i conduttori, gli autori, la regia, la redazione. Matera è apparsa quasi sotto assedio per il via vai di circa venti mezzi pesanti tra tir e autocarri per il montaggio del grande palco su piazza Vittorio Veneto, il vero e proprio cuore della città. Un po’ di malumori tra i commercianti, che hanno temuto danni per un turismo internazionale già molto ricco in vista dell’appuntamento del 2019».
«Per la macchina organizzativa materana non è stato facile reggere l’urto delle truppe Rai. Molti pacchetti turistici erano già chiusi da tempo. Ma l’hotel Hilton è riuscito a garantire decine di stanze. Soprattutto l’hotel San Domenico, proprio a ridosso della piazza, si è mobilitato trasformando la sua sala per ricevimento in 13 camerini per gli artisti. È stata così evitata una massiccia trasferta verso gli hotel di Altamura: uno sconfinamento regionale nella vicina Puglia che avrebbe comportato una ulteriore crescita dei costi. Altro capovolgimento ha vissuto la Mediateca di Matera, che si affaccia proprio su piazza Vittorio Veneto».
Già prima dell’evento, Oscar Buonamano sull’Espresso aveva definito «discutibile la scelta della Regione Basilicata di finanziare con 585.600,00 euro (più di un miliardo di vecchie lire anche con fondi Europei) lo spettacolo televisivo di Rai Uno» e «in totale contraddizione con lo spirito del dossier di candidatura che si costruiva su un concetto di cultura e di promozione del territorio alternativo all’effimero di un evento spot televisivo, quale sembra essere lo spettacolo che verrà proposto la sera del 31 dicembre per celebrare il nuovo anno».

Domenica 03 Gennaio 2016 il quotidiano del sud basilicata

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le esecuzioni e le veline…

02/01/2016

se poi qualcuno spiegasse che uno sciita non milita in una organizzazione sunnita e precisamente salafita quale al qaeda, quelle 47 esecuzioni appaiono per ciò che sono in un paese guarda il caso sunnita…eliminazione di dissenso interno, punto…gli alleati degli usa…ma i giornalisti si sono ridotti a leggere veline?

miko somma

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un bastardo…

eccovi una foto trovata in rete di un bastardo a due zampe, la cui nazionalità mi è ignota e persino il luogo e la data di scatto della foto, ma che spero possa languire nelle sue feci e nel suo vomito per anni ed anni, tra tormenti ed indifferenza, supplicando infine qualcuno di porre fine alle sue sofferenze…

e visto che di abbattimenti di lupi (con veleno, trappole e doppiette) da noi in lucania ve ne sono ancora tanti, spesso ad opera di allevatori ignoranti e di una filiera dei rimborsi sui capi predati dalla fauna selvatica sulla quale occorrerebbe indagare meglio, non solo auguro a costoro le stesse sofferenze, ma auspico che la magistratura indaghi, scovi e punisca con severità massima i responsabili di abbattimenti di fauna protetta, ma auspico che finalmente, come chiedo da anni ai consiglieri regionali, troppo spesso impegnati in cavolate di filiera, una legge regionale che rafforzi la tutela di questi animali unici, bellissimi e soprattutto di una utilità enorme non solo come preservazione della bio-diversità, ma anche in tema di contenimento della popolazione di specie dannose come i cinghiali…allora, consiglieri regionali, vogliamo farla una legge regionale ad hoc per aiutare questi fantastici ed innocui animali dal valore naturalistico immenso a sopravvivere all’invadenza dell’uomo e delle sue attività o sono più importanti i voti della filiera?…

o preferite che ve la scriva io, tanto per scrivere una legge regionale ben fatta?

p.s. sono stato anche preso in giro da qualche neo-consigliere (ne farei volentieri i nomi, per ora accontentatevi di sapere che era della val d’agri) per questa mia richiesta che invece giudico importante e concludente per preservare un patrimonio unico nel suo genere di lupi autoctoni e non ripopolati

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buon 2016 solo ai liberi…

Siate liberi e non servi…ne consegue che i miei auguri sono per chi è libero e non per i troppi servi di questo tecno-medioevo…buon 2016!!!

e dunque come mai questo augurio parziale e non indirizzato urbi et orbi?…beh, essenzialmente perché pur avendo sempre avuto contezza che i servi, soprattutto quelli sciocchi, sono la categoria più pericolosa, persino più pericolosa dei loro padroni (in quanto a volte sono più lealisti dello stesso re), è durante quest’anno trascorso che ho potuto, mio malgrado, apprezzare il loro operato…

un anno in cui persino un personaggio che mi è odioso come matteo renzi, un bullo tardo-democristiano salito al potere per una congiura di palazzo orchestrata da lobbies di varia e composita natura prima ai danni di un fesso, pierluigi bersani, che tronfio, supponente e superficiale, come spesso accade ai pd, addiruttura cambia le regole delle primarie per farlo vincere con i voti delle destre accorse in soccorso del “figlio di berluskoni”, poi di un paese intero che se lo è trovato come capo del governo pur non avendolo mai votato semplicemente perché la sua segreteria e della sua direzione ne erano improvvida ed legittimazione – bene, persino un matteo renzi mi è risultato molto meno antipatico dei suoi servi sciocchi, i renziani della prima, seconda ora, e dei suoi nuovi camerieri, quella sinistra pd che prima mugugna e fiammeggia, ma poi vota sempre a favore dei colpi di mano di costui, come sulla riforma elettorale, ma lungo sarebbe l’elenco degli atti di servaggio della gleba che in cambio di una sopravvivenza a tutti i costi nel loro ruolo costoro hanno avallato…

e così non solo non auguro il buon anno, ma un anno infelice, triste e di sconfitta, a matteo renzi&odiosa family politica (ma anche quella naturale non pare meno odiosa) ed ai suoi camerieri sciocchi, da rosato a carbone, da fiano a lotti, dalla serracchiani ad orfini ed ai suoi opportunisti giovani turchi (da me ribattezzati “giovani toscani”) ed a tutti gli opportunisti che son saltati sul carro dei vincitori per un sottosegretariato, e così via discorrendo tutto l’elenco degli “entusiasti sostenitori”, dai giornalisti subito messisi in riga a quelli in riga da sempre, dagli “imprenditori” come farinetti ai “finanzieri” come serra ed ai banchieri di famiglia, ma non auguro un buon anno anche alla sinistra pd, a cominciare da speranza (a cui avrò verto occasione di fare i miei dis-auguri di persona) per finire a gotor e tutto l’esercito di “loffi” che affolla il parlamento con una rappresentanza quasi peggiore dei 5 stelle…

e si, perche neppure a questi protonazistoidi in perenne e sciacalla campagna elettorale auguro un buon anno, al loro eticismo da discount che divide in buoni e cattivi (ed ovviamente loro auto-presupposti buoni) in nome della discutibilissima “pancia” di un cittadino anch’egli presupposto buono che poi magari fino ad ieri evadeva le imposte e magagnava negli uffici pubblici (ma è solo propaganda perché a costoro interessa il potere per il potere al grido di “levati tu che mi metto io”)…quindi un pessimo anno per grillo&casaleggio ed il loro staff, per i tribuni della plebe taverna, di battista, di maio (pur con quella faccetta buona da fuoricorso per “soccorso al paese”), per il satiro gianturco, per la barbie magagnona lezzi, per l’oscuro segretario petrocelli e per tutti i duri e puri che accantonano porzioni di stipendi in fondi per il sostegno a piccole/medie aziende, a cui pare però abbiano accesso solo poche aziende…insomma sapete bene che questa gentaglia non ha mai riscosso le mie simpatie…

ed un cattivo anno ai centristi di sinistra ed a quelli di destra, agli sceltisti civici, ai grandi autonomi, ai verdiniani (con l’aggiunta del silenzio e della preghiera, avrebbe detto il compianto paolo stoppa nel suo ruolo papale), naturalmente al sig. berluskoni ed alla sua sempre più esigua corte si dementi, ma anche allo squalo-cacca salvini…

e poi un cattivo anno ai conduttori/spacciatori dell’ansiogeno pomeriggio/sera televisivo italiano, quelli che “attenti, si ammazza chiunque, nel gruppo ed i prossimo potresti essere tu”, alle veline scosciate, ai programmisti del “rincoglionirsi è meglio”, agli opinionisti un tanto a parola, agli “intellettuali” al soldo del soldo della convenienza – eh si, virgolettiamo, a chi insegna cucina, bellezza o moda ad un pubblico tele-dipendente già morente nell’intelletto per troppi anni di indigestione di spazzatura, ma di cui s’è decisa evidentemente la “soluzione” finale…

e cattivo anno anche alla finanza tossica ed a chi la spaccia in giacca e cravatta ai pensionati, e cattivo anno agli accattoni di stato ed agli evasori/elusisti fiscali, ai tangentisti ed ai corruttori/corrotti (tutti figli della stessa madre evidentemente), a chi fa falsi in bilancio sopra e sotto il famoso 3%, a chi assume in nero pagando in voucher, ma anche a chi assume in decontribuzione già sapendo che dopo tre anni “tutti a casa”, a chi maneggia i numeri della statistica come fossero un volantino di propaganda, a chi parla di crescita (quindi di numeri che vanno poi divisi per percentuali di ricchezza detenuta) e mai di progresso (che invece riguarderebbe tutti), a chi continua a non comprendere che limitare ad un grado e mezzo il riscaldamento del pianeta significa ritardare la morte e non guarire il paziente, a chi rimestola nel torbido delle notizie a caccia di un titolo significante da far assurgere a significato, a chi insegue i miti dell’informazione libera h24 sui social e linka, ritweetta e rivomita rabbia impotente o propaganda fide…insomma, c’è tutto un mondo fuori a cui proprio non me la sento di augurare buon anno…

e poi c’è la basilicata, la mia regione…ed esattamente come per il paese, nelle stesse proporzioni, ma più provinciali, visto il contesto, come poter augurare buon anno al “rivoluzionario” pittella ed alla sua corte di artigiani, da maria antezza a luca braia, da giuzio al “temibile esternatore di banalità” polese, dall’esiguo robortella al “profondo”  bradascio, dai renzian-pittelliani di provincia e di antica casata feudo-socialista ai tanti convertiti sulla “via di matera”, ma anche a tutto il partito degli eletti pd che in nome del “l’importante è esserci e prosperare” cantano in coro l’inno della gioia sul cadavere di una regione…

e per essere giusti, non posso certo augurare migliore anno alle opposizioni ed a tutto il consiglio regionale, compreso di uffici, portaborse e personale di varia umanità e varia partecipazione agli utili (ma ovviamente salvo qualche consigliere, diamine!!!), ma anche ai tanti sindaci pd&DINTORNI che affollano la questua partecipativa di filiera corta in alto-bradano, nel melfese, nel potentino, nel marmo-platano, nella val d’agri (bassa ed alta, un po’ come il medioevo), nel metapontino, nella collina materana e nel materano, nel lagonegrese (subito da ribattezzarsi come esarcato di lauria), nella valle del sinni e nel pollino, insomma sindaci della basilicata, buon anno a pochi davvero…e cattivo anno ai nominati negli enti per meriti di filiera, ai dirigenti ed ai manager per premio fedeltà, all’universo mondo della sottopolitica dove tutto cencellianamente continua a dividersi…cattivo anno a voi… 

e cattivo anno anche a dario de luca, sindaco di potenza, ed alla sua giunta (quella che verrà) a porte scorrevoli e cassonato ribaltabile, ai consiglieri comunali in fregola di rimanere tali ed a chi muove affari e manovra intese intorno ad un comune che andrebbe lasciato in pace a leccarsi le ferite della criminale demenzialità politica di 30 e passa anni della sua storia recente e possibilmente rimettersi in moto…ed ovviamente le categorie professionali e criminali nazionali già citate, valgono anche nel locale e non mi ripeterò se non nell’augurio di un  – cattivo anno, ma proprio cattivo eh?…

non certo un buon anno per petrolieri&affini, per chi fa affari nei rifiuti e continuerà a farli, per chi ha in mente privatizzazioni delle risorse idriche (per loro scriverò a parte ed in commento alla nascita di egrib), per chi gestisce “in-out house” la formazione, la forestazione, le vie blu, la cittadinanza solidale, il reddito di inserimento, i fondi in agricoltura, quelli per la programmazione, quelli per la cultura, il patrimonio, l’edilizia pubblica, l’ambiente e via discorrendo, per chi “pennella” le spiagge perchè è un affare e non certo una soluzione…

e certo non un buon anno per tutti coloro che partecipano al banchetto, magari anche accontentandosi delle briciole avendo aiutato ad apparecchiare il desco, per chi vive di promesse da parte di questo o quello “basta che poi voti a comando con tutta la famiglia” e magari attende da anni ed anni un cenno di interesse ed una via ‘d’uscita dal proprio caso personale (che poi non sempre è disperato, molto più spesso trattandosi di una scorciatoia), per chi insegue le “sirene” di un canto che alla fine recita “basta che se magna”, per chi crede alla befana o all’anno che verrà (una bufala noiosa, costosissima e di dubbio ritorno in vista delle reali potenzialità di matera 2019 che ricordo è capitale della cultura e non del divertentismo o dell’imbonimento televisivo)…cattivo anno quindi anche a chi ha pensato, organizzato e partecipato a questa banalizzazione che trasforma un unicum socio-antropologico e culturale in un prodotto mordi&fuggi da supermercato…

ma quindi non si salva nessuno dall’auspicio di un anno non piacevole?…tutti colpevoli di qualcosa?…tutti meritevoli di sfiga continua e ragadi anali, di cavallette, rane e piaghe d’egitto personalizzate?…tutti colpevoli, quindi nessun colpevole?…e no!!!

buon anno invece a chi è libero e si sente libero, quindi a te lettore di questo blog ed a chi ancora crede ancora che prima o poi la storia personale di chi non ha malversato o tramato o inciuciato o anche semplicemente cantato in coro l’odiosa messa del sodale al danno ed all’inganno, pagherà e finalmente sia dato modo a chi crede ancora che onestà e pulizia non siano parole da campagna elettorale, ma pratiche di vita individuale e collettiva, di rimboccarsi le maniche e ricostruire ciò che è stato distrutto, la cosa pubblica come garanzia di bene comune…

ed allora a te ed apparentemente solo a te – sappi di non essere solo, ma di dover faticosamente riconoscere i tuoi simili e cominciare subito a lavorare con loro per “pulire il tempio”- il mio più caloroso e sincero augurio di un felice e prospero 2016 che possa portarti la gioia di lottare per cambiare il mondo…

miko somma

 p.s, ovviamente perdonami gli eventuali errori ortografici che potrei aver commesso per la velocità con cui i sentimenti debbono divenire parole…  

   

 

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